Negli USA sono contenti di vendere televisori sottocosto

Negli USA sono contenti di vendere televisori sottocosto

Sul mercato americano i profitti dalla vendita di hardware nel mercato TV sono a picco. La gallina dalle uova d'oro è la pubblicità veicolata dai televisori connessi e i marchi stanno facendo di tutto per ampliare la propria base utenti, anche a costo di non fare profitti dalla vendita dei prodotti

di pubblicata il , alle 08:51 nel canale Audio Video
 

Citiamo spesso i dati Omdia, ma l'istituto di ricerche organizza anche diversi approfondimenti verticali decisamente interessante. Le proiezioni presentate durante il webinar 'Connected TV' ci permettono di andare al di là dei semplici dai di vendita, ma di dare uno sguardo a tutto tondo a tutti i ricavi legati al mondo delle TV.

Si scoprono dati interessanti, come quello che dice che negli USA sono contenti di vendere televisori in perdita. Ma andiamo con ordine e partiamo dall'inquadrare il tema.

Calano i profitti della vendita di hardware, crescono quelli pubblicitari

Al centro dell'incontro con gli esperti Omdia c'erano i televisori connessi e in particolare il tema della pubblicità da essi veicolata. Rispetto al vecchio modello di business della TV lineare (via etere o cavo), oggi le fonti di guadagno legate alle pubblicità di sono moltiplicate e diversificate, seguendo quando fatto dalle piattaforme che permettono di fruire dei contenuti.

Accanto alla televisione tradizionale, oggi gli schermi connessi permettono di visualizzare i contenuti degli OTT (On Demand, ma anche Live), ma anche dei servizi di video streaming (YouTube su tutti) e dei social, con in testa la galassia Meta e TikTok.

La TV lineare ha visto il suo picco di guadagni nel 2021, iniziando poi una progressiva discesa. Questa decrescita è stata ampiamente compensata dalla crescita di due segmenti: da un lato l'advertising all'interno delle piattaforme video non-social e dall'altro gli abbonamenti ai servizi video online. I video social crescono e nel caso di TikTok vedono tassi di crescita fortissimi, tanto da aver raggiunto il volume di affari della TV tradizionale.

Interessante notare come YouTube sia in testa ai servizi video utilizzati in molti importanti Paesi, ma come il suo giro d'affari sia molto inferiore a quello degli altri servizi. Netflix, che è il servizio video on demand che forse viene in mente per primo, non primeggia in nessun mercato, mentre in molti Paesi la seconda piattaforma video più utilizzata sono i Reel di Instagram.

Il giro d'affari della pubblicità sui televisori connessi rappresenta la vera gallina d'oro del settore, con il profitto generato dalle vendite di hardware destinato sempre di più a rappresentare una fetta marginale, soprattutto in alcuni Paesi come gli Stati Uniti.

I numeri sono impietosi: la vendita di hardware offre un margine inferiore all'1%, mentre i profitti legati all'advertising superano il 60%. Qui la situazione varia da mercato a mercato: in particolare il mondo della pubblicità genera ricavi altissimi nel continente nordamericano. I consumatori statunitensi e canadesi sono molto abituati alla pubblicità e non ne sono infastiditi. Al contrario, ad esempio, gli europei mal sopportano l'eccesso di pubblicità e a volte preferiscono pagare abbonamenti pur di non vederla. Inoltre il mercato statunitense della pubblicità in TV è più deregolamentato e vede introiti molto alti da alcuni settori, come quello dei prodotti farmaceutici, mentre i medicinali vedono nell'Unione Europea forti limitazioni in termini di possibilità pubblicitarie.

Questo ha portato al fatto che negli Stati Uniti si vendono televisori in perdita, ma senza che la cosa rappresenti un problema per i big. L'importante è allargare la base utenti e veicolare la pubblicità attraverso i propri televisori connessi, incassando una fetta dei ricavi. Questo spiega anche la ricorsa a sistemi operativi in cui i produttori hanno una partecipazione diretta (l'esempio di Philips con Titan OS è lampante). Spiega anche la nascita del recente Ventura OS (che ha visto anche la partecipazione di Sonos) sviluppato da The Trade Desk, una realtà che è un colosso del programmatic advertising. Ottimizzare target, velocità di caricamento e ricavi (come avviene oggi sul web) sarà sempre più un tassello fondamentale nel mercato TV.

