Recensione KEF LSX: quando l'audio di qualità si fa connesso

Recensione KEF LSX: quando l'audio di qualità si fa connesso

KEF produce altoparlanti apprezzati per l'elevatissima qualità del suono, ma l'azienda inglese non è immune al fascino dei dispositivi connessi e infatti propone i KEF LSX, altoparlanti connessi in grado di offrire ottime prestazioni acustiche anche tramite lo streaming da Internet o dalla rete locale

di pubblicato il nel canale Audio Video
KEF
 

La tendenza a connettere ogni cosa comprende sempre di più ogni ambito della tecnologia, compresi quelli forse più inaspettati come l'audio ad alta fedeltà. Quello dell'hi-fi è un settore decisamente particolare e per molti versi refrattario al cambiamento, ma anch'esso viene coinvolto dalla nuova ondata di prodotti connessi alla Rete. Gli altoparlanti KEF LSX sono un buon esempio di tale tendenza: semplificando parecchio la realtà dei fatti possiamo dire che sono una versione compatta degli ottimi LS50 Wireless che fanno proprio della connettività la loro ragion d'essere. E non senza meriti, anzi.

KEF LSX

Partiamo da un concetto: quando si parla di KEF LSX si parla di un sistema completo, non solo di altoparlanti. Perché? Perché nonostante siano di dimensioni particolarmente ridotte per delle casse full range (240 x 155 x 180 mm), non hanno bisogno di ulteriori dispositivi per suonare a eccezione di un dispositivo che funga da comando e/o sorgente dei file musicali. Essendo altoparlanti connessi, i KEF LSX possono effettuare lo streaming di brani da Internet e risultare quindi del tutto autonomi e liberi dalle limitazioni dei tradizionali sistemi composti da altoparlanti, amplificatore, lettori di vario genere (CD, DVD, Blu-ray, cassette, giradischi...) e così via.

Parlo di "limitazioni" perché, per quanto apprezzabile e bello sia provare differenti amplificatori, lettori e così via, ciò resta un investimento cospicuo non solo in termini finanziari ma anche in termini di spazio. I KEF LSX sono due altoparlanti di dimensioni tutto sommato ridotte che è possibile piazzare ovunque, con la sola limitazione reale data dalla lunghezza del cavo di alimentazione.

KEF LSX

I KEF LSX sono infatti altoparlanti attivi, che contengono al loro interno uno stadio di amplificazione dedicato: 70 W per il cono principale e 30 W per il tweeter. La configurazione scelta da KEF è chiamata Uni-Q e vede il tweeter installato all'interno del cono principale - per la precisione al suo centro esatto, in modo che tweeter e cono siano coassiali e concentrici. Il vantaggio di questa scelta progettuale è che questa configurazione approssima una sorgente puntiforme e riesce dunque a dare una maggiore spazialità al suono.

In tutto ciò, KEF non ha trascurato l'aspetto estetico: i mobili sono realizzati in plastica con una copertura in tessuto (dalla finitura grezza) sui lati destro, sinistro e superiore. L'effetto è molto piacevole e il design è elegante, per cui gli LSX riescono a inserirsi in qualunque ambiente senza difficoltà.

KEF LSX

Tornando, invece, all'aspetto della connettività, i KEF LSX offrono connessioni per tutti i gusti: c'è il WiFi, il Bluetooth (con codec aptX), la rete cablata Ethernet, il classico aux da 3.5 mm e anche un ingresso ottico. La connessione tra i due altoparlanti può avvenire sia con cavo che senza; in questo secondo caso la risoluzione è limitata a 24 bit e 48 kHz, mentre con il cavo sale a 96 kHz. Difficile notare la differenza tra i due formati a parità di brano, in ogni caso.

