Meta e SIAE: quali sono i cantanti italiani che si possono ancora riprodurre?

Meta e SIAE: quali sono i cantanti italiani che si possono ancora riprodurre?

Meta e SIAE non hanno trovato l'accordo e il colosso di Zuckerberg ha dunque rimosso da Instagram tutto il catalogo delle canzoni italiane. Alcuni artisti anche famosi sono però ancora disponibili: perché e quali sono?

di pubblicata il , alle 09:37 nel canale Audio Video
Meta
 

Dopo lo scontro tra Meta e SIAE sul non accordo tra i due colossi per la possibilità di riprodurre musica di artisti italiani nelle stories su Instagram e non solo, ecco che l'azienda di Mark Zuckerberg nel giro di qualche ora ha eliminato completamente tutti i brani italiani (e non solo) dalla libreria del social impossibilitando gli utenti di poterle usare nelle proprie stories. Al momento nella libreria dei brani musicali di Instagram si possono scovare solamente alcuni artisti poco conosciuti o anche coloro che non appartengono alla SIAE ma a Soundreef, la società fondata da Davide d'Atri e che permette la gestione dei diritti d'autore per l'uso online, in radio e in televisione.

Chi è Soundreef e perché ce l'ha contro SIAE?

In questo caso sappiate che ad affidarsi a Soundreef sono al momento oltre 43.000 autori tra compositori e editori di tutto il mondo e di questi almeno 26.000 sono artisti italiani. In Italia Soundreef viene rappresentata tramite Lea ossia l'associazione che di occupa appunto di rilasciare le licenze per gli autori per conto appunto di Soundreef.

La storia di Soundreef è un vero e proprio braccio di ferro contro la SIAE. Il suo fondatore infatti, Davide d'Atri, lanciò nel 2016 (anno di fondazione della Soundreef a Londra, una vera e propria offensiva contro la SIAE ossia la Società Italiana Autori ed Editori, ente pubblico dal 1882 e che si è sempre occupata di proteggere le opere di ingegno. La Soundreef si era occupata fino al 2017 solo della musica d'autore dal vivo e di colonne sonore nei negozi ma in quella data decise che fosse arrivato il momento di coprire anche radio, televisione, internet e fonomeccanico ossia la stampa dei dischi.

Fu subito accolta con grande giubilo da alcuni artisti che da sempre erano contrari alla SIAE, tra cui Fedez e Gigi D'Alessio. E proprio con loro Soundreef cerca di imporre a SIAE l'adeguamento alla direttiva 2014 (nota come Barnier) che impone la liberalizzazione del mercato della raccolta dei diritti d'autore che ha, lo ricordiamo, un valore di oltre 5 miliardi di euro l'anno solo in Europa.

La lotta serrata tra SIAE e Soundreef si fa incandescente e il governo decide di intervenire occupandosi del recepimento della direttiva Barnier. Di fatto però lo fa a modo suo e lo fa un po' ''alla carlona'' considerando per metà le regole europee e liberalizzando sì la raccolta del diritto d'autore ma affidandola a organizzazioni di gestione collettiva e non a entità di gestione indipendente. Questo in poche parole significa che le prime sono associazioni senza scopo di lucro proprio come SIAE mentre le seconde sono società private, tra cui appunto anche Soundreef che dunque viene ancora una volta estromessa in Italia, dove può lavorare ma costituendo un'associazione con i suoi assistiti che prenderà appunto il nome di Lea (Liberi editori e autori).

Quali canzoni puoi ancora trovare su Instagram?

Come detto lo scontro tra Meta e SIAE non colpisce Soundreef chiaramente e questo permette ancora oggi di trovare sui social di Mark Zuckerberg i cantanti che hanno appunto aderito alla nuova associazione e dunque che non fanno parte di SIAE. In questo caso ci sono molti volti noti di artisti, che forse non crederesti, facenti parte di Lea e che potranno essere riprodotti nelle stories anche se non per tutti i brani. E parliamo di autori come Fabrizio Moro ma anche Paola Turci, i Pooh o anche Mario Venuti e addirittura Laura Pausini.

