VVC (H.266), il successore di HEVC per avere video 8K in streaming sugli smartphone

VVC (H.266), il successore di HEVC per avere video 8K in streaming sugli smartphone

Il nuovo standard di codifica H.266 / Versatile Video Coding (VVC) offre una migliore compressione che riduce i dati richiesti a circa il 50% del bit rate rispetto allo standard H.265 / High Efficiency Video Coding (HEVC) precedente senza compromettere la qualità dell'immagine.

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Audio Video
 
48 Commenti
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io78bis07 Luglio 2020, 12:51 #11
Quindi tra 2 anni nuovo codec per il digitale terrestre in modo da obbligarti a cambiare TV e permettere trasmissioni in 8K quando fanno ancora fatica a fare trasmissioni in FHD.

Darkon07 Luglio 2020, 13:40 #12
Originariamente inviato da: io78bis
Quindi tra 2 anni nuovo codec per il digitale terrestre in modo da obbligarti a cambiare TV e permettere trasmissioni in 8K quando fanno ancora fatica a fare trasmissioni in FHD.


Ma vaaaa... è molto più probabile che si salteranno proprio diverse versioni prima di approdare alla prossima che vada sul digitale.

D'altra parte sulla tv generalista ad oggi quasi niente è trasmesso a 720, pochissimo a 1080 e tra l'altro è pure trasmesso interlacciato e non progressive quindi prima di porti il problema sul digitale potrebbe passare un decennio.


Detto ciò il problema grosso oggi come oggi è il funzionamento degli encoder: se per encodare non dico decentemente ma in maniera minimamente sufficiente devo scrivere una riga di comando che è lunga come un poema e vanno settati 2000 parametri che devi conoscere a menadito e questo solo e soltanto per l'encoder senza considerare eventuali filtri ecc... ecc... è evidente che c'è qualcosa che non va.

Il vero cambio di passo si avrà quando encodare sarà molto più efficiente dal punto di vista delle risorse (x264 al tempo poteva richiedere fino anche a 18 ore per encodare 2 ore di flusso video) e semplicità di utilizzo quindi un algoritmo in grado di valutare e applicare il miglior setting possibile anche in maniera variabile.

Ah non venitemi a dire che esiste già il --crf perché non è nemmeno lontanamente sufficiente rispetto a quello che intendo io.
danieleg.dg07 Luglio 2020, 13:49 #13
Originariamente inviato da: gd350turbo
Benvenga il progresso e ci mancherebbe, ma siamo ancora indietro con l'implementazione del 265, in quanto il 264 la fa ancora da pardone...


Perché h265 non è riuscito a realizzare quello che prometteva, aggiungici poi licenze assurde e rimarrà nell'angolino solo nei (morenti) bd 4k. h266 fa nuove promesse mirabolanti, ma nel frattempo tutti i grossi dello streaming si stanno spostando su av1.
sbaffo07 Luglio 2020, 15:54 #14
Originariamente inviato da: gd350turbo
Umm dubito...
A forza di tirare via bitrate da un filmato, non credo che qualità migliori, già il 265 ne tira via un bel pò poi se questo ne tira via altre, poi su un cellulare...


Originariamente inviato da: Nui_Mg
Lo scopo principale di algoritmi lossy sempre più evoluti è quella di fornire una medesima qualità visiva in dimensioni finali sempre inferiori (oppure offrire qualità visiva superiore a dimensioni finali uguali) rispetto a quanto offerto da tecnologie precedenti (un po' come mp3 rispetto al miglior opus).


Il punto è proprio che sono lossy, quindi la qualità è “paragonabile” ma non uguale, nell articolo dice “senza compromettere la qualità” non a parità di qualità.
Citi a proposito mp3, tutti sappiamo che in realtà c è perdita di qualità, più o meno a seconda del bitrate, poi tutti lo usano comunque ma la differenza c è. Se ad ogni nuovo codec togliamo un po’ di qualità fa la fine di mp3 a 128kbps, o no? Mi pare impossibile continuare a comprimere all’infinito senza rinunciare a niente... poi magari invece hanno trovato l uovo di colombo, non lo so.
gd350turbo07 Luglio 2020, 15:56 #15
Originariamente inviato da: sbaffo
Il punto è proprio che sono lossy, quindi la qualità è “paragonabile” ma non uguale, infatti nell articolo dice “senza compromettere la qualità” non a parità di qualità.
Citi a proposito mp3, tutti sappiamo che in realtà c è perdita di qualità, più o meno a seconda del bitrate, poi tutti lo usano comunque ma la differenza c è. Se ad ogni nuovo codec togliamo un po’ di qualità fa la fine di mp3 a 128kbps, o no? Mi pare impossibile continuare a comprimere all’infinito senza rinunciare a niente... poi magari invece hanno trovato l uovo di colombo, non lo so.


E' quello che dico io...
parti da un file di ipotetici 1 gb e se lo porti a ipotetici 100 mega, oh, qualcosa devi togliere !
Vodolaz07 Luglio 2020, 16:32 #16
Originariamente inviato da: sbaffo
Mi pare impossibile continuare a comprimere all’infinito senza rinunciare a niente...