Uno degli aspetti interessanti degli LSX è che KEF mette a disposizione un'applicazione per configurarli e adattarli al proprio ambiente d'ascolto. Tramite l'applicazione KEF Connect (disponibile per Android e iOS) è infatti possibile regolare varie impostazioni come la distanza dal muro posteriore o dal bordo anteriore del piano dove sono collocati gli altoparlanti. In questo modo è possibile regolare in maniera semplice la risposta degli altoparlanti per ottenere la migliore possibile in base all'ambiente, senza dover effettuare una calibrazione a mano con strumenti specialistici. Il tutto è molto semplice e richiede pochi passaggi: in pochi minuti i KEF LSX sono pronti a suonare, e per questo è presente una seconda applicazione chiamata KEF Stream in grado di gestire lo streaming dal dispositivo in uso o da servizi online quali Tidal e Spotify.

KEF LSX

Ma come suonano questi altoparlanti? Suonano davvero bene. Per quanto siano piccoli, i KEF LSX offrono una risposta in frequenza quasi piatta dai 55 Hz ai 20 kHz, con davvero pochissime deviazioni da una ideale neutralità. La più facile da notare di queste deviazioni è un'aggiunta nei bassi (intorno ai 100Hz, per essere precisi) che dà un tono più caldo a tutto il suono; le altre sono deviazioni nella parte altra dello spettro udibile che sono però poco significative e non impattano sulla qualità del suono in moaniera notevole. L'enfasi sulle basse frequenze è comunque ben fatta e mai fastidiosa, ascrivibile a una scelta progettuale più che a una limitazione.

Il risultato è assolutamente godibile e piacevole qualunque brano si ascolti, dal jazz degli Snarky Puppy alla classica, dal rock dei Led Zeppelin arrivando fino al black metal. C'è sempre una grande chiarezza e pulizia, nonché un'ottima fisicità che dà al suono una marcia in più. Certo, mancano le frequenze più basse, ma per quelle è sempre possibile utilizzare un subwoofer (per il quale è presente una uscita dedicata).

L'aspetto però più interessante, come anticipato parlando dei diffusori Uni-Q, è quello della spazialità del suono. Più volte, ascoltando vari brani, l'impressione che ho avuto era che il suono si estendesse ben al di là degli altoparlanti sia lateralmente che frontalmente. La scena sonora creata dai KEF LSX è davvero enorme e mostra come questi diffusori siano realmente in grado di offrire qualcosa in più anche su altoparlanti così piccoli.

Il prezzo dei KEF LSX (circa 1200€ sul mercato italiano) non è basso, ma pensando al fatto che si tratta di un sistema completo di qualità estremamente elevata non appare nemmeno fuori scala. Al contrario, i KEF LSX appaiono come un prodotto dall'elevato rapporto qualità/prezzo, dal momento che pochi prodotti sul mercato risultano così completi e ben fatti sotto tutti i profili. Il futuro dell'audio appare sempre più connesso, ma se questo è il genere di risultato che possiamo aspettarci non possiamo che essere felici di questo passo nel futuro.

24 Commenti
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X3n016 Gennaio 2020, 19:28 #1
Leggo in giro di prestazioni della parte di streaming ridicole.
Secondo me prendere un prodotto audio del genere non ha molto senso, meglio un buon paio di casse, un ampli e un dispositivo per lo streaming dedicato.
Come il chromecast audio, che era ottimo, ma non fanno più.
Maledetti.
moroboshy16 Gennaio 2020, 22:16 #2
Originariamente inviato da: X3n0
Leggo in giro di prestazioni della parte di streaming ridicole.
Secondo me prendere un prodotto audio del genere non ha molto senso, meglio un buon paio di casse, un ampli e un dispositivo per lo streaming dedicato.
Come il chromecast audio, che era ottimo, ma non fanno più.
Maledetti.


