Dreame W10: un robot che lava realmente i pavimenti

Dreame W10: un robot che lava realmente i pavimenti

Al pari di tanti robot aspirapolvere anche Dreame W10 abbina funzioni di aspirazione della polvere a quelle di lavaggio dei pavimenti, ma lo fa con un approccio molto spinto verso questa seconda funzione. La base di ricarica integra due serbatoi per acque chiare e scure, potendo garantire un lavaggio e preparazione automatici dei panni di pulizia così da garantire massima efficacia.

di pubblicato il nel canale Casa
Dreame
 

Lava i pavimenti diversamente dagli altri

Nei giorni scorsi, a questo indirizzo, abbiamo pubblicato l'analisi di Dreame T30: si tratta di un aspirapolvere a filtro ciclonico caratterizzato da una dotazione accessoria molto curata, da una costruzione solida e da prestazioni tanto come potenza di aspirazione quanto come autonomia di funzionamento con batteria che si sono rivelate essere molto interessanti.

In questo articolo parliamo di un altro prodotto di Dreame che però assolve ad una necessità di pulizia domestica molto differente. W10, questo il suo nome, è infatti un classico robot aspirapolvere che si contraddistingue per le particolari funzioni legate al lavaggio dei pavimenti. Non integra al proprio interno il classico serbatoio per l'acqua che accompagna i robot aspirapolvere più elaborati ma utilizza una base di ricarica che integra due serbatoi, uno per acqua pulita e l'altro per acqua sporca, grazie ai quali vengono automaticamente lavati e preparati i due panni rotanti responsabili per il lavaggio dei pavimenti.

La logica di funzionamento di Dreame W10 prevede 3 distinte modalità. la prima è quella di sola aspirazione, con la quale il prodotto opera come un tradizionale aspirapolvere passando lungo tutta la superficie di casa così da rimuovere polvere e sporco superficiale.

La seconda è la modalità di lavaggio del pavimento: il robot si muove lungo la superficie domestica evitando per ovvie ragioni di passare sui tappeti, lavando il pavimento con i due panni rotanti montati nella parte inferiore. La terza, ovviamente, è quella che combina le due precedenti e permette al robot di eseguire una singola azione di aspirazione e lavaggio del pavimento.

Da APP è possibile configurare la modalità di azione di W10 attraverso questo menu; notiamo come sia configurabile anche la potenza dell'aspirazione, il livello di umidità dei Mop Pad cioè dei due panni rotanti e il numero di passaggi di pulizia che possono essere 1 o 2.

Dimensioni importanti per funzioni uniche

Dreame W10, quando non è in funzione, si ripone all'interno della base di ricarica che integra al proprio interno tutto quello che serve per la pulizia del pavimento. Le dimensioni esterne sono importanti, come possiamo chiaramente vedere dall'immagine, giustificate dall'integrazione del motore di autopulizia integrato e dei due serbatoi da 4 litri ciascuno per acque chiare e acque scure. La superficie occupata è solo di poco superiore a quella del robot aspirapolvere: di fatto W10 ha uno sviluppo in profondità che è pari se non inferiore a quello di un tradizionale robot aspirapolvere con base di svuotamento integrata, mentre in altezza si rivela essere ben più imponente.

La finitura bianca opaca, con pannello superiore lucido, permette di ben integrare nell'arredamento domestico questo prodotto; la parte superiore lucida è molto gradevole alla vista ma ha l'inconveniente di rendere ben visibile eventuale polvere che si vada a depositare.

Anche il robot ha una finitura lucida nella parte superiore, dominata dal classico sensore LiDAR grazie al quale si può spostare lungo la superficie della nostra abitazione riconoscendo forma e volumi dei locali oltre che degli oggetti presenti. Sono presenti alcuni led con pulsanti che comandano alcune delle funzioni base, per quanto all'atto pratico il robot sarà sempre comandato direttamente dalla APP in quanto in questo modo è possibile avere la massima personalizzazione del suo funzionamento.

