Comparativa tra WiFi System: alla ricerca della connessione perfetta
I kit WiFi System sono una via pratica per risolvere i problemi di ridotta copertura del segnale WiFi all'interno del proprio ambiente domestico. Pensati per assicurare installazione semplice e rapida anche all'utente meno esperto, portano i vantaggi delle reti Mimo all'interno della casa o del piccolo ufficio per garantire elevate velocità di trasmissione dei dati.
di Paolo Corsini pubblicato il 15 Dicembre 2017 nel canale CasaASUSTP-LinkLinksysNetgearOrbiGoogle
WiFi System: cosa sono, a cosa servono
La disponibilità di una connessione WiFi all'interno di uffici e abitazioni è diventata quella che può essere definita una commodity, cioè un elemento che è dato per scontato un po' da tutti. Entrando a casa nostra è spontaneo pensare che ci sia copertura di segnale web in ogni ambiente disponibile per i nostri dispositivi mobile, ma ben sappiamo come più lontano ci si trovi dall'access point peggiore sarà la copertura del segnale sino al punto da lasciare alcune aree del tutto scoperte.
A ostacolare la connettività dei vari dispositivi troviamo la conformazione dei locali e i materiali che compongono le pareti, oltre alla eventuale disposizione dei locali su più piani. La posizione ideale per un access point dovrebbe essere quella al centro dell'abitazione così che il segnale possa diffondersi nel modo migliore: non sempre è però possibile trovare tale collocazione.
Anche assicurando una copertura in tutto l'ambiente domestico non è scontato che l'intensità del segnale sia uniforme: più lontani ci si trova con il proprio dispositivo inferiore sarà la velocità di trasmissione dei dati. La qualità del segnale e della copertura è anche dipendente dallo specifico modello di access point che viene utilizzato: la risposta è quindi differente, con comportamenti che possono variare sensibilmente in funzione della distanza di trasmissione.
Una via per rendere più capillare la copertura domestica con il segnale WiFi può essere quella di inserire degli extender, dispositivi con i quali il segnale erogato dal router WiFi viene replicato spesso servendosi di un differente SSID (cioè il nome della propria rete wireless). In questo modo si migliora la copertura obbligando però a dover cambiare SSID con il proprio dispositivo a seconda di quale dispositivo tra router ed extender si utilizzi per collegarsi. A questo, in ogni caso, è possibile ovviare configurando lo stesso nome di rete e la stessa password per tutti gli access point installati nella nostra infrastruttura di rete, agendo sul menu di configurazione avanzata.
connessione non mesh tra access point WiFI
Altro limite dell'utilizzo dei repeater è legato alla banda a disposizione: questo dispositivo, per comunicare con l'access point principale, sfrutta infatti la banda di trasmissione messa a disposizione da quest'ultimo. In questo modo le risorse complessive a disposizione della rete, in termini di velocità di trasmissione via WiFi, vengono impattate negativamente in misura proporzionale al numero di repeater installati nella rete.
Un approccio alternativo è quello di utilizzare un cosiddetto WiFi System: in questo modo un router con funzionalità WiFi viene affiancato a satelliti che comunicano con il router WiFi sempre via rete senza fili, ma servendosi di una banda di connessione dedicata che non viene condivisa con gli altri dispositivi presenti nella rete. In questo modo il collegamento tra i satelliti avviene a massima velocità possibile, in funzione del tipo di connessione che viene dedicata a questo tipo di trasmissione.
connessione mesh tra access point WiFi
La connessione di tipo Mesh è resa disponibile dai prodotti WiFi System che integrano al proprio interno un design di tipo triple band: due bande sono utilizzate da ogni satellite per comunicare con i dispositivi che richiedono accesso alla connettività WiFi, mentre la terza è utilizzata unicamente per le comunicazioni tra i satelliti così da fornire loro un canale proprietario e diretto. Un approccio tri-band è quindi sulla carta sempre preferibile, ancora di più nel momento in cui i satelliti sono collegati tra di loro con un segnale che non è a banda piena a motivo della distanza fisica e/o della presenza di ostacoli.
L'utilizzo di un WiFi System permette inoltre di abilitare per tutti gli access point lo stesso SSID, abilitando tale modalità nella configurazione guidata: questo facilita l'utilizzo in quanto viene richiesta la stessa password di accesso a prescindere da quale access point venga utilizzato dal device in uso per accedere alla connessione WiFi. Spostandoci nell'ambiente, quindi, non dovremo ogni volta ricollegarci manualmente ad uno specifico access point inserendone le credenziali di connessione ma sarà il sistema a operare in questo modo automaticamente.
In queste pagine abbiamo messo a confronto i principali modelli di WiFi System in vendita al momento attuale nel nostro mercato. Si tratta di kit a 2 o 3 satelliti, a seconda delle configurazioni offerte dai produttori, in grado di assicurare un raggio di copertura che arriva nei modelli più spinti sino a oltre 350 metri quadri di superficie
Per valutarne le prestazioni abbiamo utilizzato un ambiente domestico: si tratta di una casa su 2 piani, ciascuno della superficie di circa 95 metri quadri con disposizione degli ambienti come da piantina. Il collegamento con il provider Internet arriva a pian terreno nel sottoscala, area nella quale è stato posizionato il router principale; al piano superiore è stato installato il satellite, utilizzando due differenti posizioni in caso di kit a 3 satelliti. La casa è dotata di collegamento ethernet in tutti i locali, con il corrispondente router montato accanto al router WiFi nel sottoscala: questo tipo di connessione è stato bypassato dai satelliti installati nel piano superiore, che quindi dialogano con il proprio router WiFi unicamente via rete senza filo così da mettere sotto stress i WiFi System utilizzando unicamente la connessione WiFi tra di loro. Nell'impianto è presente anche un NAS, utilizzato per il trasferimento dei dati da e verso i differenti dispositivi.
Le rilevazioni del segnale WiFi sono state effettuate nei punti indicati sulla piantina, posizionandosi a differente distanza dagli access point in modo da valutare la portata del segnale in presenza di varie tipologie di ostacoli tra pareti interne, soletta e pareti esterne della casa. In presenza di due satelliti nel kit abbiamo posizionato i dispositivi uno nel sottoscala a pian terreno e l'altro in soggiorno, mentre in presenza di kit a 3 satelliti abbiamo posizionato il terzo in cucina sempre al primo piano.
Le misure di transfer rate sono state eseguite utilizzando il tool iperf3, collegando alla rete via gigabit ethernet un notebook configurato come server al quale sono stati inviati i comandi di richiesta dati necessari per la misurazione. I test di banda sono stati eseguiti richiedendo 4 flussi in parallelo, per una durata di 60 secondi ciascuno; il valore istantaneo non è mai stabile ma tende ad oscillare nel corso della misura, senza però che si evidenzino scostamenti particolarmente significativi a parità di satellite e condizioni di misura.
Di seguito i punti di misurazione specifici, con le distanze relative al punto di misurazione.
piano terra
- 1 metro di distanza dal satellite
- camera da letto: distanza 6 metri
- tavolo in taverna: distanza 4 metri
- garage: distanza 6 metri
- terrazza, seduti su sedia a dondolo: distanza 8 metri
primo piano
- 1 metro di distanza dal satellite
- tavolo in cucina: distanza 4 metri
- camera da letto: distanza 7 metri
- terrazza esterna: distanza 8 metri
A queste rilevazioni abbiamo aggiunto anche una misura in giardino, nel punto evidenziato in immagine: in questo caso la connessione è sempre avvenuta utilizzando l'access point principale, o il router a seconda delle configurazioni, installato al piano terra, per una distanza di 14 metri.