DVB-T2, un sito spiega tutto: roadmap dello switch off, bonus TV e come capire se hai la TV giusta
"Nuova TV Digitale" è il sito del MISE che illustra tutte le fasi del passaggio del Digitale Terrestre al DVB-T2, ma anche come capire se hai una TV già pronta o se puoi ottenere il bonus TV da 50 euro per acquistare un decoder o un nuovo televisore.
di Manolo De Agostini pubblicata il 22 Novembre 2020, alle 09:31 nel canale Audio Video
110 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoProprio per questo o vendiamo tanto o produciamo come la Cina. Non ci sono alternative. Le chance di sopravvivenza sono campare come agenti di vendita di prodotti altrui o produrre. Un prodotto duraturo come 30 anni fa oggi non ha mercato. Una azienda deve rinnovare la propria linea quasi annualmente per rimanere nel mercato. Ripeto non discuto che ciò non sia ambientalmente sostenibile con tutte le conseguenze del caso ma ad oggi qualsiasi alternativa significherebbe il collasso totale.
Vabbè scusa ma che c'entra... questo lo faccio anch'io ma perché abbiamo questo hobby. Sostanzialmente ci piace smontare e cercare di riparare ma non è che si può pretendere che tutti abbiano capacità del genere o anche solo che sia attrezzati a farlo. Inoltre ormai i prodotti per avere le certificazioni sono talmente blindati da non essere riparabili. Per dire l'altro giorno dovevo riparare un alimentatore di un filo di lucine di natale... al 99% una banalità ma quando l'ho aperto mi sono reso conto che per essere certificato per l'esterno dentro era stato riempito di resina non conduttiva e quindi è completamente impossibile ripararlo. D'altra parte per uno come me che lo smontava e magari risaldava un cavetto rotto non riempirlo di resina significava che se anche solo aveva la minima crepa ed entrava l'acqua poteva fare grossi danni.
Ti ammiro e non è una presa per il culo. Ti ammiro perché ci credi. Io non spenderei mai risorse in questo senso per il semplice fatto che non ritengo minimamente possibile che l'italiano medio possa arrivare a un livello culturale tale da comprendere certe cose. Diamine praticamente dovresti rivoluzionare completamente la mentalità di un intero popolo. Secondo me vai a fare il martire ma buona fortuna spero vivamente che te o qualcuno come te possa farcela anche se, secondo me, non c'è la minima speranza.
Mah su questo non lo so... forse avverrà veramente ma non così a breve. Penso che se 78 è l'anno di nascita (e anche io sono appena più giovane) la nostra generazione difficilmente vedrà un tale scenario. Però che dire... vedremo...
Una volta mi piacerebbe venirci a Milano... se ne sente tanto parlare che mi piacerebbe farmici un giro. Per il resto ripeto... ben venga l'ecologia. Non sono contro sia chiaro penso solo che spesso viene usata più per marketing che perché le industrie ci tengano veramente.
Non servono pec o raccomandate cartacee.
Quella per l'anno 2021 è da inviare entro il 31 gennaio.
Il link corretto è questo: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/agevolazioni/canone-tv/dichiarazione-sostitutiva-invio-online"]Dichiarazione sostitutiva (invio online)[/URL]
Ovviamente da usare solo se https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/agevolazioni/canone-tv/faq-canone-tv"]le premesse sono valide[/URL].
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/agevolazioni/canone-tv/dichiarazione-sostitutiva-canone-tv"]Certamente è preferibile online[/URL], ma ci sono persone che sono impossibilitate e perciò la cara vecchia raccomandata a Torino è sempre valida, nonché la Pec o un intermediario abilitato all'invio telematico.
Vero, va fatta ogni anno.
Anche economicamente cosa porta al nostro Paese rivendere tv e dvb-t2 prodotti in Cina? Tutta l'Europa dovrebbe rimboccarsi le maniche e capire che bisogna rivedere i nostri mercati e le nostre produzioni. Più compriamo roba da loro, più loro si arricchiscono e acquisiscono quote di mercato (praticamente per certi articoli sono loro i leader ormai). Ormai siamo una succursale che rivende con piccoli margini, cercando di stare a galla. Il silenzio e la resilienza della Cina è la nuova frontiera della guerra combatutta senza armi.
