Nuovi Pro-Ject T-1, giradischi che guardano al rapporto qualità/prezzo
Si tratta di giradischi con trasmissione a cinghia con telaio in MDF, piatto in vetro sabbiato da 8mm, sottopiatto con cuscinetto principale in acciaio temprato e ottone, con una precisione di 0,001mm. I nuovi giradischi utilizzano un braccio dritto da 8,6" di lunghezza che incorpora lo shell e promette meno vibrazioni dei sistemi con shell intercambiabile. Per la testina Pro-Ject ha scelto MM Ortofon OM 5E
di Roberto Colombo pubblicata il 22 Giugno 2019, alle 10:01 nel canale Audio VideoPro-Ject
L'austriaca Pro-Ject aveva presentato nel mese di maggio i nuovi giradischi della gamma Essential III, costituita da ben sei modelli. In mese di giugno l'azienda punta invece alla fascia dei prodotti ancora più abbordabili, con i nuovi Pro-Ject T-1, che si focalizzano sul rapporto qualità/prezzo.
Si tratta di giradischi con trasmissione a cinghia con telaio in MDF, piatto in vetro sabbiato da 8mm, sottopiatto con cuscinetto principale in acciaio temprato e ottone, con una precisione di 0,001mm. I nuovi giradischi utilizzano un braccio dritto da 8,6" di lunghezza che incorpora lo shell e promette meno vibrazioni dei sistemi con shell intercambiabile. Per la testina Pro-Ject ha scelto MM Ortofon OM 5E, già montata su altre soluzioni dell'azienda.
I prodotti sono distribuiti in Italia da Audiogamma Spa e sono già disponibili ai seguenti prezzi al pubblico:
T1: 275 euro. Si tratta di un giradischi puro.
T1 BT: 325 euro. Questo modello aggiunge la connettività Bluetooth per l'ascolto in cuffia o con casse senza fili e offre pre phono MM incorporato.
T1 Phono SB: 325 euro. In questo caso abbiamo la regolazione elettronica/cambio della velocità e phono MM.
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOnestamente non capisco... Ma questi oggettii oggi non sono solo pezzi da arredamento? il discorso "qualità/prezzo" che senso ha? Costano comunque centinaia di euro e sono chiaramente oggetti per un pubblico di nicchia.
Poi non capisco che senso ha un giradischi oggi (che può avere magari in quel certo fascino retrò forse l'unico scopo nella vita) se poi lo ascolti con le auricolari bluetooth...
Sul lato vendite i dischi in vinile secondo me, oggi come oggi, vendono di più dei CD; mediaworld ed amazon li vendono e c'è tutto un mercato che non sò più quanto sia di nicchia; secondo me la nicchia è il mercato dei CD.
P.S. Bah, io da un anno mi sono capitati una quindicina di giradischi da riparare o da rimettere in funzione, tanta da gente mai vista prima che mi ha trovato col passaparola fra conoscenti; alcuni erano già clienti e avevano sempre in riparazione dei dvd che usavano anche per l'audio (roba con ampli integrati). Me l'han fatti buttare via i dvd Quindi, nel mio piccolo posso dirti che c'è un momento di riesumazione del vintage.
Sul lato vendite i dischi in vinile secondo me, oggi come oggi, vendono di più dei CD; mediaworld ed amazon li vendono e c'è tutto un mercato che non sò più quanto sia di nicchia; secondo me la nicchia è il mercato dei CD.
P.S. Bah, io da un anno mi sono capitati una quindicina di giradischi da riparare o da rimettere in funzione, tanta da gente mai vista prima che mi ha trovato col passaparola fra conoscenti; alcuni erano già clienti e avevano sempre in riparazione dei dvd che usavano anche per l'audio (roba con ampli integrati). Me l'han fatti buttare via i dvd Quindi, nel mio piccolo posso dirti che c'è un momento di riesumazione del vintage.
Concordo quasi su tutto, ti faccio però notare che i giradischi da audiofili sono tutti a cinghia, i techics sono buoni per i DJ.
1)Possedere già una collezione di vinili.
2)Avere voglia di vinili e del fascino feticistico ad essi legato, con copertine grandi, gestualità, annessi e connessi.
Ciò non toglie che un giradischi messo bene con un buon pre phono ed un buon impianto a valle possa ancora dire la sua. Ad un confronto diretto CD vs Vinile, stesso master, il secondo vince di misura. Per soluzioni budget non è una scelta razionale.
La maggior parte dei giradischi per uso hifi attualmente in produzione, sono a cinghia, ma ci sono anche soluzioni a trazione diretta, anche se a prezzi da capogiro.
GLI auricolari, stai attento la grammar police può colpire quando mento te l'aspetti...
https://www.youtube.com/watch?v=u9_kahA_wQo
Ma anche no, per quanto negli ultimi anni ci sia stato un amumento di vendita dei dischi in vinile e una contrazione dei cd, se si vanno a vedere le cifre assolute i dischi in vinle vendono un decimo dei CD.
comunque cercando si trovano articoli interessanti con considerazioni che ha un profano come me non sarebbero saltate in mente:
https://www.musicoff.com/storie/sto...ontro-il-vinile
[I]La musica "vecchia"
Il vinile aveva dei limiti. Questo è vero. Ma erano anche quei limiti a dettare il modo di fare musica.