Una volta alzato il coperchio superiore si ha accesso al serbatoio di raccolta della polvere: il volume a disposizione non è particolarmente ampio, 0,45l, e richiederà di essere pulito indicativamente ogni 2-3 azioni di pulizia della polvere. La scatoletta di raccolta si estrae facilmente e soprattutto può essere aperta a metà, rendendo molto veloce e pratico il suo svuotamento nel cestino della spazzatura.

Nella parte inferiore troviamo la vera unicità di W10: i due Mod Pad responsabili dell'azione di lavaggio dei pavimenti. Operano con un movimento circolatorio e possono essere facilmente staccati e rimossi in quanto agganciati ai perni del robot attraverso un meccanismo magnetico. Per l'aspirazione dello sporco presente sul pavimento Dreame ha installato una spazzola laterale e un rullo centrale, entrambi facilmente accessibili per poter eseguire l'indispensabile manutenzione periodica.

Tornando alla base di ricarica, al suo interno sono presenti i due serbatoi per acque chiare e scure oltre a tutta l'elettronica necessaria per abilitare il loro funzionamento automatizzato. Hanno ciascuno una capacità di 4 litri e possono essere facilmente estratti dalla base, in modo indipendente, così da riempirli e svuotarli a seconda della necessità. Il consiglio, ma è la stessa APP a suggerirlo, è quello di svuotare il serbatoio dell'acqua scura al termine di ogni azione di pulizia onde evitare che l'acqua sporca possa ristagnare generando cattivo odore. Trattandosi di serbatoi a chiusura ermetica non vi è ricambio d'aria interno, pertanto un eventuale odore di stantio si potrebbe avvertire, con il passare del tempo, solo nel momento in cui si andrà a svuotare l'acqua scura dal serbatoio.

Riempiendo il serbatoio dell'acqua chiara sino alla capacità massima si permette a W10 di operare in autonomia nella pulizia di una superficie di circa 300 metri quadri stando ai dati forniti dal produttore: un valore che è compatibile quindi con la pulizia di fatto di qualsiasi abitazione. La presenza di serbatoi così grandi ovvia ad uno dei principali limiti dei sistema di pulizia tipicamente integrati nei robot aspirapolvere: il serbatoio di questi ultimi è inserito all'interno del prodotto, può immagazzinare solo un ridotto quantitativo di acqua e soprattutto non implementa un sistema di autopulizia come W10.

In funzione: tutto automatizzato

L'avvio della procedura di pulizia avviene da APP: a differenza di quanto accade con altri robot aspirapolvere la prima fase è quella di pulizia automatica dei due panni rotanti (o Mop Pad, nella terminologia di Dreame) così che siano non solo puliti ma anche al giusto livello di umidità richiesto per le operazioni tra le 3 opzioni disponibili. Dopo circa 2 minuti questa procedura viene completata: il robot esce dalla base di ricarica e si posiziona nella stanza selezionata per l'operazione di pulizia.

Raggiunta la stanza il robot inizia l'azione di pulizia, con un pattern che ove possibile predilige linee orizzontali e verticali: lo si nota bene dal report della pulizia offerto dalla APP, che segnala dove W10 sia passato e quali zone abbia pulito. Il robot inizia l'azione di pulizia passando prima su tutto il perimetro esterno della stanza in modo lineare, completato il quale si dedica alla restante parte della superficie dove in genere l'assenza di ostacoli permette di spostarsi in modo per l'appunto lineare.

Una volta completata la pulizia il robot ritorna alla base di ricarica procedendo con un'ulteriore azione combinata: prima la pulizia dei pad e in seguito la loro asciugatura. Quest'ultima operazione viene eseguita in un periodo di tempo mediamente lungo, indicativamente almeno 30 minuti, durante il quale i due panni vengono asciugati a bassa temperatura (40° centigradi) così da evitare che possano sia danneggiarsi sia emettere odori sgradevoli restando bagnati per lungo tempo. In questo frangente la base di ricarica emette un lieve rumore di fondo, assolutamente non fastidioso e di fatto udibile solo in prossimità del prodotto, a testimoniare questa azione di asciugatura.

