La sostenibilità passa anche dalla scelta di vendere meno prodotti: il piano di Panasonic
L'impegno di Panasonic sulla sostenibilità sembra andare contro i suoi affari: vendere meno prodotti per creare un giorno meno rifiuti. Con Multishape un motore e una batteria fanno funzionare diversi tipi di accessori
di Roberto Colombo pubblicata il 17 Novembre 2024, alle 09:01 nel canale ElettrodomesticiPanasonic
Purtroppo ci siamo accorti troppo tardi di quanto il consumismo dell'attuale sistema capitalistico ci abbia portato a moltiplicare il numero di apparecchi nelle nostre case e a ridurre ai minimi termini la loro vita utile. Questo ha portato alla produzione crescente di rifiuti elettronici, difficili da smaltire e spesso smaltiti in modo inquinante e dannoso per l'ambiente e le persone.
La tendenza sta vedendo un'inversione di marcia negli ultimi tempi, con sempre più aziende impegnate ad abbracciare un'economia più circolare, spinte dall'accresciuto interesse verso il tema da parte degli utenti, soprattutto delle generazioni più giovani.
Oggi gli utenti vogliono liberarsi del concetto di 'obsolescenza programmata' e tornare ad allungare la vita dei propri dispositivi, anche grazie alla possibilità (per tempo resa inaccessibile dai produttori) di riparare con più semplicità gli apparecchi danneggiati o usurati.
Le aziende giapponesi hanno profuso un grande sforzo in questa direzione, per tornare a conquistare il cuore degli appassionati di tecnologia: laddove una volta la passione scaturiva dal grande avanzamento tecnologico dell'industria nipponica, ora - dopo l'abbuffata di tecnologia prodotta a basso costo in Cina - le aziende del Sol Levante vogliono conquistare lo scettro di leader nell'ambito della tecnologia sostenibile. Non c'è presentazione in cui Sony non ricordi questo suo impegno, ma anche gli altri colossi sono molto attivi sul tema.
Panasonic ha piani molto green per il futuro
Panasonic è in prima linea in questo sforzo, forte anche della natura del suo business, che negli ultimi anni ha visto crescere la porzione relativa alle energie rinnovabili. L’azienda ha comunicato di aver superato l’obiettivo a medio termine di trasformare 37 dei suoi 250 stabilimenti produttivi in fabbriche a zero emissioni di CO2 entro marzo 2025, dichiarando che 44 fabbriche a livello globale sono già state decarbonizzate.
Recentemente il produttore nipponico ha, inoltre, annunciato di aver avviato una sperimentazione per permettere agli appassionati di acquistare televisori ricondizionati direttamente da Panasonic stessa, con la garanzia di un processo di refurbishing portato avanti da tecnici specializzati. La sperimentazione “Panasonic Factory Refresh” partirà dal Giappone, ma potrebbe essere estesa anche ad altri Paesi e permetterà di dare una seconda vita ai prodotti e magari di far accedere ad essi anche chi non si può permettere il nuovo, ma vorrebbe fortemente - ad esempio - un televisore OLED Panasonic.
Un approccio a tutto tondo però deve anche prendere in considerazione i nuovi prodotti e un design che permetta di allungarne la vita e ridurre le componenti inutili.
Panasonic Multishape: meno motori e batterie da smaltire
Fa parte di questo approccio Panasonic Multishape, un dispositivo multifunzione che permette di usare su un solo corpo dotato di motore e batteria una svariata gamma di accessori. Non solo permette di avere in un solo prodotto sia il tagliacapelli, sia un rasoio a tre lame, ma anche di aggiungere tra le testine il tagliapeli e lo spazzolino.
In più, per essere più flessibile e permettere di avere un solo dispositivo per tutta la famiglia, tra gli accessori troviamo anche un kit di tre spazzole per la pulizia del viso e una testina rotante per il trattamento dei calli. Questi ultimi sono stati presentati recentemente e testimoniano come il sistema sia in continua espansione.
Panasonic ha optato quindi per un concetto che in prima istanza sembra andare contro il proprio fatturato: meno motori e meno batterie da vendere e la possibilità per gli utenti di acquistare un solo prodotto e di utilizzarlo poi per diversi scopi. In più questo fatto rende probabilmente anche il prodotto più longevo, in quanto al mutare delle esigenze (non serve più il rasoio, ma si vuole solo il regola barba) non è necessario comprare un nuovo dispositivo, ma cambiare semplicemente accessorio.
