Samsung The Wall: presentata la seconda generazione, fino a 292 pollici in 8K

Samsung The Wall: presentata la seconda generazione, fino a 292 pollici in 8K

Si tratta si un display modulare con moduli composti da pixel attivi, in grado di arrivare a una luminosità di picco 2.000 nit. L'approccio modulare permette di scalare facilmente su dimensioni e risoluzioni elevate. Con la nuova generazione di The Wall le misure del display variano da 146 pollici in 4K a oltre 219 pollici in 6K a 292 pollici in risoluzione 8K

di pubblicata il , alle 11:21 nel canale Audio Video
Samsung4K8KMicroLED
 

MicroLED è certamente una delle tecnologie del futuro in ambito TV. Samsung ha presentato la nuova generazione del suo The Wall, apparecchio che aveva stupito già nella sua prima versione l'anno scorso al CES di Las Vegas.

Si tratta si un display modulare con moduli composti da pixel attivi, in grado di arrivare a una luminosità di picco 2.000 nit. L'approccio modulare permette di scalare facilmente su dimensioni e risoluzioni elevate. Con la nuova generazione di The Wall le misure del display variano da 146 pollici in 4K a oltre 219 pollici in 6K a 292 pollici in risoluzione 8K; troviamo poi il processore Quantum Flex a gestire l'upscaling dei contenuti alla risoluzione dello schermo.

Il fatto di essere modulare lo rende una soluzione d'elezione in ambito di architettura e arredamento d'interno, ed è proprio la categoria di architetti e designer di interni che Samsung vuole aggredire con questo prodotto. All'uopo The Wall integra una piattaforma di gestione dei contenuti (denominata Samsung MagicInfo) che consente agli utenti di pianificare e distribuire contenuti su un singolo display o una rete di display The Wall da un’unica regia centrale.

Gli sbocchi per questo tipo di prodotto possono essere molti: l'uso nelle lounge aeroportuali di altissimo livello, nel retail, nelle sale riunione e ovunque possa essere necessario un pannello di grandi dimensioni, molto luminoso con supporto HDR.

7 Commenti
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al13512 Ottobre 2019, 13:43 #1
una parete per avere cr7 in casa
aqua8412 Ottobre 2019, 14:14 #2
Originariamente inviato da: al135
una parete per avere cr7 in casa

con quello che costa ti potrai affittare direttamente Cristiano Ronaldo in carne e ossa per qualche giorno a casa tua
Okkau13 Ottobre 2019, 01:47 #3
Originariamente inviato da: aqua84
con quello che costa...



300.000 dollari
Bradiper13 Ottobre 2019, 08:40 #4
Con 300.000 follari mi compro 150 TV da 70 pollici e ci tappezzo la casa che fa più scena, dove guardi guardi c'è la TV.
Ma che ne sanno questi....
aleardo13 Ottobre 2019, 10:43 #5
Nel caso dei MicroLED la vera difficoltà tecnica sta nel produrre schermi sufficientemente piccoli e dal prezzo non proibitivo per l'utilizzo domestico, quindi questi megaschermi ultracostosi lasciano un pò il tempo che trovano.
xxxyyy13 Ottobre 2019, 14:54 #6
Originariamente inviato da: aleardo
Nel caso dei MicroLED la vera difficoltà tecnica sta nel produrre schermi sufficientemente piccoli e dal prezzo non proibitivo per l'utilizzo domestico, quindi questi megaschermi ultracostosi lasciano un pò il tempo che trovano.


Un equivalente OLED costa un botto di meno... ma e' questione proprio di difficolta' di produzione oppure e' perche' ci sono solo loro che lo fanno?
Pinco Pallino #114 Ottobre 2019, 12:55 #7
Per ora coi LED "inorganici" non riescono a produrre display di ridotte dimensioni.
E costano pure parecchio.
Quindi puntano a queste soluzioni per musei, ecc.

Ma cosa impedisce di produrre moduli OLED con lo stesso concetto?
Penso proprio nulla.
Infatti c'è un'installazione LG nell'aereoporto Incheon in Corea del sud.
Un mega-display curvo composto da 280 pannelli OLED.
Si vede lo stacco tra i pannelli ma penso che non abbiano problemi ad eliminarlo, nel momento in cui gli interessa.

Il vantaggio dei LED inorganici, attualmente, è la luminosità di picco.
Ma certo che 1.000 cd/m2 sono già tanti in un contesto casalingo.

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