8K, secondo uno studio di Warner Bros, molti non vedono la differenza con il 4K. Ma lo studio ha un punto critico
Warner Bros ha voluto provare a vederci più chiaro e ha organizzato una serie di test a doppio cieco in collaborazione con Pixar, Amazon Prime Video, LG e l’American Society of Cinematographers per valutare la reale percezione delle persone nella differenza tra 4K e 8K. In media le clip 8K sono risultate 'marginalmente leggermente migliori' delle 4K. Il fatto di essere stato portato avanti solo contenuti cinematografici potrebbe però rappresentare un punto critico dello studio
di Roberto Colombo pubblicata il 04 Marzo 2020, alle 10:41 nel canale Audio Video8K4KHDR
Ogni volta che si affaccia una nuova tecnologia, con essa emerge anche una serie di domande come: "Ha senso?", "Fa la differenza in modo apprezzabile?" o ancora "Serve davvero?". Era successo nel passaggio tra Full HD e 4K e le domande tengono ancora più banco in questo momento in cui è avviata una transizione verso l'8K.
Warner Bros ha voluto provare a vederci più chiaro e ha organizzato una serie di test a doppio cieco in collaborazione con Pixar, Amazon Prime Video, LG e l’American Society of Cinematographers al fine di valutare la reale percezione delle persone.
La base tecnico-scientifica del test è di rilievo e ha cercato di eliminare tutte le fonti di possibili anomalie statistiche. Sono stati selezionati 139 partecipanti; ne è stato misurato il livello di acuità visiva; sono stati condotti test di visione a gruppi di 5 con differenti distanze dallo schermo, con la fruizione di contenuti 4K e 8K e un questionario per valutare le differenze tra le clip.
In particolare la maggior parte delle persone selezionate aveva un visus (o acutezza visiva) maggiore o uguale al livello 'normale' di 20/20, nella definizione di Snellen (i classici 10/10 a noi più comuni nella notazione di Monoyer), mentre il 39% del campione aveva un'acuità inferiore.
I diversi partner hanno fornito le clip: WB due spezzoni 8K di Dunkirk, un primo piano e una panoramica della spiaggia, da scan di pellicola 70mm, Pixar spezzoni di Brave e A Bug's Life renderizzati nativamente a 8K, Amazon due clip dalla serie The Tick riprese in 8K con cinepresa digitale Red, così come la clip a tema naturalistico registrata da Stacey Spears. Si tratta di clip nativamente HDR codificate in HDR10 a 10-bit in BT.2100. Gli spezzoni in 4K sono stati ottenuti utilizzando il software Nuke e poi riportati alla risoluzione 8K con l'interpolazione bicubica di Nuke, che moltiplica per 4 ogni pixel del contenuto 4K, con un leggero filtro antialisaing. In questo modo dal player i contenuti erano visti come nativi 8K senza quindi interventi di upscaling indesiderati e senza possibile percezione di cambio di impostazioni tra i contenuti 8K e 4K da parte degli osservatori. Per gestire questo processo è stato utilizzato un PC con sistema operativo Windows, con CPU Intel i9 a 18 core, storage SSD in RAID e scheda grafica Nvidia 1080Ti. Una scheda BlackMagic 8K Pro faceva da interfaccia per mandare il video su 4 connessioni 12G SDI a 4 convertitori SDI-to-HDMI AJA Hi5-12G, con uscita HDMI 2.0. Il convertitore Astrodesign SD-7075 si occupava poi di fondere i 4 segnali 4K HDMI 2.0 in un flusso 8K verso il TV LG su connessione HDMI 2.1.
Per il test è stato utilizzato un TV LG 88Z9 88 pollici 8K OLED, equivalente a quello che abbiamo incontrato a Milano lo scorso dicembre. I gruppi di 5 persone hanno osservato le clip in due posizioni: due dalla prima fila posta a circa 1,5 metri e tre dalla seconda a circa 2,7 metri. L' ITU (International Telecommunication Union) ha determinato che in media la distanza di visione in ambito casalingo è di 2,2 metri. Nel caso specifico 2,2 metri equivale a 2H, ossia il doppio dell'altezza del fotogramma.