Non ho avuto tempo di espandere il discorso, ma anni fa era molto più facile reperire ricambi (anche per le TV). Perciò anche chi non ha manualità poteva ricorrere ai centri assistenza che riuscivano a riparare le cose con cifre oneste. Ora non è più conveniente e non ti viene neppure proposto. Costa meno cambiare la TV o il decoder. Questo perché si vendono prodotti nati con la data di scadenza programmata e fatti in modo per non essere più riparati. Oggi si cambiano in toto i pezzi e le schede, una volta si riparavano proprio i componenti della scheda. Non è una differenza da poco. Perciò ritengo pericoloso per tutti noi continuare questa politica dello spreco perché già siamo una succursale cinese, se poi favoriamo il continuo ricambio dei prodotti loro guadagneranno un casino, si rafforzerà la loro economia e noi diventeremo sempre più servi dell'economie asiatiche. La questione ambientale è in più, anche se dovrebbe essere primaria, ma si sa, la gente preferisce lamentarsi e usare la macchina per andare a comprare il pane.
Devo crederci perché altrimenti siamo un Paese finito che veramente diventerà una colonia di altri. Se non ripartiamo dalla cultura che tutti allontanano come la peste non avrà nemmeno senso proporre tecnologie innovative. Anni fa avevo letto una notizia dove si diceva che l'Italia è usata come riferimento per la vendita dei telefonini. Il che denota un tasso in ignoranza molto alto. Praticamente ci sono persone che hanno dispositivi incredibili, pagati cifre astronomiche, che manco sanno usarli. Forse al 5% come il loro cervello. Inoltre continuano a cambiarli spesso. Ora questa è una cosa volontaria e dipende dalla cultura del Paese, al ribasso, mentre per le TV e i decoder viene imposto perché, a detta loro, tutto migliorerà. Questa è la storia che propinano ogni volta che devono giustificare una spesa imprevista. Pensa ai videogiochi. Una volta non c'erano le memorie di oggi. I giochi stavano su 32 megabit (8MB) ed erano identici (tranne che per le texture). Anche i suoni venivano compressi, insomma c'era un lavoro pazzesco di compressione perché lo spazio era quello che era. Qualità eccelsa comunque. Zero patch al dayone, giochi funzionanti. Oggi ti ritrovi produzioni da 150 GB, bellissime quello che ti pare, ma piene di problemi perché TANTO c'è la fibra, posso farti la patch se serve, insomma non occorre sbattersi eccessivamente e fare un gioco perfetto al dayone. Quindi avere più spazio, più banda, più canali tv, non è proporzionale alla qualità offerta. Serve solo a semplificare la vita a chi vende un servizio. La qualità non conta più da anni, conta solo la quantità e i costi bassi.
Questi sono anni di svolta. Quello che si farà in questi anni deciderà anche il prossimo futuro, non solo quello di figli e nipoti. Non pensiamo che saranno problemi che si presenteranno solo tra 50 anni. La cultura della qualità non c'è più. Bisogna però favorire la qualità e chi la vende, perché se i dazi favoriscono produzioni asiatiche sempre e comunque(dove i costi di produzione rasentano la schiavitù, sarà impossibile proporla al pubblico che ovviamente sceglierà la quantità a basso prezzo.
L'ecologia si riflette sulla salute e la salute si riflette sul lavoro e sui costi nazionali. Aria più pulita significa meno costi della sanità. Quindi è per opportunismo che dovremmo pensare all'ecologia, non per salvare il mondo che si salva benissimo da sé. I danni li subiamo noi, non il pianeta.
Non servono pec o raccomandate cartacee.
Quella per l'anno 2021 è da inviare entro il 31 gennaio.
Il link corretto è questo: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/agevolazioni/canone-tv/dichiarazione-sostitutiva-invio-online"]Dichiarazione sostitutiva (invio online)[/URL]
Ovviamente da usare solo se https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/agevolazioni/canone-tv/faq-canone-tv"]le premesse sono valide[/URL].
perfetto, grazie
Dismissione forzata digitale terrestre piccoli comuni
La tv si spegne nei piccoli comuni: a rischio Mediaset e canali localiA rischio dal 14 marzo prossimo nei comuni sotto i 500 abitanti la visione dei canali Mediaset e di una serie di canali relativi alle tv locali. Si potrà rimediare solo mettendo parabola e decoder per un costo stimato per ogni televisore di circa 120-130 euro, necessario per vedere i canali nazionali, mentre il segnale delle tv locali rischia di non essere assolutamente visibile nelle comunità più piccole, come Castelsantangelo sul Nera, Montecavallo, Bolognola, Ussita e Sefro, tutti centri con popolazione inferiore a 500 abitanti. Questo è dovuto al fatto che si stanno liberando le frequenze sopra i 700 mhz, necessarie ad attivare il segnale dei cellulari 5G.