Non sono d'accordo. Queste casse attive vanno veramente bene. È impossibile assemblare un impianto a componenti separati che abbia pari prestazioni allo stesso prezzo. Ad ogni modo, frequentando fiere ed eventi vari, vedo che ormai le proposte di questo genere sono sempre più frequenti, anche di livello Hi-End, per fortuna direi, anche perché i sistemi attivi sono intrinsecamente superiori a quelli passivi.
Zappz17 Gennaio 2020, 08:50 #3
Molto bello, a voler essere puntigliosi ai massimi manca l'hdmi che visto il prezzo la potevano pure mettere...
acerbo17 Gennaio 2020, 11:09 #4
Originariamente inviato da: X3n0
Leggo in giro di prestazioni della parte di streaming ridicole.
Secondo me prendere un prodotto audio del genere non ha molto senso, meglio un buon paio di casse, un ampli e un dispositivo per lo streaming dedicato.
Come il chromecast audio, che era ottimo, ma non fanno più.
Maledetti.


Originariamente inviato da: moroboshy
Non sono d'accordo. Queste casse attive vanno veramente bene. È impossibile assemblare un impianto a componenti separati che abbia pari prestazioni allo stesso prezzo. Ad ogni modo, frequentando fiere ed eventi vari, vedo che ormai le proposte di questo genere sono sempre più frequenti, anche di livello Hi-End, per fortuna direi, anche perché i sistemi attivi sono intrinsecamente superiori a quelli passivi.


Sono vere entrambe le osservazioni, che si spenda di piu' prendendo componenti separati invece é relativo.
Qualche anno fà ho acquistato delle colonne attive con BT APTX e le ho pagate poco meno di mille euro, visto che non avevo modo di ascoltarle le ho acquistate a scatola chiusa e le ho riportate al negozio perché non mi piaceva affatto come suonavano. Alla fine cercando in giro sono riuscito a trovare queste kef ed ho potuto ascoltarle in sala con la mia musica ma il prezzo mi ha fatto desistere.
Alla fine mi sono preso una coppia di Qacoustics concept 20 che ho trovato in offerta, un ampli FHD da 130euro e una chromecast audio per un totale di meno di 600euro e sono strasoddisfatto del risultato finale.
Bartsimpson17 Gennaio 2020, 13:29 #5
Originariamente inviato da: moroboshy
Non sono d'accordo. Queste casse attive vanno veramente bene. È impossibile assemblare un impianto a componenti separati che abbia pari prestazioni allo stesso prezzo. Ad ogni modo, frequentando fiere ed eventi vari, vedo che ormai le proposte di questo genere sono sempre più frequenti, anche di livello Hi-End, per fortuna direi, anche perché i sistemi attivi sono intrinsecamente superiori a quelli passivi.


Se intendi che a parità di prezzo sono superiori, ci può anche stare, come regola generale. Se invece intendi che i sistemi a diffusori attivi sono superiori come qualità, allora non sono d'accordo.
Con i giusti accoppiamenti di sorgenti ampli e diffusori passivi si possono ottenere soluzioni qualitativamente molto elevate.
E io ho sia le Kef LS 50 (le versioni più grandi delle Lsx) che un set composto da Dac-pre-ampli-diffusori da pavimento Elac passivi. Ti assicuro che a certi volumi il secondo impianto supera ampliamente il primo. E più o meno ho speso le stesse cifre per entrambi. Ciao
do2717 Gennaio 2020, 15:11 #6
difficile dire cosa è bene e cosa è male ...
proprio nell'ultimo mese ero partito con l'idea di prendere le sorella maggiori LS 50 wireless.
ascoltate sia LSX che LS50W, suonano da DIO UNIQ è fantastico per dettaglio e spazialità.

poi cominciato a considerare quanta elettronica c'è dentro che sicuramente tra 2 anni sarà obsoleta, tutto quello che si può scassare ....

conclusione: trovate delle KEF R 500 + un naim XS usati al prezzo delle LS50 wireless

collegato in bilanciato un DAC Aune S6 con un NUC e daphile

possibilità di smanettare e cambiare quando voglio ....

