TV LG OLED e Variable Refresh Rate: c'è qualche problema da risolvere
Attivando il refresh rate dinamico da menu, infatti, sono stati riscontrati problemi sul livello del nero e sulla curva di gamma, con una resa delle zone più scure slavata. Sono stati riportati anche problemi di instabilità e di flickering, in particolare sulla gamma 2019 dei TV OLED di LG
di Roberto Colombo pubblicata il 05 Novembre 2020, alle 10:31 nel canale Audio VideoLGOLEDG-syncFreesync
Al lancio della sua gamma TV 2020 durante il CES di Las Vegas, lo scorso gennaio, LG ha posto molto l'accento sulle possibilità di utilizzo videoludico dei suoi TV OLED, grazie alla presenza sia della tecnologia AMD FreeSync, sia di quella Nvidia G-Sync, che permettono una perfetta sincronia tra i frame generati dalla scheda video eliminando problemi di ritardi, stuttering e frame tearing.
Variable Refresh Rate: gli OLED non sono ottimizzati
A livello software il supporto per il Variable Refresh Rate funziona bene, ma secondo alcune prove, confermate anche dalla OLED-A (OLED Association) l'hardware dei pannelli OLED non supporta al meglio le tecnologie VRR o VFR (Variable Frame Rate). Attivando il refresh rate dinamico da menu, infatti, sono stati riscontrati problemi sul livello del nero e sulla curva di gamma, con una resa delle zone più scure slavata (mentre il vantaggio dell'OLED è proprio quello di offrire neri profondi). Sono stati riportati anche problemi di instabilità e di flickering, in particolare sulla gamma 2019 dei TV OLED di LG.
La spiegazione è da ricercare a livello hardware nel pannello. I pannelli OLED di LG che equipaggiano i TV nascono per operare a un refresh rate fisso di 120 Hz a livello dei subpixel, con un tempo di carica dei pixel (che sono attivi ed emettono luce) fisso. Attivando il VRR si forzano i subpixel a operare a refresh rate più lenti, con una durata dei fotogrammi maggiore, che risulta in una sovra carica dei pixel, che poi emettono luce non rispettando più la curva di gamma originale. Questo sovraccarico avviene a tutti i livelli di luminosità, ma è maggiormente percepibile dall'occhio umano nei toni di grigio delle aree più scure.
Una soluzione, citata in chiusura del comunicato dalla OLED-A, potrebbe essere quella di adottare curve di gamma ottimizzate per i frame rate più bassi, in modo da compensare la sovra eccitazione dei pixel ed eliminare il problema.
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