Direttiva Case Green: 5,5 milioni di edifici in Italia dovranno essere ristrutturati
La Direttiva Case Green è stata appena approvata dal Parlamento Europeo e subito si fanno i conti su ciò che dovrà cambiare.
di Rosario Grasso pubblicata il 13 Marzo 2024, alle 14:01 nel canale Casa
224 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNel 2050 dovremmo avere tutte case nzeb, siamo alla follia ideologica. (Impatto emissioni globali trascurabile, mentre sarà rilevante sul portafogli dei privati)
Vivendo a Milano con le case a prezzi stellari cmq converrà ristrutturare e sistemare ma chi vive al sud nel paesello fa prima a buttare giù e ricostruire ammesso di avere soldi e convenienza a farlo, in case che varranno sempre meno.
Con incognita che dovendo ristrutturare in milioni ci troveremo con l'orrido eps venduto anche a 80-100 euro al metro quadro ��.
Effettivamente è una follia, senza se e senza ma.
Non è che una caldaia a condensazione costi poco eh! Mi pare di avere pagato la mia sui 4500€ ma la follia è che già col metano l'inquinamento è minimo rispetto ad altri tipi di riscaldamento tipo gasolio o pellet.
Scoglio?
Sarebbe il finimondo.
Perliamo di annullare il valore commerciale di una fetta enorme di abitazioni con particolare concentrazione nei centri sotirici cittadini, quindi allogi dal valore elevatissimo.
Nessun governo sano di mente si sognerebbe mai di fare una cosa simile.
Come ho già scritto non ci può essere ORA una sanzione per una direttiva di cui non é stata riscontrata la violazione
Non è che una caldaia a condensazione costi poco eh! Mi pare di avere pagato la mia sui 4500€ ma la follia è che già col metano l'inquinamento è minimo rispetto ad altri tipi di riscaldamento tipo gasolio o pellet.
una caldaia a metano da 24Kw sta sui 1500-2000€ ma ci sono anche modelli meno costosi
Che nemmeno è stata recepita dai vari stati.
10 pagine di fuffa completa per qualcosa che forse entrerà in vigore tra 15 anni.
Nel frattempo molte case più vecchie avranno necessità di essere manutenute e nel contempo si potranno adottare gli accorgimenti necessari alla riduzione dei consumi eventualmente richiesta, senza nessuna tragedia.
Un infisso di 40 anni fa tra 15 avrà sicuramente bisogno di manutenzione e probabilmente si farà prima a cambiarlo ed è già fatto il risparmio del 10% richiesto.
Senza contare che fra un po ci sono le elezioni europee e se ne vedranno delle belle..
La vedi complicata a norme...
E l'APE non è comunque un vincolo che è stato introdotto una dozzina d'anni fa per stratificare l'offerta immobiliare anche sulla base delle prestazioni energetiche?
Se vogliono possono benissimo rendere impossibile la reintroduzione di un immobile 'non-green' nel mercato immobiliare, permettendo solo la sua ereditarietà ed uso al proprietario e sua famiglia. In pratica ne avresti un valore d'uso, perdendone il valore di capitale.
E' con questa ottica che mesi fa si diceva che non ci sarebbe stato obbligo per le 'famiglie': ci vivi ma hai un cerino in mano se è di tua proprietà ma se su di esso hai una fidejussione.... sarebbe un bel casino...
Sì, davvero vorrei vedere la gente scendere in piazza!!! Ma sono troppo ottimista....
10 pagine di fuffa completa per qualcosa che forse entrerà in vigore tra 15 anni.
Nel frattempo molte case più vecchie avranno necessità di essere manutenute e nel contempo si potranno adottare gli accorgimenti necessari alla riduzione dei consumi eventualmente richiesta, senza nessuna tragedia.
Un infisso di 40 anni fa tra 15 avrà sicuramente bisogno di manutenzione e probabilmente si farà prima a cambiarlo ed è già fatto il risparmio del 10% richiesto.
La direttiva prevede che gli immobili esistenti dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e D entro il 2033.
Se parti dalla Classe G ( oltre 160kWh per mq) [B]il salto alla classe "E" richiede almeno [B]una riduzione del 25%[/B[/B]] a mq ( la classe E va da 91-120 kWh per mq) [B]entro il 2030 e del 43% a mq[/B] ( 71-90 kWh per mq).
Inoltre per il riscaldamento si prevede il divieto di utilizzo di combustibili fossili entro il 2035 e l’abolizione di sussidi per l’installazione di boiler a combustibili fossili entro il 2024.
