Amazon Echo Studio e Fire TV Cube: i due pilastri dell’intrattenimento di Amazon. La recensione
I dispositivi Echo di Amazon sono entrati nelle case da tempo ma è chiaro che oggi siano sempre di più e pronti a realizzare compiti diversi. Da qualche settimana stiamo provando la nuova Fire TV Cube e il rinnovato Echo Studio e possiamo anticiparvi come entrambi possano definirsi i veri pilastri dell’intrattenimento di Amazon. Ecco perché.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 17 Novembre 2022, alle 15:31 nel canale CasaAmazonAlexa
Il rinnovamento dei prodotti per l’intrattenimento di Amazon passa per i due pilastri: Fire TV Cube e Echo Studio. Due device che avevamo già provato in passato, tra luci ed ombre, ma che da qualche settimana sono stati rinnovati dall’azienda americana permettendo il loro utilizzo nella casa domotica odierna dagli utenti più attenti alla tecnologia. Una coppia vincente che, ve lo anticipiamo, migliorano rispetto al passato permettendo ora di primeggiare nel campo dell’intrattenimento soprattutto per chi è affezionato al brand o magari possiede altri device Alexa.
Da una parte c’è la nuova Amazon Fire TV Cube che sostanzialmente non è altro che il classico lettore multimediale con in più l’aggiunta di Alexa e dunque capace di far diventare ancora più smart una TV un po’ obsoleta o con sistema operativo poco reattivo. Il nome fa capire che il suo design rispecchia effettivamente le sue forme: Fire TV Cube è effettivamente un cubo di piccole dimensioni collegabile tramite HDMI alla TV ma con l’aggiunta di uno speaker e un’uscita per collegare un’antenna IR per controllare anche prodotti di terze parti con il telecomando (che si rinnova). L’hardware, come vedremo, è potente e finalmente è una Fire TV Cube con gli steroidi che permette di accedere alle trasmissioni streaming praticamente nell’immediato e senza dover più attendere secondi estenuanti come accadeva con la precedente generazione.
In accoppiata alla Fire TV Cube c’è anche Amazon Echo Studio che non cambia a livello estetico se non per l’aggiunta della particolare colorazione Bianco Ghiaccio ma si rinnova a livello software permettendo ora un suono ancora più potente ma soprattutto ancora più di qualità professionale. Lo abbiamo accoppiato alla Fire TV Cube, utilizzato singolarmente o ancora in coppia con altri Echo Studio e abbiamo capito che le potenzialità di questo nuovo device sono incredibili e soprattutto versatili tanto da poterlo muovere in casa per diversi compiti.
Amazon Fire TV Cube: piccola ma super potente
La sua forma potrebbe trarre in inganno ma sostanzialmente la Fire TV Cube non è altro che un lettore multimediale con in più uno speaker e l’assistente vocale Alexa. Differenze che come vedremo aumentano le prestazioni e la sua versatilità ma anche il prezzo visto che Fire TV Cube è il device della serie che costa di più: 159€ di listino. Sostanzialmente siamo vicini al prezzo di una Apple TV 4K 2022 (che costa 169€ versione base) e in qualche modo si allontana decisamente dai prezzi delle Fire TV classiche come la Max che costa di listino 69€ o ancora la Fire TV 4K che invece viene 59€. Qui però c’è chiaramente di più e vedremo che per alcuni la presenza dello speaker o di Alexa potrebbe fare la differenza.
Intanto partiamo dal design perché Fire TV Cube è effettivamente un cubo delle dimensioni di 86 x 86 x 77 mm con un rivestimento in tessuto tipico dei prodotti Echo di Amazon delle ultime generazioni e che qui mancava visto che la precedente generazione era stata realizzata completamente in policarbonato lucido. Ammettiamo che il cambio giova al design di Fire TV Cube che non è più un cubo plasticoso soprattutto perché il tessuto con cui è ricoperta si integra a perfezione e in modo elegante con la striscia a LED che percorre l’intero cubo nella sua parte superiore e che in qualche modo permette di capire quando è attivo l’assistente vocale Alexa.
