Hisense E7KQ Pro 55 pollici: fino a 144Hz per giocare sul televisore

Hisense E7KQ Pro 55 pollici: fino a 144Hz per giocare sul televisore

Le funzionalità gaming sono solitamente destinate ai televisori di fascia alta. Rinunciando però ad alcune caratteristiche, Hisense propone un pannello capace di arrivare fino a 144Hz per consentire un'elevata esperienza di gioco anche ai videogiocatori attenti al budget

di pubblicato il nel canale Audio Video
Hisense
 

I videogiochi su console sono una passione che coinvolge milioni di persone e rappresentano una delle forme di intrattenimento digitale più diffuse e amate, anche in virtù del fatto di poter giocare accomodandosi e rilassandosi sul divano davanti alla TV. Dagli intramontabili platform ai simulatori di guida, dagli action game agli sportivi, il mondo console offre esperienze per tutti i gusti, anche per gli appassionati FPS (pur con i limiti del caso). L'arrivo delle console di nuova generazione come PS5 e Xbox Series X/S ha alzato ulteriormente l'asticella della qualità grafica e delle prestazioni, e i videogiocatori "da salotto" si sono fatti, di pari passo, più esigenti andando a ricercare prestazioni visive di alto livello e gameplay fluido e reattivo.

Questo progresso tecnologico e l'innalzamento di prestazioni e qualità ha innescato una piccola rivoluzione nel mondo dei televisori, che fino a non moltissimi anni fa non avevano mai preso in considerazione l'aspetto videoludico come un qualcosa a cui prestare attenzione, in termini di proposte e funzionalità dedicate.

Più di recente, invece, molti produttori hanno inserito nelle proprie proposte di fascia alta una serie di tecnologie specifiche per il pubblico dei videogiocatori, allo scopo di offrir loro uno strumento capace di regalare esperienze di gioco coinvolgenti e di elevata qualità.

Per il gamer appassionato è quindi fondamentale saper scegliere un televisore da abbinare alla propria console di gioco, magari di ultima generazione. Come abbiamo detto, però, molte delle proposte TV che tengono in considerazione il pubblico dei videogiocatori sono prodotti di fascia alta, con un conseguente esborso economico che potrebbe non essere nelle volontà e disponibilità di tutti.

D'altra parte un TV che vuole proporsi al videogiocatore non può prescindere dal mettere a disposizione una serie di caratteristiche a valore aggiunto come il pannello ad elevata frequenza di aggiornamento, le porte HDMI 2.1 per i segnali 4K a 120Hz, le modalità Auto Low Latency Mode per bassa latenza e riduzione dell'input lag e la frequenza di aggiornamento variabile per sincronizzare il pannello con il frame rate della console.

A provare ad incontrare le esigenze dei videogiocatori attenti al budget è Hisense con la famiglia di televisori E7KQ Pro che abbiamo provato nel taglio da 55 pollici. E lo fa con una interessante scelta di campo: offrire tutte le funzionalità rilevanti per il videogiocatore, addirittura con un pannello nativo da 120Hz di frequenza di aggiornamento ma capace di spingersi fino a 144Hz in VRR (ovviamente collegato ad un PC), sacrificando dall'altra parte i livelli di luminanza stratosferici che abbiamo potuto riscontrare nei più recenti televisori OLED e Mini LED. E7KQ Pro nel taglio da 55 pollici fa uso di un pannello VA con retroilluminazione direct LED ma dotato di tecnologia Quantum Dot per assicurare una ricca resa cromatica.

Il televisore ha un aspetto particolarmente minimale, per via delle cornici molto sottili e dei piedini ad archetto che fungono da supporto. Con un'impostazione estetica così essenziale, E7KQ Pro riesce ad inserirsi praticamente in qualsiasi ambiente, sia in termini di spazi (gli ingombri sono di 123 centimetri di larghezza, 77 centimetri di altezza e uno spessore di poco più di 7 centimetri - 27 se si considerano i piedini - , di meno sarebbe probabilmente impossibile), sia in termini di estetica dell'arredamento circostante. Anche il peso è particolarmente contenuto, fermando la bilancia a 11,5 chilogrammi, rendendo quindi agevole il posizionamento su qualsiasi piano d'appoggio, a patto che abbia almeno una larghezza di 92 centimetri, tanto è la distanza tra i due piedini. 