Dobbiamo segnalare come l'azione di lavaggio porti in modo pressoché naturale ad una perdita di umidità dei due panni rotanti, alla quale si pone rimedio rimandando il robot a lavarli e inumidirli nuovamente. Questo può avvenire secondo alcuni pattern configurabili direttamente da APP: in base alla superficie lavata (con opzioni per 5, 10 oppure 15 metri quadrati) oppure facendo ritornare il robot alla base dopo aver completato il caricamento di una singola zona della nostra abitazione. Da questa schermata è sempre possibile forzare una autopulizia dei panni rotanti, oltre che interrompere l'azione di asciugatura.

La APP Xiaomi è lo strumento da utilizzare per governare le funzionalità di Dreame W10; se già la usate per altri prodotti dell'azienda cinese presenti nella vostra casa potete riunificare il tutto all'interno di un singolo punto di accesso. Il principio di funzionamento è speculare a quello degli altri robot aspirapolvere provati in precedenza: alla prima operazione di pulizia viene eseguita la mappatura di tutti gli ambienti, divisi poi in stanze, con la possibilità di procedere da questo punto con la pulizia di tutta la superficie, solo di una o più stanze oppure di un'area specifica individuata manualmente.

Tra le funzioni accessorie a disposizione segnaliamo la gestione multi piano, utile qualora si voglia utilizzare W10 per pulire i pavimenti di un'abitazione disposta su più piani come nel caso della classica villetta a schiera, oltre a definire zone di non accesso inibite al robot per l'aspirazione della polvere e/o per il lavaggio dei pavimenti.

Non manca ovviamente la possibilità di vedere lo storico delle operazioni di pulizia, con informazioni sulla tipologia (aspirazione e/o lavaggio), sulla durata, sulla superficie trattata anche con visualizzazione sulla mappa di casa. Il menu tempo residuo, infine, fornisce infine indicazione sulla vita residua stimata di alcuni degli accessori che compongono il robot, dal filtro alle due spazzole sino ai due panni rotanti.

Come pulisce? Decisamente bene

Il processo di rimozione della polvere dal pavimento opera in modo efficace, grazie ad un motore  per il quale il produttore dichiara una potenza di aspirazione di ben 4.000Pa. Il comportamento spostandosi lungo la superficie di casa replica quanto abbiamo riscontrato con altri robot dotati di tecnologia di navigazione LiDAR: segue con precisione le dimensioni dei locali, che vengono ben riportati nella APP, pulendo ogni volta tutta la superficie accessibile. La spazzola laterale ha dimensioni non così importanti come in altri modelli ma permette di raggiungere bordi e angoli delle pareti in modo efficace.

Se per quanto riguarda l'aspirazione della polvere Dreame W10 offre una funzionalità d'uso che è riconducibile a quella di altri prodotti dalle specifiche speculari, è nel lavaggio dei pavimenti che questo prodotto fa la differenza. I due Mop Pad presenti nella parte inferiore, sia per la loro costruzione sia per il movimento rotatorio con il quale operano, si rivelano essere estremamente più efficaci nel rimuovere lo sporco dalla superficie rispetto ai sistemi di pulizia integrati negli altri robot aspirapolvere. I due pad per la pulizia dei pavimenti ruotano ad una velocità di 180 giri al minuto, con una pressione che viene applicata su di essi così che la loro azione sia sempre incisiva sulla superficie da pulire.

Il comportamento è quindi molto più simile all'azione meccanica che si può effettuare con straccio e bastone, quello che prodotti come questo puntano a sostituire del tutto. Si può arrivare al punto di utilizzare Dreame W10 solo in modalità pulizia dei pavimenti, disabilitando l'azione di aspirazione che verrà effettuata in altra forma: in questo modo la manutenzione di fatto quasi non esiste, in quanto la base di ricarica effettuata al termine di ogni pulizia l'azione di lavaggio e asciugatura dei due piccoli panni rotanti così che siano immediatamente pronti all'uso per una nuova azione di pulizia.

