'Living Now': BTicino rinnova e rende nativamente connessa la sua più importante serie di interruttori, prese e placche

'Living Now': BTicino rinnova e rende nativamente connessa la sua più importante serie di interruttori, prese e placche

Un piccola rivoluzione in casa BTicino, che fa da pioniere e poi porterà le innovazioni anche sul catalogo internazionale del gruppo LeGrand: 'Living Now' la serie di interruttori, prese e placche 'nativamente connessa' per interagire con l'impianto in tre modi diversi, con i comandi tradizionali, con uno smartphone e anche con i comandi vocali

di pubblicata il , alle 14:41 nel canale Casa
BTicinoNetatmo
 

Nella vita praticamente tutti abbiamo azionato almeno una volta un interruttore BTicino. L'azienda è nata a Varese negli anni '30 del secolo scorso, fondata dai fratelli Bassani (da cui la B nell'attuale nome dell'azienda) con la ragione sociale di Ticino Interruttori Elettrici. BTicino è il nome odierno, utilizzato dal 1989, dopo l'acquisizione da parte del gruppo francese LeGrand. Pur agendo all'interno della multinazionale, BTicino mantiene la sua indipendenza e soprattutto mette a disposizione gli stabilimenti di Varese ed Erba come centri di competenza di primo livello per lo sviluppo di soluzioni innovative per tutto il gruppo.

BTicino Living

Una delle pietre miliari dell'azienda è la serie di interruttori, prese e placche Living, nata nel 1985 e tuttora colonna portante del catalogo BTicino. Non stupisce, quindi, che per il rinnovo in chiave 2.0 di questa serie, l'azienda varesina abbia deciso di fare le cose in grande stile. In grande stile per quanto riguarda l'evento di lancio, ma soprattutto per nella progettazione e sviluppo della nuova linea, che ha coinvolto quasi 500 tra tecnici e ingegneri, al lavoro nel complesso per più di 15.000 ore di prototipazione. Un lavoro tutto italiano, nato nel centro di sviluppo, produzione e design di Varese e nello stabilimento di Erba, responsabile dello sviluppo tecnologico (stabilimento che avevo visitato qualche anno fa e di cui vi racconto nell'articolo linkato).

BTicino Living Now

Un lavoro da cui nasce 'Living Now' la serie di interruttori, prese e placche 'nativamente connessa'. Living Now è stata creata su due colonne portanti: si basa su un’infrastruttura tradizionale, ma è concepita per nuove le esperienze d’uso nate con le app e con il mondo dell'IoT. Realizzata in collaborazione con Netatmo, società leader nelle soluzioni IoT per la casa, Living Now è in grado di interfacciarsi con gli smart speaker più diffusi, aprendosi a nuovi scenari di utilizzo e al contollo vocale della casa connessa. Già certificata per Apple Homekit e Google Home, dialogherà a breve anche con Alexa di Amazon.

Living Now è per BTicino il lancio più importante degli ultimi quindici anni" - ha dichiarato Franco Villani, Amministratore Delegato di BTicino. Nulla, infatti, è stato lasciato al caso, a partire dal design. Un sistema di leve brevettato, ad esempio, garantisce sempre l’allineamento dei tasti e la cornice flottante recupera le eventuali imperfezioni della parete. Trovare una parete perfettamente dritta è spesso un'impresa impossibile e non c'è cosa più fastidiosa di una placchetta bella, ma storta. In termini di design il team BTicino guidato da Milka Eskola è andato alla ricerca della massima essenzialità. Alle cover, disponibili in bianco, sabbia e nero, si possono accompagnare 16 finiture differenti, realizzate in polimero evoluto, metallo, legno. Grazie alla realtà aumentata dell’App Living Now è possibile visualizzare le diverse combinazioni direttamente sul muro di casa, in modo da avere un'idea più precisa di quello che sarà il risultato estetico finale.

