Urbanista Phoenix con ricarica solare sono le cuffie perfette per chi odia i cavi
Come avviene per le sorelle a padiglione, anche queste Urbanista Phoenix sono le cuffie perfette per chi odia i cavi di ricarica: basta ricordarsi di esporre alla luce la custodia per non dover mai mettere in carica gli auricolari
di Roberto Colombo pubblicata il 21 Aprile 2023, alle 14:55 nel canale Audio VideoUrbanista
Difficile distinguersi nel mondo delle cuffie true wireless stereo, a meno di non poter contare su alcune tecnologie decisamente fuori dagli schermi. Il marchio svedese Urbanista era riuscita a conquistare le luci della ribalta con le sue particolari Urbanista Los Angeles, cuffie circumaurali wireless Bluetooth con cancellazione attiva del rumore ANC dotate di archetto con ricarica solare, grazie all'integrazione della pellicola sensibile alla luce Powerfoyle.
Era prevedibile che l'azienda potesse prevedere altri utilizzi della pellicola prodotta dalla connazionale Exeger e infatti la tecnologia di ricarica solare è sbarcata anche sulle TWS con il modello Urbanista Phoenix. Naturalmente il mini pannello solare in questo caso non è posizionato sulle cuffie, ma occupa buona parte di una delle due facce della custodia di ricarica.
Urbanista Phoenix: energia dal sole anche per le TWS
Al CES 2023 avevamo incontrato Giovanni Fili, fondatore e CEO della svedese Exeger, e parlato a lungo della tecnologia di cattura della luce solare Powerfoyle. A differenza dei pannelli solari a cui siamo generalmente abituati, quelli 'da tetto' che danno il meglio in presenza di luce solare diretta, la pellicola svedese è ottimizzata per raccogliere luce in contesti indoor, grazie alla bassa soglia di attivazione, che permette di generare corrente anche in presenza di luce diffusa e a bassa intensità.
Contando che le cuffie true wireless stereo integrano batterie di piccole dimensioni (sia negli auricolari, sia nella custodia di ricarica) la mossa di sfruttare la ricarica solare anche su questo tipo di dispositivi sembra avere perfettamente senso. Paradossalmente, però, sono proprio le dimensioni compatte a rappresentare una sfida: se nelle cuffie a padiglione l'archetto mette a disposizione una fascia molto ampia per la cattura della luce, una custodia di auricolari Bluetooth offre certamente meno superficie utile.
I tecnici svedesi hanno fatto del loro meglio e progettato una custodia abbastanza piatta, con forma a cuneo, studiata per massimizzare la superficie a disposizione dell'inserto Powerfoyle. Il compromesso da accettare è subito evidente: se negli ultimi tempi abbiamo assistito a una progressiva riduzione delle dimensioni delle custodie, Urbanista Phoenix riportano indietro di qualche anno. La forma piatta resta comunque molto tascabile.
Le cuffie hanno poi caratteristiche tipiche del segmento premium, con Bluetooth 5.2 Multi-Point, 8 ore di autonomia (34 totali con la custodia), protezione contro schizzi d'acqua IPX4, rilevamento in-ear, cancellazione attiva del rumore ibrida, controlli touch. Il design a stanghetta le rende indossabili a lungo e in modo saldo senza fastidi, anche grazie al peso ridotto.
Se avevamo lodato le finiture del modello Los Angeles, dal punto di vista dei materiali queste Urbanista Phoenix sono un po' più deludenti. Nel colore beige in cui le abbiamo provate, sia gli auricolari, sia la custodia hanno una sensazione alla vista e al tatto di plasticosità. Di per sé la finitura opaca non è male, ma unita a quella lucida dell'interno della custodia, appunto, lascia una sensazione plasticosa, complici anche le dimensioni generose unite (cosa di per sé positiva) a un peso complessivo abbastanza ridotto.
Urbanista Phoenix sono compatibili con la companion app Urbanista, che permette di gestire gli aggiornamenti, le funzioni e di verificare lo stato di carica solare. Infatti, quando il coperchio della custodia è aperto e gli auricolari all'interno, l'app si collega al case e in tempo reale mostra la percentuale di carica residua negli auricolari e nella batteria integrata, ma anche, nell'apposita scheda, la quantità di energia che il pannello solare sta caricando. Lo stato di ricarica solare viene indicato sia con il dato numerico dei mA prodotti, sia con un'indicazione (Poca, buona, ottima) della raccolta di energia, con in più una stima delle ore residue di ascolto in base all'utilizzo precedente.