La particolare costruzione della base di ricarica, nella quale sono integrati i due serbatoi dell'acqua, implica che il robot sia quasi del tutto coperto una volta che ritorna alla base per pulirsi e ricaricarsi. Per poter avere accesso al serbatoio di raccolta della polvere è quindi necessario estrarlo dalla base manualmente, operazione tutt'altro che complessa ma che rischia di essere dimenticata con conseguente riempimento completo del serbatoio di raccolta. Non temete: la APP ci ricorderà di eseguire anche questa operazione.

Tutto questo avviene abbinando una autonomia di funzionamento che è elevata, forte di una batteria da 6.400mAh, ma anche la modalità d'uso tipica di un prodotto di questo tipo che verrà utilizzato non tanto per pulire in sequenza tutte le stanze di casa quanto per eseguire in autonomia una pulizia di alcuni dei locali, così che gli occupanti di casa stiano negli altri lasciando operare W10 senza ostacoli.

Come detto, l'azione di lavaggio del robot può avvenire con differenti livelli di umidità dei panni; quella intermedia ci è parsa essere la migliore nel complesso, garantendo un'azione efficace e al contempo facendo in modo che il pavimento ritorni asciutto nel giro di pochi minuti senza lasciare aloni o segni.

Dreame W10 sarà disponibile per l'acquisto a partire dal prossimo 11 febbraio 2022, al prezzo ufficiale di 1.099€ IVA inclusa che sarà scontato al debutto su Amazon si 210€ per un listino finale di 889,99€. Non solo: a questo indirizzo è possibile ricevere via email un ulteriore codice sconto di 54€, da applicare al momento dell'acquisto, addizionale rispetto al prezzo in promozione che verrà praticato da Amazon. La promozione ha validità di 1 mese, dall'11 febbraio all'11 marzo 2022. Il prezzo è elevato, allineato a quello dei robot aspirapolvere tradizionali con base aspirante di fascia più alta che sono presenti in commercio ma dai quali si differenzia in modo marcato per le potenzialità legate al lavaggio dei pavimenti.

Dreame W10 è quindi un prodotto per la pulizia domestica molto particolare, che si differenzia da quanto già disponibile sul mercato grazie all'integrazione dei due serbatoi per acqua chiara e scura oltre che per il sistema di pulizia a due panni rotanti. I benefici, nel lavaggio dei pavimenti, sono ben evidenti permettendo a W10 di realmente sostituire straccio e bastone nella maggior parte degli scenari domestici. La parte di aspirazione è interessante e funziona bene ma è la funzionalità di lavaggio quella che differenzia in modo marcato questo prodotto dai concorrenti.

Sono due le caratteristiche accessorie che ci piacerebbe trovare in W10, o in una sua futura evoluzione. La prima è un sistema di autosvuotamento del contenitore dello sporco, accessorio che è stato integrato da molti produttori nella base di ricarica e che qui andrebbe ad affiancarsi ai due serbatoi dell'acqua. La seconda è l'integrazione di una seconda spazzola di raccolta laterale, utile per migliorare ancora la capacità di raccolta dello sporco presente sul pavimento.

21 Commenti
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gnpb20 Gennaio 2022, 19:37 #1
Pare un ottimo sistema, hanno pensato a tutto, soprattutto se il lavaggio è aggressivo tipo il passaggio di un mocio vero.

Ma il prezzo è completamente fuori dal mondo (sia di questo che degli altri pari prezzo, nessuna dotazione può giustificarlo), rimangono comunque i limiti tradizionali ovvero dove non arriva un normale robottino non arriva nemmeno questo e se si hanno animali in casa la pulizia può fallire miseramente (basti pensare a un quadrupede che ha rigurgitato sul pavimento poco prima che passi il robottino) e quindi per quanto bene lavi si dovrà comunque ripassare. Quindi date le limitazioni fisiche della pulizia penserò a pensionare il mio roborock s5, pagato 350 con mop a capillarità, quando il prezzo sarà massimo sui 500€.
zappy20 Gennaio 2022, 21:06 #2
mi chiedo come riescano a monetizzare la piantina di casa...
gnpb20 Gennaio 2022, 22:28 #3
La piantina fa parte di un ecosistema molto più ampio di gestione domotica, si ripaga con la completa profilazione. Tra l'altro fanno anche i telefoni (in casa ne ho 5 di cui 2 controllano il robottino) quindi sanno anche dove e quando.
marco.magnaterra20 Gennaio 2022, 22:31 #4
Chiedo alla redazione od a chi ha scritto l'articolo. E' quindi possibile dire al robot di pulire zona 1, andare alla base a pulire i mocio, andare a pulire zona 2, tornare alla base, e via discorrendo? Avendo 2 cani e 6 gatti in casa avrei questa necessità.
DjLode20 Gennaio 2022, 22:34 #5
Originariamente inviato da: marco.magnaterra
Chiedo alla redazione od a chi ha scritto l'articolo. E' quindi possibile dire al robot di pulire zona 1, andare alla base a pulire i mocio, andare a pulire zona 2, tornare alla base, e via discorrendo? Avendo 2 cani e 6 gatti in casa avrei questa necessità.