Tornando alla tecnica che sta dietro il tasto, la nuova serie Living Now è pensata per non creare difficoltà agli installatori e può essere messa in opera come un impianto tradizionale, senza richiedere ulteriori connessioni. Il cuore del sistema è un gateway, posizionato in una placchetta a vista e non da 'chiudere' nel quadro elettrico, che si interfaccia con il Wi-Fi di casa: interruttori e prese dialogano poi con esso utilizzando la tecnologia ZigBee, che ha il vantaggio di avere consumi decisamente inferiori rispetto al Wi-Fi. Uno degli attuali problemi dei sistemi di domotica basati solo sul Wi-Fi è infatti che ogni punto connesso, anche a riposo, consuma una quantità non trascurabile di energia. La procedura di installazione è semplificata e dopo aver posizionato tutte le scatolette è sufficiente accendere il gateway e procedere all'azionamento dei differenti comandi per avviare il riconoscimento automatico. L'installatore, ma anche poi l'utente finale, possono personalizzare le funzioni dell'impianto utilizzando la nuova app Home+Control. Per quanto riguarda gli interruttori, ogni tasto è 'full touch' e il tasto una volta premuto, ritorna in posizione restando sempre perfettamente allineato. La nuova serie si concentra, al momento, sulla gestione delle tre funzioni principali dell’impianto elettrico: luci, tapparelle ed energia. Permette di interagire con esse in tre modi diversi: con i comandi tradizionali, con uno smartphone e anche con i comandi vocali. Grazie ai comandi scenari entrata/uscita e notte/giorno si possono associare più funzioni tra loro in un solo interruttore. Lo scenario uscita, ad esempio, permette di spegnere le luci e abbassare le tapparelle con un semplice click. La gamma di prodotti smart comprende anche comandi senza fili, che consentono di aggiungere un punto di controllo luci o tapparelle ove non previsto, senza opere murarie.

Un piccola rivoluzione in casa BTicino, che fa da pioniere e poi porterà le innovazioni anche sul catalogo internazionale del gruppo LeGrand. Per testimoniare l'importanza di questo nuovo lancio BTicino ha speso grandi risorse anche nella comunicazione. L'altro ieri, 12 giugno, ha creato un’esperienza metacinematografica interconnessa, denominata 'The Time Is Now', vissuta in contemporanea da 10.000 installatori elettrici in 27 sale cinematografiche di tutta Italia, con a un mix di cinema, televisione, live e diretta broadcast via satellite. L'evento si è aperto con il cortometraggio “Un giorno straordinario”, una storia action di spionaggio industriale che ruota intorno a una misteriosa valigetta, che ha visto protagonisti l’attrice Laura Chiatti nei panni della giovane imprenditrice Bianca, Alessandro Fella nei panni dell’elettricista-eroe Nicola e, in un finale a sorpresa in diretta via satellite, Franco Villani, Amministratore Delegato di BTicino, nel ruolo di se stesso.

Il corto è stato proiettato in diretta in tutta Italia la sera del 12 giugno. Al termine della visione, il pubblico è stato improvvisamente riportato alla dimensione reale dallo stesso Villani che, intervenendo in diretta dal Megawatt di Milano, dove era ospitata la stampa ha svelato assieme a Laura Chiatti, in contemporanea a tutti i partecipanti, il contenuto della misteriosa valigetta: la nuova linea civile Living Now.

Alessandro Fella, Laura Chiatti, Franco Villani (AD BTicino) e Luigi Caricato (Direttore Comunicazione Esterna Gruppo di BTicino)

L'appuntamento è per ottobre, quando verranno svelati maggiori dettagli in merito alla nuova linea connessa e alle funzioni che porterà nelle case. Franco Villani è stato stuzzicato poi dalle domande dei giornalisti presenti, in particolare quella sul posizionamento di prezzo delle nuove soluzione. "Living Now non vuole essere un prodotto di nicchia, puntiamo alla stessa diffusione che ebbe Living. Il prezzo sarà di poco superiore, al massimo 30-40% per gli oggetti più complessi, ma si manterrà al di sotto della nostra attuale linea Absolute" ha dichiarato l'Amministratore Delegato di BTicino.

24 Commenti
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emanuele8314 Giugno 2018, 15:27 #1
Dovete venire in Germania a insegnare come si fanno prodotti e impianti decenti, altro che palle.