Nelle sessioni, della durata di 30 minuti, venivano visualizzate le clip 8K e 4K in due sequenze con un'etichetta A e B assegnata in modo causuale dal sistema. A insaputa dei partecipanti in una terza sequenza, come gruppo di controllo, venivano proposti solo spezzoni 4K, ma sempre con il sistema di etichettatura A e B, il tutto per avere una base statistica ben strutturata.
In media le clip 8K sono risultate 'marginalmente leggermente migliori' delle 4K. Limitando il campione a chi ha un'acuità di 20/20 o migliore il risultato è 'leggermente migliori', quindi con una differenza più percepibile, anche se sempre piccola. Se si limita ulteriormente il campione alle persone con acutezza di 20/10 (ossia che a 20 piedi riescono a discernere lo stesso dettaglio di una persona normale a 10 metri) sedute in prima fila si ha uno spaccato del giudizio degli individui in grado di risolvere a quella distanza la risoluzione 8K: sebbene gran parte delle clip oscilli attorno a valori di differenza minima, la clip a tema naturalistico e quella estratta da A Bug's Life hanno invece fatto segnare un risultato maggiormente a favore dell'8K.
Le conclusioni dello studio dicono alcune cose interessanti. La prima è che nelle attuali condizioni di visione normali il passaggio dal 4K all'8K non apporta benefici sostanziali. La seconda è che l'eventuale percezione di aumento della qualità dipende dal contenuto, probabilmente dalla quantità di dettaglio. L'eventuale percezione di aumento della qualità tra 8K e 4K è poi dipendente dalla distanza di visione e dall'acuità visiva.
Lo studio di è basato su un solo tipo di pannello, OLED da 88", per cui sarebbe interessante valutare anche altri tipi di tecnologia, come i TV LCD, e di dimensioni. Inoltre, alcuni studi (per maggiore dettaglio vi rimandiamo all'articolo sul TV Sony 8K Bravia ZG9 da 85") pongono lo sweet spot della tecnologia 8K più vicino a circa 1,2H: in questa posizione l'occhio normalmente non risolve la risoluzione dei pixel e l'immagine occupa una porzione di campo visivo tale da escludere quasi del tutto le informazioni periferiche, aumentando in modo netto la sensazione di realtà percepita. Nel caso del TV Sony da 85" tale distanza è di circa 1,30 metri e similmente lo sarà per l'88": sarebbe stato interessante quindi avere un gruppo di osservatori posto più vicino allo schermo, nei dintorni di questo sweet spot.
Inoltre ci può essere un altro punto critico in questo studio, fatto con la maggior parte dei contenuti pensati per il cinema, e visualizzati con frame rate cinematografico a 24p. Da un lato in film come Dunkirk sommando la reale risoluzione della pellicola, l'effetto delle ottiche utilizzate o a tutta apertura per enfatizzare la selezione della profondità di campo oppure al estremità opposta per ottenere immagini del tutto a fuoco, una scansione a 8K può restituire un dettaglio poco superiore a quello del contenuto 4K. L'otturatore 'lento' (1/24s o 1/48s) del cinema non è poi il più indicato per catturare fotogrammi dall'elevatissimo livello di dettaglio. Sarebbe interessante un test che prendesse in esame altri tipi di contenuti, ad esempio quelli sportivi pensati per la fruizione televisiva, con profondità di campo elevata (senza però arrivare alla diffrazione del diaframma tutto chiuso sulle cineprese cinematografiche) e soprattutto a 60p/50p, girati quindi con otturatori veloci in grado di congelare il dettaglio.
Lo studio quindi, a parte essere uno solo al momento, dice che la differenza è poco percepibile quando gli osservatori sono posti di fronte a contenuti di tipo cinematografico, ma l'8K in realtà avrà molte applicazioni soprattutto in ambito sportivo, con le Olimpiadi di Tokyo a fare da primo grande palcoscenico per questa tecnologia. A partire dai quei contenuti sarà interessante fare nuovi test.
51 Commenti
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Per l'utilità dell'8k invece ritengo sia da relegare ai grandi spazi. A livello domestico un 4k è al limite ma comunque gradevole se sfruttato bene, mentre un 8k lo vedo più su gradi schermi in grandi spazi... ma sembra comunque una esagerazione/spreco.
Per il cinema non saprei.
