Un altro pezzo di storia che se ne va: Pioneer abbandona il mercato dei supporti ottici

Un altro pezzo di storia che se ne va: Pioneer abbandona il mercato dei supporti ottici

La società giapponese era uno degli ultimi nomi di rilievo ancora attivi nella produzione di unità ottiche, ora però ha annunciato la vendita delle quote residue della sua controllata Pioneer Digital Design and Manufacturing (PDDM) alla cinese Shanxi Lightchain Technology Industrial Development

di pubblicata il , alle 11:27 nel canale Audio Video
 

Pioneer abbandona definitivamente il mercato dei supporti ottici. Lo storico marchio giapponese ha annunciato la vendita delle quote residue della sua controllata Pioneer Digital Design and Manufacturing (PDDM) alla cinese Shanxi Lightchain Technology Industrial Development Co., Ltd., realtà che fa capo al gruppo Shanxi. La transazione segna la fine della produzione di masterizzatori e lettori ottici a marchio Pioneer, inclusi i modelli per CD, DVD e Blu-ray.

Pioneer BD

La società giapponese era uno degli ultimi nomi di rilievo ancora attivi nella produzione di unità ottiche. Con questa mossa, Pioneer si allinea a una tendenza ormai consolidata: l’uscita progressiva dei grandi marchi da un mercato reso marginale dalla crescita dello streaming e dal calo costante delle vendite di supporti fisici. In questo scenario, anche altri attori come LG, Panasonic, Oppo e Samsung hanno cessato la produzione di lettori Blu-ray negli ultimi anni, lasciando spazio a pochi marchi emergenti come Magnetar, Reavon e Pannde, che continuano a rivolgersi a una nicchia di appassionati.

Secondo quanto riportato da fonti giapponesi, Pioneer continuerà a fornire assistenza tecnica e a vendere prodotti fino all’esaurimento delle scorte, ma non sono previsti nuovi modelli. L’uscita di scena riguarda sia il settore consumer sia quello professionale, incluso il segmento dei masterizzatori Blu-ray per PC, dove il marchio era tra i pochi rimasti a offrire soluzioni con certificazioni BDXL.

A livello globale, il mercato dei supporti fisici è in forte contrazione. La distribuzione nei negozi si è ridotta sensibilmente, come dimostra la scelta di catene statunitensi come BestBuy e Target di ridurre gli stock di film e cofanetti Blu-ray. Anche Sony, pur avendo lanciato recentemente una nuova versione del lettore 4K UBP-X700, ha interrotto la vendita di supporti registrabili come Blu-ray vergini, MiniDisc e MiniDV.

La fine dell’avventura di Pioneer nel settore ottico rappresenta un segnale chiaro: il supporto fisico, pur restando la scelta migliore in termini di qualità visiva e stabilità, sta diventando un mercato di nicchia. Quanto a lungo sopravviverà dipenderà dalla capacità delle alternative digitali di colmare il divario qualitativo e dai margini di sostenibilità commerciale dei pochi produttori rimasti. C'è da dire che dopo la prima abbuffata di contenuti in streaming dall'accesso facilitato, ora il mercato dei contenuti on-demand via internet sta vivendo una fase di crescente frammentazione con diversi utenti che stanno 'sfalciando' il numero di sottoscrizioni dopo gli aumenti dei prezzi: in questa scenario molti stanno iniziando a rimpiangere i supporti fisici, che permettono di avere sempre a disposizione i propri contenuti, senza dover sottostare alle finestre di disponibilità dei servizi in streaming.

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