LG Signature OLED 8K 88 pollici: ecco il nostro primo contatto dal vivo
LG ci ha messo a disposizione per qualche ora il nuovo TV LG Signature OLED 8K Z9 da 88" imponente televisore che detiene due primati: è il primo OLED 8K ed è anche il più grande OLED commerciale mai prodotto. Se avete 30.000€ potete portare davvero il cinema a casa vostra e senza neanche dover attendere troppo per i contenuti 8K: l'upscaling del processore α9 Gen 2 Intelligent Processor 8K è davvero efficace
di Andrea Bai, Roberto Colombo pubblicato il 20 Dicembre 2019 nel canale Audio VideoLGOLED8K4K
TV LG Signature OLED 8K Z9 da 88 pollici
Ne parlavamo in occasione delle prime misure su Sony TV Bravia ZG9 8K da 85", riprendendo alcuni seminari tecnici a cui avevamo partecipato durante il CES 2019. Il formato 8K (7680 x 4320 pixel), naturalmente unito alle tecnologie HDR, può avere più senso di quanto potrebbe sembrare a prima vista, guardando solo le tabelle dei dati tecnici. Senza riprendere tutta la discussione su distanza dallo schermo, angolo di campo e risoluzione percepita, per cui vi rimandiamo direttamente all'articolo, possiamo sintetizzare il discorso dicendo che l'8K permette di trovare uno sweet spot di osservazione che cambia profondamente la percezione di realtà nelle immagini che scorrono davanti ai nostri occhi. Ponendosi a circa 1,2H di distanza (in cui H è l'altezza fisica del pannello) da un TV i nostri occhi vedono un'immagine che occupa un angolo di campo talmente ampio da rendere marginale la visione periferica e di concentrare tutta l'attenzione del cervello sulle immagini in riproduzione, aumentando il senso di immersività e tridimensionalità nel contenuto. Con un TV 4K a questa distanza l'occhio riesce però a percepire, anche solo leggermente, la matrice dei pixel, vanificando in parte il senso di immersività: il cervello capisce che ciò che ha davati non è la realtà, ma qualcosa di artificiale. La densità di pixel di un TV 8K, unito a dimensioni che permettano di stare a una distanza confortevole (per un 55" 1,2H corrisponde a poco più di 80 centimetri, mentre per un 88" tale distanza è pari a circa a 130 centimetri) permette invece di posizionarsi nello sweet spot e limitare al minimo tutte quelle 'distrazioni' che possono permettere al cervello di non essere ingannato e ridurre la sensazione di realtà percepita.
Questa lunga introduzione per contestualizzare il primo contatto con l'imponente (sotto tutti i punti di vista) TV LG Signature OLED 8K Z9 da 88" . Presentato settimana scorsa al Teatro alla Scala di Milano per il mercato italiano, il primo esemplare è stato spostato di qualche metro in un hotel in Galleria Vittorio Emanuele II e messo a disposizione nei giorni scorsi alla stampa specializzata per un primo contatto. Il luogo scelto per mettere in mostra il TV è stato decisamente azzeccato: una suite dell'hotel Galleria Vik. Il televisore fa una bella mostra già da spento: pur essendo decisamente imponente, le linee essenziali della base Art Furniture (che è parte del TV) riescono a integrarsi al meglio in diversi tipi di ambiente e arredamento. La base integra anche il sistema di altoparlati 4.2 canali da 80W complessivi certificato Dolby Atmos, ma offre anche molto spazio per accomodare eventuali soundbar o sistemi audio aggiuntivi. Una nota: TV e base formano un complesso da 102 chilogrammi. Con l'imballo il TV arriva a pesare un quintale e mezzo. Naturalmente spedizione e installazione sono compresi nel prezzo, che - lo ricordiamo - è di 29.999 €.
Ma è da acceso, come naturalmente deve essere, che LG Signature OLED 8K Z9 da 88" mostra tutto il suo carattere. Colori brillanti e neri profondi sono le cose che subito colpiscono a prima vista, molto di più di quando ci si trova di fronte a un più piccolo TV OLED 4K. Purtroppo non è arrivato dalla Korea il dispositivo definito 'Upgrader' che permetterà di riprodurre filmati 8K da chiavetta e dai servizi di streaming, per cui, non essendo disponibile una sorgente 8K esterna, abbiamo potuto visionare a risoluzione nativa solo alcune clip 8K messe a disposizione da LG direttamente sul TV. Il televisore è dotato di porte HDMI 2.1 e quindi è pronto a ricevere e riprodurre segnali 8K 60 fps esterni. Come già detto il livello di immersività e tridimensionalità dei contenuti 8K visionati a distanza abbastanza ravvicinata (ma confortevole nel caso dell'ottantotto pollici) è davvero elevatissimo: difficile da raccontare a parole. Soprattutto le immagini chiare e luminose di documentari naturalistici riescono a trasportare lo spettatore dentro le scene. Di rilievo anche l'impressione data dalle immagini 8K di Londra in notturna vista dall'alto.