Inoltre un solo dispositivo significa anche un solo caricabatterie da produrre e vendere e anche una sola batteria da smaltire a fine vita del prodotto.
Sicuramente l'idea non è nuova, ma questo cambio di rotta - in un periodo in cui l'abbuffata di prodotti cinesi ci ha portato quasi a un utilizzo usa&getta di tanti prodotti - è interessante e il fatto che un marchio importante nel panorama mondiale torni a puntare in modo forte sulla longevità a scapito del veloce ricambio è una buona notizia.
Certamente questa strategia richiede anche di essere sostenibile dal punto di vista economico e Panasonic Multishape si pone come un prodotto di fascia premium e la sola impugnatura con motore costa 49,99 euro/59,99 euro - a seconda della batteria a bordo - con i principali accessori che partono da 34,99 euro (salvo il tagliapeli naso/orecchie che ha un prezzo di 19,90 euro), per salire fino a 49,99 euro per la testina tagliacapelli professionale. Il kit con tutti gli accessori per barba e capelli ha un costo di 119,00 euro.
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQualcuno ricorda le vecchie pubblicità ? “Zoppas li fa e nessuno li distrugge” .. si costruiva per durare e non per cambiare.. vogliamo migliorare ?.. vietiamo la sostituzione di cellulari con meno di 3 anni.. sai quante miliardi di batterie in meno da smaltire ?
Dai dai.. green…cosa ?..
Sigarette nei tombini ad inquinare qua e la.. cellulari e altri orpelli che vengono cambiati come non ci fosse un domani… e ci domandiamo come mai è inutile per il clima ?.. beh perchè stiamo aumentando gli sprechi e i consumi e questo non aiuta il pianeta.. noi diventeremo anche più green ma a discapito del pianet visto lo spreco che stiamo facendo.. vedi la sostituzione delle auto al posto che il miglioramento dei combustibili per ridurre l’inquinamento.. no.. creiamo fabbriche nuove, auto nuove e aumentiamo il consumo del pianeta facendo finta che così si inquina di meno..
Bah.. almeno evitiamo marketing falso-green.. le cose devono nascere per durare e non per inquinare a fine vita.. il fine vita deve essere fra 5-10-20 anni a seconda del prodotto e non dopo 12-14 mesi..
hwupgrade.it
L'economia mondiale è basata sul PIL e sul consumismo, se vuoi sopravvivere devi crescere all'infinito, fare utili e distribuire dividenti agli azionisti.
Ad oggi alternative non ce ne sono!
L'economia mondiale è basata sul PIL e sul consumismo, se vuoi sopravvivere devi crescere all'infinito, fare utili e distribuire dividenti agli azionisti.
Ad oggi alternative non ce ne sono!
Appunto bisogna cambiare tutto il modo di vivere (parlo a livello planetario, non delle azioni del singolo).
Non sò se è ancora accesa la prima lampadina, ma i 100 anni li ha compiuti. Poi come dici tu, duravano troppo e hanno trovato il modo per crearle più "fragili".
Io ho cacciaviti che hanno più di 20anni, così come la pinza per crippare i connettori rj. Mio fratello se prese una di quelle che si dovrebbero trovare nelle patatine, gli dovetti prestare la mia per finire.
Idem con le automobili, lasciando perdere che spesso espongono all'esterno il cavo dati, ican. Ma appena fai un sinistro poco poco più oneroso, spesso la si deve rottamare, perchè sistemarla non conviene, visto che spesso supera il valore dell'auto.
Consumare meno, non diversamente. la via per pulire il pianeta è questa ma è la via che distrugge molte economie.
Cambiare meno smartphone, computer, automobili, vestiti, sprecare meno cibo (e magari meno animale pur non essendo un vegetariano), risorse per scaldare e raffreddare le case, accessori, tutto.
L'altro giorno leggevo su un forum di fotografia di un utente che vuole cambiare il suo i9 9900K con Nvidia 2080 perché ha 6 anni ormai... Ma che cazzo ci devi fare che non basta, editare i film in 16K?
Poi oh, ci siamo passati tutti, nessuno è incolpevole. Forse però oggi il discorso è un po' più sentito e bisognerebbe rendersene più conto, boh.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".