VHS, fine di un'era. Stop alla produzione di videoregistratori
Funai, l'ultima azienda impegnata sul fronte della produzione di videoregistratori, interromperà tale attività entro la fine del mese. A fondamento della decisione figurano le vendite in calo e la difficoltà nel reperire la componentistica necessaria alla produzione.
di Salvatore Carrozzini pubblicata il 22 Luglio 2016, alle 11:31 nel canale Audio VideoL'epoca dei videoregistratori, per molti, è terminata tempo, ma si avvia a concludersi in senso assoluto con l'interruzione della produzione di videoregistratori da parte dell'unica azienda tuttora impegnata in tale segmento di mercato. Stando a quanto riportato dal quotidiano giapponese Nikkei, Funai Electric, azienda nipponica impegnata nel mercato dell'elettronica di consumo, darà lo stop definitivo alla produzione di videoregistratori alla fine di luglio.
Un'attività portata avanti per trent'anni da Funai che dette il via alla produzione del primo videoregistratore VHS nel 1983, dopo aver provato a proporre il proprio standard per l'home video, il CVC, incapace, tuttavia, di tenere testa al Betamx e al VHS. I prodotti Funai sono stati distribuiti anche con il marchio Sanyo al di fuori dei confini del Giappone in mercati chiave, come la Cina e il Nord America.
A motivare la decisione di concludere la produzione intervengono le valutazioni sul (fisiologico) trend delle vendite in declino e le difficoltà nell'approvvigionamento della componentistica necessaria alla realizzazione. Nonostante un business fortemente ridimensionato rispetto ai tempi d'oro della sua attività, Funai è riuscita ugualmente a vendere 750.000 videoregistratori nel corso del 2015.
Il dato è molto inferiore ai 15 milioni di videoregistratori commercializzati annualmente da Funai quando il mercato VHS era ancora molto vivo, ma fa ugualmente riflettere. I DVD e i Blue Ray da un lato, le periferiche equipaggiate con hard disk - che permettono di registrare in maniera molto rapida contenuti audio-video - dall'altro hanno di fatto eliminato i principali vantaggi derivanti dall'utilizzo dei videoregistratori. Capitolo a parte per i gruppi di collezionisti e per i nostalgici dell'analogico che seguono logiche differenti da quelle del mercato consumer.
Con lo stop alla produzione di videoregistratori da parte di Funai si conclude l'epoca iniziata quarant'anni fa con il primo videoregistratore VHS, lo standard lanciato da JVC nel 1976 che riuscì ad imporsi nella guerra dell'home video sul formato Betamax di Sony. Ad entrambe le aziende va il merito di aver posto le basi per quella trasformazione della modalità di fruizione dei contenuti audio-video in ambito domestico che può essere considerata - mutatis mutandis - l'antesignana dei servizi on-demand diffusi nell'epoca digitale. Tratto comune è la capacità di svincolare l'utente da rigidi palinsesti televisivi, dando libertà di scelta su quando e cosa vedere.
65 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHo solo dei brutti ricordi del VHS. Qualità video/audio scandalosa, e spesso i videoregistratori che ci si poteva permettere erano dei veri catorci.
Ho solo dei brutti ricordi del VHS. Qualità video/audio scandalosa, e spesso i videoregistratori che ci si poteva permettere erano dei veri catorci.
Hai brutti ricordi 25 anni dopo, Capitan Ovvio.
Negli anni '80 poter registrare le cose dalla tv era un bel lusso, oggi ovviamente sono cose superate.
A ben vedere sono superati anche i DVD e i relativi registratori...
Negli anni '80 poter registrare le cose dalla tv era un bel lusso, oggi ovviamente sono cose superate.
A ben vedere sono superati anche i DVD e i relativi registratori...
Quotone. lo comprammo a metá degli anni 90 quando decidemmo che ce lo potevamo permettere. quante cassette comprate per registrare film e cartoni animati giusto per avere un video on demand gratuito a casa o anche solo al possibilitá una volta ogni tanto di vedersi un blockbuster con gli amici. 10000 lire 3 giorni di noleggio e lo smezzavamo in 10 quando la paghetta che riuscivano a passarmi i miei era di 5000 a settimana.
...Che strano, scopro solo oggi che il marchio è Giapponese, sono sempre stato convinto che si trattasse di un marchio Cinese o Indiano che aveva scelto un nome che facesse credere fosse Giapponese XD.
Ho solo dei brutti ricordi del VHS. Qualità video/audio scandalosa, e spesso i videoregistratori che ci si poteva permettere erano dei veri catorci.
Ma dai... Si vede che compravi gli apparecchi sbagliati, i miei avevano un mitsubishi all'inizio dei 90 che mi è durato 10 anni e più, e se usavo cassette buone, registrava egregiamente... Poi bastava trattare bene le cassette perchè durassero, ed io ero davvero pignolo a riguardo XD.
Ci registrai di tutto e lo amai alla follia per gran parte della mia infanzia, con tutte le cassette della Disney prima ed dei film d'azione del "governatore" Swarzy e di Van Damme poi... Più tutte le cassette piratate male dal cinema che portava un amico di famiglia... Ricordo in particolare "il corvo" di Brandon Lee, ripreso di sbieco e con l'audio ovattato e quasi incomprensibile XD.
Ma a chi ?
Sono non so quanti anni/decenni, che non ne vedo in giro, nei negozi, e meno che meno vedo videocassette !
Era una vera belva, riavvolgeva le vhs da 180 molto più rapidamente dei Philips "Turbo drive".
compagno di infanzia
In un mercato in cui anche i bluray sono lili per essere obsoleti, a quanto pare facevano ancora videoregistratori..
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