Geneva Lab Touring/L: un modo per riscoprire il piacere della radio

Geneva Lab Touring/L: un modo per riscoprire il piacere della radio

In questo mondo di musica in streaming 'on demand' ha ancora senso avere una radio? Ecco la domanda che ci siamo posti nella recensione di Geneva Lab Touring/L. Estetica curata, audio di buon livello, supporto alle radio FM e DAB+, connettività Bluetooth rendono questo apparecchio interessante per chi volesse riscoprire l'ascolto della radio, senza precludersi la possibilità di utilizzare anche il proprio cellulare e i servizi di streaming musicale

di pubblicato il nel canale Audio Video
Geneva Audio
 

La vecchia (e nuova) radio

La rivoluzione digitale ha negli ultimi anni cambiato radicalmente il modo di ascoltare musica. Vinili, cassette, CD hanno lasciato spazio alla 'musica liquida', che sotto forma di bit digitali è memorizzata su telefonini, NAS, chiavette USB, ma soprattutto sui server dei servizi di streaming online. Oggi, grazie a servizi come Apple Music, Google Music, Spotify, Tidal e Qobuz è possibile ascoltare in forma 'on demand', praticamente ovunque, tutta la musica che si vuole. Laddove c'è la connessione si può utilizzare lo streaming per accedere al catalogo completo e dove manca è possibile ascoltare i brani di cui precedentemente si è effettuato il download.

In questo mondo 'on demand' ha ancora senso avere una radio? Mi sono posto spesso questa domanda negli ultimi tempi. Per anni è stato il sottofondo di pomeriggi e serate, poi gradualmente il numero delle ore di ascolto è andato scemando. Mi ha fatto compagnia durante gli spostamenti in auto da pendolare nella cerchia dell'hinterland milanese, ma poi è andata quasi scomparendo dalle mie preferenze dopo il ritorno alla vita in provincia. Una cosa non sopporto dell'ascolto di musica alla radio: fruscii e perdite di segnale. L'alto varesotto, dove ha sede la redazione di Hardware Upgrade, non ha mai brillato per copertura radio e addirittura nel percorso quotidiano da e verso l'ufficio passo per il 'buco nero' della Valganna, dove è impossibile non solo ascoltare la radio, ma anche avere una connessione dati e voce con un cellulare.

Laddove l'ascolto è troppo complicato oggigiorno una chiavetta con qualche gigabyte di musica e la funzione shuffle permettono di crearsi la propria radio personale, approccio che in questi anni mi ha fatto compagnia nei viaggi in auto. Inoltre con l'avvento della musica ad alta risoluzione e dei formati lossless, la qualità della musica che ci si porta in tasca o che si può ascoltare in streaming via web on demand è decisamente superiore della vecchia radio analogica.

Da tempo esiste però la tecnologia della radio digitale DAB+ e, ora che comincia a essere finalmente diffusa su diversi dispositivi, essa mi ha fatto tornare alla mente la domanda del paragrafo precedente: "Ha ancora senso avere una radio?"

La qualità dell'ascolto della radio digitale è decisamente maggiore, assimilabile a quella dei migliori file digitali (il DAB+, evoluzione del primo DAB utilizza il codec AAC+ o HE-AAC v2). Inoltre la tecnologia Dynamic Label Segment, o DLS, permette di trasportare anche informazioni testuali, come titolo della canzone, autore e album, fino a 128 caratteri (RDS utilizzato sulle radio FM si ferma a 64 caratteri). Il lasciare il controllo della playlist a qualcun altro è molto interessante: sebbene i servizi di streaming web offrano sistemi mutuati da quelli della radio, si tratta sempre di una scelta dell'utente che seleziona una data playlist. Lasciare invece il compito al DJ è un'esperienza che può essere ancora oggi però più arricchente soprattutto laddove ai brani viene associata anche una storia, un racconto di un momento storico, un aneddoto. Ripeto, cosa fattibile in autonomia con un servizio di streaming, lasciandosi guidare dai correlati, dai contenuti editoriali che diversi servizi di streaming musicale offrono e avendo un browser aperto su un motore di ricerca e su Wikipedia. Ma lasciare la scelta a qualcun altro resta affascinante, è una condivisione della conoscenza è, anche e forse, un ammettere che vivendo come monadi perdiamo qualcosa della bellezza di essere umani, di poter condividere conoscenza e passioni. Inoltre è un processo meno attivo, che può avvenire anche in auto senza compromettere la sicurezza della guida.

