OLED verso costi più bassi: ricercatori coreani studiano materiale per crearli in soluzione

OLED verso costi più bassi: ricercatori coreani studiano materiale per crearli in soluzione

Fulcro della ricerca sono i materiali 'thermally cross-linkable poly(iminoarylene) poly(FA90-co-BFA10)' che permettono la creazione di OLED con processo produttivo in soluzione e non con la classica deposizione sotto vuoto

di pubblicata il , alle 11:45 nel canale Audio Video
AMOLEDOLED
 

La richiesta di pannelli OLED in svariati ambiti è costantemente cresciuta in questi anni, ma nonostante le economie di scala abbiano progressivamente reso questa tecnologia meno costosa, nel processo produttivo restano alcuni passaggi che ne innalzano i costi rispetto ad altri tipi di display.

In particolare la deposizione di più strati sotto vuoto rappresenta uno dei processi più costosi e che richiede maggiore lavoro. Dalla Pusan National University in Corea del Sud arrivano però buone notizie, coi ricercatori che hanno caratterizzato una nuova classe di materiali per la produzione di display OLED.

OLED con processo produttivo in soluzione: nuovi materiali per display più economici

Attualmente ci sono già processi produttivi che sfruttano materiali in soluzione per la creazione dei vari strati del pannello, rispetto al processo produttivo per deposizione sotto vuoto, ma al momento offrono basse rese e breve vita dei prodotti finali: principalmente il problema è che gli strati deposti vengono degradati dal solvente utilizzato per la deposizione degli strati successivi.

In particolare il ricercatori hanno trovato un materiale per depositare lo strato HIL (hole injection layer), quello attualmente più critico nei processi in soluzione: per lo strato HTL (hole transport layer) sono invece già disponibili materiali resistenti ai solventi.

Fulcro della ricerca sono i materiali 'thermally cross-linkable poly(iminoarylene) poly(FA90-co-BFA10)'. La semplicità del processo reso possibile dai nuovi materiali è la chiave del possibil abbassamento dei costi: la reticolazione (crosslinking) è la tecnica utilizzata per rendere uno strato resistente ai solventi di quelli superiori, ma spesso avviene per irraggiamento UV, con un processo che richiede l'aggiunta di altri materiali. In questo caso l'attivazione della reticolazione tramite il calore rende il processo produttivo più semplice, con una semplice 'cottura in forno' a 150° per 40 minuti.

I ricercatori coreani sono riusciti a creare un LED organico rosso costruito con processo produttivo in soluzione sfruttando il nuovo materiale, che ha dimostrato una resistenza ai solventi del 99%. I risultati della ricerca potrebbero aprire la strada, quindi, a processi produttivi meno costosi per i pannelli e, assieme alla tecnica di stampa ink-jet, rivoluzionare il mondo degli schermi OLED.

3 Commenti
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supertigrotto17 Marzo 2023, 12:27 #1
Tutto bello ma gli oled hanno ancora problemi di ritenzione dell'immagine alla lunga e un decadimento cromatico che si innesca con il passare del tempo.
Vero che sono migliorati di parecchio però....
Gringo [ITF]17 Marzo 2023, 14:31 #2
Tutto bello ma gli oled hanno ancora problemi di ritenzione dell'immagine alla lunga e un decadimento cromatico che si innesca con il passare del tempo.
Vero che sono migliorati di parecchio però....


Non è più un problema, di fatto cambierai il TV molto prima della degradazione cromatica, di fatto il DVB-T2 è già OBSOLETO, quindi nessun problema, visto che tutto và verso fruizione ad APP e queste si programeranno in base all'obsolescenza di AndroidOS ed Affini.... diverso se Schermo e Sintonizzatore fossero SEPARATI per LEGGE ma come è adesso.
zappy18 Marzo 2023, 16:37 #3
Originariamente inviato da: Gringo [ITF]
Non è più un problema, di fatto cambierai il TV molto prima della degradazione cromatica, di fatto il DVB-T2 è già OBSOLETO, quindi nessun problema, visto che tutto và verso fruizione ad APP e queste si programeranno in base all'obsolescenza di AndroidOS ed Affini.... diverso se Schermo e Sintonizzatore fossero SEPARATI per LEGGE ma come è adesso.

concordo.
comunque il problema si risolve con un decoder, e i produttori si

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