Alexa: un errore umano ha permesso di spiare un'altra abitazione
L'inconveniente sarebbe stato originato da un errore umano da parte di un dipendente di Amazon
di Rosario Grasso pubblicata il 23 Dicembre 2018, alle 09:01 nel canale Audio VideoAmazonAlexa
80 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIo non metto il dubbio che potenzialmente non possa essere un fatto serio. Dico solo che:
1) E' successo in un caso isolato, forse unico.
2) Non c'è indicazione che i dati divulganti all'utente sbagliato siano stati diversi o più estesi di quelli che qualunque utente legittimo può vedere e cancellare loggandosi al proprio account. Quindi i comandi dati al dispositivo.
Se c'è stato davvero questo errore spero abbiano preso provvedimenti in modo che non passa più capitare.
Oppure no, e al contrario tu prima del 2013 credevi che questo https://it.wikipedia.org/wiki/Divul..._massa_del_2013 fosse pure fantasia giusto?
esattamente, questo è il nocciolo del problema. Ma non è relativo ad Alexa e/o agli assistenti vocali, è relativo a TUTTI i nostri dati sulla piattaforma Amazon, e vorrei vedere come è messa Google.
Non ho certo bisogno che mi spieghi tu come funziona Alexa, spiegami piuttosto cosa c'entra mai con il sistema Alexa il fatto che UN IMPIEGATO UMANO prenda il log lo impacchetti e lo spedisca all'utente sbagliato.
Al massimo c'entrano le policy di Amazon sulla conservazione e trattamento dei dati, e qui sì che cifratura e pseudoanimizzazione dovrebbero essere implementate come da GDPR, almeno per noi.
Ma prendersela con Alexa e con la categoria degli assistenti vocali è come prendersela con una pistola e non con chi spara.
il problema evidenziato dall'utente @AlPaBo è che tu puoi al limite anche conservare parte del parlato più o meno confidenziale ed inerente ad una ipotetica domanda fatta precedentemente da Alexa ma DOVERESTI criptarlo in favore solo dell'utente finale, così che un dipendente Amazon "distratto" che mandasse il famigerato link alla persona sbagliata quest'ultima non avrebbe la possibilità di accedere al contenuto poiché non avrebbe la password associata corretta !
Infatti.
La realtà in genere dimostra come la gestione dei dati, ed il rispetto della privacy, siano peggiori di quanto ci si immagini e comunemente si pensi.
Praticamente, quando i dati sono in mano a qualcuno, si può stare sicuri che il loro controllo e la loro divulgazione NON siano come dovrebbero essere.
Adesso mi raccomando che si cominci a dire che è "complottismo" ecc. ecc.
Concordo. Ed è un problema ben più grave del mandare il log dei comandi di Alexa (o Google Assistant).
Non ho certo bisogno che mi spieghi tu come funziona Alexa, spiegami piuttosto cosa c'entra mai con il sistema Alexa il fatto che UN IMPIEGATO UMANO prenda il log lo impacchetti e lo spedisca all'utente sbagliato.
Al massimo c'entrano le policy di Amazon sulla conservazione e trattamento dei dati, e qui sì che cifratura e pseudoanimizzazione dovrebbero essere implementate come da GDPR, almeno per noi.
Ma prendersela con Alexa e con la categoria degli assistenti vocali è come prendersela con una pistola e non con chi spara.
Immagino ti fossi già preparata la risposta e quindi non abbia letto completamente il mio post. Come qualcuno ti ha fatto notare, il problema è relativo al fatto che il sistema non è ben protetto. Si tratta di un fatto strutturale, non dell'errore casuale di un impiegato come tu affermi nel primo post.
Poi ho notato che in altri post hai virato sul "mal comune mezzo gaudio", affermando che «Ma non è relativo ad Alexa e/o agli assistenti vocali, […] e vorrei vedere come è messa Google».
Mi piacerebbe che tu dicessi esplicitamente se questo è o non è un comportamento grave oppure se le giustificazioni che hai portato (#24: si tratta dell'errore di un impiegato; #34: lo fanno anche gli altri) sono a tuo parere circostanze attenuanti, visto che hai scritto «titolo clickbait e marea di commenti ignoranti al seguito… Davvero imbarazzanti su un sito di tecnologia».
A me sembra che tu volessi solo mostrare la tua (presunta) competenza superiore e ti fossi preparato post provocatorio e successiva replica («sapevo che qualcuno non avrebbe resistito alla tentazione di mettersi in imbarazzo». Tra l'altro non accenni a nessuna delle osservazioni che avevo fatto sulla necessità e le modalità di attenuare questi fenomeni, dimostrando che non ti interessava la discussione ma solo la polemica. Ammetto di essere in imbarazzo all'idea di aver dato retta a un provocatore, pensando ingenuamente che avesse davvero qualcosa da dire e che fosse disponibile alla discussione. Mea Culpa.
Non ho "virato" da nessuna parte, semplicemente (ribadisco) la colpa NON è degli assistenti (Alexa in questo caso) nè del principio dietro al loro funzionamento o tecnologia, bensì del trattamento dei nostri dati effettuato alla leggera. Ed è questo che molti (tu compreso visto il tenore tuo primo intervento) sembrano non afferrare.
E sarei pronto a scommettere che il problema non è solo di Amazon.
L'articolo parla chiaramente di regolazione di termostati o altro.
Quindi mi pare logico che Alexa lo senta sotto la doccia se lui interagisce con Alexa mentre fa la doccia (o se lo fa la sua compagna fuori dalla doccia ma stando vicino a lui)
Mi pare si dica che sono state registrate SOLO conversazioni mentre gli utenti interagivano con Alexa in qualche modo e non un microfono sempre aperto e sempre registrato dai server Amazon all'insaputa degli utenti come alcuni complottisti vogliono far credere.
Non ho mai verificato il funzionamento di Alexa (o di altri assistenti) ma per quanto sia vero (o possa essere vero non ho studiato il servizio) che il riconoscimento vocale completo avverrà probabilmente sui server Amazon, non ha senso un microfono sempre aperto che invia verso i server Amazon.
Di certo un microfono sempre aperto per sentirti ma l'interazione con i server Amazon (e quindi la possibile registrazione) avverrà solo quando si dà il comando di attivazione dell'assistente.
Non si è (poi tecnicamente lo si potrebbe anche essere se ci fosse malafede nello sviluppatore del sistema) costantemente monitorati.
Il vero errore e problema di fondo è che è possibile assegnare le registrazioni delle interazioni con Alexa (non vere registrazioni ambientali) ad altri utenti, rendendole a questi accessibili (io credo che le registrazioni siano comunque criptate e possano essere aperte solo da chi è il destinatario assegnato delle stesse, il problema al più è che il destinatario può essere diverso da chi ha interagito realmente con Alexa)
fossi io quello le cui registrazioni sono state mandate a qualcun altro, farei una causa miliardaria ad A.
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