Recensione RØDECaster Pro II: uno studio di registrazione completo sulla scrivania per podcast, streaming e molto altro
RØDE ha presentato durante l'estate il suo dispositivo di punta per chi si occupa di registrare audio, ad esempio podcast e streaming. Il RØDECaster Pro II è davvero uno studio di registrazione condensato in un solo dispositivo
di Riccardo Robecchi pubblicata il 25 Ottobre 2022, alle 15:31 nel canale Audio VideoRØDE
RØDE è un nome certamente non nuovo a chi abbia avuto a che fare con il mondo dell'audio, visto che l'azienda è tra le più rinomate nel mondo dei microfoni. Il RØDECaster Pro II è la seconda generazione del mixer tuttofare dell'azienda australiana, anche se chiamarlo "mixer" è riduttivo dato che si tratta a tutti gli effetti di un piccolo studio di registrazione condensato in un solo dispositivo, con molte funzionalità avanzate in grado di soddisfare gli utenti più esigenti.
RØDECaster Pro II: com'è fatto
A prima vista il RØDECaster Pro II sembra quasi un normale mixer digitale, fino a che non ci si accorge che ha uno schermo touch da 5,5 pollici e una serie di tasti programmabili.
Sono presenti sei fader fisici e tre virtuali per controllare fino a quattro microfoni o strumenti musicali, tre sorgenti USB, una sorgente Bluetooth e i sound pad; ciascuno dei fader è identificato da un tasto con colore personalizzabile, con cui accedere alle impostazioni sullo schermo touch, e sotto ciascuno di essi sono presenti un pulsante per silenziare il canale e uno per controllare il feedback.
Alla sinistra dello schermo è presente un tasto "REC" che consente di registrare audio su supporti USB o microSD, mentre alla sua destra troviamo quattro potenziometri per la regolazione del volume delle cuffie e una manopola "digitale" per il controllo delle funzionalità mostrate sullo schermo touch. Sotto le manopole troviamo otto tasti programmabili, con ulteriori due pulsanti sotto di essi per scorrere tra le varie funzioni.
Sul retro sono disponibili quattro ingressi ibridi XLR e jack da 6,3 mm, due uscite da 6,3 mm TRS, quattro uscite per cuffie da 6,3 mm, il tasto di accensione e spegnimento, la porta USB-C per l'alimentazione (viene usato lo standard USB Power Delivery, quindi qualunque alimentatore che rispetta le specifiche è compatibile), una porta Gigabit Ethernet, uno slot per schede microSD e due porte USB-C. Si avverte la mancanza di un'uscita per cuffie sulla parte frontale, che sarebbe risultata invece piuttosto comoda.
Oltre ai quattro ingressi XLR/6.3 mm, il RØDECaster Pro II è in grado di includere audio proveniente dalle due porte USB-C e dal Bluetooth, così da semplificare, ad esempio, la registrazione di chiamate o l'uso dei microfoni presenti sulle cuffie Bluetooth. Le porte USB-C possono essere usate per collegare due dispositivi in contemporanea, siano essi computer, smartphone o tablet.
RØDECaster Pro II: caratteristiche tecniche
RØDE ha sviluppato dei nuovi preamplificatori, che chiama Revolution Preamps, appositamente per il RØDECaster Pro II. Tali chip consentono, secondo l'azienda, di minimizzare il rumore (-131.5dBV EIN) pur avendo altissimi livelli di guadagno (76 dB). In altre parole, quasi il sacro Graal dell'audio.
Sia in registrazione che in riproduzione, il RØDECaster Pro II è in grado di gestire flussi audio a 24 bit con una frequenza di campionamento di 48 kHz; nella pratica, l'azienda afferma che è possibile gestire audio tra i 20 Hz e i 20 kHz.
Il RØDECaster Pro II supporta sia microfoni a condensatore sia dinamici, con la possibilità di fornire alimentazione phantom a 48 V se necessario. Per quanto riguarda l'uscita in cuffia, la potenza erogata è pari a 250 mW (non è nota l'impedenza cui tale dato fa riferimento, ipotizziamo sia 32 Ω).
L'alimentazione, come detto, avviene tramite cavo USB-C e richiede 30 W di potenza (15 V, 2 A).
Il dispositivo dispone di 4 GB di memoria integrata per gestire le registrazioni e gli effetti sonori, espandibile tramite microSD e unità USB(usando il connettore secondario USB-C).
Oltre alla connessione via Ethernet, il RØDECaster Pro II supporta anche il WiFi (802.11g/n/ac a 2,4 GHz e 5 GHz) per aggiornare il firmware.
