Gorenje: vi portiamo nel cuore pulsante europeo di Hisense, in Slovenia
Siamo stati a Velenje, in Slovenia, nel polo produttivo di Gorenje che oggi rappresenta il cuore pulsante di Hisense Europe e dove nascono (dal design alla produzione) gli elettrodomestici per il nostro continente, ma anche per il mercato cinese
di Roberto Colombo pubblicata il 29 Maggio 2023, alle 12:26 nel canale ElettrodomesticiHisense
Le acquisizioni sono sempre state una parte importante della strategia dei grossi gruppi industriali e negli ultimi anni abbiamo visto diverse compagnie cinesi prendere le redini di aziende europee, con lo scopo di acquisire competenze, impianti produttivi e poli logistici nel nostro continente.
Hisense: in Europa grazie all'acquisizione di Gorenje
È successo anche nel 2018 quando Hisense ha deciso di acquisire totalmente la slovena Gorenje, produttore di elettrodomestici di primo piano del panorama europeo, con una fortissima presenza nei paesi balcanici e dell'est Europa.
Per Hisense è stata una mossa importante l'acquisizione di Gorenje e ha permesso alla compagnia cinese di vedersi spalancate ancora di più le porte del mercato europeo, visto che il grosso polo produttivo di Velenje rappresenta ora un tassello fondamentale per la produzione degli apparecchi destinati al mercato continentale, ma non solo.
Gorenje: il cuore europeo di Hisense
Le competenze (progettazione, fornitori, linee di produzione, logistica) acquisite assieme a Gorenje sono oggi il cuore di Hisense Europe. Dallo stabilimento sloveno (ma anche da quelli presenti in Serbia e in Repubblica Ceca), infatti escono gli elettrodomestici dei tre marchi del gruppo, in alcuni casi prendendo la via della Cina stessa, ad esempio per i forni top di gamma a marchio Asko.
Asko è un marchio svedese che a sua volta era stato acquisito qualche anno fa da Gorenje (dopo dieci anni di proprietà da parte di Antonio Merloni Group) e che quindi ora fa parte dell'universo di Hisense.
Lo sviluppo dei prodotti per il mercato europeo è portato avanti in quelli che già erano i centri di ricerca e sviluppo di Gorenje e Asko e la produzione avviene praticamente totalmente in Europa. Per le linee di prodotto premium, inoltre, la strategia è quella di avere prodotti 100% Made in Europe, con fornitori locali, anche per quanto riguarda l'elettronica.
Hisense sta quindi sfruttando a pieno le potenzialità di Gorenje, che a sua volta, grazie all'iniezione di capitali da parte del colosso cinese, ha potuto superare un momento difficile dal punto di vista finanziario e, anzi, rilanciare poi la ricerca e sviluppo anche potendo sfruttare tecnologie e competenze orientali.
È particolare notare come sia Gorenje sia Asko siano aziende più longeve di Hisense, in quanto vedono la loro fondazione nel lontano 1950: Hisense è più giovane, essendo stata fondata nel 1969 a Qingdao per la produzione di radio. Negli anni '90 l'azienda era entrata nel mondo dell'aria condizionata e negli anni 2000 aveva iniziato la sua scalata, entrando nel 2001 nel mondo delle telecomunicazioni e in quello dei frigoriferi (nel 2002 con l'acquisizione di Snowflake). L'acquisizione della cinese Kelon aveva definitivamente lanciato Hisense nel mondo degli elettrodomestici.
La decade successiva è stata quella dell'affermazione nel mondo dei televisori, con l'acquisizione del business TV di Sharp prima e di Toshiba poi. Per quanto riguarda Sharp, Hisense ha detenuto per qualche anno la produzione e la commercializzazione dei prodotti del marchio in Nord America, ma oggi (tranne qualche licenza residua) Sharp è in mano a un altro colosso cinese, Foxconn. Hisense produce invece tuttora i TV Toshiba.
Il polo produttivo di Velenje
L'enorme magazzino da 11 piani e una visione dal 'rooftop'
Lo stabilimento di Velenje, a circa un'ora da Ljubljana, è certamente oggi un asset molto importante per Hisense: parliamo di un polo produttivo con una superficie di circa 2 chilometri quadrati, che impiega dai 4.000 ai 5.000 addetti. Molte linee di produzione lavorano 24 ore su 24 su tre turni e da qui escono forni, lavatrici e lavastoviglie per tutta Europa, oltre ad alcune componenti che poi diventano parte degli apparecchi prodotti negli altri stabilimenti del gruppo.
L'esperienza dello stabilimento produttivo sloveno è cardine per la qualità richiesta dai consumatori europei e, come dicevamo, alcuni dei prodotti di punta prendono anche la via della Cina per essere piazzati sul mercato premium. Rispetto a molte operazioni di acquisizione che mirano ad impadronirsi del marchio, depauperando il tessuto industriale locale, l'acquisizione di Gorenje da parte di Hisense è andata nella direzione opposta, fornendo capitali per rilanciarlo, con molti investimenti nel polo produttivo sloveno, ora cardine della strategia globale della compagnia cinese. Gorenje è per Hisense un'ossatura talmente importante, che le competenze europee sono state sfruttate anche oltreoceano per l'avvio dello stabilimento di produzione dei piani cottura per il mercato statunitense, da poco avvenuto in Messico.
Per quanto riguarda i televisori, la cinque linee produttive si occupano dell'assemblaggio, mentre la produzione di pannelli ed elettronica resta, per economia di scala, tutta in Cina. Qui a Gorenje si assemblano TV fino a 85 pollici, con pannelli di tutti i tipi, compresi QLED, ULED e OLED.
La visita a un polo produttivo così importante è sempre molto interessante e, a parte scoprire come nasce un forno o una lavastoviglie a partire dai rotoli di lamiera di acciaio, permette di avere un'idea di tutto quello che ruota intorno ai prodotti. Dalla ricerca e sviluppo, al design, al reperimento delle materie prime e dell'energia per le linee produttive, all'organizzazione del lavoro e agli investimenti in automazione: il tutto per riuscire a raggiungere gli obiettivi di crescita della casa madre, che per il 2023 richiedono a Gorenje un aumento della produttività del 17,5%. Al momento (a maggio) siamo 'solo' al 14% e i cinesi pare di siano dimostrati 'poco soddisfatti' del risultato.
Parlando di questo tema è anche interessante vedere come un'operazione di questo genere porti anche all'incontro (a volte scontro) di diverse filosofie (la visione europea e orientale) e di come per arrivare a un progetto vincente sia necessario sapersi venire incontro. Parlando con Tomaz Korosec vice presidente di Hisense Europe e responsabile della produzione, emerge in modo chiaro come l'acquisizione di Hisense abbia portato a molti stravolgimenti per il polo sloveno, ma diversi di essi (come la grande attenzione ai KPI come l'efficienza e la produttività per persona) abbiano avuto un impatto positivo dal punto di vista della produttività generale e fatto fare a Gorenje un netto passo in avanti. Certo, il lavoro di mediazione delle richieste in arrivo dalla Cina è continuo, ma l'impressione che abbiamo avuto è che a qualche anno dall'acquisizione l'operazione sia vista in modo molto positivo in Slovenia.
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