Audio in auto come in cuffia e in cuffia come se non le si indossasse: le novità al CES 2019

Audio in auto come in cuffia e in cuffia come se non le si indossasse: le novità al CES 2019

Sentire l'audio in auto come se si fosse in cuffia, con zone personalizzate per ciascun occupante e dall'altro lato sentire audio in cuffia come se provenisse da un sistema surround da 13 altoparlanti. Questo e molto altro nelle demo che abbiamo visto al CES di Las Vegas

di pubblicato il nel canale Audio Video
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Zone audio personalizzate in auto

L'audio è un tema che attraversa sempre trasversalmente il CES di Las Vegas. Anche l'edizione 2019 del Consumer Electronics Show ha confermato questa tendenza, anzi vedendo proprio esso tra uno di quelli più interessanti e con innovazioni importanti. In particolare sono state le tecnologie di manipolazione dell'audio al centro delle demo di diversi produttori. La più scontata, e che segue un trend in continua crescita, è quella della creazione di onde sonore di fase opposta a quelle dei rumori esterni, con il risultato della cancellazione degli stessi. Su questo tema abbiamo visto novità da Audio-Technica, ma soprattutto l'ingresso di Jabra del settore delle cuffie wireless Bluetooth circumaurali noise cancelling di fascia alta con le sue Elite 85, in diretta sfida con le Sony WH-1000X M3.

Ci sono molte situazioni, oltre all'ascolto di musica, in cui le azioni quotidiane potrebbero beneficiare della cancellazione del rumore di fondo. Molti di noi passano più di 10 ore a settimana in auto per i quotidiani spostamenti per raggiungere il posto di lavoro. Sommando poi i tragitti per portare i figli a scuola e alle attività extra-scolari, quelli per raggiungere luoghi di svago come cinema, bar e ristoranti, quelli per andare a fare la spesa e infine quelli delle gite domenicali, il numero di ore che trascorriamo all'interno dell'auto è davvero elevato e il loro impatto non trascurabile sulla nostra vita quotidiana.

Suono in auto come in cuffia

Migliorare la qualità di questo tempo anche di poco può avere quindi un effetto positivo non indifferente. Sono diverse le demo a cui ho potuto partecipare su questo tema. Due sono interessanti da raccontare. Noveto Systems, una startup incubata e accelerata da Honda, ha sviluppato un interessante sistema per indirizzare il suono direttamente alle orecchie degli occupanti dell'auto, in modo selettivo. L'effetto della tecnologia Sowlo Noveto Smart Audio è quello di sentire il suono come se provenisse da auricolari intraurali, ma senza indossare alcunché. Alla base troviamo un sistema di tracciamento in tre dimensioni della posizione della testa dell'utente (distanza dagli speaker, grado di rotazione e inclinazione); i dati raccolti in tempo reale vengono inviati al DSP, che manipola l'audio per farlo percepire all'utente come se emesso da auricolari in-ear. Non sono necessarie parti in movimento, tutto è fatto utilizzando altoparlanti tradizionali: il sistema in demo utilizzava una classica disposizione stereo a due speaker, ma il tecnico con cui ho parlato ha dichiarato che volendo può bastare anche un solo altoparlante.

Il DSP non è solo in grado di manipolare la fonte percepita del suono, ma anche la sua provenienza spaziale, con risvolti molto utili. Oggigiorno i sensori di parcheggio o di punto cieco vi informano solo della presenza di qualcosa, senza darvi informazioni sulla posizione dell'oggetto misterioso. Per avere queste informazioni spesso va rivolto lo sguardo a un display, che può dare particolari aggiuntivi sulla posizione. Con la tecnologia di manipolazione del suono invece tutte le informazioni vengono fornite all'utente in modalità puramente sonora, un senso che viene elaborato dal nostro cervello in modo molto rapido e istintivo.