La connettività è tutta nella parte posteriore della Fire TV Cube: abbiamo qui una porta HDMI 2.1 ARC HDCP 2.3 output e una HDMI 2.1 input quindi una porta USB 2.0 full size, un IR extender e una porta Ethernet 10/100 Mbps. In confezione troviamo oltre alla Fire TV Cube anche l’alimentatore da 15W con connettore proprietario ed un cavo ancora una volta non troppo lungo. C’è chiaramente il telecomando che si rinnova, vedremo come, e poi le batterie AAA per lo stesso. Niente altro visto che Amazon, come anche gli altri competitor, decide di non inserire in confezione un cavo HDMI. Peccato perché a questo prezzo si potrebbe pensare di allietare l’acquisto del cliente proprio con la dotazione di un cavo.
E considerando il prezzo a cui viene venduta la Fire TV Cube non possiamo non dare un giudizio un po’ negativo al telecomando in dotazione. Sì, perché seppur rinnovato nelle sue dimensioni e nella disposizione dei tasti, lo troviamo ancora completamente plasticoso, scricchiolante e davvero poco premium. Nulla a che vedere con il Siri Remote in alluminio della Apple TV 4K che ha letteralmente un altro passo rispetto a questo di Amazon che oltretutto viene alimentato da due canoniche pile AAA e non da una batteria interna ricaricabile come invece succede con il Siri Remote. Esiste proprio da poco il nuovo Alexa Pro ossia un telecomando con due pulsanti programmabili e retroilluminati oltre alla possibilità di trovarlo una volta smarrito ma parliamo di un prodotto da acquistare a parte e che costa la bellezza di 40€. Insomma si poteva fare davvero di più.
Per il resto la Fire TV Cube vede la presenza di alcuni pulsanti nella parte superiore. Sono i soliti pulsanti fisici che abbiamo sempre trovato anche su altri device di Amazon Echo e quindi parliamo del bilanciere del volume, del pulsante per mettere in muto Alexa e ancora quello per richiamare l'assistente vocale senza la voce. Niente altro se non il già detto cerchio a LED che si attiva alla richiesta di informazioni di Alexa in colorazione blu, quando si mette invece Alexa in muto con la colorazione rossa e ancora in giallo quando c’è qualche notifica.
Se a livello estetico la nuova Fire TV Cube cambia solo nei tessuti è a livello hardware che le novità non si fanno vedere ma si fanno sentire. Intanto sappiate che per la prima volta Amazon decide di porre in un dongle Fire TV un processore Octa-Core. Parliamo nello specifico di un chipset creato ad hoc da Amazon e che vede la presenza di 4 Core a 2,2 GHz e altro 4 Core a 2,0 GHz. C’è una GPU che può spingersi fino a 800 MHz e ancora 2GB di RAM come anche 16GB di memoria per l’archiviazione, dati medesimi alla precedente.
Il cambio del processore permette a Fire TV Cube di avere un boost importante rispetto alla precedente generazione. Siamo sostanzialmente alle medesime velocità che incontreremo con una Fire TV 4K Max e questo è chiaramente un passaggio chiave per la Cube perché con la precedente generazione avevamo incontrato rallentamenti nell’esecuzione di app e ci era sembrato un dongle non all’altezza del suo prezzo ma anche delle aspettative. Ora invece le differenze si notano e l’avvio delle applicazioni è praticamente istantaneo con un’attesa davvero minima per l’inizio del buffering (fa meglio solo la Apple TV 4K 2022 che rimane ancora una volta la migliore in questo senso). Tutto risulta davvero fluido e finalmente è possibile accontentare chi ha la pretesa di passare da un servizio streaming ad un altro senza dover attendere secondi che possano in qualche modo creare fastidio.
Abbiamo considerato la Fire TV Cube come lettore multimediale da accoppiare alla TV. Proprio da questo punto di vista abbiamo una novità che vogliamo sottolineare: la presenza di un ingresso HDMI che garantisce di collegare qualsiasi altro device. Sarà dunque possibile collegare una console di gioco anche se, attenzione, il passthrough video è in questo caso limitato a 60Hz quindi le console della Next Gen non potranno lavorare al massimo delle loro possibilità. Potrete comunque collegarci anche una soundbar anche se in questo caso non essendo eARC l’ingresso non potrete sfruttare il Dolby Atmos. Di certo però l’avere una porta HDMI ‘’in’’ è un plus che potrà essere sfruttato sia per il video che per l’audio anche se con le dovute limitazioni.
Riguardo i formati audio/video supportati non ci sono particolari novità rispetto al passato. La massima risoluzione è come sempre il 4K 2160p fino a 60 fps.