Naturalmente la carenza di contenuti 8K è il problema che questo televisore deve fronteggiare oggi e che dovrà fronteggiare anche nel medio periodo. Il compito è affidato al processore 'α9 Gen 2 Intelligent Processor 8K', che compie il processo di upscaling in 6 fasi. Per questo il nostro giudizio è si è concentrato molto sulle capacità di upscaling, ossia su come il TV prende una sorgente in ingresso a più bassa risoluzione e la processa per mostrarla al meglio sul pannello 8K. Il caso più frequente, visto il target del TV, sarà quello di contenuti 4K, probabilmente HDR, da Blu-Ray o da servizi streaming. In questo caso, prendendo ad esempio uno degli ultimi contenuti proposti da Netflix '6 Underground' con Ryan Reynolds, disponibile in Dolby Vision con audio Dolby Atmos, l'upscaling è molto efficace e la resa realistica delle immagini rispettata anche a partire da un flusso video 4K.
In particolare le zone a fuoco dove vince la nitidezza il lavoro di ottimizzazione del microcontrasto e e di enfatizzazione dei dettagli avviene in modo egregio. Anche nelle scene più movimentate e complesse il processo avviene in modo fluido, senza perdite di qualità. C'è forse ancora qualcosa da migliorare nella resa delle zone fuori fuoco e delle ampie campiture con colori omogenei - ad esempio i cieli - dove il rumore emerge in modo netto. Rumore che è presente anche nel contenuto originale, ma che nell'upscaling sugli 88 pollici risulta enfatizzato e cattura di più l'attenzione rispetto alla visione in 4K. Meglio del previsto l'upscaling del segnale TV del digitale terrestre, che ha una qualità finale migliore di quello visto su tanti TV 4K. Non siamo qui a consigliare di mettervi a seguire i Fatti Vostri con Giancarlo Magalli su un TV da 30k €, ma almeno il programma non è così inguardabile come invece ci è capitato di vedere in passato. Lo ricordiamo la risoluzione 8K è 4 volte maggiore del 4K e 16 volte quella del Full HD.
Passando all'analisi tecnica del TV, nel poco tempo a disposizione abbiamo provato a capire come si comporta questo pannello, che a livello tecnologico sfrutta la stessa tecnologia W-OLED degli altri schermi TV di produzione LG (che vengono forniti anche a marchi come Sony e Panasonic). In pratica siamo di fronte a un pannello costituito da pixel attivi emettitori organici bianchi a cui viene sovrapposto un filtro colore per creare i diversi subpixel. Nei subpixel troviamo i colori RGB, ma anche un pixel non filtrato bianco, utile per aumentare il picco di luminosità massima.
Partiamo proprio da questo punto. Su un'area del 25% dell'immagine il TV riesce a superare le 800 candele su metro quadro, avvicinandosi agli 850 nits su un'area più ristretta, pari al 5% del pannello. Come tutti gli OLED la luminosità massima cresce per alcuni minuti e poi comincia a diminuire (scendendo verso le 700 candele) quando entra in azione il sistema di protezione, che evita danni da surriscaldamento.
Come tipico il profilo d'immagine standard è agli occhi più esperti inguardabile. Si caratterizza per il solito bilanciamento del bianco molto freddo, che porta ad avere colori del tutto spostati rispetto ai riferimenti. Se generalmente una delle spiegazioni è che questo profilo sui TV viene caricato anche dalla modalità Demo/Negozio, e in parte va a controbilanciare la luce ambiente fredda delle luci al neon, è abbastanza inspiegabile trovare questa modalità anche su un TV che non verrà certamente buttato nel mucchio in quelle pareti di schermi con TV da 200€ a 3000€. Da un lato la lista dei profili è quella che si trova anche sugli OLED più 'umani' (come il modello E9 55" di cui stiamo preparando la recensione), per cui probabilmente la base è la stessa.
Gamut Cinema - SDR
Gamut Cinema - HDR
Gamma Cinema - SDR
Gamma Cinema - HDR
WB Cinema - SDR
WB Cinema - HDR
DeltaE Cinema - SDR
DeltaE Cinema - HDR
Sembrano invece più curati gli altri profili d'immagine da esperti, tra cui Cinema, Technicolor e i due profili ISF (stanza luminosa e stanza buia), tali da non richiedere quasi una successiva calibrazione, almeno per i meno pignoli. In particolare è il profilo Cinema quello che sembra avere una resa migliore. Nella visione dei contenuti SDR è praticamente perfetto, con un DeltaE medio bassissimo sul Color Checker Gretag MacBeth (poco superiore a 1), che utilizza campioni con tonalità e saturazioni molto vicine ai colori che realmente si incontrano nei contenuti. Meno preciso il comportamento sui contenuti HDR, con un valore medio che comunque merita un giudizio molto buono, con un DeltaE in alcuni casi alto, ma soprattutto per la componente della luminanza, mentre le coordinate colore sono buone.
