Sonos cancella Pinewood Streaming Box: non si farà

Pinewood Streaming Box nasceva con l’idea di aggiornare e rivitalizzare l’esperienza audio domestica, consentendo di collegare impianti Sonos più datati a tecnologie moderne e piattaforme di streaming, tuttavia il percorso di sviluppo ha incontrato numerosi ostacoli e ora la decisione è di cancellare il progetto
di Roberto Colombo pubblicata il 13 Marzo 2025, alle 09:33 nel canale Audio Videosonos
Il 2024 è stato un anno terribile per Sonos: il lancio delle sue prime cuffie - Sonos Ace - ha portato a importanti modifiche all'interno dell'app per renderla più appetibile ai nuovi utenti, ma ciò ha scontentato gli storici utilizzatori del sistema multi room e a questo si sono sommati molti bug che hanno richiesto molto tempo per una risoluzione e minato la fiducia di utenti e investitori. I problemi sono culminati con le dimissioni di buona parte del management, compreso il CEO Patrick Spence, che ha lasciato l'azienda all'inizio del 2025.
Sonos cancella Pinewood Streaming Box: non si farà
Ora arriva un'altra tegola per il marchio, che ha deciso di abbandonare lo sviluppo del Pinewood Streaming Box, un dispositivo che avrebbe dovuto portare la tradizione sonora dell’azienda nel mondo dello streaming digitale. La notizia, che ha suscitato reazioni miste tra gli appassionati e gli addetti ai lavori, rappresenta un chiaro cambio di rotta nelle priorità strategiche di Sonos, ma solleva in molti forti preoccupazioni per il futuro della compagnia.
Il progetto Pinewood Streaming Box nasceva con l’idea di aggiornare e rivitalizzare l’esperienza audio domestica, consentendo di collegare impianti Sonos più datati a tecnologie moderne e piattaforme di streaming sempre più diffuse. L’obiettivo era quello di creare un ponte tra il vecchio e il nuovo, offrendo agli utenti una soluzione che unisse la qualità audio consolidata con le funzionalità avanzate del mondo digitale.
Tuttavia, lungo il percorso di sviluppo il dispositivo ha incontrato numerosi ostacoli. Tra le difficoltà maggiori, problemi nella catena di fornitura e incertezze relative alle dinamiche di mercato che hanno portato l’azienda a riconsiderare l’investimento nel progetto. Fonti interne hanno rivelato che, dopo un’attenta analisi, Sonos ha deciso di concentrare le proprie risorse su iniziative e prodotti che garantiscano un’integrazione più efficace dell’ecosistema audio, piuttosto che puntare su dispositivi secondari.
Un portavoce dell’azienda ha spiegato: "Abbiamo rivalutato le attuali esigenze del mercato e le priorità dei nostri consumatori. La decisione di interrompere lo sviluppo della Pinewood Streaming Box ci permette di focalizzarci su soluzioni che offrano un’esperienza più integrata e coerente per chi sceglie Sonos." Questa scelta, sebbene deludente per chi attendeva un aggiornamento per i vecchi sistemi Sonos, evidenzia la volontà dell’azienda di rimanere al passo con le evoluzioni tecnologiche senza compromettere la qualità del servizio offerto, probabilmente Sonos punta in questo momento a trattenere la propria utenza storica, piuttosto che provare ad allargarla con profili diversi.
Il focus ora si sposta sull’ottimizzazione dei prodotti esistenti e sull’implementazione di nuove funzionalità software che possano arricchire l’ecosistema audio. Gli analisti del settore interpretano questo spostamento strategico come una mossa per consolidare il marchio, evitando rischi legati a prodotti che potrebbero non rispondere pienamente alle aspettative dei consumatori.
In sintesi, la cancellazione della Pinewood Streaming Box rappresenta un importante punto di svolta per Sonos. Mentre il dispositivo avrebbe potuto segnare un’espansione nel mercato dello streaming, l’azienda ha preferito rimanere fedele al suo impegno verso soluzioni che garantiscano una maggiore integrazione e una migliore esperienza utente. Resta da vedere quali saranno le prossime mosse di Sonos, ma una cosa è certa: servirà qualche prodotto o servizio in grado di ravvivare la fiducia degli utenti nel breve futuro.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoche poi io tutta questa Qualità dello streaming la devo ancora capire, tutti Beethoven o Bach?
un orecchio normale e in condizioni di ascolto normali non distingue un Flac da un buon MP3; io ci ho provato in auto ad avere musica scaricata in Flac, e al 90% non coglievo la differenza... e sono Dj e tecnico audio da 30 anni.
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