Il dorso del televisore accoglie la griglia dietro la quale è posizionato l'altoparlante woofer a rinforzo delle frequenze più basse dello spettro sonoro. Le porte sono invece collocate a destra (sinistra se si guarda il televisore frontalmente) e organizzate in due zone: una più piccola rivolta direttamente nella parte posteriore dove si trovano il connettore RJ45, la presa ottica per l'audio digitale e una porta USB . Il resto delle connessioni è invece situato su un profilo a sbalzo laterale e ordinate una sotto l'altra in senso verticale.

E' qui che si trovano le quattro porte HDMI (due accolgono segnali a 120Hz/144Hz, mentre le altre due sono per segnali a 60Hz) lo slot Common Interface, un'altra porta USB, coassiali per le trasmissioni satellitari e terrestri, mini-jack cuffie e connettore AV composito. Il connettore bipolare per l'alimentazione è invece collocato nell'angolo basso a sinistra (destra, se il televisore viene osservato di fronte).

Quanto alla dotazione tecnica e tecnologica del televisore, abbiamo a che fare con un pannello 4K QLED (quindi realizzato con tecnologia Quantum Dot), con funzionalità HDR che supportano gli standard HDR10/10+, HLG e Dolby Vision. Si tratta di un televisore con retroilluminazione Full LED, senza tecnologie di attenuazione locale. Sul fronte audio abbiamo invece un sistema di diffusione 2.1 da 40W complessivi,  con supporto allo standard Dolby Atmos

Il telecomando è caratterizzato da un'impostazione abbastanza tradizionale, e si apprezza la buona dimensione dei pulsanti e soprattutto la sezione particolarmente ampia dedicata ai tasti di accesso rapido a varie app e servizi di streaming, con la conseguenza di semplificare l'utilizzo del televisore. Buona anche la localizzazione, con la presenza dei tasti dedicati a TIM Vision, Ray Play e Mediaset Infinity. Le plastiche del telecomando appaiono al tatto di fattura più economica rispetto ai materiali utilizzati per il televisore, ma del resto il controllo dei costi passa anche da questi aspetti. Risulta un poco sacrificata la posizione del tasto home per l'accesso al sistema smart tv VIDAA 7, tanto da passare inosservata ad uno sguardo rapido e difficile da individuare anche solo al tatto. Ci è capitato più volte di indugiare fissando il telecomando prima di individuare il tasto.

Passiamo ora all'analisi strumentale del televisore Hisense E7KQ Pro da 55 pollici, che è stato sottoposto alla consueta serie di verifiche condotte con la suite Calman di Portrait Displays unitamente alle sonde i1 Pro e i1 Display di X-Rite. Il televisore offre vari profili preimpostati ma, come spesso accade, il miglior punto di equilibrio è rappresentato dal profilo Filmmaker sia in modalità SDR sia in modalità HDR.

Bilanciamento RGB

Hisense 55E7KQ PRO - Filmmaker
Misure effettuate con Calman di Portrait Displays

Curva di Gamma SDR

Hisense 55E7KQ PRO - Filmmaker
. Luminanza misurata
. Gamma standard 2.2
Rapporto di contrasto: 5,733 : 1
Misure effettuate con Calman di Portrait Displays

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

Hisense 55E7KQ PRO - Filmmaker
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.70995.25%98.10%
. DCI P3 D6572.06%72.32%
. Adobe RGB71.55%72.73%
. BT.202051.88%51.88%
Misure effettuate con Calman di Portrait Displays

DeltaE - Macbeth Color Checker

Hisense 55E7KQ PRO - Filmmaker
Misure effettuate con Calman di Portrait Displays

In modalità SDR il televisore si comporta abbastanza bene, con una lieve dominante ciano nella scala dei grigi (nulla che non sia facilmente rettificabile con un rapido intervento di calibrazione) e da una progressione tonale corretta, anche se la pendenza della curva di gamma rende la resa dell'intera scena lievemente meno contrastata. Quanto invece al rapporto di contrasto nativo intra-frame riscontriamo un valore non molto lontano da 6000:1 a fronte di una luminanza massima, in questo profilo, di 270 candele su metro quadro che risulta un valore adeguato per la visione di contenuti SDR anche in ambienti non particolarmente oscurati. Il dominio cromatico è valido con un'estensione del triangolo di gamut pari al 95% dello spazio colore RC.BT709. La fedeltà cromatica sconta la leggera dominante rilevata nell'analisi della scala di grigi, restituendo un valor medio di DeltaE comunque molto valido e di poco superiore a 2.