A segnalare il problema è Alessandro Morani, commerciante di Visso, che negli ultimi anni ha sempre segnalato i disservizi delle trasmissioni tv, ai tecnici addetti. «Il passaggio al nuovo standard del digitale terrestre – spiega Morani – prevede per le tv locali che finora coprono con ripetitori propri il segnale sul digitale terrestre, il passaggio ad un’unica società di gestione che trasmetterà loro contenuti, ma il mux uno, il multiselettore di canali per la trasmissione, sarà messo nei comuni più popolati e non in quelli più piccoli. Ad oggi ancora i canali si vedono ma il 14 marzo prossimo ci sarà lo switch e molti ripetitori saranno spenti. Quindi tanti anziani nelle sae, tante persone che risiedono in centri come Castelsantangelo ed Ussita per citare l’alta Valnerina, Monte Cavallo, Sefro e Bolognola rischiano di non vedere più il segnale della tv locale, perché dove il ripetitore copre meno di 500 abitanti non sarà fatta la conversione al nuovo segnale e quindi nel digitale terrestre si potranno vedere solo i canali Rai».
La soluzione, spiega Morani, consiste nel dotarsi di un impianto satellitare con tanto di parabola per ogni televisore e apposito decoder con una spesa che si aggira intorno ai 120 130 euro per apparecchio: «Si tratta – spiega il commerciante – di un ulteriore aggravio. Le tv locali spesso non possono sostenere i costi elevati per passare al satellite, questa azione viene fatta per ridurre il numero di ripetitori e quindi anche il personale necessario al loro mantenimento, facile immaginare anche le ripercussioni relative all’indotto economico che ruota intorno alle emittenti. Al Nord dove lo switch off è già partito, sono già state dismesse 179 postazioni di ripetitori. La legge prevede una copertura al 90% della popolazione, ma nelle Marche la popolazione è dislocata su un ampio territorio che rischia di non essere più coperto. Non si può applicare la legge nazionale allo stesso modo in una zona pianeggiante come l’Emilia Romagna, dove con un ripetitore si copre una maggiore porzione di territorio, oppure nelle zone montuose di regioni come le Marche, la Val d’Aosta e la Liguria. Immagino le persone anziane che non potrebbero permettersi queste ulteriori spese, rischiano di non vedere più di tutta una serie di canali a cui sono abituati e questo sicuramente è un tornare indietro, ad una situazione di decenni fa».
https://www.cronachemaceratesi.it/2...locali/1607993/
Visti i problemi energetici/ambientali spegnere il dtt in queste zone mi sembra giusto, tanto ci sono il sat ed internet a sopperire. L'unica cosa è che bisognava dare agevolazioni per le tessere tivùsat...
È proprio nei piccoli paesi invece che non si dovrebbero spegnere, internet veloce è pura utopia, il satellite è invece costoso...vedendo i prezzi dei decoder tivùsat, gli unici con cui si possono vedere i canali nazionali, stanno tutti intorno ai 130 €, a cui dovrai aggiungere ovviamente il costo dell'installazione della parabola e dell'impianto.
Comunque le agevolazioni per i decoder tivùsat già ci sono, sono il normale bonus tv.
non si potrebbero mettere al posto del dtt ripetitori 5g?
Non le mettono neanche nelle grandi città, figuriamoci in un piccolo paese...poi comunque ci sono dei problemi di fondo generali, prima di tutto non tutti i canali trasmettono in streaming online, poi se ci vuoi vedere la televisione devi avere una flat o almeno un quantitativo di giga adeguato, senza contare che per una persona di una certa età anche un decoder separato spesso è problematico, figuriamoci se si deve destreggiare tra le app delle varie emittenti televisive, con relativo account utente ovviamente...l'unica soluzione "semplice" al digitale terrestre è il satellitare, ma non è economico, quindi tanto vale lasciare i ripetitori del DTT.
Che m**da, mi spiace tanto per loro... Che accanimento... Insomma, perché la rai ancora sono costretti ad averla?
...Scherzo
Mi auguro si trovi una soluzioneal più presto, immagino i miei senza tv, sarebbe davvero dura per loro e non è giusto.
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