Alla luce di questo non stupisce che il colosso del retail Walmart abbia acquisitoVizio nel febbraio di quest'anno: l'accoppiata rappresenta già il primo player del mercato nordamericano, superando Samsung. L'Eldorado qui è rappresentato dall'unire pubblicità e conversioni dirette in acquisti: vendere un televisore in perdita non è un problema se si accresce la base utenti a cui mostrare annunci pubblicitari e che acquista direttamente tramite essi dal proprio TV. Naturalmente, affinché la catena del valore non venga interrotta, servono altri tasselli, tra i quali la possibilità di effettuare pagamenti tramite il proprio televisore in modo rapido e facile, ma anche sicuro e a prova di truffa.

Se già non lo fosse, i dati di Omdia raccontano una verità chiara: anche il televisore è sempre più una commodity.

14 Commenti
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omerook01 Dicembre 2024, 09:28 #1
Ma ti dovrebbero pagare loro per vedere quella spazzatura della tv americana.
Praticamente 24 ore di pubblicità no stop a sprazzi interrotta da qualche minuto di programmazione televisiva.
Kyo7201 Dicembre 2024, 09:37 #2
Siccome sanno che tutti (suppongo quasi tutti) tengono disattivato l'Hbb (perche' lo usano principalmente per la pubblicita') hanno trovato la soluzione: alcune emittenti durante la pubblicita' riducono il quadro, mettendo pubblicita' ai lati, esattamente come avviene anche con l'Hbb attivato. E niente...per questi la pubblicita' e' diventata una ossessione...devono "raggiungere" la gente in tutti i modi possibili!
aqua8401 Dicembre 2024, 09:42 #3
Originariamente inviato da: Kyo72
Siccome sanno che tutti (suppongo quasi tutti) tengono disattivato l'Hbb (perche' lo usano principalmente per la pubblicita') hanno trovato la soluzione: alcune emittenti durante la pubblicita' riducono il quadro, mettendo pubblicita' ai lati, esattamente come avviene anche con l'Hbb attivato. E niente...per questi la pubblicita' e' diventata una ossessione...devono "raggiungere" la gente in tutti i modi possibili!


Ok, io di preciso non lo so, ma posso anche immaginare che sia davvero così.
La questione secondo me è un altra, e cioè SE queste società PAGANO, e PAGANO TANTO per ficcare le pubblicità ovunque e ad ogni orario e in ogni canale suppongo che avranno un ritorno economico.

Altrimenti dubito davvero che spenderebbero milioni in una cosa che sanno non guarderà nessuno ma soprattutto non acquisterà nessuno.
barzokk01 Dicembre 2024, 10:00 #4
Articolo complottista
e commenti complottisti
Paganetor01 Dicembre 2024, 10:04 #5
Concordo. Anche io ho disabilitato l'HBB perché se voglio usare la app di un broadcaster allora ci clicco sopra, ma se devo sorbirmi rimpicciolimenti di schermo o altre ciofeche OLTRE alla pubblicità convenzionale, allora no.

Oltretutto da noi ci sono anche le pubblicità in sovraimpressione che si fanno sempre più invasive, e quelle non puoi saltarle o ignorarle...
zbear01 Dicembre 2024, 10:27 #6
Ahahahahaha ... a dimostrazione che se il prodotto costa poco (o è gratis), il prodotto sei tu. Comunque a me la cosa aggrada: posso comprare a prezzi contenuti, per poi tenere il TV COMPLETAMENTE scolegato da internet, e usare box andoid con root e filtri sulla pubblicità. Oggi si trovano TV di ottima qualità da 300 a 700 euro: basta tenerli lontani dalla rete e vai ....
Micene.101 Dicembre 2024, 13:03 #7
ah magari...mai connesso la tv a internet...connessa a un pc che fa tutto...
giuvahhh01 Dicembre 2024, 14:46 #8
su internet solo per gli aggiornamenti, per il resto cé'kodi.
agonauta7801 Dicembre 2024, 16:08 #9
Vendere sottocosto non significa regalare . Significa che fatto 1000 il valore di una TV , la vendono a 800
Unrue02 Dicembre 2024, 10:35 #10
Originariamente inviato da: agonauta78
Vendere sottocosto non significa regalare . Significa che fatto 1000 il valore di una TV , la vendono a 800


Ma va? Io pensavo volesse dire che ti pagavano per averla.

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