Sony Bravia OLED AG9 55 pollici: uno dei migliori per chi non vuole calibrare

Nella sfida tra i TV OLED non è scontato che LG, che produce i pannelli, primeggi. Sony con questo suo AG9, testato in taglio da 55", conferma l'ottimo lavoro dei suoi tecnici, che mettono nelle mani dei consumatori un televisore che impostato sul profilo Personale quasi non necessità di calibrazione per restituire immagini fedeli
di Andrea Bai , Roberto Colombo pubblicato il 11 Marzo 2020 nel canale Audio VideoSonyHDR4KOLED
Sony KD-55AG9: OLED vibrante
Nel mondo dei TV la tecnologia OLED è quella che al momento risulta più attraente per i consumatori, in particolare per la resa dei neri e la saturazione dei colori: diversi brand quindi hanno puntato su questo tipo di pannelli per i propri televisori top di gamma. LG guida il gruppo, anche per il fatto di detenere il brevetto che copre la tecnologia W-OLED, quella utilizzata sui pannelli di grandi dimensioni dei televisori; Sony, Panasonic, Philips e altri brand sfruttano i pannelli prodotti da LG (o da aziende che li producono in licenza) e propongono i loro prodotti.
Il primo pensiero di molti può essere: "Chi meglio del produttore può sfruttare al meglio il proprio pannello?". Diciamo che l'assioma può avere senso, ma non è sempre vero. Succede anche nel mondo della fotografia: chi produce i sensori non sempre li sfrutta meglio dei propri clienti. In questi anni è stato vero anche per i pannelli OLED: da quando Sony e Panasonic hanno cominciato a sfruttare questo tipo di schermo, grazie all'esperienza decennale di gestione del colore, anche sui prodotti professionali di acquisizione come le telecamere broadcast, i marchi giapponesi hanno dimostrato in più di un caso di riuscire a spremere più qualità del produttore coreano.
Come vi abbiamo raccontato recentemente nella recensione del TV LG OLED E9 da 55", il produttore coreano ha praticamente colmato il gap arrivando a spemere i suoi pannelli al meglio, raggiungendo una qualità decisamente ottima. La domanda è come si siano mossi i concorrenti nel frattempo e una parte della risposta arriva proprio dalla recensione del prodotto di oggi, il TV Sony Bravia AG9 OLED da 55".
Sony AG9 MASTER Series OLED 4K HDR: un pannello rinnovato
Dall'analisi dello spettro emerge in modo evidente come tra la generazione precedente AF9 e il più recente AG9 il pannello sia cambiato in modo abbastanza netto, con uno spettro molto più simile a quello del concorrente diretto LG OLED E9.
AG9 appartiene alle Master Series e Sony ha probabilmente puntato su un pannello di più recente generazione, affidando poi la gestione delle immagini al suo processore d'immagine X1 Ultimate. Tra le tecnologie che Sony ha implementato per spremere al meglio il pannello troviamo Pixel Contrast Booster, che cerca di massimizzare la resa cromatica anche nelle scene più luminose. Il TV offre supporto ai formati HDR HDR10, HLG e Dolby Vision, con solo quest'ultimo nella lista di quelli a metadati dinamici. Come avevamo raccontato dall'ultimo CES, Sony non ha aderito al Filmmaker Mode lanciato dalla UHD Alliance, considerando il profilo 'Personale' tra quelli selezionabili già abbastanza in linea con l'intento creativo di registi e direttori della fotografia, in quanto ispirato alla resa dei suoi display professionali Trimaster, utilizzati dagli studios per le fasi di grading e mastering dei film. Troviamo invece il Netflix Calibrated Mode, che garantisce maggiore fedeltà ai contenuti creati dal colosso dello streaming. Per gli amanti della fedeltà cromatica troviamo poi la possibilità di utilizzare il software di calibrazione automatica di CalMAN.
