Sonos Arc Ultra: con il driver SoundMotion si può anche fare a meno del subwoofer

Vedendo la qualità dei prodotti è quasi difficile spiegare il momento difficile di Sonos. La soundbar Arc Ultra è un ottimo dispositivo e la tecnologia SoundMotion davvero efficace, tanto da porter davvero fare a meno del subwoofer
di Roberto Colombo pubblicata il 30 Aprile 2025, alle 18:08 nel canale Audio Videosonos
A volte nel settore tecnologico si creano situazioni paradossali e quella che sta vivendo Sonos sicuramente appartiene alla lista. Sebbene l'azienda abbia presentato prodotti decisamente azzeccati dal punto di vista tecnico, è salita all'onore delle cronache più per le vicende aziendali che per le recensioni positive. Certamente non immune da colpe, come a breve diremo per chi non ha seguito la vicenda, Sonos sta scontando in modo più grave del previsto un passo falso per la percezione che si è creata negli utenti, ma ancora di più per quella che è cresciuta negli investitori, in un mondo che ormai vuole sempre e solo risultati positivi a breve termine.
La vicenda è quella dell'aggiornamento dell'app in seguito al lancio delle sue prime cuffie, le Sonos Ace. Le cuffie sono un prodotto decisamente ben fatto, come abbiamo anche raccontato nella nostra recensione, in grado di competere a viso aperto con i colossi del settore sia sul fronte della qualità audio, sia su quello della cancellazione del rumore. Per accogliere al meglio i nuovi utenti, che magari avevano scelto le cuffie senza arrivare dal mondo dell'audio casalingo Sonos, la compagnia ha apportato profonde modifiche alla sua app, per renderla più flessibile al di là dell'utilizzo per la gestione del suono multiroom.
Purtroppo le modifiche hanno scontentato in modo molto forte l'utenza storica, che si è ritrovata disorientata dopo il netto cambio di interfaccia e di funzioni, e d'altro canto non ha nemmeno catturato i nuovi utenti, vista la presenza di molti bug, che hanno richiesto tempo per essere risolti. La commozione provocata negli utenti si è trasferita al 'brand sentiment' sul mercato e soprattutto negli investitori: a cascata sono arrivati diversi problemi, che sono culminati nelle dimissioni del CEO e di diversi altri manager. Addirittura si è arrivati alla cancellazione di uno dei progetti in cantiere, visto che anch'esso si distaccava dal core business della compagnia.
Sonos Arc Ultra
Come dicevamo, la situazione ha messo in ombra i prodotti, in particolare l'ultima soundbar presentata, Sonos Arc Ultra. Sebbene molto simile esteriormente Sonos Arc Ultra rappresenta un aggiornamento significativo rispetto alla Arc, introducendo miglioramenti tecnici e funzionali, molto importanti, anche grazie all'introduzione di nuovo hardware dalel caratteristiche inedite. In particolare è l'integrazione della tecnologia Sound Motion la novità di maggiore rilievo e che ha permesso un netto salto in avanti sul fronte della riproduzione audio.
Una nuova configurazione grazie a Sound Motion
Sound Motion punta a ottenere bassi più profondi e intensi con minime vibrazioni meccaniche, creando un'esperienza d'ascolto più coinvolgente. Questa tecnologia ha permesso a Sonos di integrare un woofer più compatto, liberando spazio per l'aggiunta di ulteriori tweeter e driver mid-range. Il sistema audio si basa su una configurazione 9.1.4 con 14 driver, rispetto agli 11 della Arc, offrendo un soundstage più ampio e dettagliato: di conseguenza, la soundbar offre un campo sonoro più ampio e bilanciato rispetto ai modelli precedenti, con differenze subito udibili al primo ascolto. Nello schema troviamo sette tweeter a cupola in seta e sei mid-woofer, oltre all'elemento Sound Motion.
La nuova configurazione sonora permette anche una gestione del Dolby Atmos migliorata, con una maggiore separazione dei canali e un effetto surround più preciso. L'ascolto di contenuti cinematografici trae beneficio da una maggiore tridimensionalità del suono, rendendo l'esperienza più coinvolgente.