Concetto semplice ma di difficile assimilazione. Che poi all'atto pratico la gran parte dell'utenza, che tipicamente usufruisce di segnali AV già orrendamente compressi alla fonte per vederli sui 6 pollici circa di uno smartphone, non si accorga di nulla ci sta. Ma la vera rivoluzione in questo campo sarebbe la messa a punto di un CoDec "vettoriale", a quel punto il concetto stesso di risoluzione perderebbe di significato e qualsiasi contenuto sarebbe riprodotto al massimo delle possibilità del dispositivo di visualizzazione. Ma temo che dovrà passare parecchia acqua sotto i ponti prima di vedere qualcosa di simile.
WarDuck07 Luglio 2020, 16:54 #17
Originariamente inviato da: sbaffo
Il punto è proprio che sono lossy, quindi la qualità è “paragonabile” ma non uguale, nell articolo dice “senza compromettere la qualità” non a parità di qualità.
Citi a proposito mp3, tutti sappiamo che in realtà c è perdita di qualità, più o meno a seconda del bitrate, poi tutti lo usano comunque ma la differenza c è. Se ad ogni nuovo codec togliamo un po’ di qualità fa la fine di mp3 a 128kbps, o no? Mi pare impossibile continuare a comprimere all’infinito senza rinunciare a niente... poi magari invece hanno trovato l uovo di colombo, non lo so.


Il concetto di compressione lossy ruota attorno al fatto che butti via cose che potenzialmente non sono visibili e/o udibili. E' un compromesso che facciamo volentieri, ma non è l'unica cosa che viene fatta.

Nel caso del video ad esempio viene ampiamente sfruttato il fatto che tra un frame ed un altro le informazioni tendono a ripetersi. Pensa ad esempio al caso della videoconferenza: l'utente è al centro che parla mentre tutto il resto attorno, lo sfondo, tipicamente è sempre uguale.

Se fossi in grado con estrema precisione di isolare solo i pixel che cambiano, avresti un'efficienza molto alta in compressione. In realtà questo tendenzialmente viene fatto a blocchi perché dal punto di vista prestazionale è più efficiente.

Considera poi che ci sono tecniche per tracciare i movimenti degli oggetti nelle scene: sostanzialmente un blocco che si sposta è sempre quel blocco, quindi non è necessario memorizzarlo più volte, lo memorizzi una volta insieme alle posizioni che assume.

Mi sembra di ricordare che una delle differenze principali tra h265 e h264 è che vengono considerati proprio più movimenti di blocco, aumentando il numero di angoli considerati nel movimento.

Ovviamente sto semplificando, ma è per dire che i codec di oggi sono molto più efficienti di quelli di qualche anno fa, anche per come svolgono tutta la parte "lossless".
aqua8407 Luglio 2020, 17:09 #18
Originariamente inviato da: sbaffo
Il punto è proprio che sono lossy, quindi la qualità è “paragonabile” ma non uguale, nell articolo dice “senza compromettere la qualità” non a parità di qualità.
Citi a proposito mp3, tutti sappiamo che in realtà c è perdita di qualità, più o meno a seconda del bitrate, poi tutti lo usano comunque ma la differenza c è. Se ad ogni nuovo codec togliamo un po’ di qualità fa la fine di mp3 a 128kbps, o no? Mi pare impossibile continuare a comprimere all’infinito senza rinunciare a niente... poi magari invece hanno trovato l uovo di colombo, non lo so.

bisogna anche cercare di "capire" oppure "decidere" se quello che si perde è effettivamente necessario oppure no

sempre nel caso degli mp3, intanto un 128 kbps di oggi probabilmente non è nemmeno paragonabile a un 320 kbps degli anni '90
ricordo degli mp3 con bitrate alto che comunque i crash della batteria erano distorti...

a meno di non analizzare con qualche strumento lo spettro, difficilmente si riconosce la differenza tra cd e mp3, pur sapendo che anche il cd non è il top
Vodolaz07 Luglio 2020, 17:39 #19
Che senso ha oggi continuare con gli MP3, anche a 320 Kbps, quando ci sono FLAC o ALAC o altri formati lossless? O se proprio si vuole risparmiare spazio gli OGG che a parità di bitrate rendono decisamente meglio? Gli MP3 avevano un senso all'epoca delle pennette USB o schede flash da 128/256/512 MB o 1 GB quando andava di lusso. Oggi quale sarebbe lo scopo di usare MP3? Forse solo per la retro-compatibilità con apparecchi che non leggono altro, che peraltro non dovrebbero più neppure esistere e se per caso esistono sono da lasciare a scaffale. Io per lo meno me ne tengo alla larga.
deejlux07 Luglio 2020, 17:56 #20
Originariamente inviato da: Vodolaz
Che senso ha oggi continuare con gli MP3, anche a 320 Kbps, quando ci sono FLAC o ALAC o altri formati lossless? O se proprio si vuole risparmiare spazio gli OGG che a parità di bitrate rendono decisamente meglio? Gli MP3 avevano un senso all'epoca delle pennette USB o schede flash da 128/256/512 MB o 1 GB quando andava di lusso. Oggi quale sarebbe lo scopo di usare MP3? Forse solo per la retro-compatibilità con apparecchi che non leggono altro, che peraltro non dovrebbero più neppure esistere e se per caso esistono sono da lasciare a scaffale. Io per lo meno me ne tengo alla larga.


Qualsiasi android legge i file Opus, direi non serve altro

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