Il canone RAI esce dalla bolletta nel 2023: accolta la richiesta della Commissione Europea
Continueremo a pagarlo in bolletta per tutto il 2022, ma dall'anno successivo tutto cambia. Non si sa ancora, però, se la quota resterà la stessa
di Andrea Bai pubblicata il 13 Novembre 2021, alle 14:01 nel canale Casa
270 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSono contento di contribuire in modo equo. Se è pubblico, è di tutti, e tutti dovrebbero contribuire. Non tutto può essere cambiato per diventare più equo, ma in questo caso era palese che si potesse, serviva solo che il problema diventasse urgente.
Oppure si potrebbe fare che con i suoi soldi ognuno si compra ciò che vuole. Magari non compro il prodotto genuino/fatto bene perché costa troppo, oppure perché semplicemente il mio palato adora la spazzatura alimentare, i gusti sono gusti. Più l'economia e varia e più ci saranno opportunità per tutti, concentrarsi solo sulla qualità o la provenienza porterebbe ad una compressione dell'offerta.
Se invece é una tassa sul possesso di almeno una tv per nucleo familiare, allora chiamiamola tassa sulla TV, così come il bollo auto.
Non mi pare difficile.
Sono soldi che servono a pagare quei vecchi raccomandati che stanno arroccati negli studi di Saxa rubra e simili.
Siccome sono trasmissioni di m...da che nessuno guarda e sono in passivo nonostante gli sponsor serve un balzello aggiuntivo.
Io sarei contento solo se la rai esplodesse ( metaforicamente) e non restasse niente. Neppure il telegiornale , che tanto anche quello da sempre fa solo informazione di parte nonostante sia finanziato da soldi pubblici.
[I]Parlando di conduttori Rai, bisogna fare una necessaria distinzione tra conduttori giornalisti e presentatori inquadrati come artisti, quest’ultimi liberi in caso di superare il tetto massimo imposto pari a 240 mila euro annui. Questa cifra si riferisce a manager e dipendenti RAI ed esclude artisti e showman indipendenti.
Seguendo questa logica sono diversi i volti di Viale Mazzini che hanno aggirato la questione attraverso alcuni piccoli escamotage. Parlando di numeri, tra i più pagati di sempre in casa Rai ci sono Carlo Conti, che ha all’attivo diverse trasmissioni (come Tale e Quale e la recente nuova edizione de La Corrida) e Fabio Fazio, con 2 milioni di euro annui. Il compenso del presentatore di Che Tempo Che Fa è stato oggetto di diverse critiche in passato, comprese quelle dell’attuale forze di Governo: Fazio detiene anche una società di produzione, L’Officina Srl, che frutta al presentatore ligure 10 milioni di euro al’anno.
Anche Bruno Vespa detiene uno stipendio milionario, arrivando a 1 milione e 700 mila euro per ogni stagione di Porta a Porta (escluse eventuali ospitate). Alberto Angela, con le sue amate trasmissioni di divulgazione scientifica, si ferma poco sotto al milione di euro (950 mila all’anno).
Elisa Iosardi, conduttrice de La Prova del Cuoco ed ex di Matteo Salvini, godrebbe di un compenso pari a 270 mila euro annui.
Passando a lato più prettamente giornalistico, troviamo l’ex iena Enrico Lucci con 500 mila euro, a cui seguono tutti i rispettosi del limite dei 240 mila euro annui dove troviamo Gigi Marzullo (Cinematografo), Federica Sciarelli (Chi l’ha visto), Lucia Annunziata e Bianca Berlinguer.
Accanto a questi anche gli attuali conduttori de La Vita in Diretta Tiberio Timperi (1700 euro a puntata) e Francesca Fialdini (1200 euro a puntata): in questo caso a colpire è la differenza di stipendio tra uomo e donna, destinata a suscitare alcune polemiche.
Sotto i 200 mila euro annui Franco di Mare di UnoMattina, Sigfrido Ranucci per Report e Duilio Gianmaria per Petrolio.[/I]
La RAI è da sempre un modo per rubare i soldi ai cittadini.
Come molte altre.
Purtroppo finchè nessuno si organizzerà per fare un colpo di stato e giustiziare in piazza tutti i politici e magistrati attualmente in servizio per alto tradimento non ci sarà niente da fare, nulla mai cambierà.
Come molte altre.
Purtroppo finchè nessuno si organizzerà per fare un colpo di stato e giustiziare in piazza tutti i politici e magistrati attualmente in servizio per alto tradimento non ci sarà niente da fare, nulla mai cambierà.
si può fare un referendum?
Hanno mai funzionato?
Servirebbe solo a far cambiare nome al canone .
Se invece é una tassa sul possesso di almeno una tv per nucleo familiare, allora chiamiamola tassa sulla TV, così come il bollo auto.
Forse perché il vero nome è: imposta sulla detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive nel territorio italiano.
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