Cavi rigidi come negli anni 40, niente tubi, ma cavi posati (in doppio isolamento eh vabbè ) direttamente nel'intonaco che se devi fare un cablaggio devi spaccare il muro per forza, interruttori grossi il quadruplo dei Bticino living che, cristiddio, manco tutti c'avessero le ditone di homer simpson quando era troppo grasso per schiacciare i tasti del telefono e aveva bisogno del riduttore

https://www.youtube.com/watch?v=OqjF7HKSaaI

Certo i prodotti Bticino costano un rene, ma la qualità si paga.
CapoHorn14 Giugno 2018, 15:48 #2
Originariamente inviato da: emanuele83
Dovete venire in Germania a insegnare come si fanno prodotti e impianti decenti, altro che palle.

Cavi rigidi come negli anni 40, niente tubi, ma cavi posati (in doppio isolamento eh vabbè ) direttamente nel'intonaco che se devi fare un cablaggio devi spaccare il muro per forza, interruttori grossi il quadruplo dei Bticino living che, cristiddio, manco tutti c'avessero le ditone di homer simpson quando era troppo grasso per schiacciare i tasti del telefono e aveva bisogno del riduttore

https://www.youtube.com/watch?v=OqjF7HKSaaI

Certo i prodotti Bticino costano un rene, ma la qualità si paga.


Bhe..non sono certo cinesate, felice che qualcuno se ne rende conto...
Tornando alla news, personalmente rispetto alla serie living questo nuovo modello per ora non mi fa impazzire.
Però mi stuzzica abbastanza l'idea di cambiare, quanto meno in sala, tutta la serie living che attualmente euipaggia il mio impianto.
mattia.l14 Giugno 2018, 15:49 #3
Originariamente inviato da: emanuele83
Dovete venire in Germania a insegnare come si fanno prodotti e impianti decenti, altro che palle.

Cavi rigidi come negli anni 40, niente tubi, ma cavi posati (in doppio isolamento eh vabbè ) direttamente nel'intonaco che se devi fare un cablaggio devi spaccare il muro per forza, interruttori grossi il quadruplo dei Bticino living che, cristiddio, manco tutti c'avessero le ditone di homer simpson quando era troppo grasso per schiacciare i tasti del telefono e aveva bisogno del riduttore

https://www.youtube.com/watch?v=OqjF7HKSaaI

Certo i prodotti Bticino costano un rene, ma la qualità si paga.


non penso che l'italia abbia nulla da insegnare alla germania sulla realizzazione dei prodotti, anzi....
omega72614 Giugno 2018, 16:28 #4
Originariamente inviato da: mattia.l
non penso che l'italia abbia nulla da insegnare alla germania sulla realizzazione dei prodotti, anzi....


Più che altro in fatto di truffe... pensavo che noi italiani fossimo avanti anni luce ma dopo lo scandalo Wolkwagen
nebuk14 Giugno 2018, 16:29 #5
Un problema nell'aggiornamento di un vecchio impianto potrebbe essere quello di portare il neutro un po' in tutte le scatole, non sempre ci si arriva se la casa è vecchia (cavi murati, etc)
san80d14 Giugno 2018, 16:41 #6
interessante, bel lavoro
Haran Banjo14 Giugno 2018, 16:57 #7
Io tifo per VIMAR, sebbene anche i loro prodotti costino un occhio.
CapoHorn14 Giugno 2018, 17:14 #8
Io per il Made in Italy in generale...e anche per il made in Switzerland visto che ci lavoro e mi guadagno la pagnotta.
Anzi...tifo per il Made in Europe, così non scontento nessuno...
La B-Ticino resta comunque una azienda leader in quel settore.
Ho preso il loro termostato smarter, ed è un vero gioiellino.
Ork14 Giugno 2018, 17:19 #9
Originariamente inviato da: Haran Banjo
Io tifo per VIMAR, sebbene anche i loro prodotti costino un occhio.


invece Bticino te li tirano dietro..
Qarboz14 Giugno 2018, 19:55 #10
Non ho capito se esistono solo i frutti "ZigBee-ati" o se ci saranno anche quelli elettromeccanici classici (interruttori, deviatori, pulsanti, ecc)

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