Nuovi Pro-Ject T-1, giradischi che guardano al rapporto qualità/prezzo
Si tratta di giradischi con trasmissione a cinghia con telaio in MDF, piatto in vetro sabbiato da 8mm, sottopiatto con cuscinetto principale in acciaio temprato e ottone, con una precisione di 0,001mm. I nuovi giradischi utilizzano un braccio dritto da 8,6" di lunghezza che incorpora lo shell e promette meno vibrazioni dei sistemi con shell intercambiabile. Per la testina Pro-Ject ha scelto MM Ortofon OM 5E
di Roberto Colombo pubblicata il 22 Giugno 2019, alle 10:01 nel canale Audio VideoPro-Ject
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info....Oh my God.....
Preciso che ho un trazione a cinghia. Il coperchio, in plexyglass, una terrina del valore di pochi euro, viene venduto a 600 euro, e mi rifiuto di comprarlo.
Parliamo dei cavi, delle decine di migliaia di euro e che la differenza qualitativa viene decisamente avvertita con i cavi a vista, ma mai in confronto in cieco?
Parliamo della miriade di oggetti assolutamente inutili che vengono venduti a cifre stratosferiche?
Ce ne sarebbero di cose da dire, ma personalmente, già vedere amplificatori o giradischi a centomila euro, per non parlare delle casse la dice lunga su cosa è diventato questo mercato.
La grande furbizia nel mondo audio è avvenuta quando la tecnica è stata sostituita dalla "filosofia", con cui qualsiasi cantinaro poteva improvvisarsi guru e stregone e proporre oggetti "esoterici" a prezzi stellari, senza dover sottostare alle leggi della tecnica e delle misure, ma alla sola legge dell'ascolto, ma mai in cieco, perché in quel caso amplificatorini di serie stracciavano campioni da prezzi esorbitanti.
E mi fermo qui...
Insomma gli audiofili sono stupidi perchè comprano per "filosofia" mentre gli "altri" sono tutti scienziati
Gli audiofili....Sono stupidi e basta !
Mah !?
L'importante è che tu sia in pace con te stesso, non provo manco a ribattere, anzi se vuoi ti do pure ragione.
ok ?
....Oh my God....
Insomma gli audiofili sono stupidi perchè comprano per "filosofia" mentre gli "altri" sono tutti scienziati
Gli audiofili....Sono stupidi e basta !
Mah !?
L'importante è che tu sia in pace con te stesso, non provo manco a ribattere, anzi se vuoi ti do pure ragione.
ok ?
....Oh my God....
Chi cerca la polemica a tutti i costi (e senza alcuna argomentazione, tra l'altro), sei tu.
Tra le altre cose mi metti in bocca frasi mai dette (non ho mai dato dello stupido a nessuno).
Per quanto riguarda la ragione, che tu me la dia o meno non mi cambia di una virgola la vita, anzi, visto il tuo modo di argomentare preferisco che tu mi dia sempre torto, almeno ho la speranza di aver detto cose sensate 😊
non e' proprio cosi'.
innanzi a tutto qui si parla di technics a caso.
technics e' un marchio che ha fatto veramente TANTO nell'HiFi e di giradischi ne ha fatti circa un centinaio.
identificare technics con quel giradischi che penso che voi indichiate e in italietta e0 il massimo per i paninari riconvertiti e' vera tristezza e vi meritate samsung o auna per tutta casa.
Siccome in italia siamo pexxenti per molti il 1200 era un mito per 2 motivi: era in discoteca e costava tanto per un operaio. Con il fatto che e' immediatamente riconoscibile abbiamo fatto tombola.
il 1200 non era male ma non era un gran che.
" nasce per essere strapazzato in discoteca e quindi ha come obiettivo della progettazione un motore che prende velocita' in un quarto di rotazione, una scocca indistruttibile, un'insensibilità al fatto che mettiate sotto un feltro e per permettere la possibilità di montare puntine che praticamente sono dei chiodi arrugginiti. Qualunque cosa gli fate, che non sia una caduta dal 3zo piano, continuera' a suonare come al solito.
In quelle condizioni il technics è l'eccellenza, il vertice. E' il Jean-Claude Van Damme dei giradischi.
Il vantaggio e' che con una sferica suonera' sempre “decentemente” e questo, per chi non sa usare un giradischi, sembra che suoni meglio di un buon giradischi starato. In realta' e' come un trattore"
il problema della trazione e' questo:
una trazione diretta e' succube del fatto che i poli sono pochi.
una trazione a cinghia rende facile disaccoppiare la "polarita" e le vibrazioni.
Si puo' fare un trazione diretta di alto livello ma ci sono dei problemi.
La stessa technics, usando il motore del 1200, un diverso alimentatore, un rotore con piu' massa e un mobile diverso fece almeno 2 giradischi (uno lo citai prima) ad alta fedelta' che in italia, succubi del pompa il pippero e testine sferiche, non caxammo neppure di striscio.
technics faceva molti giradischi superiori al 1200, alcuni che costavano pure meno.
Del resto ho un pioneer (che si vede in foto nel link) che era superiore.
Poi vi erano i pazzi con gli ariston o i micro (bestiole che ancora oggi da usate pesano 130Kg e 30KE) che erano pura esagerazione visto che mai erano tarati decorosamente.