Sony ha lavorato molto anche sul comparto audio e su questa serie ha introdotto la tecnologia Acoustic Surface Audio+, migliorando quello che era già uno dei suoi fiori all'occhiello, Acoustic Surface. Quest'ultima utilizzava degli attuatori posti in due punti del pannello per farlo vibrare per emettere i suoi in modalità stereo, con la sensazione che i suoni provengano realmente dalle immagini e non da una posizione indefinita sotto il TV. Ora Acoustic Surface Audio+ aggiunge un canale centrale sul pannello e un subwoofer nella struttura posteriore per un sistema audio a 3.2 canali totali. I possessori di sistemi home theater esterni apprezzeranno il fatto di poter utilizzare l'attuatore posto al centro dello schermo come canale centrale, sempre sfruttando il posizionamento del suono al centro dell'immagine.
A livello di sistema operativo troviamo sempre Android, con un processore più veloce rispetto a quelli del passato e con un'interfaccia decisamente più fluida. La presenza di Android porta in dote Chromecast integrato e un catalogo davvero ampio di app e la compatibilità con Google Assistant, che si aggiunge a quella con Apple AirPlay/HomeKit e Amazon Alexa.
Sony ha modificato in modo netto il design del TV, abbandonando la struttura senza piedini o piedistallo del modello precedente (ereditata dal primo Bravia A1 OLED). Tale design portava il TV ad appoggiare direttamente sul piano con la cornice inferiore e ad avere una struttura posteriore apribile con la risultante di avere lo schermo non perfettamente verticale, ma leggermente inclinato verso l'alto: il senso di tale scelta risiedeva nel fatto che spesso il TV è posizionato più in basso del punto di visione e che inclinando lo schermo il pannello fosse più in asse con il punto di osservazione. La soluzione però non era molto pratica in alcune situazioni e richiedeva un piano di appoggio largo quanto il TV e abbastanza profondo da poter estendere il supporto posteriore. Sony AG9 si affida invece a un piedistallo minimalista dalle forme arrotondate e dal profilo molto sottile, quasi invisibile sui piani più scuri, che posiziona il televisore in posizione perfettamente verticale.
Sony AG9 MASTER Series OLED 4K HDR: come si comporta
Generalmente la prima cosa da fare quando di installa un nuovo TV a casa è quella di navigare tra i profili d'immagine e sbarazzarsi subito del profilo standard. Questo profilo ha tra le sue missioni quella di far spiccare il TV nei centri commerciali quando è messo in fila sugli scaffali in mezzo a quelli della concorrenza e 'pompa' al massimo colori e luminosità, con un profilo colore con un punto di bianco molto freddo, creato per mitigare l'effetto della luce ambientale (neon o LED) che caratterizza i punti vendita.
RGB Standard Out of the Box SDR
RGB Standard Out of the Box HDR
RGB Personale Out of the Box SDR
RGB Personale Calibrato SDR
RGB Personale Calibrato HDR
Nel caso di questo Sony AG9 è soprattutto in SDR che il profilo standard mostra di essere sballato dal punto di vista del bilanciamento del bianco, con uno squilibrio davvero importante tra le componenti cromatiche. Decisamente meglio in HDR il bilanciamento del bianco, con solo un predominanza della componente blu, ma con rosso e verde invece già molto vicini alla perfezione.
Gamut Standard Out of the Box SDR
Gamut Personale Out of the Box SDR
Gamut Personale Calibrato SDR
Gamut Standard Out of the Box HDR
Gamut Personale Calibrato HDR
Tra profili specifici, un po' meglio va con quello 'Cinema', ma il migliore è il profilo 'Personale' che come da tradizione è molto vicino agli standard in termini di resa cromatica e comportamento generale. Questo profilo è quello che Sony indica essere più vicino a quelli che i concorrenti indicano come 'isf', 'technicolor' e anche equiparabile alla resa dell'ormai molto noto 'Filmmaker Mode' in quanto, come già detto poco fa, ispirato alla resa cromatica dei monitor professionali Trimaster utilizzati dagli Studios e dai colorist per il mastering delle pellicole. Anche l'analisi del triangolo di Gamut conferma questo fatto. Se nel profilo standard sono evidenti alcune deviazioni, nel profilo personale in SDR la copertura dello spazio colore Rec.709 è molto buona, perfetta dopo la calibrazione.
