Samsung Neo QLED, non solo MiniLED nei nuovi TV Samsung: spazio a reti neurali e tecnologie per videogiocatori

Samsung Neo QLED, non solo MiniLED nei nuovi TV Samsung: spazio a reti neurali e tecnologie per videogiocatori

Tanta carne al fuoco nella nuova gamma 2021 dei televisori Samsung: migliore gestione del local dimming e particolare attenzione alla qualità di immagine grazie agli algoritmi di upscaling gestiti dall'AI

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Audio Video
Samsung
 

Li aveva già presentati in anteprima al CES, e ne ha ufficializzato disponibilità e prezzi all'inizio del mese di marzo: ora Samsung in occasione dell'annuale Tech Seminar riservato alla stampa specializzata offre uno sguardo più ravvicinato sui dettagli tecnologici dei televisori appartenenti al nuovo brand Neo QLED che rappresenta la gamma di TV di fascia alta del colosso coreano. Come già avevamo avuto modo di raccontarvi nelle passate settimane, la gamma di televisori di fascia alta che Samsung proporrà per quest'anno si compone delle serie QN900A e QN800A per ciò che riguarda il mondo 8K, e delle serie QN95A, QN90A e QN85A per l'universo 4K.

I televisori Neo QLED sono disponibili sul mercato dal 15 marzo nelle seguenti versioni:

  • QN900A 8K: 75’’ (€ 7.999) – 65’’ (€ 5.899)
  • QN800A 8K: 75’’ (€ 5.999) – 65’’ (€ 3.999)
  • QN95A: 65’’ (€ 3.199) – 55’’ (€ 2.299)
  • QN85A: 75’’ (€ 3.699) – 65’’ (€ 2.599) – 55’’ (€ 1.799)
  • QN90A: 75’’ (€ 3.999) – 65’’ (€ 2.899) – 55’’ (€ 1.999) – 50’’ (€ 1.799)

Quantum Mini LED: local dimming migliore e addio agli aloni luminosi

Il comune denominatore, nonché novità e caratteristica principale di queste serie è l'introduzione dell'attesissima tecnologia MiniLED che Samsung chiama Quantum Mini LED. Si tratta di una tecnologia dedicata alla retroilluminazione del pannello LCD e che ha la sua caratteristica chiave, come già sappiamo da precedenti dichiarazioni di Samsung stessa, nel fatto di impiegare LED delle dimensioni di 1/40 rispetto ai LED convenzionalmente usati nei televisori attuali.

Questi Mini LED vanno a formare una matrice di densità sensibilmente maggiore che ha la conseguenza di consentire una gestione più granulare dell'intensità luminosa, a tutto vantaggio di un local dimming (cioè la possibilità di ridurre l'emissione luminosa solo in determinate zone del pannello, per ricreare maggior contrasto proprio della visione HDR) molto più circoscritto e preciso: il maggior numero di LED offre il modo di incrementare il numero di zone (non sappiamo quante, Samsung dice genericamente "migliaia") la cui luminanza può essere gestita in maniera indipendente.

Il colosso coreano non condivide nello specifico le dimensioni di questi LED, ma oltre a quanto già noto si spinge comunque un po' più in profondità nel raccontare la loro implementazione pratica e le differenze rispetto all'uso dei LED di dimensioni convenzionalmente impiegate oggi. Nello specifico, la lente che viene usata per una diffusione più omogenea della luce emessa dal LED viene rimossa e al suo posto impiegato un piccolo strato che pur ampliando il cono di luce emesso dal microLED, riesce a manterlo più concentrato contenendo quindi la dispersione e la conseguente sovrapposizione con l'emissione luminosa dei MicroLED adiacenti. Questa particolarità consente, anche in virtù di una minore distanza tra l'array di retroilluminazione e il pannello LCD, di ridurre gli effetti di aloni luminosi attorno ai profili dove c'è un forte contrasto, ovvero tipicamente tutte quelle situazioni in cui elementi netti o di piccole dimensioni e fortemente illuminati si trovano su fondo nero.

