Tutti i dettagli sulla nuova gamma LG OLED TV 2024 (ma ci sono anche i QNED)
Siamo volati a Francoforte per vedere dal vivo tutta la nuova gamma di televisori LG per il 2024: ci sono gli OLED evo M4, G4 e C4, oltre all'OLED B4 e ai TV QNED, con dimensioni che arrivano a 97 e 98 pollici. Nuovi processori e nuovi strumenti di intelligenza artificiale a bordo, ma novità importanti anche sulla gestione dei contenuti HDR
di Roberto Colombo pubblicata il 19 Marzo 2024, alle 14:41 nel canale Audio VideoLGOLEDQLED4KHDRTV 4K HDR
Siamo volati fino in Germania, a Francoforte, allo stadio dell'Eintracht Francoforte, per vedere dal vivo tutti i nuovi prodotti LG per il 2024. Non solo i televisori, ma abbiamo visto anche i nuovi portatili e i nuovi monitor, oltre a tutti gli elettrodomestici e prodotti per la cura della casa.
La presentazione dei televisori era avvenuta al CES di Las Vegas, ma non c'era stato molto tempo per approfondire i vari aspetti e le novità rispetto alla gamma dell'anno scorso.
LG: ecco la gamma TV 2024
LG OLED evo con Brightness Booster Max: fino al 150% in più di luminanza
Tutte le serie sono state rinnovate. Al top della gamma troviamo la famiglia LG OLED M, caratterizzata dal fatto di proporre TV wireless, che richiedono solo il cavo di alimentazione, mentre tutta l'elettronica di processamento delle immagini e degli ingressi è ospitata in un box esterno, che invia il flusso video al televisore in modalità wireless, aggirando automaticamente eventuali ostacoli.
Il segnale può viaggiare 144 Hz, ad esclusione del modello da 97 pollici che ha un pannello 120 Hz. Oltre al gigantesco 97", LG OLED evo M4 verrà proposto nei tagli da 83, 77 e 65 pollici.
A livello tecnico il pannello è lo stesso dei televisori della famiglia LG OLED evo G4 che adottano un design classico, con tutta l'elettronica a bordo, ma che restano dei TV super sottili e ottimi da appendere al muro. Una novità per il 2024: in Italia LG OLED evo G4 arriveranno in due versioni, che si differenzieranno solo per la presenza o dello stand oppure del sistema di montaggio a muro che già conosciamo e che permette di montare il televisore a muro praticamente a filo, ma di poterlo spostare in avanti quando serve, ad esempio per le varie connessioni.
LG G4 e M4 condividono il pannello OLED evo con sistema Brightness Booster Max, in grado di offrire fino al 70% in più di luminosità rispetto all'OLED tradizionale, con in più da quest'anno la possibilità sulle aree piccole (pari al 3% dell'immagine) di arrivare al 150% in più in termini di picco di luminanza. Abbiamo visto qualche demo durante l'evento: sarà poi interessante, naturalmente, andare a misurarlo direttamente coi nostri strumenti, però effettivamente il picco di luminanza è aumentato anche a occhio e abbiamo riscontrato anche un'ottima resa dal punto di vista del tone mapping, sia quello statico sia quello dinamico.
Novità per il Tone Mapping
Ci sono stati mostrati alcuni contenuti fino a 4.000 nit, la cui resa è stata decisamente interessante, con poca solarizzazione e tanti dettagli anche nelle zone più luminose, soprattutto mantenendo un buon equilibrio cromatico. Sarà un aspetto molto interessante da andare ad analizzare nelle nostre prove. I televisori arriveranno a fine marzo inizio aprile: dovremmo riuscire a proporvi una prova, probabilmente del G4, ma non è detto che magari si possa provare anche LG M4.
Come già avviene su alcuni televisori della concorrenza, i nuovi modelli portano in dote nuove opzioni proprio sul tone mapping, che quest'anno permetterà anche di decidere il punto roll-off delle alte luci in HDR in base alle proprie preferenze e in base ai contenuti, con profili adattabili per flussi video da 1.000 nit, 4.000 nit e 10.000 nit. La funzione sarà 'nascosta' in un menu dedicato al tone mapping 'Professionale' visto che è un aspetto su cui mettere mano con un certa esperienza e cognizione di causa. Si tratta però di una bella chicca per i veri appassionati, una caratteristica richiesta a gran voce per un controllo ancora più puntuale sulla resa delle immagini in HDR.