La schermata successiva offre, proprio come avviene in quelle di gestione dei pannelli solari, lo storico di consumi e ricarica solare, visualizzabile nei periodi delle ultime 24 ore, dell'ultimo mese o in totale. Nell'app troviamo poi una scheda dedicata all'equalizzatore, che mette a disposizione sei profili preimpostati, senza però permettere la personalizzazione di nessuno di essi. L'ultima schermata permette di modificare il comportamento delle cuffie alla pressione lunga sulla superficie touch e di attivare o disattivare il sensore di indossamento e lo spegnimento automatico. I comandi touch permettono con un doppio click di fermare e riavviare la musica e con un triplo tocco di andare avanti e indietro coi brani (a seconda dell'auricolare destro o sinistro). Per la pressione lunga si possono scegliere diverse opzioni: commutazione tra i livelli di noise cancelling (spento, ANC e modalità trasparenza), volume e attivazione dell'assistente vocale. Purtroppo, visto che le gesture a disposizione per la pressione lunga sono solo due, non è possibile avere a disposizione sia la regolazione del volume in entrambi i sensi sia il passaggio tra le diverse modalità di cancellazione del rumore.
Urbanista Phoenix: come suonano
Se dovessimo dare un collocamento al marchio Urbanista, basterebbe il nome per vedere come il richiamo 'Urban' e 'Street' sia chiaro. Effettivamente i prodotti del brand svedese strizzano l'occhio al pubblico giovane, anche grazie a un design moderno e a livree molto colorate. Anche il suono segue il design esterno dei prodotti ed è molto colorato: per fare un paragone collocheremmo la firma sonora a quella tipica dei prodotti JBL, con bassi molto presenti e 'punchy'. Un'anima che in questo caso non è eliminabile a piacere, visto la citata mancanza della possibilità di personalizzare l'equalizzatore.
Il suono di queste Urbanista Phoenix nasce da un diaframma dinamico da 10 mm ed è molto adatto a tutti i generi pop, alla dance e al rock più chiassoso, mentre probabilmente non incontra il gusto dei puristi in molti altri generi.
La tecnologia noise cancelling è nella media dei prodotti 'Non-Sony' e caratterizzata da una buona riduzione delle frequenze più basse, con poca efficacia su quelle più alte. Le cuffie filtrano molto bene il rumore di fondo del treno e del chiacchiericcio in carrozza, ma sono meno efficaci sulle persone accanto a noi con voce squillante o sui motori dell'aereo nelle fasi di decollo. Si tratta quindi di un prodotto da pendolari e studenti rispetto ad altre cuffie più adatte ai viaggiatori su lunghe tratte aeree.
Urbanista Phoenix: la ricarica solare funziona?
Quando si parla di pannelli solari sono due gli elementi fondamentali da considerare: la superficie e l'angolo d'incidenza della luce. Se le cuffie a padiglione Urbanista Los Angeles presentano ottime prestazioni di ricarica solare grazie all'ampia fascia sensibile e al fatto che la forma curva dell'archetto offre sempre una porzione perpendicolare alla luce, con la superficie piatta di queste Phoenix le cose sono un po' più complesse.
La superficie di raccolta della luce solare non è grandissima ed è presente solo su un lato: è quindi necessaria un po' di malizia per ottimizzare la produzione di energia. D'altro canto, rispetto alle Los Angeles, mentre gli auricolari sono indossati per l'ascolto è possibile posizionare molto liberamente la custodia, per esempio in treno proprio davanti al finestrino.
Inizialmente l'efficienza nella produzione di energia dalla luce ambientale mi aveva un po' deluso, ma i recenti aggiornamenti firmware hanno migliorato di molto le cose. Ora, anche se fuori piove, posizionando la custodia davanti al vetro della finestra è possibile raccogliere energia e vedere la percentuale di carica dell'accumulatore integrato salire.
Quindi, come avviene per le sorelle a padiglione, anche queste Urbanista Phoenix sono le cuffie perfette per chi odia i cavi di ricarica: basta ricordarsi di esporre alla luce la custodia per non dover mai mettere in carica gli auricolari.
0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".