Quantum Matrix: 4096 livelli di luminanza per basse e alte luci più dettagliate

Il nuovo sistema di retroilluminazione, comportando come abbiamo visto differenze importanti a confronto con gli schemi di retroilluminazione attuale, permette e, da un certo punto di vista, richiede un sistema di gestione più accurato ed efficiente. Di questo si occupa la tecnologia Quantum Matrix: laddove nei televisori con retroilluminazione LED convenzionale la scala della luminanza viene gestita a 10 bit su 1024 livelli, l'accoppiata Quantum MiniLED e Quantum Matrix consente di avere un controllo a 12-bit su 4096 livelli.

Tutto ciò si traduce in una maggior gradualità nelle basse luci e nelle alte luci, migliorando la resa del contrasto nella riproduzione dei contenuti HDR. Parlavamo di efficienza: proprio il maggior numero di LED e la conseguente densità dell'array di retroilluminazione offrono la possibilità di allocare dinamicamente l'alimentazione dell'array stesso, direzionandola dalle aree più scure a quelle più luminose dell'immagine e gestendo in questo modo il consumo energetico con maggior oculatezza.

Neo Quantum Processor: spazio alle reti neurali per l'upscaling

E' il processore Neo Quantum Processor che si occupa governare la tecnologia Quantum Matrix, ma che presiede anche al funzionamento degli algoritmi di upscaling dei contenuti (cioè le tecniche per consentire una visualizzazione più gradevole di contenuti a risoluzione inferiore rispetto a quella dei pannelli 8K e 4K). Algoritmi che, anche in virtù della fase tecnologica in cui ci troviamo, non possono ormai prescindere da un massiccio uso di AI, machine learning e reti neurali: nel concreto l'upscaling viene condotto analizzando in tempo reale il tipo di contenuto e prendendo in considerazione il segnale, la fonte, i parametri dell'immagine e il contenuto stesso e scegliendo quindi la modalità migliore per portarne la risoluzione a quella nativa del pannello.

Il colosso Coreano aveva già sperimentato l'impiego di tecnologie machine learning nella gamma di televisori 2020, ma ora, nella fattispecie, il processore Neo Quantum Processor si appoggia a 16 diverse reti neurali per i compiti di upscaling promettendo un risultato, in termini di qualità di immagine, davvero notevole e con l'obiettivo di offrire un'immagine che possa essere vista come originariamente inteso (anche se, ad onor del vero, spesso gli algoritmi di miglioramento dell'immagine tradiscono la fedeltà del contenuto). C'è di più: le funzionalità di upscaling gestite in questo modo possono essere applicate anche ai contenuti dei servizi di streaming quali Netflix, DAZN, Disney+, tanto per citarne alcuni, come sorta di "compensazione" nel caso in cui dovessero verificarsi cali di qualità dovuti ad un improvviso degrado delle prestazioni della connettività, con la possibilità di cambiare in tempo reale la rete neurale utilizzata sulla base del mutamento delle condizioni del segnale poiché, spiega Samsung, i parametri su cui intervenire possono essere differenti a seconda del tipo/qualità di immagine di partenza.

Audio più coinvolgente con OTS e SpaceFit Sound

Non solo novità in termini di immagine, comunque: i televisori Neo QLED offrono una nuova iterazione della tecnologia Object Tracking Sound introdotta con la gamma dello scorso anno. Lo scopo è sempre quello di rendere più dinamico il suono grazie ad algoritmi di tracciamento che seguono il movimento di un oggetto da una parte all'altra dello schermo, e con i televisori di quest'anno sono a disposizione due altoparlanti in più per il canale centrale così da migliorare la resa dei dialoghi. Si segnala poi l'introduzione della nuova funzione SpaceFit Sound: anche qui l'intelligenza artificiale la fa da padrona, analizzando l'ambiente in cui si trova il televisore (spazi, distanze, proprietà acustiche) per equalizzare, calibrare e bilanciare nel modo migliore il suono così che possa offire la miglior resa possibile in relazione all'ambiente d'ascolto

Tante funzioni per i videogiocatori, c'è anche AMD FreeSync Premium Pro

Samsung destina un particolare occhio di riguardo anche al pubblico dei videogiocatori, mettendo a disposizione alcune tecnologie e funzionalità a loro espressamente rivolte. Auto Game Mode permette di configurare il televisore in maniera tale da ottenere il minor input lag possibile, senza che l'utente debba preoccuparsi di impostare a mano tutti i parametri necessari. La società dichiara un valore di input lag di 9,8ms per sessioni 4K a 60Hz e di 5,8ms per sessioni 4K a 120Hz.

