Logigram, un giradischi completamente analogico nato in Italia
Logigram è il nome scelto dalla startup italiana DEFOSS per il suo primo prodotto, un giradischi completamente analogico. Avviata una campagna Kickstarter per raccogliere i fondi per avviare la produzione, c'è tempo fino al 11 gennaio
di Riccardo Robecchi pubblicata il 03 Gennaio 2018, alle 17:21 nel canale Audio Video
48 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info"Il vinile ed in generale l'analogico suona MEGLIO del digitale. La traccia analogica ha TUTTE le informazioni del segnale audio al contrario di quella digitale."
Cosa che abbiamo appena appurato non e' vera.
Abbiamo appurato? E quando? Mi sa che stai facendo un pò di confusione...
La compressione Lossless non altera la sorgente (digitale). E qui siamo d'accordo.
Ma se tu parti da una sorgente già "povera" (estremizzo... ad esempio un MP3) e la comprimi con un algoritmo lossless avrai una traccia che mantiene tutte le informazioni del MP3 di partenza (nessuna perdita di informazioni) e quindi ugualmente "povera".
Altra cosa è la differenza tra una sorgente digitale campionata (o meglio quantizzata se preferisci) e una sorgente analogica.
Qualcuno ha anche detto che il disco analogico contiene più informazioni di uns registrazione digitale, vorrei sapere dove ha letto una simile castroneria, a partire dalla risposta in frequenza e arrivando alla dinamica, il disco in vinile non si avvicina minimamente ad una sorgente digitale.
Poi ognuno è libero di credere a ciò che vuole, ma non di spacciarlo per verità.
Solo la enfasi/deenfasi RIAA fa perdere una fetta di informazioni altro che campionamento digitale, è come preoccuparsi di un rubinetto che perde mentre affonda la nave.
La questione è che ad alcuni il vinile piace più dell'analogico, ed in questo non c'è assolutamente nulla di male!
Si può anche dire che suoni meglio, visto che il parere è soggettivo
Secondo me non si può invece dire che sia più fedele, visti tutti i motivi già detti
pure 2, come pure tutti i medici e scienziati che negli anni hanno studiato l'orecchio umano e ne hanno definito le caratteristiche.
in realta mi pare tu stia parlando proprio di quello
Tutta roba che puoi tranquillamente collegare ad una sorgente digitale.
Non serve a nulla spostare il discorso su altro, qui si parla della sorgente, non di quello che avviene a valle, e la sorgente vinile è SICURAMENTE peggiore rispetto ad una sorgente digitale.-
Che poi a uno possa piacere comunque di piu, che dire il mondo è bello perchè è vario, ma che sia migliore perchè contiene piu informazioni è cit. " una cagata pazzesca".
Il campionamento di una traccia analogica in bit comporta per sua natura una perdita di informazioni.
Eggia'.... e invece il microfono non e' un campionamento?
ha una velocita' e sensibilita' (aka larghezza di banda)
Ha dei limiti di dinamica
Ha un rumore.
Esattamente come il mixer, il nastro e il nastro ancora.
Che siano analogici o digitali non cambia un piffero. Ovvero il digitale non ci annoia con il rumore i l'intermodulazione ma comunque un danno esiste.
Dire che un disco non ha perdita d'ìnformazione e' quantomeno scorretto.
Oltretutto se fosse vero questo assunto canale 5 si vedrebbe meglio di un blue ray.
In realta un PAL digitale su D5 puo' far paura ad un bluray, ma non canale 5.
Per una piccola cosa: PERDITA D'INFORMAZIONE.
L'informazione viene portata dalle frequenze piu' alte e purtroppo il tornio che incide la cera ha i suoi problemi d'inerzia (deve essere bozzo per scavare).
Spesso quelli che si abbarmicano su questi concetti prurigginosi come fai tu manco hanno mai ascoltato un'impianto decente.
Se hai delle casse IRSV con un piatto ariston, braccio sme, koetsu e un paio di krell vengo ad ascoltare anche io la differenza.