Un aspetto interessante da notare riguarda proprio il firmware. Il RØDECaster Pro II è infatti a tutti gli effetti un piccolo computer, visto che usa Linux come proprio sistema operativo; una conseguenza di ciò è che, probabilmente in virtù della poca potenza di elaborazione a disposizione, il dispositivo impiega circa mezzo minuto ad accendersi e diventare operativo. Dal punto di vista dei computer a cui viene collegato il dispositivo, RØDE dichiara che sono supportati Windows 10 1803 o successivi, Windows 11 e macOS 10.15 e successivi, ma abbiamo verificato come funzioni perfettamente anche con Linux in maniera plug and play.
L'unica nota potenzialmente negativa da segnalare riguardo il RØDECaster Pro II è il fatto che, in termini assoluti, è abbastanza ingombrante, avendo misure pari a 305 x 270 x 60 mm. È un aspetto da tenere in considerazione quando si valuta l'acquisto di un dispositivo del genere, dato che è necessario disporre di uno spazio adeguato che ne renda agevole e comodo l’utilizzo. Resta comunque l'opzione di montarlo su un'asta microfonica grazie a un filetto da 3/8 di pollice sulla parte inferiore del dispositivo.
RØDECaster Pro II: software e funzionalità
Per quanto il RØDECaster Pro II disponga di funzionalità anche molto avanzate, lo fa mettendo al primo posto la semplicità d'uso con un'interfaccia comprensibile e facile da usare. Le schermate mostrano le opzioni in maniera chiara e comprensibile anche a chi non è avvezzo all'uso di dispositivi come questo; la curva di apprendimento non è pertanto particolarmente ripida, anche perché le impostazioni predefinite consentono di iniziare subito a registrare senza dover eseguire particolari operazioni. Ciò lascia la possibilità di iniziare immediatamente a registrare, per poi approfondire la conoscenza delle varie opzioni mano a mano che si prende confidenza con il suo uso.
La schermata principale permette di tenere sotto controllo gli ingressi, sia fisici sia virtuali, con i vari livelli di registrazione mostrati in tempo reale, oltre a visualizzare quali funzioni svolgono i sound pade il volume dell'uscita verso i monitor (il cui volume si controlla tramite la manopola "digitale" alla destra dello schermo).
Premendo i tasti sopra i fader è possibile accedere alle impostazioni di ciascun canale, con la possibilità di applicare impostazioni predefinite scegliendo tra varie opzioni (ad esempio, selezionando un modello di microfono tra quelli inclusi, come il PodMic della stessa RØDE), oltre ad applicare vari effetti sfruttando l'elaborazione del suono APHEX sviluppata dall'azienda. È inoltre possibile intervenire sul suono sia tramite regolazioni di base, sia tramite quelle avanzate: tra le prime troviamo la possibilità di regolare la profondità, la brillantezza e l'impatto, mentre quelle avanzate consentono di intervenire direttamente sul suono con un filtro passa-alto, un de-esser (per ridurre l'impatto delle sibilanti e delle occlusive), un filtro per definire la soglia di rumore sotto cui rimuovere il suono, un compressore, un equalizzatore grafico, un excitere un posizionatore (che consente di spostare a destra o a sinistra la direzione da cui il suono sembra provenire).
Ciascun fader fisico è personalizzabile riassegnando l'ingresso corrispondente, a seconda dei propri gusti e necessità. Va notato poi che uno dei canali virtuali, legato all'input USB1, è dedicato alle applicazioni di chat, come ad esempio Discord, così da poter regolare il volume delle comunicazioni tramite tali servizi.
Dato che il RØDECaster Pro II è impiegabile per registrare voce e strumenti direttamente con una DAW, ci sono numerose opzioni che permettono di gestire tale caso: si possono infatti effettuare registrazioni multitraccia, mantenendo così ciascun ingresso separato rispetto agli altri per eseguire il mix successivamente alla registrazione, decidere se catturare il segnale prima o dopo i fader (mantenendo, quindi, il volume impostato sul mixer o registrando a livello di linea), nonché bypassare interamente l'elaborazione del segnale a bordo del dispositivo in maniera tale da registrare il suono "crudo", così come catturato dai microfoni o dagli strumenti.
Come accennato precedentemente, è possibile effettuare registrazioni direttamente sul dispositivo, ma non solo: tali registrazioni possono essere modificate senza necessità di usare un computer, con attività di base come tagli all'inizio e alla fine delle tracce e l'aggiunta di dissolvenze in entrata e in uscita.
Si possono inoltre salvare le configurazioni come "show", così da poter attivare impostazioni diverse in base all'attività che si svolge senza dover modificare manualmente i parametri ogni volta che si cambia attività. Ad esempio, è possibile salvare un set di impostazioni per le videochiamate, uno per i podcast e uno per lo streaming.
