Pronti per lo Switch-Off TV al DVB 8K? (Scherziamo, ma la strada è comunque già tracciata. Ecco le nuove specifiche)
Siamo ancora nel bel mezzo del passaggio al DVB-T2, ma l'industria guarda già ben oltre. Il consorzio DVB ha aggiornato le specifiche aggiungendo i profili 8K a quelli attuali su codec HEVC. Per il 2022 sono attesi invece nuovi codec più efficienti.
di Roberto Colombo pubblicata il 01 Dicembre 2021, alle 12:11 nel canale Audio Video8K4K
DVB è un consorzio che dal 1993 si occupa di definire standard e tecnologie per la trasmissione di contenuti video digitali. In questi ultimi mesi tutti ci siamo trovati di fronte ai diversi standard e il tema dello switch-off ha portato tutti a confrontarsi con sigle come DVB-T e DVB-T2. Oltre agli standard per il digitale terreste, il consorzio ha definito negli anni molti altri formati condivisi, compresi quelli per le connessioni mobile come DVB-I over 5G.
Recentemente il consorzio ha approvato un aggiornamento delle specifiche per aprire il campo alla diffusione di trasmissioni 8K UHD. L'aggiornamento interessa sia le specifiche di trasporto per i servizi broadcast DVB-TS (Transport Stream) sia tramite servizi a banda larga DVB-DASH.
DVB: non solo HEVC per i servizi 8K, servono codec ancora più efficienti
Si tratta di un primo passo che estende ai profili 8K l'attuale supporto al codec HEVC, ma per il 2022 sono previste altre aggiunte, attualmente in fase di studio. Il tema dell'efficienza del trasporto è cruciale aumentando la risoluzione dei contenuti (un 8K da 7680×4320 pixel corrisponde a quattro flussi 4K) e sono stati individuati tre codec che potrebbero rappresentare il futuro cuore delle trasmissioni 8K: AV1, AVS3 e VVC. Il primo è noto a molti ed è quello che ha portato su YouTube i video 8K e recentemente è sbarcato anche su Netflix. Oltre all'aumento di risoluzione farà parte delle nuove specifiche anche il supporto ai formati High dynamic range (HDR) e high frame rate (HFR).
Non solo 8K: la ricerca è sempre indirizzata a migliorare l'efficienza anche delle attuali trasmissioni 4K. Ai nuovi codec viene chiesto di permettere un risparmio di almeno il 27% della banda rispetto all'attuale codec HEVC utilizzato in 4K per le trasmissioni broadcast e di almeno il 30% per lo streaming su rete internet. Tra le richieste anche quella di migliorare la compressione dei formati a più bassa risoluzione, sempre in un'ottica di una gestione migliorata dei flussi video.
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14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPrendo un 8k e un mese dopo lo butto perchè non supporta il codec PincoWolf22 bi Booble o Bahullo3B di Wawazon ... Sarebbe H266 d'ufficio ma come all'epoca del DivX ormai tutti cacano il loro standard... OGG VOBIS 3.0...
Prendo un 8k e un mese dopo lo butto perchè non supporta il codec PincoWolf22 bi Booble o Bahullo3B di Wawazon ... Sarebbe H266 d'ufficio ma come all'epoca del DivX ormai tutti cacano il loro standard... OGG VOBIS 3.0...
Di per se ti sei in parte autorisposto, quando cambieranno ti terrai il tuo televisore 8k e ci aggiungi un decoder a parte.
Sicuramente l'integrazione del decoder nella TV fa salire sensibilmente il prezzo di questo prodotto (20€?).
Detto questo, mio fratello ha dovuto cambiare parecchie TV per il recente switchoff (hotel), per i prodotti più recenti però ha optato per un decoder e un telecomando preso su noto shop cinese che permette di accendere e comandare TV+ decoder facilmente.
Via antenna è già tanto se arriva trasmissioni in FullHD. Via cavo forse il 10% avrà la banda necessaria a supportare 8K
Con le compressioni e i bitrate che usano attualmente le trasmissioni tv, i 4k sono puro e semplice marketing e gli 8k sono marketing elevato al quadrato !
l'industria DEVE essere presa a mazzate, con obbligo di riparare TV di 20 anni fa a prezzo calmierato di 50€/$. Così la smette di sfornare nuove inutili stronzate ogni anno e produrre rifiuti elettronici come se piovesse.
e prima che qualche pecora venga a dire che "falliscono", NO, per decenni gli apparecchi sono rimasti gli stessi e c'erano molte più case produttrici e molta più scelta di oggi.
Ultravox, Philips, Brionvega, Phonola, Telefunken, Nordmende, Sony, Pioneer, Mivar, Saba, Thomson, Seleco, Synudine, Grundig, Blaupunkt, Jvc, Toshiba, che bei tempi!! e questi sono solo alcuni di quelli che ricordo perchè destinati al mercato europeo
ho poca dimestichezza con quelli americani, mentre alcuni marchi asiatici già arrivavano nelle nostre case come Hitachi, Sanyo, Funai, Sony, Seiki...
dopodichè c'è stato un periodo "intermedio" dove si sono sommati ai primi marchi storici già citati, aziende del calibro di Sharp, Panasonic ed altri ed è cominciata l'era tecnologica, cioè il declino vero e proprio
oggi praticamente abbiamo il 99% del mercato con Samsung, Lg, Sharp, Panasonic, Sony, Hisense 100% Asia... che fanno cartello come gli pare, tra decoder, nuovi standard, nuove risoluzioni, bande, attacchi vari nel retro, ogni 2 anni si dovrebbe cambiare TV... altrettanto per lo smartphone, poi c'è il computer o notebook, il tablet, lo smartwatch, il router, e tra un po' si comincerà con la stessa solfa anche per le automobili perchè tanto finirà così allo stesso modo, praticamente dobbiamo andare a lavorare per mantenere l'economia cinese... poi se resta qualcosa in tasca si va a fare la spesa per mangiare
Io ho fatto cosi e a parte il fatto che non puoi spegnere lo schermo con il telecomando per il resto è perfetto.
Altra soluzione sarebbe integrare nelle TV uno o più slot per integrare i decoder cosi da non dover cambiare tutto ma solo quelli, ma in questo caso servirebbe una legge per obbligare i costruttori.
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