- Video: Dolby Vision, HDR 10, HDR10+ (profondità di colore fino a 12 bit), HLG con codec H.265, H.264, VP9, AV1.
- Audio: AAC-LC, AC3, eAC3 (Dolby Digital Plus), FLAC, MP3, PCM/Wave, Vorbis, Dolby Atmos (EC3_JOC), Dolby MAT (audio surround 7.1, e pass-through HDMI fino a 5.1 canali).
- Foto: JPEG, PNG, GIF, BMP.
E oltre alla porta HDMI ‘’in’’ c’è anche una porta USB che potrà essere sfruttata a piacimento e che abbiamo provato e ci ha garantito la lettura di tutti i formati compatibili, senza problemi e senza ritardi anche se non c’è il frame rate matching con il player integrato ma basta usarne uno di terze parti per bypassare la cosa.
Da sottolineare anche la novità del Wi-Fi 6E che permette di avere connettività wireless di ultimissima generazione. In questo caso abbiamo fatto delle prove e la Fire TV Cube soddisfa le richieste per le velocità raggiunte. Non abbiamo avuto problemi nemmeno per quanto concerne la portata, cosa che spesso risulta un po’ sottotono, ma che qui lavora meglio di altri concorrenti e soprattutto meglio delle altre Fire TV Stick. C’è poi la porta Ethernet da 100 Mbps. Peccato Amazon non si voglia spingere oltre come invece fa la concorrenza (Apple in primis). È comunque utile per chi ha la comodità di cablare il tutto.
Parlando della capacità visiva della Fire TV Cube questa offre di tutto ossia il Dolby Vision, l’HDR10+, l’HDR10 e l’HLG. Amazon permette anche il supporto per la decodifica video AV1, che è decisamente gradito nella visione dei contenuti multimediali. AV1 è il codec più efficiente ed è palese che l’introduzione del suo supporto sulle Fire TV compresa questa Cube è un passo in anticipo per il futuro.
Le app, i film e anche i programmi si avviano rapidamente, più velocemente di prima e soprattutto quando si passa da un'app all'altra o si torna indietro tutto rimane fluido e senza lag. Interessante anche notare le differenze di avviamento non solo delle applicazioni ma anche nell’accensione proprio della Fire TV Cube. Cronometro alla mano sappiate che i tempi di caricamento delle applicazioni come Disney+, la più lenta solitamente tra i servizi di streaming, sono in media di 8 secondi contro il doppio delle Fire TV Stick classiche (tranne la Max che fa questi tempi). Netflix addirittura viene caricata in modo istantaneo ossia in meno di 1 secondo contro i più di 15 secondi su Fire TV Stick 4K.
Come le altre Fire TV anche la Cube presenta un'interfaccia che ruota attorno all'ecosistema Amazon. Amazon Prime, ovviamente, è la chiave per massimizzare il lettore multimediale e i menu suggeriranno maggiormente contenuti da poter guardare su Prime Video. Una prerogativa più che normale. L'interfaccia di Fire TV Cube è stata recentemente ridisegnata e ora appare di più facile consultazione con le sezioni Home dove troviamo tutte le app e i contenuti consigliati e Trova dove cercare qualsiasi tipo di contenuto. Il resto è quello che abbiamo sempre visto con le altre Fire TV. Quindi facilità di trovare qualsiasi contenuto multimediale, possibilità di installare applicazioni delle piattaforme digitali di streaming che solitamente utilizziamo come Netflix, Disney+ ma anche Apple TV+ o ancora DAZN, Spotify e Amazon Music per citarne alcune.
L’uso della voce per richiamare Alexa senza dover passare per il telecomando è un plus non indifferente e quello che abbiamo notato è che l’assistente vocale di Amazon è migliorato notevolmente nella percezione delle nostre richieste. Chiaramente la comprensione del parlato non è ancora impeccabile perché alcune parole più complicate non vengono a volte capite ma nella maggior parte delle volte la richiesta va a buon fine facilmente e velocemente con la possibilità di avviare un film, una serie TV o anche un qualsiasi altro contenuto direttamente chiedendo ad Alexa.