Tra le impostazioni che fanno parte degli "show" troviamo quelle dei sound pad, che RØÐE chiama "Smart Pad". I tasti sono personalizzabili nel colore e nelle funzioni, così da avere sotto mano sempre quello che serve. Nella configurazione di base sono presenti tre gruppi: il primo è dedicato agli effetti sonori (applausi, grilli che friniscono, trombone e così via); il secondo è per gli effetti da applicare alla voce come megafono, robot, mostro; il terzo è vuoto. È possibile personalizzare interamente questi effetti con quelli di proprio gusto e, usando l'applicazione RØDE Central (disponibile per Windows e macOS), caricare i propri effetti sonori e usarli con gli Smart Pad.
RØDECaster Pro II: la prova con PodMic e NTH-100
Assieme al RØDECaster Pro II, RØDE ci ha inviato anche le cuffie NTH-100, che sono le prime mai prodotte dall'azienda, e il microfono PodMic, assieme a una serie di accessori aggiuntivi come il braccio per il microfono, il coperchio in plastica trasparente, il cavo XLR per connettere il microfono e un adattatore per collegare dispositivi con porta Lightning.
Cominciare a usare il PodMic è stato semplicissimo, dato che è presente un'impostazione dedicata nell'interfaccia del RØDECaster Pro II; regolare la preamplificazione per non dover tenere il microfono vicino non è stato un problema. La qualità audio ottenuta già con le impostazioni di base si è dimostrata notevole; ho usato il mixer e il microfono per effettuare diverse interviste tramite collegamento video e tutti i miei interlocutori sono rimasti colpiti dalla chiarezza del suono e dall'assenza di rumori di fondo. Il pattern a cardioide del PodMic, infatti, consente di catturare esclusivamente i suoni che arrivano dalla parte frontale, escludendo così gli altri.
Le NTH-100 si distinguono per il loro profilo relativamente neutro e ben adatto a fungere da monitor. Contrariamente a molti altri marchi, inclusi alcuni molto rinomati come Audio-Technica e Beyerdynamics, RØDE ha scelto di adottare una risposta in frequenza relativamente piatta, con una leggera enfasi sui medio-bassi che dona più calore al suono senza snaturarne la tonalità. In quanto a dettagli, le NTH-100 risultano sorprendenti, così come in termini di velocità: i transienti sono rappresentati davvero molto bene. In quanto a comodità, le NTH-100 spiccano in positivo grazie ai cuscinetti in memory foam sia sull'archetto, sia sui padiglioni. Il cavo è rimovibile e ha terminazioni con jack da 3,5 mm su entrambi i capi; uno di essi è specificamente fatto per essere inserito nelle cuffie, con un'entrata a sinistra e una a destra in modo da consentire all'utilizzatore di scegliere il lato più comodo, mentre l'altro ha un filetto su cui è possibile avvitare un adattatore a jack da 6,3 mm. La qualità costruttiva è notevole e le cuffie appaiono solide e ben realizzate.
RØDECaster Pro II: conclusioni e commenti
Il RØDECaster Pro II è certamente un dispositivo superlativo. RØDE lo definisce "uno studio di produzione audio integrato" e si avvicina molto alla realtà: di fatto il RØDECaster Pro II è un dispositivo che, da solo, può soddisfare una quantità significativa di esigenze anche molto diverse tra loro, incluse quelle di professionisti che operano nel mondo dell'audio e che ricercano una qualità del suono superiore con una grande flessibilità nella gestione dei flussi audio.
C'è un "ma", però, ed è rappresentato dal prezzo. Questa versatilità fin quasi estrema porta infatti il prezzo su una fascia che è più tipicamente associata a dispositivi professionali: il RØDECaster Pro II viene venduto a 699€, che è una cifra non di poco conto. Considerando quanto viene offerto, appare come un prezzo giustificato, ma resta fuori dalla portata di molti semplici appassionati ed entra forse più nell'ambito del professionismo. Questa "ambiguità" pare voluta, perché RØDE sembra puntare proprio ai cosiddetti "prosumer", ovvero quelle figure a metà tra appassionati e professionisti.
Detto ciò, chi non vuole compromessi per le proprie attività di gestione dell'audio si trova davanti a una scelta semplice, perché il RØDECaster Pro II è forse la scelta in questo momento per chi si occupa di podcast, di registrazione di video, di streaming e, più in generale, di creare contenuti che hanno a che fare con l'audio (insomma, quelle persone che ricadono sotto il cappello piuttosto ampio dei "creator", concetto molto in voga ultimamente) senza spostarsi su soluzioni più complesse e più costose tipicamente riservate ai professionisti.
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