JBL Soundgear Sense: contatto costante con il mondo, ma ottima qualità audio
JBL Soundgear Sense sono auricolari True Wireless Stereo completamente aperti, che non bloccano i suoni esterni per essere sempre in contatto con il mondo attorno a noi. Grazie al driver dinamico di grandi dimensioni offrono un suono decisamente interessante
di Roberto Colombo pubblicata il 29 Marzo 2024, alle 08:45 nel canale Audio VideoJBL
In questi anni gli auricolari true wireless stereo si sono evoluti in diverse direzioni: dapprima si è andati nella direzione della miniaturizzazione, per migliorarne l'ergonomia, poi si è cercato di migliorare la qualità sonora e poi ci si è mossi per rendere sempre più efficace l'isolamento dal mondo esterno, tramite le tecnologie di noise cancelling.
Proprio quest'ultime hanno raggiunto in breve livelli molto alti, con in alcuni casi il totale isolamento dai rumori ambientali. Si tratta di una caratteristica che molti ricercano per avere viaggi confortevoli in aereo e in treno o per sfuggire al frastuono dei luoghi affollati, ma che non può essere sempre applicata.
A volte (ad esempio se si cammina per strada, se si corre o si va in bicicletta) è necessario, per questioni di sicurezza, avere un contatto diretto con il mondo esterno. In altri casi è necessario poter sentire per persone attorno a noi e poter interagire con esse senza dover togliere le cuffie. Per queste situazioni le cuffie dotate di noise cancelling offrono l'apposita modalità ambiente, che re-immette negli auricolari tutti quei suoni che generalmente verrebbero filtrati dall'isolamento attivo e passivo.
Si tratta comunque di un contatto con la realtà mediato, che a non tutti piace e chi spesso risulta poco naturale. Sono nati così gli auricolari TWS aperti, che si posizionano agli antipodi di quelli con cancellazione attiva del rumore.
In principio questo segmento era coperto quasi esclusivamente dagli apparecchi a conduzione ossea, molto indicati per la riproduzione delle voci, ma meno efficaci sul fronte della riproduzione dell'intero spettro sonoro, come richiesto invece dai brani musicali.
Sono venute poi proposte alternative, come gli 'auricolari col buco' (Sony Link Buds) e altre proposte, che invece posizionano un driver di più grandi dimensioni all'ingresso del canale auricolare, ma senza occluderlo e lasciando passare così i suoni esterni.
Appartengono a questa famiglia anche i nuovi JBL Soundgear Sense, presentati durante l'edizione 2023 di IFA a Berlino e che abbiamo utilizzato per qualche mese in diverse situazioni.
JBL Soundgear Sense: ottima resa sonora
JBL non ha lesinato sulle dimensioni del driver per i suoi JBL Soundgear Sense, visto che esso va a posizionarsi più lontano di quelli generalmente utilizzati per gli auricolari. All'interno di JBL Soundgear Sense troviamo infatti un driver dinamico da ben 16,2 millimetri. Il suono è incanalato in modo da non trapelare all'esterno e assicurare la massima privacy e il fatto di non disturbare le persone attorno a noi. Il suono non è certamente paragonabile a quello di grosse cuffie circumaurali o agli auricolari in-ear top di gamma, ma se la gioca a viso aperto con cuffie on-ear e con TWS di fascia media.
In particolare ritroviamo la classica firma sonora JBL con bassi enfatizzati e equalizzazione a V, in linea con quello che si aspettano i clienti quando comprano un prodotto del marchio statunitense.
Gli auricolari sono composti da un corpo in plastica di forma arrotondata e di un archetto semirigido che passa dietro il padiglione auricolare, offrendo un supporto saldo e un ottimo aggancio, anche perché è fornito di un meccanismo a molla che 'pinza' leggermente l'orecchio. La pressione della molla è progettata molto bene e da un lato permette un aggancio saldo, ma senza dare fastidio, anche se si indossano gli auricolari per lungo tempo.