La durata dei brani e del disco intero, ad esempio.
Il posizionamento dei brani, per cui i più importanti erano messi di solito nei primi solchi di lato A e B (o ancora meglio quelli centrali visto l'errore di tangenza della testina), perché gli ultimi erano riservati a brani con minore complessità dinamica. Si narra che George Martin fosse terrorizzato dal dover mettere "A Day in the Life" come ultimo brano di Sgt. Pepper, con quell'ultimo enorme accordo suonato da più pianoforti; genere di paura ancor più intensa nei dischi di musica classica. [...]
Il tutto significa che la musica nata con certi limiti viene immessa in canali senza più quei limiti e così, a volte, senza controllo e logica artistica. Quindi si fanno suonare le canzoni "di più", il che non significa "meglio"...
Si rischia, inoltre, di venir meno a talune scelte artistiche. La voce di di David Bowie nell'album di Ziggy Stardust vi potrà sembrare migliore, più "fuori", in talune canzoni dopo il remaster odierno. Ma Bowie chiese espressamente al fonico (litigandoci!) di tenere dentro la voce in alcuni brani, quindi che si fa?
Diamo una mano di verde sulla gioconda perché ci pare un po' smorto il paesaggio?
[/I]
Scusa ma non è le (cuffie) auricolari? Devo dire che non mi sono mai interessato particolarmente alla cosa, ma ho sempre dato per scontato questo ragionamento.
Ad ogni modo se le grammar SS vogliono colpirmi, basta leggere uno o due qualsiasi dei miei messaggi per trovare materiale probatorio a bizzeffe, non lo nascondo XD.
L'unica cosa che si salva e' al OM che si puo' cambiare con una 20 sfilandola.
detto questo continuo a non capire il masochismo di proporre nuovi giradischi.
Va bene se ho 2000 vinili, si rompe il giradischi, ne ho bisogno uno nuovo.
E' ok se voglio passare da un plastichino SL-BD21 a qualcosa di piu' serio, per rimanere sul medesimo marchio, un SL-MA1.
Poi se uno si stufa di non aver mai quei cavolo di buchi nel centro del disco (si, e' un problema reale) puo' cacciare 25.000E che ha raggiunto di quotazione un TX1000 naka usato da 40 anni: con una koetsu e due menate i 30KE sono dietro l'angolo.
Questo lo capisco: ho tonnellate di plastica che voglio sfruttare, compro un giradischi (nuovo o usato) in sostituzione.
Ma se vado a comprare dischi oggi mi sembra come quelli che vanno a comprare un tv 8k: un ossimoro.
alcune considerazioni sui vinili
http://allarovescia.blogspot.com/20...nile-vs-cd.html
Il Technics è considerato un giradischi audiofilo, e la questione "audiofili" è spinosa. Il problema è che un trazione a cinghia era alla portata dei produttori cantinari, mentre per la trazione diretta, di qualità, servivano investimenti e know how che non tutti possedevano. Le riviste negli anni 80 spingevano per la trazione a cinghia, negli anni ci si è però accorti che la trazione diretta non era solo roba da dj, purtroppo c'è poi stato l'avvento del cd e i pochi giapponesi che producevano giradischi di qualità a trazione diretta hannk smesso di produrli, con l'eccezione del solo Technics, che aveva una reputazione di prodotto da dj. La realtà è che il Technics era un giradischi straordinario, con un braccio molto buono, venduto a prezzi umani, cosa che per l'audiofilo era inconcepibile...
Di Giradischi c'è una buona produzione che parte da prodotti entry level come questi fino ad arrivare a prodotti eccezionali, sia dal punto di vista della qualità sonora che da quella della costruzione meccanica di altissima precisione, da svariate decine di migliaia di €
Quindi il mercato c'è ed è discretamente florido visto che il "suono" che regala un buon giradischi abbinato a un buon impianto non teme alcun confronto.Anzi !
Certo il Vinile è scomodo perchè ingombrante e deve essere conservato in modo da non prendere troppa polvere,calore, umido e luce diretta.Gli LP Non devono neanche essere impilati l'uno sull'altro altrimenti si corre il rischio di deformarli e devono anche essere "lavati" ......La puntina del giradischi si rovina dopo tot ore....la cinghia del giradischi si deteriora.....
Il digitale lo metti in un piccolo anonimo supporto, non teme polvere, umido.....
Bastano questi pochi argomenti per fermare chi ama il buon suono ?
Credo di no ! L'unico freno reale è il prezzo ! Perchè, come dicevo prima , i Giradischi costano e tanto !Ma se vuoi correre in pista non puoi andare con la Panda e la centralina digitale modificata.....
P.S. La trazione a cinghia è la più usata !! Il technics era straordinario per il suo prezzo e non in assoluto !! Costava poco e quindi era inconcepibile per un audiofilo.....si infatti sono notoriamente stupidi....comprano solo ciò che costa tanto, se costa poco lo scartano..... se non sei stupido non puoi essere un audiofilo !!!
....Oh my God.....
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