Anche con la tecnologia radio digitale DAB+ rimango poco fan dell'ascolto in provincia: non ci sono fruscii e rumori gracchianti, con il digitale quando il segnale non è buono non si sente praticamente nulla, così come avviene con il digitale terrestre in TV. Ma quando il segnale è buono si può unire il piacere della radio e quello dell'alta qualità del suono. E qui arrivo, finalmente, all'oggetto della recensione odierna: Geneva Lab Touring L. è stata proprio la curiosità del ritorno a una radio portatile a farmi decidere di provare il prodotto. Design retrò e curato e - dichiarata - qualità audio hanno fatto il resto. Due parole sull'estetica: sembrerebbe strano, ma in campo audio ha per molti più importanza di quanto si potrebbe credere. Gli oggetti risonanti devono suonare bene da accesi, ma anche arredare la casa da spenti. Su questo punto Geneva Touring L è un prodotto decisamente riuscito: ho scelto il particolare modello rosso-argento e devo dire che trova facilmente spazio in diversi tipi di arredamento. E poi fa un figurone sul mio furgone rosso (devo ammettere che questo è stato il motivo principale della scelta).

Geneva Lab Touring/L è definito come 'Portable FM/DAB+ and Bluetooth Hi-Fi speaker'. Giustappone all'aspetto vintage, fatto anche di ampia rotella per il volume e finitura superficiale in pelle, un cuore tecnologico, reso evidente anche dal particolare display digitale LCD a caratteri rossi, quelli delle radiosveglie anni '90, per intenderci.

È il fratello più grande della serie Touring e mette a disposizione 1 tweeter a cupola da 3/4" e un woofer da 3,5", spinti da un amplificatore Classe D. È in grado di arrivare a 20kHz sugli alti, ma anche di riprodurre le frequenze più basse, fino a 60Hz. Il crossover è posto a circa 500Hz. La batteria integrata offre 30 ore di autonomia dichiarata.

Nella parte superiore del corpo in alluminio troviamo, oltre alla rotella per la regolazione del volume che fa anche da comando ON/OFF (un altro richiamo vintage) 5 tasti con la stessa finitura metallica. Servono, da destra a sinistra, per attivare il Bluetooth, per scegliere il tipo di radio (DAB o FM) per cambiare frequenza, per selezionare e memorizzare le sei stazioni preferite. La connessione Bluetooth è aggiornata alla versione 4.1 con profilo A2DP. Nella parte alta troviamo anche l'antenna estraibile e la maniglia in metallo per il trasporto. Un piccolo difetto: i movimenti delle due interferiscono tra loro. Se l'antenna è alzata non è possibile alzare (o abbassare) la maniglia. Sul retro troviamo l'ingresso per una sorgente esterna su connettore jack da 3,5mm, il tasto per l'accoppiamento Bluetooth e i connettori per il cavo di alimentazione alla rete elettrica AC 100-240V, il tutto raggruppato in un pannello poco al di sotto del foro del woofer.

Le dimensioni abbastanza compatte, la presenza della batteria per funzionare per parecchio tempo anche lontano dalla corrente elettrica e la maniglia per il trasporto ne invitano all'uso anche in mobilità, ma la finitura in pelle, come è possibile vedere sul frontale, ma anche sullo spigolo posteriore nella foto qui sopra, è abbastanza delicata. Il trasporto in un armadietto di un furgone camperizzato ha lasciato qualche segno indelebile, pur avendo avuto cura di inserire l'apparecchio all'interno di un sacchetto in tela di cotone. Inoltre il peso di 2,3 chilogrammi non lo rende proprio comodo da trasportare per lunghi tratti.

Dal punto di vista audio l'ascolto è decisamente piacevole. La sensazione è quella del suono 'caldo' di una vecchia radio analogica, ma con la pulizia audio della musica digitale, unita alla spinta ben calibrata del woofer sui bassi. A casa mia o in vacanza la radio preferita è stata Radio Swiss Jazz, uno dei pionieri della radio digitale in Svizzera, raggiungibile in diverse zone del nord Italia e compagna perfetta per le capacità audio di Geneva Lab Touring/L. L'apparecchio se la cava bene anche con gli altri generi musicali, ma anche per estetica trova in Rai Radio Classica, Rai Radio Techetè e Rai Radio Live tre compagne d'elezione in giro per lo stivale. Nelle zone in cui non c'è segnale DAB+ si può passare alla 'vecchia' tecnologia FM. La connessione Bluetooth e quella cablata su jack da 3,5mm permettono poi di ascoltare file audio direttamente dal proprio smartphone o lettore multimediale, potendo così sopperire all'eventuale mancanza di copertura dei servizi radio FM e DAB+.