Bilanciamento RGB

Hisense 55E7KQ PRO - Filmmaker
Misure effettuate con Calman di Portrait Displays

Curva di Gamma HDR

Hisense 55E7KQ PRO - Filmmaker
. Luminanza misurata
. Gamma SMPTE2084 HDR
Rapporto di contrasto: 6,678 : 1
Misure effettuate con Calman di Portrait Displays

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

Hisense 55E7KQ PRO - Filmmaker
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.70999.91%123.60%
. DCI P3 D6588.52%91.11%
. Adobe RGB84.02%91.63%
. BT.202065.37%65.37%
Misure effettuate con Calman di Portrait Displays

DeltaE - Macbeth Color Checker

Hisense 55E7KQ PRO - Filmmaker
Misure effettuate con Calman di Portrait Displays

Il versante HDR mostra un comportamento di tutto rispetto, tenendo presenti i limiti intrinseci di questo televisore. Da un pannello con retroilluminazione LED, senza meccanismi di local dimming, non si possono pretendere elevati picchi di luminanza, a meno di compromettere totalmente la riproduzione delle ombre. Bisogna quindi fare i conti con tutto ciò e con una luminanza massima del pannello che arriva a circa 350 candele su metro quadro. In questo caso vediamo però che la progressione tonale della curva di gamma HDR viene ben rispettata nelle ombre e nei toni medi punto oltre il quale il televisore preferisce praticare un tone mapping senza tagli drastici alle alte luci. Del resto la luminanza massima a 350 nit imporrebbe un clipping troppo anticipato, andando a compromettere la leggibilità della scena nelle aree più chiare. In ogni caso il pannello Quantum Dot consente di disporre di una valida profondità cromatica, con una buona estensione del triangolo di gamut, e una fedeltà dei colori che non ha nulla da invidiare a proposte di maggior pregio.

In generale Hisense E7KQ Pro ha mostrato un buon comportamento cromatico, con saturazioni convincenti e ben controllate. Sul fronte tonale si apprezza la correttezza nella progressione che, sul lato HDR, paga solo dazio ad un picco di luminanza più contenuto rispetto ad altre proposte presenti sul mercato, ma con tecnologie di maggior lignaggio. Come si traduce tutto ciò nell'esperienza di visione? Passando in rassegna la selezione delle clip di contenuti che abitualmente utilizziamo per questa prova esperienziale, abbiamo riscontrato in generale una valida leggibilità nelle alte luci e una corretta resa delle ombre, ma con una gamma dinamica che in HDR risulta - ma era prevedibile - un po' "magra". La luminanza relativamente bassa non permette ovviamente di riprodurre in maniera impattante i piccoli riflessi e bagliori, e si porta dietro un'immagine poco tridimensionale frutto della contenuta resa chiaroscurale. Piuttosto buona la resa del dettaglio fine e la nitidezza complessiva dell'immagine. Nel complesso Hisense E7KQ Pro è un televisore che mantiene quello che promette leggendo i dati di targa.

Quanto al versante audio, si apprezza il corpo della scena sonora grazie alla presenza del woofer posteriore e la valida separazione stereofonica. La resa risulta comunque un po' evidente nei toni medi, con un effetto "inscatolato" che tende ad essere presente in alcuni frangenti e a seconda del contenuto in riproduzione. L'attivazione della modalità Dolby Atmos regala un po' più di colore alla scena sonora, anche se i profili "Teatro" e "Stadio" offrono un riverbero un po' troppo marcato. L'audio pecca però un po' di tridimensionalità, rendendo non completamente chiaro la collocazione spaziale dei suoni che nella scena sonora dovrebbero trovarsi davanti o dietro lo spettatore. Ma da un sistema 2.1 non si può chiaramente chiedere più di così.