In HDR la copertura si avvicina molto allo spazio DCI-P3 e co la calibrazione si riescono a ottenere risultati di assoluto rilievo anche nella precisione dei colori primari e secondati a tutte le saturazioni.
Per chi non ha la possibilità di calibrare il TV con apparecchiature esterne il profilo 'Personale' è la scelta migliore, con un bilanciamento del bianco che è già ottimo e sfiora quello raggiungibile su TV meno nobili tramite calibrazione. In termini di fedeltà cromatica, l'esame dei campioni del Color Checker restituisce risultati molto buoni sotto il profilo delle coordinate colore, con un errore abbastanza marcato invece sulla luminanza, che inficia il risultato finale. Intervendo sulla luminanza e con poche mosse sul bilanciamento del bianco si ottengono valori molto interessanti.
Gamma Standard Out of the Box SDR
Gamma Personale Out of the Box SDR
Gamma Personale Calibrato SDR
Gamma Standard Out of the Box HDR
Gamma Personale Calibrato HDR
Con un'area più piccola, il 5% di bianco su sfondo nero, in modalità standard il TV arriva a emettere 925 nits di picco. Rispetto al profilo standard, che in HDR porta la luminosità massima dei campioni di bianco al 10% di area a 645 nits, il profilo personale abbassa in modo consistente la luminisità massima, che si attesta attorno a 465 candele su metro quadro in HDR con il parametro 'Picco di luminanza' regolato su Medio. Questo parametro varia molto la luminosità massima del TV, con valori misurati sul profilo Personale da 145 a 485 nits sull'area del 10%. Il valore medio è quello che preserva meglio il rapporto tra luminosità massima, curva di gamma e fedeltà cromatica.
Sono molti i parametri con cui è possibile personalizzare la resa delle immagini e utilizzabili per calibrare il TV. I risultati finali sono decisamente soddisfacenti e si arriva a ottenere un comportamento ottimo del TV.
Sony AG9 e LG E9 a confronto
Interessante mettere a confronto Sony AG9 con il diretto concorrente OLED LG E9, sempre in taglio da 55". Guardando lo spettro i pannelli W-OLED appaiono abbastanza simili, ma con una potenza maggiore da parte di quello di casa LG. Tale caratteristica si riflette anche sul comportamento generale, che vede il TV Sony sempre al di sotto della controparte LG in termini di luminnosità massima, con E9 da 55" che arriva a sfiorare le 800 candele su metro quadro nella scala di grigi con pattern al 10%.
Dalla sua Sony Bravia OLED AG9 ha un comportamento migliore in configurazione out-of-the-box nei profili standard in termini di resa cromatica e di curva di gamma, situazione in cui il pannello LG esagera su molti fronti, con un bilanciamento del bianco ancora più sbilanciato sui toni blu e con una scala dei grigi che tende a restituire immagini più luminose del riferimento.
Bilanciamento del bianco AG9 vs E9
LG E9 WB Standard SDR
Sony AG9 WB Standard SDR
LG E9 WB Standard HDR
Sony AG9 WB Standard HDR
LG E9 WB Technicolor Calibrato HDR
Sony AG9 WB Personale Calibrato HDR
Passando al profilo Technicolor, il comportamento del pannello LG migliora in modo netto: rispetto al profilo Personale di Sony offre una curva di gamma più precisa, con un valore massimo di luminanza che supera i 750 nits, ma dalla sua il pannello Sony mostra un bilanciamento del bianco più preciso.
Delta E Color Checker Sony AG9 vs LG E9
DeltaE Standard Out of the Box SDR
DeltaE Personale Out of the Box SDR
DeltaE Personale Calibrato SDR
DeltaE Personale Calibrato HDR
DeltaE Standard Out of the Box SDR - LG E9
DeltaE ISF Stanza Luminosa SDR - LG E9
DeltaE ISF Stanza Luminosa SDR Calibrato - LG E9
Nell'analisi dei colori tramite campioni del Color Checker il TV LG una volta calibrato risulta più preciso, ma il Sony è molto più 'in bolla' senza dover effettuare nessuna modifica. In sintesi chi ha la possibilità di effettuare una calibrazione precisa con strumenti esterni potrebbe propendere per la proposta LG, mentre chi ha una stanza non troppo luminosa e non ha la possibilità/voglia di calibrare il proprio TV può invece scegliere Sony AG9, naturalmente impostando come prima cosa il profilo colore su 'Personale'.