E ci piace sottolineare come Fire TV Cube ma in generale l’interfaccia di Amazon primeggi tra i lettori multimediali di questo tipo per quanto riguarda i contenuti in diretta. Sì, perché se installerete un’app con contenuti in diretta, l’interfaccia di Amazon ve li proporrà con dei cubotti in anteprima direttamente nelle stringhe assieme agli altri contenuti suggeriti. RaiPlay ad esempio funziona in modo egregio e dunque potrete guardare i canali Rai direttamente con la Fire TV Cube senza dover passare per il digitale terrestre. E non dimenticate la modalità picture in picture per le cam di sicurezza e per il citofono che potrebbe diventare veramente comodo.
Amazon Echo Studio 2022: che suono incredibile!
Poter ascoltare l’audio di un film o di una serie TV con una qualità quasi da audiofili è senza dubbio importante per la fruizione a 360 gradi del contenuto multimediale. Amazon ha pensato proprio a questo nel creare il nuovo Echo Studio che se non si rinnova a livello estetico e nell’hardware lo fa nel software proponendo un device che messo sotto stress è capace di spingere l’audio ad un livello (non solo sonoro) mai sentito su di un prodotto Amazon che costa 199€, ossia lo stesso prezzo della scorsa generazione.
Partiamo intanto dal design che sì, vero, non cambia rispetto alla precedente generazione ma che introduce un particolare colore Bianco Ghiaccio che assieme al già presente Antracite di certo potrà rendere possibile il migliore abbinamento con qualsiasi tipo di ambiente della casa.
Echo Studio è un grosso cilindro avvolto da un tessuto morbido e bello da vedere oltre che da toccare. Minimalista nel suo essere smart con una particolare sezione aperta nella parte inferiore capace di rendere possibile lo ‘’sfiato’’ per i bassi generati dal woofer interno massimizzando il flusso d’aria in modo naturale. A livello dimensionale, Echo Studio, si propone come il più grande device dell’azienda visto che possiede un’altezza pari a poco più di 20 centimetri per un diametro di 17 centimetri e mezzo. Il peso è importante perché sale, rispetto agli altri, fino a 3,5 chilogrammi ma poco importa visto che Studio una volta posizionato rimarrà dov’è o comunque non è concepito per essere considerato come un prodotto “portatile”.
Il motivo di queste dimensioni importanti però è palese: Echo Studio possiede al suo interno componenti audio di importanza tra tre altoparlanti, un tweeter e un woofer. Tecnicamente abbiamo tre diversi altoparlanti midrange da 2 pollici (51 mm) posizionati a formare una specie di T. Quindi un tweeter da 1’’ (25 mm) anch’esso in alto come gli altri. Ed infine un ulteriore woofer da 5,25’’ (133 mm) con apertura capace di massimizzare al meglio i bassi. Sono identici a quelli della precedente generazione ma sappiate che suonano in modo diverso rispetto a prima raggiungendo una potenza pari a 330 Watt (prima era 300W) che praticamente garantisce una copertura di una stanza di dimensioni medio grandi con un’ottimale pressione sonora.
Il resto a livello di design è pressapoco quello che abbiamo visto con altri dispositivi Alexa di Amazon. Ci sono nella parte superiore un anello luminoso a corredo della possibilità di capire quando l’assistente vocale è attivo o anche quando è arrivata qualche notifica. Ci sono i pulsanti del volume, quello per mettere in muto Alexa e ancora quello per interagire con Alexa. Tutto nella norma con la porta dell’alimentazione in basso al centro di quella dell’ingresso AUX da 3,5mm che fa anche cavo ottico mini-TOSLINK. E vedremo che questa sarà una soluzione importante per connettere Echo Studio alla TV in parallelo a quella wireless che garantisce il collegamento con Fire TV Cube o anche altre Fire TV.
Come sempre la configurazione di un prodotto Echo è estremamente semplice e veloce. La si fa tutta da applicazione e questo significa che basterà scaricare l’app sullo smartphone, che sia esso Android o iOS, e avviare la procedura guidata. Durante la configurazione Echo Studio riprodurrà alcuni toni audio per regolare in modo del tutto automatico le sue proprietà di adattamento all’ambiente in cui è stato posizionato. Sì, perché Echo Studio con i suoi cinque altoparlanti collocati in posizione strategica produce il suono in modo da poter riempire ‘’spazialmente’’ l’intero ambiente, inviando all’orecchio umano diverse parti del brano da diverse direzioni. Un audio praticamente mono che diventa però stereo e che permette di ascoltare musica con qualità da studio proprio come è stata pensata da chi ha composto il brano musicale. E questo chiaramente avviene anche con il cinema ossia se Echo Studio viene accoppiato ad un altro Echo Studio e ad una Fire TV Cube l’audio riprodotto ha la capacità di direzionarsi in modo da avvolgere l’utente finale. Oltretutto la tecnologia sviluppata da Amazon permette di adattarsi a qualsiasi ambiente analizzando appunto l’acustica della stanza e regolando continuamente la riproduzione per un suono ottimale anche in base a ciò che avviene al di fuori (come rumori) della stanza stessa.
