Etichette energetiche 2021: cosa cambia e come orientarsi nelle nuove classi
Le nuove etichette energetiche 2021: una guida più efficace nella scelta dei nuovi elettrodomestici. Non solo una bussola per risparmiare energia e denaro, ma anche un modo chiaro e semplice per avere un'idea dell'impatto ambientale dei prodotti. Ecco cosa cambia
di Redazione pubblicata il 26 Febbraio 2021, alle 13:01 nel canale ElettrodomesticiL'etichetta energetica per gli elettrodomestici è un sistema di classificazione degli apparecchi introdotto dal Regolamento Europeo nel lontano 1998. Da quando è stata implementata, l'etichettatura energetica è diventata un sistema molto utile per i consumatori nell'orientare i propri acquisti in base alle caratteristiche degli elettrodomestici, in primis i consumi energetici. Negli anni le etichette energetiche sono state aggiornate con nuove classi, per tenere il passo dell'evoluzione degli apparecchi di casa: negli ultimi anni praticamente tutti i dispositivi elettronici in vendita ricadevano nella categoria A ed erano differenziati solo dal numero di + che seguiva tale lettera A (A+, A++, A+++ e via dicendo).
Questo sistema era quindi diventato poco chiaro e in alcuni casi fuorviante, per cui l'Unione Europea ha deciso di riformare in modo profondo le diverse fasce dell'etichetta energetica, in modo da rendere nuovamente questo strumento un'utile guida per i consumatori nel momento dell'acquisto di TV, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, lampade e lampadine. Nascono cosi le nuove etichette energetiche 2021.
Nuove Etichette Energetiche 2021
A partire da marzo 2021 il sistema di classificazione dell'etichetta energetica utilizza solo la scala da A a G, anziché le classificazioni da A+++ a D come in precedenza.
Il nuovo sistema di classificazione energetica non comprende tutti gli elettrodomestici in commercio, tra cui ad esempio i forni e i condizionatori d'aria, ma si applica ai seguenti gruppi di prodotti:
- frigoriferi
- lavastoviglie
- lavatrici
- televisori
- lampade e lampadine
I primi 4 gruppi di prodotti dovranno recare l'etichetta con la nuova classificazione a partire dal 1º marzo 2021. Per lampadine e le lampade invece il termine scatterà tra sei mesi e questi prodotti dovranno recare l'etichetta con la nuova classificazione a partire dal 1º settembre 2021.
Le nuove etichette puntano a essere più chiare per i consumatori, ma anche più complete e includono un codice QR Code che dà accesso a maggiori informazioni sul modello. Inoltre includeranno dati utili come la durata dei cicli di lavaggio (compreso quello rapido) per lavatrici e lavastoviglie, il numero di coperti per queste ultime, il consumo energetico in modalità HDR per i TV, il numero di bottiglie di vino che possono essere conservate al fresco nei frigoriferi dedicati.
Per essere a prova di futuro, le nuove etichette energetiche 2021 sono state riscalate affinché le categorie più elevate vengano al momento lasciate vuote per incentivare le innovazioni e lasciare un margine di miglioramento.
Etichette energetiche vecchie e nuove: per un periodo le troverete entrambe
Per aiutare la transizione tra le etichette attuali e quelle riscalate, per un breve periodo le confezioni dei prodotti conterranno entrambe le etichette, in modo da permettere un confronto diretto con il sistema attualmente in vigore, che i consumatori hanno in questi anni imparato a conoscere. In un secondo momento dovrebbero essere utilizzate solo le nuove etichette energetiche.