C'è poi "Game Bar" un'interfaccia grafica da cui è possibile accedere a colpo d'occhio a tutte le informazioni salienti riguardanti le prestazioni e i parametri del titolo in esecuzione, così come ad una serie di impostazioni mirate per l'esperienza videoludica. I televisori Neo QLED offrono poi il supporto alla tecnologia AMD FreeSync Premium Pro e mettono a disposizione la modalità Super Ultra-Wide Game View consentendo la visualizzazione dei contenuti di gioco in formato 21:9 o 32:9, ovviamente con le bande nere sopra e sotto all'immagine.

Micro LED: "aspettando Godot"

S'è parlato anche di tecnologia Micro LED, ma più per ricordare che esiste e che Samsung la sta portando anche su prodotti consumer: purtroppo ancora nessuna indicazione concreta, anche approssimativa, di prodotti, disponibilità e prezzi. E, trattandosi appunto di una sorta di "friendly reminder", non ci è dato sapere molto di più di quanto condiviso qualche settimana fa: si tratta di una tecnologia che, a differenza dei pannelli LCD (anche quelli Neo QLED sopra trattati), dove la fonte di retroilluminazione è filtrata da uno strato di cristalli liquidi, negli schermi MicroLED ogni pixel è attivo ed emette luce. Il concetto è simile a quello degli schermi OLED, con il vantaggio di sfruttare però LED a base inorganica, che hanno minori problemi di durata e di effetti negativi come il burn-in. Con l'impiego di MircoLED Samsung promette una copertura del 100% dei gamut DCI e AdobeRGB. Questa tecnologia rappresenterà la base su cui costruire nuovi televisori nei formati da 110, 99, 88 e 76 pollici. Il colosso coreano aveva identificato la primavera del 2021 come periodo indicativo di disponibilità, ma ancora non sono disponibili come già detto indicazioni più concrete.

4 Commenti
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yuribian16 Aprile 2021, 16:57 #1
grande Samsung. Veramente il Top. Questa tecnologia MiniLED è eccezionale in HDR, finalmente niente più fastidioso bleeding agli angoli dello schermo.

E poi la nuova tecnica neuronale per l'upscaling di contenuti non nativi è stupenda se veramente funzionerà a dovere, soprattutto se si compra un TV 8K e si gioca poi massimo a 1440p/2160p
jepessen16 Aprile 2021, 17:20 #2
Originariamente inviato da: yuribian
grande Samsung. Veramente il Top. Questa tecnologia MiniLED è eccezionale in HDR, finalmente niente più fastidioso bleeding agli angoli dello schermo.

E poi la nuova tecnica neuronale per l'upscaling di contenuti non nativi è stupenda se veramente funzionerà a dovere, soprattutto se si compra un TV 8K e si gioca poi massimo a 1440p/2160p


Ho un samsung q85r e non ho nessun fastidioso bleeding agli angoli dello schermo, e neanche non fastidiosi se e' per questo.
aleardo16 Aprile 2021, 17:47 #3
Ogni volta che leggo di "reti neurali" sento odore di marketing più che di reale innovazione.
Kenichi8016 Aprile 2021, 19:02 #4
Lo scrivo qui, anche se non è strettamente attinente ma... non ci sono novità o miglioramenti su diagonali più "umane", dai 30" in su ma fino al (una volta classico) 42"? Avete tutti appartamenti giganteschi? Oltre a farci entrare su una "visione" alla 1984 con le pareti visione.

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