Novità per il benessere di casa e ufficio da Dyson, tra cui la lampada che mima la luce solare
Una lampada che mima perfettamente la luce esterna, un purificatore d'aria personale da scrivania o comodino e la nuova versione del mitico aspirapolvere wireless: ecco le novità presentate da Dyson durante il Fuorisalone di Milano. Viviamo molte ore chiusi in casa e ufficio e le soluzioni Dyson mirano a migliorare la qualità della nostra vita in queste situazioni
di Roberto Colombo pubblicata il 13 Aprile 2019, alle 10:01 nel canale CasaDyson
34 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCosa ne dici se le info su se e quando accendi e spegni le luci venissero usate per profilare meglio il tuo consumo di energia elettrica (e quel dato non viene trasmesso a te ma venduto a terzi cosicchè possano costruire un migliore profilo di fatturazione)? Oppure vedere se accendi la luce alle 2.. alle 3...alle 4..alle 5 di mattina, sistematicamente, così facendo ipotizzare se una persona vive di giorno o di notte, oppure soffre d'insonnia (e magari quei dati un giorno verranno venduti ad una assicurazione sanitaria che a quel punto terrà conto dei rischi cardiocircolatori e cerebrali legati all'insonnia)...
Oppure Google/Amazon ti proporrà un bell'annuncio specifico nel bel mezzo della notte specifico per l'insonnia dell'utente che nelle ultime ore ha spento e riacceso la luce un certo numero di volte.
Uso f.lux per gestire la luce blu o gli eyes strains lo posso far girare in locale sul PC, bloccargli ogni comunicazione con l'esterno via firewall; prova a fare la stessa cosa con una app con cui sei costretto ad interagire anche solo per sfruttare la lampada...
i limiti del big data sono nella nostra mente, non nelle diavolerie statistiche che riescono ad elaborare.
Credi che i nuovi contatori elettronici Enel che cercheranno di rifilarci siano per la nostra utilità ed il nostro bene esclusivo?
Oppure scoprire grazie a queste IoT che vieni tracciato se sei in casa o fuori grazie ad una app che ha dei buchi come le varie webcam di sistemi di allarme in giro per il mondo (esiste apposito sito delle webcam bucate)?
Ripeto, come ho scritto sopra, sono anche tutti i permessi che la app richiede che possono essere graditi o meno, al pari delle biciclette noleggiate per racimolare dati.
E sono certo che mi sfugge chissà quant'altro.
Poi a livello globale, tutto serve per far entrare IoT nelle case: la app di Dyson se ben recepita può entrare nell'ecosistema di altri servizi... per persone facoltose che possono permettersi la lampada da tavolo da 700€...e magari fidelizzarli con altri prodotti, servizi di terze parti... è già un modo di segmentare la clientela geograficamente (sapere dove il tuo prodotto viene utilizzato), con quale concentrazione di utenti per codice postale, vicino a quali ambienti chic di ritrovo, ristoranti particolare di cui proporre la pubblicità in GoogleMaps quando l'utente andrà a cercarne uno,.. ecc
A un certo punto secondo me bisogna guardare alla pratica.
Certo.
Ma il punto è: ma perché diavolo devo accendere o spegnere una lampada - UNA LAMPADA!!!!!! non il riscaldamento o l'aria condizionata di una villa a tre piani - con una APP da installare sul cellulare ????
Cioè.. al massimo la voglio spenta o accesa quando mi serve, in quel momento, non me ne frega niente che si accenda prima che arrivo a casa o dopo che son andato sotto le coperte; perché diavolo per accendere o spegnere una LAMPADA DA TAVOLO devo usare una app sul cellulare ?????????????? E' pure scomodo e non pratico !!!!!!
Un pulsante on/off è guardare alla pratica. Al massimo (e visto il prezzo ) un telecomando e un dimmer. Ma un'app sul telefono ????
La app è solo un pretesto; nient'altro.
Esatto (a parte che l’app non serve per accenderla ma per settare le coordinate geografiche). Il punto è che quella dell’app è solo una moda, per di più inutile:
- se dovessi avere un’app per ogni cosa che ho in casa ne avrei cento in più installate,
- per altro in questo caso serve solo per fare il setup iniziale e poi mai più, fino al prossimo trasloco almeno.
- questa lampada é fatta per durare 60 anni, aggiorneranno l’app per 60 anni?
- per collegarsi deve avere wifi o bluetooth (sempre acceso), costavano meno due pulsanti e uno schermino lcd nascosto, o una usb sul fondo se proprio si voleva collegare al cell, ma è meno figo.
E poi, c è davvero bisogno delle coordinate? visto che c è comunque il sensore di luminosità non bastava quello?