LG OLED evo C4 e OLED B4
Rinnovata naturalmente anche la serie C, che è il bestseller in casa LG che sarà proposta nei tagli dai 42 agli 83 pollici, con pannelli a 144 Hz dotati di Brightness Booster (non Max). Molto interessante ci è sembrato dal vivo l'OLED accessibile, il nuovo LG OLED B4 che in Italia arriverà nei tagli da 55, 65 e 77 pollici. In alcuni Paesi sarà importato anche il B4 da 48 pollici, ma non sul nostro mercato.
webOS rinnovato
LG ha lavorato molto anche sul sistema operativo e ha ottimizzato webOS in versione 2024 in diversi ambiti. È stata migliorata la Home Page nell'ottica di avere una maggiore visibilità dei contenuti consigliati in evidenza. È stata migliorata di molto l'accessibilità, con la possibilità di avere tutte le caratteristiche e le specifiche di accessibilità in un pannello solo, senza dover andare a spulciare voce per voce il menu, tra impostazioni video, audio e altre preferenze.
Per chi ha bisogno di aiuto per sfruttare al meglio il proprio televisore ci sarà poi a bordo un vero e proprio Chatbot a cui porre direttamente delle domande. 'Lo schermo è scuro', 'Appare la scritta non c'è segnale', 'L'audio non è buono': sono tutte domande che sarà possibile porre all'assistente, con la possibilità poi di modificare direttamente (o lasciare ottimizzare a lui) le impostazioni del menu. In futuro sarà possibile poi interagire con il chatbot anche la propria voce.
Parlando di voce, sarà possibile cambiare utente sul televisore semplicemente parlando, grazie al riconoscimento vocale avanzato, senza dover passare da menu e dal telecomando. La funzionalità al momento sarà resa disponibile solo in USA e Corea, ma i piani di LG sono quelli di espandere l'interazione vocale a un numero più ampio di Paesi.
Grazie al nuovo processore α11, con potenza di calcolo maggiorata, sono stati migliorati gli strumenti di intelligenza artificiale a bordo di M4 e G4 che migliorano l'immagine e il suono, con la possibilità appunto di effettuare un upscaling basato su forme e oggetti, di migliorare il contrasto dinamico e operare un'efficace riduzione del rumore.
A livello audio le capacità computazionali del processore α11 sono sfruttate anche per utilizzare l'intelligenza artificiale per estrarre le voci e bilanciare meglio dialoghi e suoni in background. Abbiamo assistito a una demo molto interessante in cui il televisore è stato in grado di estrarre il solo parlato da una scena molto concitata di un film d'azione, con spari ed esplosioni: l'audio vocale è stato poi remixato rendendo le parole più intellegibili, senza perdere profondità e ampiezza dei suoni di sottofondo, come invece avviene con sistemi 'passivi' che semplicemente equalizzano la curva enfatizzando le bande in cui ricade la voce.
L'intelligenza artificiale viene utilizzata anche per riconoscere le immagini e migliorare la resa, dando magari più profondità alle scene, enfatizzando il soggetto rispetto allo sfondo. Qui la resa della demo è stata decisamente meno convincente, con un'azione eccessiva in termini sottolineatura del soggetto, di aumento del contrasto e di 'bruciatura' dello sfondo, con immagini finali probabilmente troppo lontane dal reale intento creativo di regista e direttore della fotografia.
Non solo OLED, anche tanti QNED
Non solo OLED, LG vuole spingere molto anche sul fronte dei suoi TV QNED, LCD con tecnologia quantum dot e, sui top di gamma, retroilluminazione Mini LED. Nel campo dei Mini LED, più che sul mero numero di punti luce e zone di controllo, LG punta soprattutto sulla gestione molto puntuale dei livelli del grigio. Il colosso coreano, infatti, punta non tanto a dichiarare migliaia di zone, ma milioni di livelli di controllo del grigio, affermando che è più importante avere più controllo che semplici numeri.