Tra i difetti abbiamo già annoverato la relativa fragilità della finitura in pelle, ma alla lista potremmo aggiungere anche il prezzo non a tutti accessibile: purtroppo quando qualità audio ed estetica si uniscono bisogna aprire il portafoglio. Con un prezzo di poco meno di 350€, si posiziona lontano dai semplici speaker Bluetooth e radio DAB+ primo prezzo, ma è anche molto più basso di un prodotto che nasce dalla stessa filosofia come Como Audio Amico (che però è dotato anche di Wi-Fi e display). Ecco, parlando di Wi-Fi, ho trovato che la sua presenza avrebbe potuto rendere il prodotto ancora più completo, con la possibilità di connessione anche alle Internet Radio o di attingere i brani musicali direttamente dal NAS di casa.

In sintesi Geneva Lab ha racchiuso in Touring/L modernità ed eredità dei tempi passati, con un'estetica che può risultare accattivante e con una qualità audio di buon livello. Per chi volesse riscoprire l'ascolto della radio, senza precludersi la possibilità di utilizzare, tramite Bluetooth o cavo, anche il proprio cellulare e i servizi di streaming musicale, può essere una buona scelta. Se si cerca un altoparlante Bluetooth da maltrattare, forse è meglio rivolgersi altrove.

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14 Commenti
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igiolo14 Novembre 2018, 11:08 #1
concordo in toto al valore aggiunto della radio
ed in parte trovo lo stesso anche nella tv
purtroppo la qualità della radio, intesa come livello delle trasmissioni e dei conduttori, è spesso più alta rispetto alla tv
almeno come temi e redazioni
ha ancora quella parvenza istituzionale chessò
s0nnyd3marco14 Novembre 2018, 12:11 #2
Un oggettino per Hipster fighettini
Opteranium14 Novembre 2018, 13:34 #3
Il design è piacevole, ricalca proprio le radio portatili anni 60-70. Prezzo fuori scala. A 99 euro se ne potrebbe parlare
zappy14 Novembre 2018, 14:44 #4
350€ e manco un buco USB e/o SD per leggere mp3 & c o magari registrare...
mah.
Haran Banjo14 Novembre 2018, 16:09 #5
Oggetto ridicolo in rapporto al prezzo al quale viene offerto.
Ragerino14 Novembre 2018, 17:23 #6
quale sarebbe il target di utenza di questo dispositivo?
zappy15 Novembre 2018, 09:26 #7
Originariamente inviato da: Ragerino
quale sarebbe il target di utenza di questo dispositivo?
redattori di HWup che la ottengono gratis e in cambio fanno un'articolo-spot.
Roberto Colombo15 Novembre 2018, 10:06 #8
Originariamente inviato da: zappy
redattori di HWup che la ottengono gratis e in cambio fanno un'articolo-spot.


Mi spiace che tu la pensi così.

Per altro, parlando proprio di questo prodotto, DHL passa giusto oggi a prenderlo per riportarlo all'agenzia che ce lo ha fornito in conto visione.

In redazione è un andirivieni di pacchi proprio perché per politica non ci facciamo mandare apparecchi perché ci interessa tenerli, ma per provarli e nella maggior parte dei casi restituirli.

Ti ringrazio comunque per il commento, ci ricorda che è bene ogni tanto sottolineare questo fatto.
zappy15 Novembre 2018, 12:27 #9
Originariamente inviato da: Roberto Colombo
Mi spiace che tu la pensi così.

Per altro, parlando proprio di questo prodotto, DHL passa giusto oggi a prenderlo per riportarlo all'agenzia che ce lo ha fornito in conto visione.

In redazione è un andirivieni di pacchi proprio perché per politica non ci facciamo mandare apparecchi perché ci interessa tenerli, ma per provarli e nella maggior parte dei casi restituirli.

Ti ringrazio comunque per il commento, ci ricorda che è bene ogni tanto sottolineare questo fatto.

Ehi, era una battuta!
c'è chi ha scritto che è per "hipster fighettini"...

Aggiungici che poi hai scritto "ho scelto il particolare modello rosso-argento e devo dire che trova facilmente spazio in diversi tipi di arredamento. E poi fa un figurone sul mio furgone rosso (devo ammettere che questo è stato il motivo principale della scelta). " che fa pensare al fatto che l'hai tenuta...

Aggiungici che da un po' di tempo è pieno di articolo-spot di $nota-rivendita-online ecc ecc...

il sospetto viene
Cfranco15 Novembre 2018, 14:36 #10
Vado a recuperare il vecchio boombox giù in cantina
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