Netflix in cerca di traduttori per le proprie serie TV: 500 dollari a puntata. Ecco come candidarsi
HERMES è la nuova piattaforma di Netflix che permette a chiunque di candidarsi come possibile traduttore delle serie TV o dei film trasmessi in streaming sul portale. Per ogni minuto l'azienda pagherà 12 dollari. Ecco come candidarsi.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 04 Aprile 2017, alle 18:21 nel canale Audio VideoNetflix
Netflix è in cerca di traduttori per i propri film e serie TV. E' quanto emerge dal lancio della nuova piattaforma HERMES per il reclutamento di personale da utilizzare nella traduzione dall'inglese all'italiano dei nuovi contenuti multimediali che l'azienda ha intenzione di portare sulla piattaforma. Ecco dunque che chiunque conosca l'inglese molto bene potrà candidarsi per essere assunto in Netflix, pronta ad espandere il proprio catalogo con sempre più contenuti destinati ad un numero sempre maggiore di mercati a livello internazionale dove è già presente in oltre 200 stati.
Come ci si può candidare per Netflix? Il tutto risulta quanto mai semplice visto che gli utenti che vorranno inoltrare la propria candidatura all'azienda non dovranno fare altro che registrarsi direttamente sul sito ufficiale di HERMES. In questo caso Netflix, come è lecito attendersi, pone dei limiti necessari per il ruolo di traduttore. In primis la necessità di avere un'ottima padronanza con la lingua inglese oltre alla capacità di tradurre in italiano le espressioni idiomatiche anglofone. Non è tutto perché si dovrà essere a conoscenza anche di come realizzare sottotitoli accettabili da un punto di vista tecnico.La candidatura consisterà anche nell'effettuare la traduzione di due filmati da concludere entro un'ora e mezza di tempo. In questo caso Netflix valuterà la prova con uno specifico punteggio che non potrà essere inferiore ad 80/100.
Una selezione chiaramente dura e quanto mai specifica che permetterà di standardizzare le procedure di selezione per tutti gli utenti che vogliono provare a candidarsi. E' chiaro che in tal modo tramite HERMES si eviteranno le annose e lunghe selezioni con l'analisi delle esperienze e certificati di difficile realizzazione in tutti i paesi in cui Netflix è attivo. L'azienda riuscirà invece a realizzare una prima importante selezione per poi valutare singolarmente ogni persona. Se i candidati riusciranno ad ottenere il punteggio richiesto potranno far parte della squadra di Netflix e in questo caso potranno lavorare alle loro traduzioni anche da casa con uno stipendio che in media si aggira sui 12 dollari al minuto che equivalgono a circa 500 dollari per ogni singola puntata di una serie TV.
56 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info500 $ a puntata (45' in media) ovvero 12 $ a minuto sono un gran bel pagare, non ci piove.
E pensa che 12 euro in Italia molti non li guadagnano manco in un'ora, e qui te li offrono al minuto, 60 volte di più, lavorando da casa, e magari puliti o esentasse...! Veramente non è proprio così, perchè il tempo su cui si è pagati è quello di scorrimento del movie in tempo reale e non quello passato al computer per traduzione ed inserimento sottotitoli, ma se sei così bravo da riuscire a tenere il passo in Real Time... diventi davvero un riccastro. Però qualcuno riesce a fare qualcosa di simile più o meno bene (professionisti di traduzioni simultanee nei congressi e conferenze di lavoro).
Però hai idea di che livello di padronanza devi avere delle lingue dei paesi anglofoni (non solo Inghilterra)? Non so se bastano una quindicina di anni vissuti tra Gran Bretagna e Stati Uniti (oltre ad altrettanti vissuti in Italia).
Se non hai almeno questo tipo di esperienza capisci ben poco delle mezze frasi e parole smozzicate e delle espressioni più o meno popolari o locali per non dire dialettali pronunciate nei concitati eventi di un film, in particolare di azione, il tutto più o meno coperto da rumori di fondo o ambientali, magari aiutandoti con la comprensione di mimiche facciali e gestualità del corpo degli attori, oltre che con la previsione delle frasi che come logica ti aspetti che dicano, cosa che il nostro cervello preelabora istintivamente solo se sei in grado di pensare istintivamente nella lingua che ascolti.
E non basta, perchè il tradotto deve anche rispettare il sincronismo di una tempistica di esposizione e di leggibilità temporale dei sottotitoli inseriti (è notorio che le lingua inglese è assai più sintetica dell'italiana)!
Se te la senti, fai pure, io non ho i requisiti.
Ma rimane comunque un ottimo compenso, certo.
Ma rimane comunque un ottimo compenso, certo.
Ma infatti, siamo molto lontani. Io conterei almeno dieci volte tanto (10 minuti per tradurne uno): molto probabilmente ben di più, se devi fare un buon lavoro.
E pensa che 12 euro in Italia molti non li guadagnano manco in un'ora, e qui te li offrono al minuto, 60 volte di più, lavorando da casa, e magari puliti o esentasse...! Veramente non è proprio così, perchè il tempo su cui si è pagati è quello di scorrimento del movie in tempo reale e non quello passato al computer per traduzione ed inserimento sottotitoli, ma se sei così bravo da riuscire a tenere il passo in Real Time... diventi davvero un riccastro. Però qualcuno riesce a fare qualcosa di simile più o meno bene (professionisti di traduzioni simultanee nei congressi e conferenze di lavoro).
Però hai idea di che livello di padronanza devi avere delle lingue dei paesi anglofoni (non solo Inghilterra)? Non so se bastano una quindicina di anni vissuti tra Gran Bretagna e Stati Uniti (oltre ad altrettanti vissuti in Italia).
Se non hai almeno questo tipo di esperienza capisci ben poco delle mezze frasi e parole smozzicate e delle espressioni più o meno popolari o locali per non dire dialettali pronunciate nei concitati eventi di un film, in particolare di azione, il tutto più o meno coperto da rumori di fondo o ambientali, magari aiutandoti con la comprensione di mimiche facciali e gestualità del corpo degli attori, oltre che con la previsione delle frasi che come logica ti aspetti che dicano, cosa che il nostro cervello preelabora istintivamente solo se sei in grado di pensare istintivamente nella lingua che ascolti.
E non basta, perchè il tradotto deve anche rispettare il sincronismo di una tempistica di esposizione e di leggibilità temporale dei sottotitoli inseriti (è notorio che le lingua inglese è assai più sintetica dell'italiana)!
Se te la senti, fai pure, io non ho i requisiti.
Ma che caspita dici. 15 anni? Mi è bastato un anno fuori per parlare, capire (e pensare) a livello di chi è madrelingua (perfino con gli scozzesi che sono incomprensibili) E come me, che non sono certo speciale, molti miei colleghi. Specialmente se si vive all'estero da molto giovani.
Naturalmente, bisogna avere delle solide conoscenze di base, ma almeno non c'é il problema delle varie pronunce.
ahahahahaahahahahah
Naturalmente, bisogna avere delle solide conoscenze di base, ma almeno non c'è il problema delle varie pronunce.
Magari a wordreference...
Lo dico subito, ho una prima laurea in lingue e letterature straniere. Conoscenze linguistiche, Inglese e Giapponese, sicuramente proverò a fare il test per trovare un lavoro extra.
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