Confrontando i prezzi, la soluzione Sony è la più cara, con un listino di 2.699,00 €, mentre la controparte LG ha un listino di 1.999,9 €. Gli street price sono molto più vicini, ma rispecchiano la differenza iniziale, con Sony KD-55AG9 disponibile online a poco più di 2100 € e LG OLED55E9PLA a circa 1750 €. Elementi come la tecnologia Acoustic Surface Audio+ di Sony possono risultare però differenzianti, sia per la resa sonora, sia per la possibilità di utilizzare l'attuatore in mezzo allo schermo come canale centrale nei sistemi home theater.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDetto questo, qualche parolina in piu' sul sistema operativo non avrebbe guastato, e' come dire nella recensione di uno smartphone "Ha Androdid" e la chiudiamo li'. L'esperienza del sistema operativo per me e' molto importante ed andrebbe approfondita in misura molto maggiore.
[OT]Volendo acquistare un sistema di calibrazione, che valga sia per il televisore che per i monitor, cosa consigliate? Ho visto il software CalMan, ma non so quale versione sia migliore e soprattutto quale colorimetro affiancargli[/OT]
Anche il miglior local dimming del mondo non potrà mai essere paragonabile al "local dimming naturale" da 8 mln di zone degli OLED, specie in HDR e guardando i film di sera.
Per la luminosità massima bah, per non averne abbastanza da un OLED vuol dire che vuoi poter guardare un film a mezzogiorno in agosto all'esterno.
Ci possono essere altri motivi per preferire un LCD (costo, niente rischio burn in, in alcuni casi velocità
[OT]Volendo acquistare un sistema di calibrazione, che valga sia per il televisore che per i monitor, cosa consigliate? Ho visto il software CalMan, ma non so quale versione sia migliore e soprattutto quale colorimetro affiancargli[/OT]
Per la TV CalMAN mette a disposizione i software specifici per i diversi produttori https://store.portrait.com/consumer-software.html . Nel caso dei TV Samsung serve però anche un generatore di segnali test esterno per la calibrazione automatica, con un costo aggiuntivo abbastanza eccessivo.
Come sonda il colorimetro i1Display Pro di Xrite è compatibile con CalMAN e arriva corredata di software i1Profiler per la calibrazione dei monitor.
Quest'ultima può essere utilizzata, ad esempio, con il software gratuito HCFR per la calibrazione manuale, anche del TV tramite computer con HDMI.
Per la luminosità massima bah, per non averne abbastanza da un OLED vuol dire che vuoi poter guardare un film a mezzogiorno in agosto all'esterno.
Ci possono essere altri motivi per preferire un LCD (costo, niente rischio burn in, in alcuni casi velocità
Sono perfettamente d'accordo, e posso confermare che l'OLED non ha problemi di luminosità a meno che il sole non batta direttamente sullo schermo; e dubito che in questo caso anche il migliore LCD si possa vedere decentemente.
Sinceramente in questo momento vedo ben pochi motivi per comprare tecnologie diverse: i prezzi dell'OLED sono accettabili, c'è la scelta di diversi produttori con diversi sistemi operativi, il vertical banding e il burn-in esistono ancora ma sono diminuiti notevolmente e a meno di casi particolari (si guarda lo stesso canale con lo stesso logo tutti i giorni, senza mai cambiare) il burn-in non si verificherà praticamente mai prima della morte del TV.
il local dimming e' il male. :-)
comunque il QLED (aka LCD con fosfori con un nome, da azienda strz, fuorviante) ha un angolo di visione ottimo e migliori colori rispetto ad un LCD.
Ma non e' un O-LED, S-LED, CRT o PLASMA.
Come dire puo' essere una scelta, in taluni ambiti persino migliore, ma non e' sovrapponibile.
http://tiny.cc/lneb1y
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