Inoltre, Sound Motion contribuisce a una maggiore efficienza e potenza del sistema, pur mantenendo dimensioni ridotte. Come detto, il sistema audio si basa su una configurazione 9.1.4 con 14 driver, rispetto agli 11 della Arc, offrendo un soundstage più ampio e dettagliato. Naturalmente, sebbene la tecnologia Dolby Atmos ci provi, la soundbar non riesce a emulare in modo convincente la presenza di canali posteriori, ma la semplicità con cui è possibile aggiungerli nel setup Sonos permette di iniziare con l'acquisto della soundbar, valutare la resa e le proprie esigenze e, in caso, procedere all'espansione del sistema in un secondo momento. Per molte delle esigenze e delle configurazioni casalinghe probabilmente il senso di immersione nel suono della soundbar potrebbe comunque essere sufficiente.
Sound Motion: di cosa si tratta
Sound Motion deriva dalla tecnologia Heartmotion sviluppata da Mayht, una società olandese acquisita da Sonos nel 2022. Questa tecnologia permette di ridurre significativamente le dimensioni dei componenti degli altoparlanti senza compromettere la qualità del suono, offrendo molti vantaggi soprattutto nella costruzione di trasduttori dedicati ai bassi. Senza aumentare le dimensioni del prodotto, Sonos è riuscita a raddoppiare la potenza dei bassi di Arc Ultra rispetto ad Arc.
I trasduttori Sound Motion sfruttano una doppia membrana contrapposta, con in più un particolare schema che vede gli attuatori agli angoli (due per diaframma) muovere simultaneamente le membrane. Il movimento sincronizzato delle due membrane e il posizionamento degli attuatori ai lati dei trasduttori creano un equilibrio che elimina le vibrazioni meccaniche indesiderate, migliorando la qualità del suono e riducendo le distorsioni. Sono parte fondamentale del sistema anche i ponti in alluminio che collegano rigidamente i coni delle membrane ai motori, assicurando stabilità e precisione nel movimento. Il movimento delle membrane può arrivare fino a 8mm e permette di avere grande potenza anche con driver di piccole dimensioni.
Nella recensione di Sonos Arc avevamo messo in evidenza come la soundbar desse il suo meglio quando accoppiata con un subwoofer, in modo da sgravare i suoi woofer dalle frequenze più basse, con una resa decisamente migliore su tutto lo spettro di frequenze. Sonos Arc Ultra, grazie al driver Sound Motion integrato può in linea di principio, e anche nella pratica, fare a meno del subwoofer, visto che esso gestisce le frequenze più basse fino a 200 Hz, lasciando al lavoro dei woofer le frequenze più alte. Visto che una volta connessi soundbar e subwoofer si accordano dal soli in base alle proprie prestazioni, anche nel caso di Sonos Arc Ultra l'apporto di un subwoofer può migliorare le prestazioni generali del sistema, ma paradossalmente all'opposto rispetto alla soundbar precedente, permettendo al sub di lavorare solo sulle frequenze più basse, concentrando la potenza su quelle.
La nuova soundbar ha visto anche diversi miglioramenti sul fronte del design acustico generale, con l'utilizzo di guide d'onda a elevata dispersione sui woofer e tecnologia beam forming sui tweeter per migliorare l'immersività, con un lavoro più efficace dei canali laterali. Il lavoro maggiormente diviso tra i diversi trasduttori ha permesso anche di gestire in modo più puntuale le impostazioni di personalizzazione del suono, tra cui la tecnologia di miglioramento dei dialoghi, ora regolabile su tre livelli (mentre prima era solo ON/OFF). Quest'ultima, unita alla modalità notte, permette di sentire al meglio film e serie TV senza disturbare i vicini e anche di godere al meglio dei contenuti classici televisivi, fosse anche solo il telegiornale.