Ma spesso parliamo di furiosi autoerotismi di gente che ha delle casse penose (al massimo materiale edile), puntine coniche (manco la fatica delle ellittiche, figuriamoci tagli esotici) e ampli che definire zombie e' essere buoni.
Perche, si, anche il vinile fa il suo sporco lavoro ma se devo trovare una differenza tangibile fra analogico e digitale, l'analogico ha un difetto: salire di qualita' e' spesso difficoltoso, il digitale con pochi spicci fa una sua figura.
PS
il miglior giradischi mai ascoltato e' un tangenziale di pioneer con testina ortofon con taglio VDH II. A mio strambo giudizio e' meglio di tanti oggetti che costavano come un palazzo e non era neppure particolarmente costoso.
Avete mai provato ad ascoltare (non sentire... ascoltare!) la differenza tra un amplificatore valvolare in classe A e un amplificatore digitale per esempio??
Un ampli valvolare in classe A, salvo che sia un OTL (per i non iniziati si tratta per 30W di 30.000E), ha un problema enorme che ti puo' raccontare qualsiasi elettrotecnico: la curva di premagnetizzazione.
Bob Carver dimostro' in doppio cieco che un ampli a transistor con un 2n3055 montato al posto della valvola suonava come una a valvole per via del trasfo
Gli OTL sono rarissimi perche' per fare un ampli 50Wx2 in classe AB ci vogliono circa 20 valvole con consumi esagerati. Un ampli siffatto costerebbe oltre 2000E. Capiamo che con 2000E di roba a mosfet ne compriamo tanta (gryphon?, classe'?, onkio?, marantz?) con fattori di cresta esagerati.
una volta vidi un OTL con 200 valvole. Va bene capire qual'e' il problema delle valvole (che le rende ottime in RF), ma far finta che non esista e collegarle a delle casse fatte per i transistor e' forse un po troppo.
Oggigiorno ho avuto proposte per venderlo e addirittura lo potrei vendere anche per oltre 1000 Euro perché non ha un graffio e possiedo ancora tutto l`imballaggio originale, ma io non lo vendo.
Quasi tutti i giradischi prodotti dai primi anni 90 fino ad oggi furono di qualità enormemente inferiore in confronto a quelli costruiti negli anni 70 e 80.
Anche il 1210 messo a confronto con quasi tutti i giradischi odierni compreso questo Logigram "li brucia".
Per esempio il "modesto" 1210 ha il braccio ad "esse", regolazione antiskating, peso, altezza braccio e pitch, trazione diretta con motore che non necessita di manutenzione (a parte due gocce d`olio ogni morto di papa), velocità piatto controllata a quarzo con verifica visiva della velocità tramite effetto stroboscopico, non ha troppa plastica e pesa una decina di chili perché é solido e fatto per essere immune alle vibrazioni.
Oggigiorno se uno cercasse un giradischi veramente buono deve andare sul mercato dell`usato, ci sono diversi siti internet dove si trovano HiFi di occasione, per esempio ho notato su questi vari siti che i giradischi Technics 1200/1210 o simili prima o poi vanno tutti venduti, il prezzo varia molto a seconda del loro stato.
era un giradischi nato per mixare per via della trazione diretta ed in discoteca se ne vedevano parecchi. Io ne avevo 2, uno lo avevo venduto dopo qualche anno guadagnandoci pure.
Il pregio del digitale è che resta immutabile nel tempo.
Bob Carver dimostro' in doppio cieco che un ampli a transistor con un 2n3055 montato al posto della valvola suonava come una a valvole per via del trasfo
Gli OTL sono rarissimi perche' per fare un ampli 50Wx2 in classe AB ci vogliono circa 20 valvole con consumi esagerati. Un ampli siffatto costerebbe oltre 2000E. Capiamo che con 2000E di roba a mosfet ne compriamo tanta (gryphon?, classe'?, onkio?, marantz?) con fattori di cresta esagerati.
una volta vidi un OTL con 200 valvole. Va bene capire qual'e' il problema delle valvole (che le rende ottime in RF), ma far finta che non esista e collegarle a delle casse fatte per i transistor e' forse un po troppo.