[HWUVIDEO="2671"]Honda e Noveto: sistema di Smart Audio posizionale in auto e non solo[/HWUVIDEO]

Senza distogliere lo sguardo dalla guida potete sentire se l'auto nel punto cieco dello specchietto è ferma, vi sta superando oppure sta perdendo terreno rispetto a voi, visto che il 'bip bip' si muove virtualmente nello spazio seguendo gli spostamenti dell'oggetto tracciato. Stesso discorso per il pedone che vi passa dietro l'auto mentre state uscendo dal parcheggio: sarete in grado di sapere se va da destra a sinistra o viceversa solo ascoltando il cicalino. Per me, che non riesco mai a capire se sono i sensori di parcheggio frontali o posteriori a suonare, sarebbe un upgrade molto interessante da applicare al mio furgone.

Inoltre la diffusione del suono è direzionale e permette di avere isole separate all'interno dell'abitacolo, in cui ognuno sente solo il proprio audio, senza dover indossare cuffie o avere barriere fisiche.

Basta urla in auto, con Harman tutti si parlano senza gridare

L'audio in auto è stato anche al centro delle demo di Harman, con una location decisamente in tema. Come da qualche anno a questa parte Harman ha scelto L'Hard Rock Hotel and Casino per mettere in mostra le sue novità. Accanto a un'area dedicata ai prodotti JBK e Harman Kardon, un'intera porzione della ballroom era occupata da auto (vere e simulate). Accanto a soluzioni prettamente sonore, Harman ha messo in mostra anche il suo lato meno evidente agli occhi del grande pubblico. Da diversi anni (ricordo un'intervista sul tema al Mobile World Congress) Harman sfrutta le sue conoscenze sviluppate nella gestione e ottimizzazione dei codec audio estendendole in generale alla gestione di altri tipi di dati. In questi anni la compagnia ha sviluppato soluzioni di gestione dedicate al mondo dell'auto: la soluzione HARMAN Over-the-Air (OTA) è indirizzata ai produttori OEM e permette di gestire la soluzione delle eventuali vulnerabilità di sicurezza riducendo la dimensione dei file di aggiornamento fino al 99%. HARMAN Remote Vehicle Updating Service è stato scelto già da 23 importanti marchi dell'automotive e gestisce già 30 milioni di veicoli connessi. Con la crescita del numero di essi è sempre più cruciale il tema della sicurezza e l'aggiornamento sicuro e veloce delle vulnerabilità è un aspetto di non poco conto.

Tornando al tema più spiccatamente audio, tra le demo ho assistito a quella del sistema Personi-Fi, tecnologia che si presenta come 'first hardware-agnostic personal audio platform'. In pratica, grazie a un approccio cloud, è possibile portare con sé le proprie preferenze audio su tutti i dispositivi di ascolto, anche in auto. Una volta creato il proprio profilo, la tecnologia si occupa di gestire il suono in uscita in modo che 'suoni' come desiderato dall'utente a prescindere dal mezzo su cui viene riprodotto. Che siano le proprie cuffie, lo smart speaker di casa o le casse dell'auto, il suono sarà sempre in linea coi gusti dell'utente, senza dover 'smanettare' con equalizzatori e altre regolazioni.

Le tecnologie Personal Communication Zones permettono invece a ogni passeggero di interagire con il proprio assistente vocale ed effettuare chiamate telefoniche senza che gli altri occupanti dell'auto sentano la conversazione e senza che chi è dall'altro capo della telefonata senta i rumori, le voci e la musica provenienti dall'abitacolo. Utilizzando tecnologie di beam forming e di cancellazione del rumore queste tecnologie sono alla base anche di ClearChat, che permette, tra le altre cose, di comunicare all'interno del veicolo, senza distrazioni per il guidatore. Il rumore del motore, degli pneumatici, del sistema di ventilazione e condizionamento spesso sono in grado di coprire il suono delle voci all'interno dell'abitacolo. Comunicare con i passeggeri sulla terza fila di sedili è un'impresa praticamente impossibile quando si viaggia in autostrada. Con ClearChat il guidatore può sentire quello che gli occupanti dell'ultima fila dicono senza che essi debbano urlare e, fatto ancora più interessante, non deve girarsi e gridare a sua volta per essere udito. In questo modo si aumenta anche la sicurezza, con il guidatore che può parlare in modo normale, con gli occhi e l'attenzione sulla strada.

Nella prossima pagina invece vedrete l'approccio opposto: audio in cuffia con la sensazione che provenga da altoparlanti esterni.

 
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