Lo stato italiano puo' essere quindi sanzionato a partire dal gennaio 2030 ovvero tra 6 anni e la direttiva un po' di più che il cambio delle finestre per essere rispettata.
Se parti dalla Classe G ( oltre 160kWh per mq) [B]il salto alla classe "E" richiede almeno [B]una riduzione del 25%[/B[/B]] a mq ( la classe E va da 91-120 kWh per mq) [B]entro il 2030 e del 43% a mq[/B] ( 71-90 kWh per mq).
Inoltre per il riscaldamento si prevede il divieto di utilizzo di combustibili fossili entro il 2035 e l’abolizione di sussidi per l’installazione di boiler a combustibili fossili entro il 2024.
Lo stato italiano puo' essere quindi sanzionato a partire dal gennaio 2030 ovvero tra 6 anni e la direttiva un po' di più che il cambio delle finestre per essere rispettata.
E' inapplicabile e la cosa verrà affossata. Semplice.
Sottolineo in particolare che la cosiddetta "CLASSE G" è solo il fondo scala ma di fatto molti edifici definibili come classe G sarebbero in relatà classe H,I,L,M,N ecc.
E indovinate la cosa bella:
[COLOR="Red"]Sanzioni
La direttiva attualmente non prevede sanzioni in caso di mancata ristrutturazione degli immobili secondo le sue previsioni. I singoli governi nazionali hanno, tuttavia, la possibilità di prevedere delle sanzioni.[/COLOR]
E da che mondo a che mondo in Italia se non ci sono sanzione nessuno fa un tubo.
E oltretutto si rifaranno le valutazioni nel 2028, che probabilmente sposterà tutto 20 anni nel futuro
Mi permetto di farti notare che in Italia pure con le sanzioni nessuno fa un tubo
Comunque la "sanzione" sarà imposta dal mercato, perché inevitabilmente le case non ristrutturate varranno meno. Già oggi è così ovviamente e dopo questa direttiva cosa pensi succederà ai prezzi delle case?
Questa direttiva arriva dopo 3 anni di pandemia e 2 di guerre varie, con una situazione economica depressiva, dove la gente non è che abbia tutta questa prospettiva di futuro: chiaro sintomo di imbecillità politica di chi dalla sua torre d'avorio non si rende proprio conto della situazione.
Semplicemente poi, non è detto che tutti abbiano soldi per sostenere spese ingenti di ristrutturazione.
Quindi si chiede di fatto alla gente di indebitarsi con questi chiari di luna. Importa poco che lo faccia il cittadino o lo Stato (ovvero comunque la cittadinanza).
Dopodiché non servono direttive per far ristrutturare case alla gente, perché è quello che normalmente succede in in una economia florida dove le persone possono pensare al futuro con serenità, cosa che ovviamente non può avvenire nel clima di guerra che oggi viviamo.
In un contesto come quello odierno, perseguire il green con questo livello di ideologia, è semplicemente un suicidio economico.
PS: ah, e tutto questo senza tenere conto degli scenari in cui si ha un mutuo sulla casa e la casa perde valore, cosa che potrebbe mettere in crisi anche il sistema bancario.
Se parti dalla Classe G ( oltre 160kWh per mq) [B]il salto alla classe "E" richiede almeno [B]una riduzione del 25%[/B[/B]] a mq ( la classe E va da 91-120 kWh per mq) [B]entro il 2030 e del 43% a mq[/B] ( 71-90 kWh per mq).
Inoltre per il riscaldamento si prevede il divieto di utilizzo di combustibili fossili entro il 2035 e l’abolizione di sussidi per l’installazione di boiler a combustibili fossili entro il 2024.
Lo stato italiano puo' essere quindi sanzionato a partire dal gennaio 2030 ovvero tra 6 anni e la direttiva un po' di più che il cambio delle finestre per essere rispettata.
Non so se non l'hai letta tu o loro
Per quelli residenziali non di nuova costruzione, gli Stati membri saranno tenuti ad adottare misure per garantire una diminuzione dell’energia primaria media utilizzata (rispetto al 2020) di almeno il 16% entro il 2030, e di almeno il 20-22% entro il 2035.
Altro obbligo: ristrutturare il 16% degli edifici non residenziali che hanno le peggiori prestazioni entro il 2030, e il 26% entro il 2033.
Dal 2025, sarà vietata la concessione di sovvenzioni alle caldaie autonome a combustibili fossili.
Stop, quindi, agli incentivi per le caldaie alimentate solo a metano.
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