Ah, già, devono giustificare i 700e, non certo col design da gru edile, che ‘il mio fabbro la fa meglio’ (semicit.)
sbaffo, le coordinate servono per sincronizzare il tipo di luce con quella della latitudine locale: è diversa se abiti ad Helsinki rispetto a Napoli. Un po' come fa f.lux su PC.
https://justgetflux.com/images/flux-windows.jpg
https://justgetflux.com/
Non si può neanche pronunciare la frase:
Alexa / Cortana / OK Google / Siri smetti di fare aria!
https://justgetflux.com/images/flux-windows.jpg
https://justgetflux.com/
Ho da anni flux su pc, ho anche occhiali anti blue light. Ma su pc non c è il sensore di luminosità, quindi deve regolarsi con gli orari di alba tramonto ecc. che ricava in base alla latitudine e all’ora del pc. Invece se ho il sensore mi adeguo alla luce circostante, come fanno i telefonini, che infatti non chiedono la posizione.
Resta comunque una cavolata l’app da usare una volta sola per settare una lampada. Voglio vedere tra 20 anni se sarà ancora disponibile sugli store.
Prima o poi, in un modo o nell'altro le coordinate vanno inserite se si vuole sincronizzare la lampada con il bioritmo dell'utente. O mi sono perso qualcosa?
Cosa ne dici se le info su se e quando accendi e spegni le luci venissero usate per profilare meglio il tuo consumo di energia elettrica (e quel dato non viene trasmesso a te ma venduto a terzi cosicchè possano costruire un migliore profilo di fatturazione)? Oppure vedere se accendi la luce alle 2.. alle 3...alle 4..alle 5 di mattina, sistematicamente, così facendo ipotizzare se una persona vive di giorno o di notte, oppure soffre d'insonnia (e magari quei dati un giorno verranno venduti ad una assicurazione sanitaria che a quel punto terrà conto dei rischi cardiocircolatori e cerebrali legati all'insonnia)...
Oppure Google/Amazon ti proporrà un bell'annuncio specifico nel bel mezzo della notte specifico per l'insonnia dell'utente che nelle ultime ore ha spento e riacceso la luce un certo numero di volte.
Uso f.lux per gestire la luce blu o gli eyes strains lo posso far girare in locale sul PC, bloccargli ogni comunicazione con l'esterno via firewall; prova a fare la stessa cosa con una app con cui sei costretto ad interagire anche solo per sfruttare la lampada...
i limiti del big data sono nella nostra mente, non nelle diavolerie statistiche che riescono ad elaborare.
Credi che i nuovi contatori elettronici Enel che cercheranno di rifilarci siano per la nostra utilità ed il nostro bene esclusivo?
Oppure scoprire grazie a queste IoT che vieni tracciato se sei in casa o fuori grazie ad una app che ha dei buchi come le varie webcam di sistemi di allarme in giro per il mondo (esiste apposito sito delle webcam bucate)?
Ripeto, come ho scritto sopra, sono anche tutti i permessi che la app richiede che possono essere graditi o meno, al pari delle biciclette noleggiate per racimolare dati.
E sono certo che mi sfugge chissà quant'altro.
Poi a livello globale, tutto serve per far entrare IoT nelle case: la app di Dyson se ben recepita può entrare nell'ecosistema di altri servizi... per persone facoltose che possono permettersi la lampada da tavolo da 700€...e magari fidelizzarli con altri prodotti, servizi di terze parti... è già un modo di segmentare la clientela geograficamente (sapere dove il tuo prodotto viene utilizzato), con quale concentrazione di utenti per codice postale, vicino a quali ambienti chic di ritrovo, ristoranti particolare di cui proporre la pubblicità in GoogleMaps quando l'utente andrà a cercarne uno,.. ecc
Ok, ti propongono un nuovo profilo. Tu non accetti e dici che stai bene come stai, non capita già che chiamino per proporre nuove tariffe?
Ok, Google ti spamma pubbilicità. E tu usi una delle millemila estensioni per bloccarla o semplicemente non ci clicchi.
L'assicurazione sanitaria dovrebbe già essere informata su tutte le tue patologie, è così che calcolano il premio... se soffri di cuore e non lo dici sei tu nel torto, non loro.
Ripeto, capisco il tuo discorso e per molte cose sono d'accordo ma su una lampada è pura paranoia. Non sto dicendo che mettere su facebook la foto di dove sei, con quello che mangi e la compagnia, quello è profilazione seria... ma una lampada? Sono più uno coi piedi per terra ma capisco la tua posizione.
Ma il punto è: ma perché diavolo devo accendere o spegnere una lampada - UNA LAMPADA!!!!!! non il riscaldamento o l'aria condizionata di una villa a tre piani - con una APP da installare sul cellulare ????
Cioè.. al massimo la voglio spenta o accesa quando mi serve, in quel momento, non me ne frega niente che si accenda prima che arrivo a casa o dopo che son andato sotto le coperte; perché diavolo per accendere o spegnere una LAMPADA DA TAVOLO devo usare una app sul cellulare ?????????????? E' pure scomodo e non pratico !!!!!!
Un pulsante on/off è guardare alla pratica. Al massimo (e visto il prezzo ) un telecomando e un dimmer. Ma un'app sul telefono ????
L'applicazione (fate tanto i fautori della libertà poi le chiamate app, come vi hanno insegnato i "cattivoni" serve solo per la posizione. La lampada ha un normale interruttore.
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