Netgear Arlo, videocamera di sorveglianza facile per tutti
Forte e conosciuta per le soluzioni di networking Netgear esplora adesso anche ambiti paralleli come quello della videosorveglianza. Una delle sue soluzioni è Arlo, un sistema che non appena tirato fuori dalla scatola offre tutto il necessario per comporre un circuito proprio nella maniera più semplice possibile. Ma l'approccio di Netgear funziona davvero?
di Nino Grasso pubblicato il 06 Aprile 2016 nel canale CasaNetgear
Uso, vantaggi e svantaggi della soluzione Netgear
Una delle cose che abbiamo apprezzato maggiormente della piattaforma è la qualità dell'ecosistema software, unitamente alla solidità dell'hardware. Abbiamo testato l'applicazione mobile su un iPhone 6 Plus e i risultati sono stati molto buoni sia sul fronte delle performance che su quello delle funzionalità, il tutto abbinato ad un'ottima semplicità d'uso. La home-screen dell'applicazione si compone di una lista di tutte le videocamere di sorverglianza e in calce un tasto per aggiungere ulteriori dispositivi al sistema. Nella parte superiore alla lista troviamo tre icone di stato per verificare rispettivamente l'attivazione del rilevamento del movimento, la qualità del collegamento fra videocamera e stazione base, la capacità della batteria residua.
A destra troviamo un tasto che racchiude il numero di notifiche ricevute dal sistema. Interagendo con esso viene aperta una nuova schermata, la cosiddetta Libreria, che mostra tutti i movimenti segnalati dal sistema nel corso del tempo raccolti all'interno di una sorta di calendario, ovvero un database che registra tutti i movimenti percepiti dalle videocamere installate. Attraverso l'applicazione mobile possiamo gestire quelle che Netgear chiama le Modalità. Di default ne troviamo tre: Attivata, che permette di rilevare i movimenti; Disattivata, che non permette alcun rilevamento; Programmazione, con cui possiamo gestire se attivare o meno il sistema in base all'orario o al giorno della settimana.
L'utente può inoltre creare una o più modalità personalizzate con le quali gestire in maniera piuttosto fine il comportamento del sistema di videosorveglianza e attivarle sulla base di quanto serve in un determinato momento. Possiamo scegliere quali videocamere attivare, quali notifiche inviare all'applicazione di rilevamento del movimento (se quelle dell'app, via e-mail, o entrambe) o se registrare un video o meno se si verificano attività sospette fra le tante possibilità garantite. Ogni modalità è comunque personalizzabile dopo che è stata creata: si può cambiare ad esempio la sensibilità nel rilevamento del movimento, il modo in cui ricevere la notifica, e molto altro.
Grossa pecca di Arlo quella di non integrare alcun microfono all'interno delle videocamere: il sistema non può registrare audio né, naturalmente, segnalare eventuali pericoli provenienti da fonti sonore. Utile e ben fatta la modalità Live, a cui possiamo accedere dalla schermata principale dell'applicazione mobile. In questo modo possiamo visionare la registrazione in tempo reale delle videocamere installate nel sistema in ogni momento con una latenza ridotta in pochissimi secondi. Tutte le funzionalità che abbiamo riportato sono presenti anche all'interno della web-app, con un'interfaccia che rimane coerente e parecchio simile su entrambe le piattaforme.
Dopo aver configurato il nostro circuito di videosorveglianza, gestirlo con le app e le web-app disponibili è estremamente immediato, quasi un gioco da ragazzi. I movimenti avvenuti all'interno del raggio di visione delle videocamere vengono rilevati senza problemi, anche se a volte il video, che poi viene salvato in cloud, si avvia con qualche secondo di ritardo. In questo modo non sempre il soggetto viene inquadrato in maniera visibile, con la nostra prova in video che mostra il semplice ambiente statico senza alcun movimento percepibile. Si tratta di una situazione che abbiamo riscontrato poche volte durante le nostre prove, con Arlo che si è verificato un sistema decisamente affidabile e ben costruito nella maggior parte delle circostanze. Forse addirittura troppo se configurato in maniera invasiva.
Abbiamo installato la piccola videocamera anche in un ambiente completamente al buio, il nostro laboratorio, cercando di verificare l'affidabilità in condizioni di luminosità avverse. Il risultato è stato positivo anche in questo caso, con i movimenti che venivano percepiti e notificati anche quando avvenivano nelle zone più periferiche dell'inquadratura. I LED integrati riescono ad illuminare in maniera piuttosto evidente anche ambienti piuttosto grandi, consentendo all'operatore di riconoscere i protagonisti ripresi durante le registrazioni. La qualità delle immagini è inoltre sufficientemente elevata anche al buio per riconoscere i volti delle persone all'interno dell'inquadratura.