Infatti, l'unico amplificatore valvolare che mi ha affascinato è stato un OTL con una schiera di valvole e dal costo di un appartamento ascoltato una 30ina di anni fa presso Audio Natali che pilotava una coppia di Sonus Faber collegato ad un giradischi digitale.
Per questo per i miei umili progettini ho sempre scartato le valvole e usato i transistor, molto più facili ed economici da utilizzare e che se polarizzati completamente in classe A rendono come e meglio delle valvole accoppiate tramite trasformatore di uscita anche se i miei progetti usano un condensatore di disaccoppiamento che però costa meno e rende meglio di un trasformatore.
Per quanto riguarda i dischi in vinile, anche io ho ascoltato e posseggo un set-up con thorens ecc. e all'ascolto risulta pure piacevole, ma questo non ha niente a che fare con la precisione e fedeltà che sono tutte inequivocabilmente a vantaggio del digitale che risulta pure infinitamente più semplice da far suonare bene, sia da lettore CD che soprattutto da sorgenti digitali liquide che non soffrono nemmeno del possibile jitter introdotto dai meccanismi di lettura laser..........
Poi c'è tutta una infinita letteratura dietro basta leggerla e non puntare su qualche "guru" che ancora crede che le tecnologie e la meccanicadella prima metà del secolo scorso siano migliori di quanto sia possibile fare oggi.
Poi per chi ha più di 15 anni consiglierei una visita dall'otorino per misurare la capacità dell'orecchio, probabilmente si scoprirebbe che (ahimè visto che ho più di 50 anni) con l'età se ne va anche la capacità di sentire determinati suoni, in particolare le alte frequenze con buonapace di chi afferma di essere capace di sentire gli ultrasuoni sopra i 20kHz a 70 anni
No. La sua immutabilità e pari a quella del supporto che lo contiene.
E attualmente i supporti più resistenti sono pietra e carta.
Testo su pietra: 20.000 anni stimati --> 4000 anni (verificati)
Testo su papiro: 10.000 anni stimati --> 2300 (verificati)
Testo su pergamena: 5.000 anni stimati --> 1300 anni (verificati)
Pellicola fotografica: 500 anni stimati --> 170 (verificati)
Disco analogico: 1000 anni stimati --> 130 (verificati)
Dischetti e nastri magnetici: da 10 a 30 anni (stimati e verificati)
CD: 100 anni stimati -->30 circa (verificati ma con riserva)
Prendiamo ad esempio il CD. Ogni informazione è scritta in blocchi di dati che hanno alla fine un numero di bit aggiuntivi per la correzione dell'errore di lettura.
Si perché il laser può avere un problema a leggere qualche bit e la correzione di errore permette di rimettere le cose a posto...ma fino ad un certo punto.
Perché all'aumentare degli errori di lettura sul blocco ci vorrebbero più bit di correzione.
Lo stesso succede per tutti i supporti (HD, SSD, TAPE, etc.) ma con alcune differenze sull'uso che se ne fa.
Riprendiamo il famoso CD di cui sopra:
Se è un CD di datii ed un blocco risulterà illeggibile per troppi errori, il computer darà errore. Mancando una informazione il file non sarà più utilizzabile e quindi è meglio fermare tutto per prendere provvedimenti.
Se invece è un CD musicale, allora il lettore prenderà dei provvedimenti in modo da arginare il problema perché sentire un brano con un piccolo difetto è meglio che fermare tutto.
Se però faccio una copia del CD musicale, otterrò un qualcosa che ha degli errori rispetto a quello originale.
Quindi: "L'immutabilità di un brano digitale e pari a quella del supporto che lo contiene."
Regola valida per tutti i supporti...Dalla pietra in poi.
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