Rispetto alla Arc, la Ultra introduce il supporto al Bluetooth, ampliando le opzioni di connettività e permettendo l'utilizzo diretto anche senza passare dall'app Sonos o da quelle che supportano l'invio - sempre tramite la rete domestica - del flussi audio al sistema multiroom. Restano invariati il Wi-Fi, AirPlay 2 e il supporto agli assistenti vocali principali. Il sistema di calibrazione Trueplay è stato ottimizzato per adattarsi meglio agli ambienti, migliorando la resa acustica in base alla disposizione della stanza. Anche in questo caso la differenza è udibile e migliora in modo tangibile la resa della soundbar in situazioni reali.
Una novità importante è che ora per sfruttare la funzionalità TruePlay anche con smartphone Android, mentre prima era una feature unica per l'app iOS, per questioni di troppa varianza nella risposta dei microfoni: adesso è finalmente possibile utilizzare i microfoni degli speaker Sonos per accedere alla calibrazione della stanza, senza richiedere più agli utenti Android di invitare un amico con iPhone o iPad per ottimizzare il proprio sistema.
A livello di installazione, Sonos resta un punto di riferimento. l'aggiunta di un nuovo prodotto al proprio sistema risulta davvero immediata e semplice, con pochissimi passi guidati all'interno dell'app.
Il controllo del dispositivo è intuitivo, con opzioni che vanno dal telecomando della TV all'app Sonos, passando per il controllo vocale con Sonos Voice Control o Amazon Alexa. I controlli touch sono stati posizionati strategicamente su una superficie dedicata sul retro della soundbar, evitando distrazioni visive durante la visione.
Sonos Arc Ultra: considerazioni finali
In conclusione Sonos Arc Ultra rappresenta un passo avanti nella gamma delle soundbar premium, offrendo miglioramenti significativi in termini di audio e funzionalità. Per chi cerca la migliore esperienza sonora possibile, la Ultra è una scelta solida, mentre chi possiede già la Arc potrebbe valutare l'upgrade solo se interessato alle nuove caratteristiche introdotte.
Uno dei punti di forza della soundbar è poi la compatibilità con le cuffie Sonos Ace e la possibilità di passare con la sola pressione di un tasto il flusso audio della soundbar alle cuffie (e viceversa). Si tratta di una funzione molto comoda per seguire film e serie TV senza soluzione di continuità, con la stessa firma sonora e qualità Sonos, anche quando qualcuno della famiglia va a letto, richiede silenzio o scatta l'ora X in cui i vicini iniziano a lamentarsi.
Come spesso avviene parlando dei prodotti Sonos, per qualcuno il difetto potrebbe essere rappresentato dal prezzo, visto il listino di 999 € la colloca nella fascia premium, in concorrenza con altri prodotti che a quel prezzo includono anche il subwoofer esterno e magari anche i satelliti posteriori. Il prezzo è una componente molto importante soprattutto se si vuole espandere il sistema, con gli speaker Era 300 (dotati di canali orientati verso il soffitto) a rappresentare l'accoppiata migliore, ma con un prezzo di listino di 499 € l'uno. Importante anche la spesa per il subwoofer, con Sonos Sub 4 proposto a 899 €. C'è da dire che abbiamo portato a termine la nostra prova con l'ausilio di Sub Mini (499 €) che ha rappresentato un'aggiunta giù più che sufficiente in una stanza di normali dimensioni.
2 Commenti
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Vedendo la qualità dei prodotti è quasi difficile spiegare il momento difficile di Sonos. La soundbar Arc Ultra è un ottimo dispositivo e la tecnologia SoundMotion davvero efficace, tanto da porter davvero fare a meno del subwoofer
L'altro giorno ho guardato un video su YT in cui si paragonava la bontà di 2 schede audio, naturalmente utilizzando le stesse casse.
Il tizio non riusciva a capire chi tra le 2 fosse la migliore.
Dato che la peggiore gli piaceva come era costruita, gli diede la vittoria
Purtroppo tutto si "gode" a suo tempo poi serve l'apparecchio acustico e a volte, non basta neanche quello
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