no no no non ci casco ...
moroboshy17 Gennaio 2020, 15:43 #7
Originariamente inviato da: Bartsimpson
Se intendi che a parità di prezzo sono superiori, ci può anche stare, come regola generale. Se invece intendi che i sistemi a diffusori attivi sono superiori come qualità, allora non sono d'accordo.
Con i giusti accoppiamenti di sorgenti ampli e diffusori passivi si possono ottenere soluzioni qualitativamente molto elevate.
E io ho sia le Kef LS 50 (le versioni più grandi delle Lsx) che un set composto da Dac-pre-ampli-diffusori da pavimento Elac passivi. Ti assicuro che a certi volumi il secondo impianto supera ampliamente il primo. E più o meno ho speso le stesse cifre per entrambi. Ciao


No, intendo dire che i sistemi attivi sono superiori a quelli passivi. Anche io ho un sistema passivo composto da diffusori ProAc D15, finali mono Nuforce Ref 9 V2 e pre-streamer Cambridge Audio CXN V2, ed ovviamente ha prestazioni nettamente superiori a queste Kef. Ma hai provato dei sistemi attivi di ultima generazione di fascia Top? Linn, Kii Audio, per rimanere su qualcosa di concettualmente simile o ATC SCM 50 come monitor attivi puri. Non conosco il tuo impianto di riferimento, ma non è facile surclassare le performance dei sistemi che ti ho elencato, specialmente delle ultime, indipendentemente dall'investimento.
galerio17 Gennaio 2020, 17:27 #8
Originariamente inviato da: do27
...
poi cominciato a considerare quanta elettronica c'è dentro che sicuramente tra 2 anni sarà obsoleta, tutto quello che si può scassare ....

conclusione: trovate delle KEF R 500 + un naim XS usati al prezzo delle LS50 wireless

collegato in bilanciato un DAC Aune S6 con un NUC e daphile

possibilità di smanettare e cambiare quando voglio ....

no no no non ci casco ...


E' il ragionamento che sto facendo anche io, con i componenti separati, quando uno di loro sarà obsoleto cambi solo quello, mentre in un impianto attivo "all-in-one" ti attacchi o cambi tutto.
Qui però c'è il vantaggio di un impianto minimal, con minimo ingombro, con un paio di cavi e stop.
E poi quanto son belle queste kef o le sorelle maggiori? (io punto le ls50w... e continuo a sperare che la mia morosa me le regali ). Desing, qualità e compattezza. Diciamo la verità, un occhio allo stile lo diamo sempre
Bartsimpson17 Gennaio 2020, 19:16 #9
Originariamente inviato da: moroboshy
No, intendo dire che i sistemi attivi sono superiori a quelli passivi. Anche io ho un sistema passivo composto da diffusori ProAc D15, finali mono Nuforce Ref 9 V2 e pre-streamer Cambridge Audio CXN V2, ed ovviamente ha prestazioni nettamente superiori a queste Kef. Ma hai provato dei sistemi attivi di ultima generazione di fascia Top? Linn, Kii Audio, per rimanere su qualcosa di concettualmente simile o ATC SCM 50 come monitor attivi puri. Non conosco il tuo impianto di riferimento, ma non è facile surclassare le performance dei sistemi che ti ho elencato, specialmente delle ultime, indipendentemente dall'investimento.


ATC SCM 50 fa già parte di una fascia di prezzo "di lusso" che non ho mai avuto modo di sentire... Purtroppo al di fuori della mia portata. A quei livelli sono "esordiente totale" e mi fido delle tue parole
Saetta_McQueen17 Gennaio 2020, 23:05 #10
Originariamente inviato da: moroboshy
È impossibile assemblare un impianto a componenti separati che abbia pari prestazioni allo stesso prezzo.


Mi pare costino 1200 euro 'ste scatolette.
Io non sarei così sicuro che con 1200 euro non si assembli un Hi-Fi che suoni meglio.
Anzi...

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