Lascia impressionati il bilanciamento del bianco del profilo Cinema in HDR, praticamente perfetto e migliore out-of-the-box di quello ottenibile su tanti TV dopo una prima calibrazione. Anche in SDR il comportamento è ottimo dal punto di vista del bilanciamento del bianco. Molto vicine al riferimento sono le curve di gamma. A livello di triangolo di gamut la copertura dello spazio colore Rec.709 è praticamente perfetta in SDR, mentre in HDR, il TV si avvicina molto allo spazio DCI-P3. In particolare in quest'ultimo caso sebbene le saturazioni al 100% non arrivino in tutti i casi al riferimento, sono davvero precise le rese su quelle intermedie, che capita più spesso di riprodurre nella visione di un contenuto normale.
In sintesi il nuovo Signature OLED TV 8K Z9 da 88" ha tutte le carte in regola per farsi notare nel mercato, sia per le caratteristiche di design, da non trascurare su un prodotto del genere, sia per la resa dell'immagine, che mantiene tutte le promesse dell'OLED anche sul formato 8K in una diagonale inedita per dimensioni. Il prezzo di listino di 29.999 Euro lo pone in una fetta di mercato dove se la giocano anche soluzioni a proiezione di alta gamma, ma certamente quella di un TV di stampo classico è sotto diversi punti di vista più semplice da usare e da posizionare.
241 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoal momento mi accontento del B7V 55"
Per vedere qualche differenza tra 4K e 8K su un 88" bisogna mettersi a 1.3 m di distanza ...
Un metro e 30
Con una TV di 2 metri di larghezza
Da solo, ovviamente, perché se sei in due ci si prende a testate
Un metro e 30 con una TV di 2 metri di larghezza
Se guardi una partita di tennis fai più strada tu a star dietro la pallina che i due giocatori in campo.
Un metro e 30 con una TV di 2 metri di larghezza
Ti ci vuole il fisioterapista per metterti a posto il torcicollo che ti viene dopo ogni film.
Per vedere qualche differenza tra 4K e 8K su un 88" bisogna mettersi a 1.3 m di distanza ...
Un metro e 30
Con una TV di 2 metri di larghezza
Da solo, ovviamente, perché se sei in due ci si prende a testate
Un metro e 30 con una TV di 2 metri di larghezza
Se guardi una partita di tennis fai più strada tu a star dietro la pallina che i due giocatori in campo.
Un metro e 30 con una TV di 2 metri di larghezza
Ti ci vuole il fisioterapista per metterti a posto il torcicollo che ti viene dopo ogni film.
vabè ora non cominciamo i soliti discorsi sterili sul non si vede la differenza blabla...
vanno bene minimo 3 metri (sto a 2 metri e mezzo con un 55 4k questo è il doppio quasi) , sullo sport ovviamente, nei film è abb inutile perche non guardi i dettagli su piccole porzioni di schermo (come puoi fare in una partita di calcio) e c'è la profondita di campo voluta dal regista.
ma quel che colpisce di piu è la resa cromatica e la luminosità, davvero a un altro livello
vanno bene minimo 3 metri (sto a 2 metri e mezzo con un 55 4k questo è il doppio quasi) , sullo sport ovviamente, nei film è abb inutile perche non guardi i dettagli su piccole porzioni di schermo (come puoi fare in una partita di calcio) e c'è la profondita di campo voluta dal regista.
Si, proprio discorsi sterili
Puntuale! Vai al bar a parlarne
Rileggiti il primo capoverso dell' articolo ...
La densità di pixel di un TV 8K, unito a dimensioni che permettano di stare a una distanza confortevole (per un 55" 1,2H corrisponde a poco più di 80 centimetri, mentre per un 88" tale distanza è pari a circa a 130 centimetri) permette invece di posizionarsi nello sweet spot e limitare al minimo tutte quelle 'distrazioni' che possono permettere al cervello di non essere ingannato e ridurre la sensazione di realtà percepita.
ah ok ho capito a cosa ti riferisci, pensavo fosse un discorso inerente alla nitidezza massima percepita.
bah mettersi a un metro e 30 davanti a un 88 è si da spaccarsi il collo ma non credo che ci sia gente che lo guardi comodamente a quella distanza
60 ° di visuale e passa la paura (circa 3 metri)
io che in casa ho un 42 e lo guardo da 3.7m
il giorno che portai un plasma 51 lo spacchettai prima di veder rientrale la mia signora a casa e misi il bluray di io sono leggenda
risultato?
non entrò nemmeno in casa, sulla porta mi urlo "porta via quel coso mastodontico!!!!"
tornai con il suddetto 42
bah mettersi a un metro e 30 davanti a un 88 è si da spaccarsi il collo ma non credo che ci sia gente che lo guardi comodamente a quella distanza
60 ° di visuale e passa la paura (circa 3 metri)
Cosa intendi per 60° di visuale? Se intendi l'angolo di visione in orizzontale, i metri sono pari al cos(60/2)xL/2. Una tv da 90" e' larga circa 2m. Quindi la distanza con 60° di visuale e' pari a 1,73m.
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