Messo alla prova Echo Studio è un altoparlante effettivamente possente proprio come è stato concepito da Amazon. L’audio riprodotto non solo è di ottima fattura con bassi profondi e risonanti e con una definizione che è sicuramente superiore ad altri concorrenti. Ma quello che si percepisce è di avere più punti di diffusione quando invece Echo Studio è uno solo. C’è separazione degli strumenti con la voce che arrivano da zone diverse. Amazon ha migliorato molto rispetto allo scorso anno e lo ha fatto puntando ancora di più sulla qualità e sulla definizione del suono che è ora ancora più corposo, più lavorato e ancora più stereofonico e rende di più nell’ambiente in cui viene replicato.
Se non collegato ad una Fire TV Cube o Stick chiaramente Echo Studio potrà essere utilizzato come altoparlante classico e in questo caso sarà possibile utilizzare qualsiasi servizio di streaming musicale da Amazon Music a Spotify passando per Apple Music o ancora Tidal, Deezer e TuneIn. Si ha veramente l’imbarazzo della scelta come anche con le skill che è possibile usare tramite Alexa. Sì, perché ricordiamolo che Echo Studio ha al suo interno anche l’assistente vocale di Amazon e dunque sarà possibile interagire con esso per chiedere informazioni o anche per ottenere aiuti nelle routine quotidiane della propria casa domotica. Echo Studio è un prodotto che supporta Zigbee e questo significa che potrà fungere da hub per l’uso di lampadine, serrature, prese di corrente smart con collegamento alle reti Wi-Fi ma attenzione, e qui sta una differenza con il precedente, è pronto per Matter e Thread. Basterà infatti un semplice aggiornamento per poter avere il nuovo standard creato per uniformare la casa domotica del futuro.
Conclusioni: l’accoppiata vincente per la casa
Ancora una volta Amazon migliora i suoi device per la casa top di gamma. Da una parte c’è Fire TV Cube che diventa un media player veramente potente e veloce capace di ridurre i tempi di attesa per la riproduzione o l’avvio di un app praticamente allo zero. Ben diversa da quella della precedente generazione che ci aveva colpito negativamente proprio per alcuni lag e ritardi nell’esecuzione delle app e dei contenuti multimediali. Qui si vede che Amazon ha capito dove aveva sbagliato e ora usare Fire TV Cube è non solo comodo ma anche prestante con la possibilità oltretutto di non dover utilizzare il telecomando per l’avvio di un contenuto multimediale ma solo la nostra voce, grazie ad Alexa. I plus di Fire TV Cube sono il design con un rivestimento in tessuto che lo rende più elegante e meno plasticoso, il nuovo processore veloce e potente, il Wi-Fi 6E e ancora la presenza di una porta HDMI ‘’in’’ per poter connettere ciò che si vuole (o quasi).
Amazon Echo Studio 2022 è la conferma che si può sempre migliorare un prodotto di per sé già praticamente ottimo. L’altoparlante è ora ancora più potente (e lo era molto già prima), riesce a riprodurre un campo sonoro immersivo e soprattutto tridimensionale capace di avvolgere l’ambiente con un audio di qualità professionale da qualsiasi direzione. Sì, è una peculiarità che Echo Studio sa mettere in pratica e ammettiamo che l’esito è veramente incredibile con un suono che ci avvolge durante la riproduzione.
Una coppia vincente se collegata tra di loro: da una parte il media player tra i più versatili del momento con qualche limitazione ma pur sempre con velocità incredibili di esecuzione e con l’aggiunta di un comando vocale indipendente. Dall’alta un altoparlante che riempie ogni tipo di ambiente ed è capace di rendere il salotto di casa una piccola sala da cinema grazie ai cinque altoparlanti e all’ingegno dell’Intelligenza artificiale di Amazon.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".