Game Mode Pro è la funzione, ad attivazione automatica nel momento in cui si collega e accende una console, che permette di sfruttare le caratteristiche tecniche di questo televisore per ottenere un'esperienza di gioco ad elevato frame rate e a bassa latenza. Questa modalità prevede inoltre l'attivazione di un'interfaccia dedicata che offre accesso rapido alle impostazioni di maggior interesse per il videogiocatore, così che non sia necessario dover interrompere una sessione di gioco per andare a ritrovarle nel menù delle impostazioni.

La verifica del valore di input lag ci ha permesso di registrare 13,5ms nella parte centrale dello schermo con un segnale a 60Hz, mentre con un segnale a 120Hz è stato possibile raggiungere i 7,4ms, e i 4,9ms a 144Hz. Si tratta di valori validi, che consentono di ottenere un'ottima reattività senza compromettere l'esperienza di gioco. Va comunque ricordato che le attuali console sono in grado, al massimo, di gestire segnali a 120Hz, e pertanto i 144Hz saranno effettivamente sfruttabili solamente collegando il televisore ad un PC. A tal proposito vogliamo sottolineare il fatto che la possibilità di operare il televisore a 144Hz è stata possibile, senza alcun intoppo, utilizzando una scheda video AMD Radeon, mentre impiegando una scheda NVIDIA GeForce (ne abbiamo provati diversi modelli) non ci è stato in alcun modo possibile riuscire a pilotare il televisore a 144Hz ma solo fino a 120Hz, nonostante Hisense affermi che vi sia compatibilità piena anche con le schede GeForce.

Le funzioni Smart TV sono demandate al sistema operativo VIDAA U7 che Hisense ha rilasciato negli scorsi mesi. Come avevamo già avuto modo di rilevare nel corso della recensione del modello U8KQ da 55 pollici, il rinnovamento dell'intefaccia è passato dalla volontà di migliorare l'esperienza d'uso e la personalizzazione dei contenuti. L'interfaccia è stata ridisegnata mettendo l'intuitivà al primo posto e facilitando inoltre l'accesso rapido ai suggerimenti personalizzati di visione. Particolare attenzione è stata posta ai comandi vocali, con l'assistente VIDAA Voice. adesso in grado di comprendere 22 lingue diverse. Anche in questo caso abbiamo avuto modo di constatare, come già rilevato in precedenza, la capacità di comprendere più facilmente il linguaggio naturale dell'utente anche nel momento in cui pronuncia comandi un po' più complessi, liberandolo quindi dalla costrizione di dover imparare formule rigide e predefinite. In generale il controllo del televisore tramite la voce si è dimostrato efficace quasi quanto l'uso tradizionale del telecomando. Peccato solo, ma non è colpa di Hisense, che durante la fruizione di YouTube esso "scavalchi" l'interfaccia VIDAA Voice impedendo di fatto di poter controllare il televisore con la voce.

Alla prova dei fatti Hisense E7KQ Pro si è dimostrato essere un televisore concreto, capace di offrire un'esperienza d'uso nel complesso molto convincente, ben tenendo presente i suoi limiti intrinseci e le rinunce che giocoforza si debbono accettare. Del resto il pubblico non è composto solo da spettatori puristi ed esigenti, ma anche - e forse soprattutto - da chi desidera semplicemente uno strumento con cui passare qualche ora di intrattenimento. Si tratta di un televisore chiaramente rivolto al videogiocatore che desidera ottenere un'esperienza di gioco di alto livello, senza però dover mettere sul piatto l'esborso richiesto dalle soluzioni di fascia alta le quali, spessissimo, sono le uniche ad offrire tutte le funzionalità gaming e a montare pannelli con elevata frequenza di aggiornamento. Il prezzo di 599 Euro lo rende inoltre particolarmente appetibile, considerando soprattutto che sul mercato fino poco tempo fa a questo livello di prezzo si potevano acquistare soluzioni simili, ma dotati di pannelli a soli 60Hz di frequenza di aggiornamento. 

1 Commenti
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giovanni6912 Dicembre 2023, 13:37 #1
Quantum Dot 4K. Ma in sostanza può essere usato anche come monitor?

In tal caso quale sarebbe la risoluzione ottenibile e con quale dot pitch?

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