Stava quasi per passare in sordina una piccola rivoluzione: abbiamo infatti visto un pannello LCD VA utilizzato sul nuovo QNED Mini LED, al posto del tradizionale IPS che abbiamo sempre avuto in casa LG. Il pannello VA (8 domini nel caso di quello visto alla demo) offre un contrasto nativo più elevato e dovrebbe garantire una migliore gestione di fenomeni come il blooming. Il tipo di pannello paga però pegno quando ci si sposta dalla visione perpendicolare, offrendo meno contrasto (e più blooming) quando l'angolo di visione aumenta.
Il passaggio ai pannelli VA non è monolitico e LG non ha specificato su che serie/dimensioni troveremo IPS o VA, ma probabilmente dipenderà dalla disponibilità in fase di acquisto dei pannelli stessi.
Tra i QNED ha fatto bella mostra di sé il nuovo LG 98QNED89T in versione da 98 pollici. Si tratta di una diagonale che va molto di moda e che sta attirando più di un utente. LG punterà per questo 2024 con un modello specifico che cerca di unire alle grandi dimensioni un prezzo accattivante.
Troviamo novità dal punto di vista del processore anche nella gamma QNED: i top di gamma adotteranno il processore α9 (rubato agli OLED top del 2023), ma le serie inferiori vedranno un netto balzo in avanti sul fronte della capacità computazionale grazie all'adozione del nuovo processore α8, decisamente più potente del precedente α7.
webOS Re:New
Le novità del sistema operativo non riguardano solo interfaccia e funzioni, ma LG quest'anno vuole dare molta enfasi al programma webOS Re:New, che permette di avere per cinque anni aggiornamenti del sistema operativo webOS del proprio televisore, in modo che sia sempre al passo con i tempi.
In questo caso LG garantisce che il TV acquistato nel 2024 verrà aggiornato per cinque anni con la più recente release del sistema operativo. Non solo, questo programma di aggiornamento è retroattivo e parte dai modelli 2022, che riceveranno webOS 23 prima e webOS 24 poi, con alcune funzioni prima assenti, come la compatibilità Chromecast, che da quest'anno sbarca tra le specifiche tecniche di webOS.
L'arrivo della nuova release del sistema operativo avrà circa un anno e mezzo di 'buffer' e questo è il motivo per cui LG non ha fatto annunci in merito alla gamma 2023, che dovrà attendere il 2025 per ricevere il primo aggiornamento con il passaggio a webOS24. L'attuale gamma 2024 vedrà a sua volta il primo aggiornamento nel 2026, partendo da webOS 25.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLe funzioni non sono always on, tutto funziona finchè netflix di turno non depreca una determinata versione ed ho ancora tv di 10 anni con il netflix dell'epoca funzionare come il primo giorno.
Posto che fino a 2 anni fa LG dava 18 mesi di update e niente cambio di versione webos, questa modifica è molto a favore dell'utente dato che nessun altro produttore lo garantisce.
TV 66 pollici LCD FullHD del 2010
E aggiungo CRT con antenna analogica /scart per vecchie consolle.
Decoder esterno, pc/devices collegati via hdmi.
Si tengano i loro aggiornamenti. Fosse stato per loro avrei dovuto buttarli tutti ad ogni switch off.
Finchè funzionano rimangono al loro posto. Il televisore a casa mia fa ALMENO 15 anni, come ai bei tempi andati.
No. Per cui non vedo il problema.
A me interessa che dopo 5 anni il prodotto non presenti anomalie al pannello Oled con fenomeni come il Burn-In che nessun aggiornamento può andare ad aliminare.
Fino ad ora, al mio LG Oled posso solo imputare il pessimo telecomando che ha la serigrafia sui tasti che è praticamente scomparsa.
Bho...sarò io che ho le mani di carta vetrata ma tutti i miei telecomandi, dopo pochi anni, hanno fatto quella fine.
Sul resto, sopratutto lato aggiornamenti, non ho proprio di che lamentarmi.
Magari fossero tutti come LG a supportare i propri prodotti.
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