Sonos Move 2: ora ci siamo, l'aggiornamento è convincente
Esteticamente sembra non essere cambiato nulla, ma la configurazione dei trasduttori è tutta nuova, con un doppio tweeter angolato per una vera riproduzione stereo. Ora Sonos Move 2 gioca molto meglio le sue carte, sia dentro casa, sia quando è utilizzato come speaker Bluetooth all'esterno. Ecco la nostra recensione
di Roberto Colombo pubblicata il 12 Ottobre 2023, alle 16:26 nel canale Audio Videosonos
Sonos Move è nato, in pratica, come la versione portatile e a batteria di Sonos One, inaugurando la famiglia dei dispositivi Sonos in grado di riprodurre musica lontano dalla presa elettrica, anche in condizioni in cui l'acqua potrebbe fare capolino, come in giardino, in bagno o a bordo piscina.
L'utilizzo dei due dispositivi è però abbastanza diverso e, se è facile che un Sonos One vada spesso a braccetto con un gemello per creare una coppia stereo nelle case degli appassionati Sonos (anche come canali posteriori in configurazione home theater in accoppiata a una soundbar come ARC o Beam), Sonos Move ha avuto probabilmente un utilizzo più solitario. Alla luce di ciò nella seconda generazione del dispositivo, il nuovo Sonos Move 2, i tecnici statunitensi hanno messo mano alla configurazione dei trasduttori, per fare in modo che il nuovo speaker connesso portatile potesse offrire un suono più immersivo anche se utilizzato in solitaria.
Sonos Move 2: il tweeter raddoppia
Lo schema sonoro di Sonos Move prevedeva (come in Sonos One) un woofer e un tweeter, mentre il nuovo Sonos Move 2 raddoppia il tweeter, ponendo i due altoparlanti leggermente angolati verso l'esterno, in modo da fornire una reale esperienza di riproduzione stereo. Ognuno dei tre trasduttori è pilotato da un singolo amplificatore digitale in classe D. I tecnici hanno poi rinnovato le guide d'onda per ottenere un palcoscenico sonoro più ampio.
Gli ingegneri hanno lavorato anche su altri aspetti, prendendo in considerazione i feedback degli utenti relativi al primo modello. Tra le novità troviamo anche una batteria maggiorata che permette di avere fino a 24 ore di riproduzione musicale, contro le 10 del primo modello. È cambiata in modo netto la disposizione dei pulsanti a sfioramento sulla parte superiore del dispositivo, separando i comandi della regolazione del volume da quelli della riproduzione dei brani.
Un importante miglioramento riguarda anche la possibilità di avere una connessione simultanea con Bluetooth e Wi-Fi, con un passaggio senza interruzioni tra una modalità e l'altra, a differenza del primo modello che prevedeva un tipo di connessione alla volta.
Tra i punti fermi troviamo la funzione Automatic Trueplay, che regola il profilo di equalizzazione in base alla risposta dell'ambiente in modo automatico, riconoscendo semplicemente quando il dispositivo viene spostato e il supporto ai comandi vocali. Su questo fronte ora Amazon Alexa e l'assistente vocale che risponde al comando 'Hey Sonos' possono convivere ed essere attivi nello stesso momento.
Sonos Move 2: ora ci siamo, l'aggiornamento è convincente
Sonos Move 2 (bianco) e Sonos Move (nero) sono praticamente identici esteticamente, ma all'interno le modifiche sono importanti
Le differenze con il primo modello sono percepibili a 'orecchio' in modo molto evidente fin dal primo ascolto. La riproduzione dei brani ha guadagnato in spazialità e palcoscenico e ora un solo Move 2 può essere sufficiente per un ascolto immersivo in una stanza, con il vantaggio (rispetto ad altri modelli) di poter essere portato con sé in altri locali (bagno compreso), sul balcone o in giardino. Non solo, anche come 'Cassa Bluetooth' ora Sonos Move 2 ha molte più carte da giocare, sul fronte audio, ma soprattutto su quello dell'autonomia.
La scarsa autonomia era infatti uno dei talloni d'Achille del primo Move quando confrontato con i classici altoparlanti portatili Bluetooth. Non era solo una questione di ore di riproduzione bruta, ma anche di una gestione dello standby non ottimale, che faceva scaricare il prodotto anche quando non in uso per l'ascolto.
Sonos Move 2 non solo ha più che raddoppiato l'autonomia operativa, ma gestisce molto meglio (anche con personalizzazioni via app) il risparmio energetico quando non in uso. Il risultato è che ora è finalmente un prodotto portatile, mentre il primo Move viveva in simbiosi con la sua stazione di ricarica. Quest'ultima è la stessa del modello precedente in termini di dimensioni e contatti, per cui chi ha il primo modello può sfruttare la base già installata (o averne una in due case).
Anche a livello di interfaccia i miglioramenti sono evidenti e l'uso ora è molto più facile. Aver separato i comandi di regolazione del volume e avanzamento delle tracce rende più semplici le operazioni più comuni, che invece prima non sempre riuscivano al primo colpo. Per chi non ne avesse avuto esperienza, il primo Move offriva tre pulsanti a sfioramento: centrale per play/stop e laterali per la regolazione del volume, mentre per andare avanti e indietro con le tracce era necessario tracciare una gesture scorrendo verso destra o sinistra sui tre pulsanti. Gesture scenografica, ma non sempre efficace. Ora i comandi sono più classici, meno minimalisti, ma più funzionali.
Miglioria importante da rilevare a livello di interfaccia è anche la possibilità di sfruttare un doppio assistente vocale, non dovendo più scegliere tra Alexa e Sonos. Il primo è sicuramente più comodo per gestire i compiti e le informazioni quotidiane, oltre che tutte le skill della smart home, mentre l'assistente che risponde a Hey Sonos è molto più granulare nel controllo del sistema audio e nella gestione delle funzioni multiroom e di raggruppamento dei vari speaker, anche se al momento è disponibile solo in inglese.
Sonos Move 2: il prezzo è ancora più elitario
Rispetto al modello precedente il prezzo ha subito un deciso ritocco verso l'alto e ora si attesta a €499. Tale prezzo di listino rende sicuramente Sonos Move 2 una proposta indirizzata principalmente a chi è già utente Sonos e vuole più flessibilità di utilizzo in giro per la casa o sfruttare il proprio sistema anche in esterna, senza precludersi la possibilità di avere una cassa Bluetooth da picnic decisamente performante. In tutti gli ambiti il nuovo modello surclassa il primo e ciò può giustificare l'aumento di prezzo, anche se - lo ripetiamo - il costo probabilmente restringe di molto la platea di questo ottimo dispositivo.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".