Per dire, a casa mia su tv full HD (quindi non 4k) la mia compagna diceva che tanto si vede tutto uguale (canali TV in HD). Ho messo su un bluray e ha detto "ah ma così si vede meglio!", ho scaricato un video demo in Full HD di quelli pensati apposta per mettere in evidenza al massimo colori, risoluzione ecc. ed è rimasta con gli occhi così
E siamo sul full HD.
Credo che migliorando il bitrate e riducendo la compressione si possano ottenere ottimi risultati tra full HD e 4k, l'8k lasciamolo ad ambiti specifici (cinema, videosorveglianza ecc.)
Che interpretazione dell'articolo. Il 39% aveva meno di 20/20 (o 10/10 in Italia), ma non è specificato se portassero correzioni (presumibile) o andassero in giro orbi. Hanno ragione, in ambito domestico l'8K è di dubbia utilità, è solo una cosa "facile" da sfornare per i produttori di TV per fare marketing e vendere ancora televisori, mentre non lo è per niente per i produttori di contenuti. Ha senso solo se hai polliciaggi enormi, cosa che nella maggioranza delle case non ci sta. Concordo troppissimo con @Paganetor, bisognerebbe lavorare di più sulle compressioni. Tra l'altro, questi soggetti hanno visto un "leggero miglioramento" su flussi che uscivano a bitrate impensabili per qualsiasi catena domestica media.
Per dire, a casa mia su tv full HD (quindi non 4k) la mia compagna diceva che tanto si vede tutto uguale (canali TV in HD). Ho messo su un bluray e ha detto "ah ma così si vede meglio!", ho scaricato un video demo in Full HD di quelli pensati apposta per mettere in evidenza al massimo colori, risoluzione ecc. ed è rimasta con gli occhi così
E siamo sul full HD.
Credo che migliorando il bitrate e riducendo la compressione si possano ottenere ottimi risultati tra full HD e 4k, l'8k lasciamolo ad ambiti specifici (cinema, videosorveglianza ecc.)
il FHD fatto bene è sicuramente più che sufficiente per uno schermo casalingo di dimensioni fino al 42".
Ancora meglio se supporta HDR.
Il 4k inizia ad avere senso appunto dal 42" in su..
8k giustamente ti servirebbe uno schermo gigantesco per sfruttarlo bene.
Ma giustamente come dici tu.... la tv normale trasmette al massimo a 720p (se non sbaglio)....
Netflix è per lo più 1080p compressi e qualcosa in 4k compresso....
Quindi in realtà anche il 4k diventa superfluo a meno che non si possegga un lettore blu ray.
Se ad oggi dovessi comprare una tv l'unica cosa che mi preoccuperei di verificare è che l'apparecchio possieda l'hdr... Poi tra 4k e FHD a me personalmente non cambierebbe nulla.
È un interpretazione che può essere esatta. Fatto sta che la differenza cé. E no non ha senso solo per policciaggi enormi, esattamente come ha senso guardare un 4K 55" da 3 metri, puoi guardare un 8k da 2 metri tranquillamente (contenuti precisi permettendo e qualità ad hoc). sulle compressioni ci lavorano da sempre e costantemente. diamo tempo al tempo, per queste cose ci vuole rodaggio, sicuramente fanno bene ad andare avanti altrimenti staremmo ancora con i 720p
Non è un caso se chi ha impianti di un certo livello comunque acquista anche un lettore BR e non si affida solo allo streaming.
[ EDIT ]
Sul test: tenete presente che la dialogale elevata dello schermo (88 pollici) avrebbe dovuto favorire non di poco l'8K. La stragrande maggioranza delle persone con impianti di qualità comunque ha schermi da 55-65 pollici, e in quel caso la differenza (se esiste) tra 4K e 8K si assottiglia ancor di più... per non dire che diventa nulla.
E questo inficia anche la distanza usata per i test. La distanza media segnalata di 2,2 si rifà appunto a questa situazione, e guarda caso 2,2 metri rientra nella distanza "ideale" per schermi appunto da 55-65 pollici. In teoria uno schermo da 88 pollici dovrebbe essere visto da distanze superiori, anche solo per non dover "girare" la testa di continuo per vedere tutto lo schermo... e ancora, guardare un 88 pollici dalla giusta distanza (non meno di 3 metri) riduce le differenze percepibili tra 4K e 8K.
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