Una nota importante: a causa dell'introduzione dei nuovi criteri e delle classi riscalate, nella nuova etichetta energetica 2021 alcuni modelli potrebbero essere "declassati" di diverse categorie per quanto riguarda l'efficienza energetica. Per esempio, un frigorifero che attualmente è considerato di classe A+++ potrebbe essere inserito nella classe C. Il prodotto e la sua efficienza energetica rimangono gli stessi, ma la nuova etichetta prevede criteri di classificazione più rigorosi e che interessano il prodotto a tutto tondo: per esempio la formula del consumo energetico dei televisori è stata modificata per tenere maggiormente conto del consumo dei componenti interni e non solo di quello dello schermo e per le lavatrici vengono introdotti anche parametri come il rumore emesso dal prodotto e il suo consumo d'acqua.
Le nuove etichette energetiche vogliono così diventare una guida ancora più efficace nella scelta dei nuovi elettrodomestici: non solo una bussola per risparmiare energia e denaro, ma anche un modo chiaro e semplice per avere un'idea dell'impatto ambientale dei prodotti che si intende acquistare.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito Europa.eu.
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23 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe io devo installare una lavatrice nel seminterrato, non me ne frega nulla del rumore ed, a parità di prezzo, preferirei una lavatrice in classe "C" che eccelle nell'efficienza energetica e deficita molto lato rumorosità.
Se io devo installare una lavatrice nel seminterrato, non me ne frega nulla del rumore ed, a parità di prezzo, preferirei una lavatrice in classe "C" che eccelle nell'efficienza energetica e deficita molto lato rumorosità.
Ma se non ho capito male, la rumorosità ha una sua scala, separata da quella dell'efficienza energetica.
Concordo con te che accorpare le due è un'emerita cazzata.
Su un'unica etichetta trovi entrambi i valori. Sarà meglio che avere due etichette separate, non vi pare? Anche perchè a vedere l'esempio dell'immagine sono comunque due valori distinti, non accorpati.
Quindi dove sarebbe il problema di un'etichetta che ti fornisce tutte le informazioni utili all'acquirente, se non quella di doversi abituare i primi tempi?
Su un'unica etichetta trovi entrambi i valori. Sarà meglio che avere due etichette separate, non vi pare? Anche perchè a vedere l'esempio dell'immagine sono comunque due valori distinti, non accorpati.
Quindi dove sarebbe il problema di un'etichetta che ti fornisce tutte le informazioni utili all'acquirente, se non quella di doversi abituare i primi tempi?
Se sono 2 scale che non si influenzano è ok. Se il grado (A,B,C...) è influenzato anche dagli altri parametri, allora mi sembra una cappellata.
Da questa frase si direbbe che la nuova scala tiene in conto non solo gli aspetti energetici. Magari è semplicemente scritto col deretano l'articolo.
A meno che non hanno mostrato un'immagine tarocca
Su un'unica etichetta trovi entrambi i valori. Sarà meglio che avere due etichette separate, non vi pare? Anche perchè a vedere l'esempio dell'immagine sono comunque due valori distinti, non accorpati.
Quindi dove sarebbe il problema di un'etichetta che ti fornisce tutte le informazioni utili all'acquirente, se non quella di doversi abituare i primi tempi?
Se li riportano su due scale separate: zero problemi, anzi, sono ben contento di avere un'informazione in più che è anche ben chiara e leggibile (sinceramente, leggere 58db piuttosto che 61db a me dice ben poco sul livello di rumore. Ok, uno ne fa più dell'altro (il doppio), ma oltre questo non vado).
La cazzata sarebbe accorparli nella scala dell'efficienza energetica, fare un tutt'uno, dove potrebbe saltar fuori, esempio, una nuova classe C da un elettrodomestico ex classe A++++ ma parecchio rumoroso, come una nuova classe A da un elettrodomestico ex classe B ma silenzioso.
Ma se metto la lavatrice nel locale lavanderia, ricavato nel garage fisicamente separato dalla mia villetta singola in mezzo al nulla, del rumore me ne frega meno di zero .
Comunque, rivedendo bene le immagini, sembra siano ben separati. Meglio così .
https://ec.europa.eu/energy/topics/...2019_en?redir=1
pure io lo trovo confusionario...
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