Gli auricolari inclinati verso i due estremi
L'ergonomia è resa ottima anche dal fatto che il corpo può essere inclinato in 4 posizioni verso l'alto o il basso. Questo permette di trovare sia la posizione migliore dal punto di vista dell'aggancio, sia da quello della resa sonora, ponendo il driver nella corretta direzione in linea con il canale auricolare. In più spingendo al massimo il corpo verso l'alto si ottiene un ulteriore effetto 'pinza' che - a scapito di pochissima perdita dal punto di vista sonoro - permette una aggancio molto saldo anche in presenza di movimenti bruschi della testa, come negli sport concitati.
Inoltre la confezione include un collarino in materiale flessibile a cui è possibile agganciare gli auricolari, per una maggiore sicurezza e per tenere le cuffie al collo quando non indossate sulle orecchie. Sebbene siano auricolari pensati per essere indossati sempre, senza essere tolti anche quando non viene riprodotta musica, avrebbe fatto comodo un sensore di prossimità per rilevare quando sono indossati o meno e bloccare la musica di conseguenza.
Rispetto agli auricolari in-ear le dimensioni maggiorate si fanno sentire solo quando ci si appresta a riporle nella custodia, decisamente più grande in questo caso. Per avere un'idea, parliamo di una custodia di ricarica che è grande praticamente il doppio rispetto ai modelli in-ear più compatti. I bordi arrotondati e lo spessore non eccessivo la rendono comunque abbastanza tascabile, discorso vero anche per il peso di 69,5 grammi (13,1 grammi invece per gli auricolari). All'interno della custodia troviamo una batteria da 600mAh, che permette 3 ricariche complete degli auricolari, portando l'autonomia totale a 24 ore.
Si tratta di auricolari pensati anche per gli sport all'aria aperta e offrono certificazione IP54 contro l'ingresso di acqua e polvere. In particolare, sul fronte dei liquidi, non temono sudore e pioggia lieve.
Ogni auricolare è dotato di due microfoni per captare al meglio la voce durante le chiamate telefoniche, con buoni risultati in condizioni di utilizzo standard. La connettività Bluetooth 5.3 porta in dote funzionalità avanzate, come la connessione Multipoint che permette di avere contemporaneamente due dispositivi connessi agli auricolari (ad esempio portatile e smartphone): naturalmente, poi, il flusso audio riproducibile è quello di un dispositivo alla volta, ma il vantaggio è quello di poter usare JBL Soundgear Sense per lavorare al PC e rispondere a eventuali chiamate sul telefono senza dover cambiare apparecchio.
JBL Soundgear Sense sono compatibili con l'app JBL Headphones, che mette a disposizione informazioni sullo stato di carica delle cuffie e della custodia (quando gli auricolari sono nel case aperto). Più in basso c'è poi la scheda dell'equalizzatore, con diversi profili preimpostati e la possibilità di salvare i propri preferiti.
Gli auricolari offrono controlli touch personalizzabili tramite l'app: con combinazioni di serie di tocchi o pressione prolungata è possibile da un lato gestire la riproduzione musicale e dall'altra il volume, oltre ad attivare l'assistente vocale. I comandi disponibili sono completi, ma non personalizzabili (si può scegliere quale gruppo di funzioni assegnare a ogni lato, ma non cambiare i singoli comandi).
È poi possibile commutare tra modalità audio e video, con da un lato la qualità audio in cima alle priorità e, invece, la minima latenza dall'altro, regolare il bilanciamento destra/sinistra, modificare la lingua dei riscontri vocali, impostare un limite massimo per il volume, selezionare il tempo di time-out quando non in uso e attivare la funzione 'Trova i miei auricolari'.
Con un prezzo di listino di 149 €, JBL Soundgear Sense non sono certamente un prodotto 'primo prezzo', ma viste le caratteristiche tecniche possono risultare molto interessanti per un ampio spettro di utenti ed esigenze. Chi cerca una buona qualità del suono unita al design totalmente aperto le apprezzerà. Un paio di esempi possono essere: da un lato chi le vuole usare durante gli sport all'aria aperta restando in contatto con il mondo esterno, ma con una qualità superiore ai dispositivi a conduzione ossea; dall'altro chi cerca un dispositivo audio da usare in casa e ufficio senza restare isolato dal resto della famiglia (e dal campanello/citofono) e dei colleghi, sempre potendo contare su una riproduzione audio piacevole (anche se naturalmente non ai livelli delle cuffie Hi-End).
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