Roomba con Google lo fa. I miei hanno un modello che aspira e basta, ma dividendo la casa in zone si può dire di pulire una zona specifica.
gnpb20 Gennaio 2022, 23:12 #6
Il mio s5 ha più di 2 anni e programmando la pulizia a stanze si comporta così, quindi anche questo lo farà comunque programmando i cicli di pulizia opportunamente anche non avesse la funzione di ritorno specifica.
giovanni6921 Gennaio 2022, 00:08 #7
Originariamente inviato da: zappy
mi chiedo come riescano a monetizzare la piantina di casa...


Originariamente inviato da: gnpb
La piantina fa parte di un ecosistema molto più ampio di gestione domotica, si ripaga con la completa profilazione. Tra l'altro fanno anche i telefoni (in casa ne ho 5 di cui 2 controllano il robottino) quindi sanno anche dove e quando.



Credo che possano trovare anche correlazione tra il CAP in cui è ubicata la casa, la superficie delle stanza e dunque indirettamente un profilo economico di chi ci abita. Certo che, visto il prezzo, non è difficile...
giuvahhh21 Gennaio 2022, 02:50 #8
su aliexpress era in offerta a natale intorno ai 350euro uno di simile. molto simile ma col nome diverso.
Marko#8821 Gennaio 2022, 07:43 #9
Originariamente inviato da: giovanni69
Credo che possano trovare anche correlazione tra il CAP in cui è ubicata la casa, la superficie delle stanza e dunque indirettamente un profilo economico di chi ci abita. Certo che, visto il prezzo, non è difficile...


Non inizia ad essere un po' troppo complottista come idea? Senza critica eh, però ok tracciare le abitudini in internet per mandare pubblicità mirate, ok ascoltare coi telefoni (si, dicono tutti di non farlo) e con gli smart speaker per boh, proporre pubblicità su quello di cui si parla...ma addirittura la casa profilata? A che scopo? Proporre un mobile nuovo che stia nella giusta parete? Inizia a sembrarmi assurdo. Mi piace credere, forse ingenuamente, che la mappa serva solo per l'applicazione e non per secondi fini.
Comunque per la cronaca, ascolteranno e proporrano di tutto ma io a memoria non ho mai cliccato su un link sponsorizzato. Nei browser dei fissi non compare nulla, col cellulare riesco a bloccare meno banner ma difficilmente ci navigo e sicuramente non clicco sui prodotti che compaiono...non uso instagram, non uso facebook. Però ho il robottino Xiaomi quindi sanno com'è fatta casa mia.
zappy21 Gennaio 2022, 09:10 #10
Originariamente inviato da: giovanni69
Credo che possano trovare anche correlazione tra il CAP in cui è ubicata la casa, la superficie delle stanza e dunque indirettamente un profilo economico di chi ci abita. Certo che, visto il prezzo, non è difficile...

mica tanto indirettamente.
50mq in periferia <> 350mq x 2 piani in centro, sanno molto ma molto di te...

Originariamente inviato da: Marko#88
Non inizia ad essere un po' troppo complottista come idea? ... la casa profilata? A che scopo? ...

me lo chiedevo anche io. Posto che i mq della casa e la sua posizione geografica ti profila di brutto.
Il "gioco" NON è solo proporti "pubblicità" del ferro da stiro o della GPU...

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