Perche' la cosa tragica e' che su migliaia di impianti trovare uno con una taratura perlomeno decorosa e' RARO.
Cantilever a pacco o in preda a troppo o poco antiskating, puntine che sfracellano come un martello per mancanza di peso e shell orrendamete deformate da viti da idraulico in FERRO... il t4p che mi stava tanto sulle scatole alla fine e' stato una soluzione.
Il braccio utilizza uno shell intercambiabile, il che significa che è possibile utilizzare vari shell e dopo averci installato le testine, poterle sostituire in pochi secondi, a differenza degli altri giradischi che obbligano ad una completa ritaratura ad ogni sostituzione, togliendo di fatto la voglia di effettuare questa operazione di frequente.
Si tratta di un braccio molto ben costruito, basti pensare che è possibile regolare il VTA durante la riproduzione (e molti braccetti "audiofili" nemmeno lo prevedono).
Ho visto in rete un filmato simpatico, una volta bilanciata la testina, veniva appoggiato sullo shell delicatamente un quadratino di carta di mezzo cm, ed il braccio immediatamente si abbassava, questo per dare l'idea della qualità costruttiva del braccio.
Che poi venisse usato da DJ per la sua robustezza, il suo prezzo e per la velocità di avvio data dalla trazione diretta, non ne modifica la qualità e la possibilità di dotarla di testine dal taglio dello stilo diverso (a proposito, esiste una AT osannata dagli audiofili, con taglio elittico... a poche decine di euro), e di qualità e costo differenti, ovviamente considerando la giusta cedevolezza e massa, in rapporto a quella del braccio.
Tra le altre cose mi metti in bocca frasi mai dette (non ho mai dato dello stupido a nessuno).
Per quanto riguarda la ragione, che tu me la dia o meno non mi cambia di una virgola la vita, anzi, visto il tuo modo di argomentare preferisco che tu mi dia sempre torto, almeno ho la speranza di aver detto cose sensate 😊
Si vede che hai problemi di dislessia.....
Oppssss...Dimenticavo: hai ragione !!
Oppssss...Dimenticavo: hai ragione !!
Ma ti sei fatto un nick nuovo fiammante appositamente per flammare ?
Io li ho tenuti anche se non li uso da decenni, ma ci ero troppo affezionato per venderli...
Si tratta di un braccio molto ben costruito, basti pensare che è possibile regolare il VTA durante la riproduzione (e molti braccetti "audiofili" nemmeno lo prevedono). .
Andando a memoria sul 1200 il vta era regolabile con una corona attorno al basamento del braccio.
Giusto per capire quanto e' importante la variazione del VTA su un discorso HiFi, una variazione di un intero cm porta ad una variazione di decimi di grado. Fate i conti con i sin io vado ad occhio.
Praticamente irrilevante se teniamo conto che dischi perfettamente piani sono una piccola percentuale. Basta una piccola variazione della taratura del braccio per avere variazioni nettamente superiori dei parametri di tracciamento.
Allora perche quasi tutti tutti i piatti da DJ hanno la regolazione dell'altezza, non solo il 1200?
LA risposta e' semplice.
I DJ hanno la necessita' di sganciare il disco dal piatto e per farlo usano un feltrone bello spesso.
Come peggiorativo alcuni ne usano uno sottile direttamente sull'alluminio. Questo cambia l'angolo di molto, addirittura di diversi centimetri sotto il pickup ma non e' questo il problema dei sordi.
Ogni cane che si autonomina DJ ha la sua ricetta speciale di mat e quando arriva davanti ai giradischi ci infila il proprio tappetino.
Anche se chi va in disco e' generalmente sordo vediamo perche serve tanto: molte testine buldozer per DJ sono bassine per limitare di distruggere il cantilever quando si va in retro e il peso solitamente settato un po allegro per evitare deragliamenti abbassa ancora di piu' il volo, aggiungete il mat sotto e i dischi tenuti male per via del trasporto a seguito del cambiatore di dischi, e abbiamo appena spanciato.
Saranno sordi, ma una testina che appoggia sul vinile si sente eccome.
Il problema si risolve alzando la base del braccio con una rotella.
Ecco spiegato perche un braccio SME con una koetsu su di un ariston (se volete buttare qualche 10KE nella stufa) non ha un sistema di regolazione dell'altezza: non serve. Abbiamo dischi ben tenuti, il mat originale, la testina ben tarata eccetera.
Mentre invece il cambiadischi che che pesta sul piatto usando vinili di M, con una sferica, con dei mat che sembrano un caprone e poca eleganza nel mettere le mani sui dischi abbisogna una regolazione.
Poi che il 90% DJ non sappiano neppure come si regola un piatto e' tutt'altro paio di maniche.
PS
per un audiofilo un'ellittica e' solo la puntina piu' economica del mondo. Una sferica non e' considerata, va bene per la fonovaligia e per i DJ.
Ci sono decine di tagli a salire, l'unico motivo per parlare molto bene di un'ellittica e' non saper tarare il giradischi: piu' la puntina e' complessa piu' ha bisogno di essere precisa. Altrimenti una testina complessa suona peggio di una sferica, ma non solo:
Una sferica, stereofonia a parte, suona anche montata a 90 con il davanti verso il centro del disco. Se lo fai con una VDH hai appena messo un cutter sul disco che ha fatto bellissimi, microscopici, profondi, trucioli di vinile... addio musica.
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