TEAC presenta TN 280 e TN 180: quando il vinile incontra il Bluetooth
TEAC coniuga vecchio e nuovo con i suoi due ultimi giradischi, il TN 280 e il TN 180. Entrambi sono dotati di connettività Bluetooth, all'estremo opposto dei vinili che riproducono
di Riccardo Robecchi pubblicata il 16 Ottobre 2018, alle 15:21 nel canale Audio VideoTeac
38 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPoi ognuno può avere il suo punto di vista su analogico e digitale, qualcuno può dire che lo standard CD è perfetto visti i limiti della natura umana ma... anche per il video si diceva che il FHD era perfetto e che nei giochi 30 fps erano sufficienti. Eppure siamo all'8k a 240Hz...
Certo, invece la registrazione su disco non ha limiti?
A parte che le basse frequenze sono registrate in mono, che per evitare grossi movimenti alle puntine di scrittura e di lettura il suono passa dalla enfasi RIAA che lo comprime, che la separazione fra i canali è relativa, che i torni che incidono i master sono tutto fuorché perfetti, che la risposta in frequenza lato alti è limitata, si può dire che il disco è perfetto.
Se il CD nel tuo esempio è il full-hd, il disco vinilico è la TV in bianconero.
A parte che le basse frequenze sono registrate in mono, che per evitare grossi movimenti alle puntine di scrittura e di lettura il suono passa dalla enfasi RIAA che lo comprime, che la separazione fra i canali è relativa, che i torni che incidono i master sono tutto fuorché perfetti, che la risposta in frequenza lato alti è limitata, si può dire che il disco è perfetto.
Se il CD nel tuo esempio è il full-hd, il disco vinilico è la TV in bianconero.
Ho scritto da qualche parte che il vinile è perfetto? Non mi sembra nemmeno di aver scritto che è superiore al digitale.
Parlando di vinile ti sei dimenticato polvere, muffa, piccoli e grandi graffi, cariche elettrostatiche, hai tralasciato che ad ogni ascolto le alte frequenze si deteriorano, ti sei dimenticato i limiti fisici che limitano la dinamica, per non parlare della scomodità... e dunque?
L'analogico (su vinile, perché esiste anche su nastro) ha molti limiti, ciò non significa che non si possa dire che il limite del suono digitale è la campionatura (tra l'altro aggiungendo che, con il formato HD, questo limite è ormai quasi superato).
Il vinile ha il suo perché ascoltando vecchi lp completamente analogici o dei quali non esiste copia digitale. Per chi ha grandi collezioni e per chi ama quel particolare calore che solo il vinile sa dare, frutto proprio dei suoi limiti. Ma anche per quelli che amano il rito del poggiare un disco sul piatto e lasciargli cadere sopra il braccio, o che apprezzano di poter ascoltare musica ad alti livelli con un oggetto meccanico... in fondo un orologio al quarzo è più preciso di un automatico, però io preferisco il secondo... gusti.
Ed ancora non mi sembra di aver scritto che l'analogico è superiore.
Adesso anche qualche audiofilo comincia ad accorgersi che sta storia del vinile e' una presa in giro. Ma ormai il danno e' fatto.
no grazie, passo
Parlando di vinile ti sei dimenticato polvere, muffa, piccoli e grandi graffi, cariche elettrostatiche, hai tralasciato che ad ogni ascolto le alte frequenze si deteriorano, ti sei dimenticato i limiti fisici che limitano la dinamica, per non parlare della scomodità... e dunque?
L'analogico (su vinile, perché esiste anche su nastro) ha molti limiti, ciò non significa che non si possa dire che il limite del suono digitale è la campionatura (tra l'altro aggiungendo che, con il formato HD, questo limite è ormai quasi superato).
Il vinile ha il suo perché ascoltando vecchi lp completamente analogici o dei quali non esiste copia digitale. Per chi ha grandi collezioni e per chi ama quel particolare calore che solo il vinile sa dare, frutto proprio dei suoi limiti. Ma anche per quelli che amano il rito del poggiare un disco sul piatto e lasciargli cadere sopra il braccio, o che apprezzano di poter ascoltare musica ad alti livelli con un oggetto meccanico... in fondo un orologio al quarzo è più preciso di un automatico, però io preferisco il secondo... gusti.
Ed ancora non mi sembra di aver scritto che l'analogico è superiore.
Per l'esattezza anche a me piace il rito di mettere il disco sul piatto del thorens e ascoltare un buon lp d'epoca, così come non ho orologi al quarzo, però quando si parla a vanvera ci tengo a precisare.
Adesso anche qualche audiofilo comincia ad accorgersi che sta storia del vinile e' una presa in giro. Ma ormai il danno e' fatto.
Vabbè ognuno è libero di fare come vuole, sono anche fotografo e faccio parte di un gruppo dove alcuni lavorano ancora in analogico e una buona stampa in b/n fatta in camera oscura ha un suo perché, però anche lì se se guardano i numeri sono implacabili, il digitale dilaga, ma se una stampa fatta a mano è qualcosa di più vicino ad un'opera d'arte, per un disco si tratta solo di una riproduzione fatta con mezzi diversi, un giradischi o un lettore CD o un riproduttore di files sono sempre mezzi industriali.
no grazie, passo
Per carità 😂
Giusto, ma poi devi precisare anche quando sei tu ad aver interpretato male quanto scritto. Dire che una tecnologia ha un limite o, più precisamente, che lo ha il formato red book, non significa dire che è una tecnologia inferiore come tu mi attribuisci.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Non ho nessun problema a dire che ho frainteso.
Sono partito in tromba perché questa storia del vinile che sarebbe superiore al CD perché non viene campionato mi ha francamente stancato.
Poi lo standard CD è superato da formati più moderni, ma garantisce comunque più sonorità di un vinile.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
😁
Appunto interpretazione non è riproduzione fedele.
Prendiamo un sistema audio monomarca McIntosh, uno Yamaha ed un altro Linn e ascoltiamo su ognuno lo stesso CD.
Conclusione: 3 risultati (interpretazioni) differenti, eppure trattasi di tre marchi di indiscussa fama e di una sorgente digitale.
Nessun impianto audio, diverso da quello utilizzato per la registrazione, offrirà l'esatta rappresentazione di una traccia audio, piuttosto ci si avvicinerà offrendo la propria interpretazione.
La diatriba analogico-digitale ha poco senso di esistere se non per offrire spunto di discussioni tra fazioni.
Personalmente utilizzo il vinile unicamente per l'esperienza di ascolto che mi offre, che ritengo superiore a quella offerta dal lettore CD o dall'ascolto in cuffia (e non parlo di "suono caldo", leggi distorto, o degli scricchiolii che, orrore, si ritiene insiti nel disco nero, bensì di riproduzioni corpose, fisiche e dettagliate). Preciso però che il risultato che ottengo oggi e che mi fa prediligere il 33giri è frutto di anni di affinamenti durante i quali non sono mancate le delusioni che sistemi come questo Teac sono giocoforza limitati ad offrire.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".