Ecco allora quali sono nel dettaglio i più famosi ma ricordiamo che si parla di almeno 26.000 autori e cantautori:

  • Pooh
  • Laura Pausini
  • Fabrizio Moro
  • Paola Turci
  • Fabio Rovazzi
  • Enrico Ruggeri
  • J-Ax
  • Gigi D'Alessio
  • Morgan
  • Nesli
  • Marracash
  • Sfera Ebbasta
  • Rkomi
  • Marco Masini
  • Tedua
  • Bresh
  • Federica Abbate
  • Boomdabash
  • Noyz Narcos
  • Federica Camba
13 Commenti
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jepessen17 Marzo 2023, 09:43 #1
Beh, e' questo il problema principale della SIAE, essere un carrozzone pubblico (con tutte le inerzie e le inefficienze del caso), che crede di essere ancora in monopolio e poter dettare legge. Non dico assolutamente che l'artista non debba essere pagato, per carita', ma bisogna accettare il fatto che si tratta di concorrenza, e che e' veramente da idioti lasciar perdere un mercato (quello dei video/reel) che volente/nolente e' uno dei modi piu' diffusi di ascoltare la musica. E l'arroganza di SIAE e Mogol che trovano "scioccante" che Meta non sia stata alle loro condizioni dimostra che non hanno capito una fava di come siano cambiate le cose.
alexfri17 Marzo 2023, 10:11 #2
Originariamente inviato da: jepessen
Beh, e' questo il problema principale della SIAE, essere un carrozzone pubblico (con tutte le inerzie e le inefficienze del caso), che crede di essere ancora in monopolio e poter dettare legge. Non dico assolutamente che l'artista non debba essere pagato, per carita', ma bisogna accettare il fatto che si tratta di concorrenza, e che e' veramente da idioti lasciar perdere un mercato (quello dei video/reel) che volente/nolente e' uno dei modi piu' diffusi di ascoltare la musica. E l'arroganza di SIAE e Mogol che trovano "scioccante" che Meta non sia stata alle loro condizioni dimostra che non hanno capito una fava di come siano cambiate le cose.


Premetto che condivido la parte iniziale sul carrozzone, guarda che il monopolio lo ha meta... il problema probabilmente (si perche non avendo i dati possiamo solo supporre) é che se prima SIAE voleva 10, ora meta gliene offre 7, e l'anno dopo 5 e poi 3, perche queste società hanno abbondantemente superato la linea rossa del buon senso, e la concorrenza sfrenata porta sempre e solo a pochissimi che vincono e tantissimi (la quasi totalità che perdono. La SIAE deve avere meno potere e meta deve avere meno potere, é l'unico modo. Basta guardare quanto si strappano le vesti se non hanno un crescita continua (CONTINUA, fa quasi venire da ridere a dirlo) nei fatturati, perdurante, costante nel tempo ecc, non accettano gli alti e bassi, non accettano i cicli, non si mettono mai in discussione, certo che si va sempre avanti, ma in maniera sostenibile per tutti.
Unrue17 Marzo 2023, 10:13 #3
In pratica la SIAE rischia che molti artisti scappino sotto SoundReef.

Io ancora mi ricordo l'assurdità della SIAE di dover pagarla pure per le canzoni al mio matrimonio... 134 euro così, per l'anima del cazzo. Quindi ormai non mi stupisco più di nulla.
TorettoMilano17 Marzo 2023, 10:15 #4
pensavo di essermi liberato della pausini e invece...

si scherza eh
The FoX17 Marzo 2023, 11:11 #5
La SIAE è il male (anche in senso letterale se si studia un po' di storia... specie del ventenniio).
È ora che sparisca.
Ma con questo governo dubito... TROPPI INTERESSI...
Bartsimpson17 Marzo 2023, 11:41 #6
E invece con il governo di prima... sono uno peggio dell'altro ma tanto contano una cippa, sono solo delle facciate. Oramai l'europa è marcia e i corleonesi anni 80 erano dei dilettanti sfigati in confronto a questi
demon7717 Marzo 2023, 11:47 #7
MI STATE DICENDO KE NN POSSO + FARE LE STORY KON LA MUSICA DI GIGGI DALESSIO!?!?!?
Warlord83217 Marzo 2023, 12:19 #8
Le "canzoni italiane" ah ah, che danno.
Krusty17 Marzo 2023, 12:46 #9
Visto che sono "creatori di contenuti" che si facciano anche la musica da soli... O quello inizia a essere più difficile?
dav1deser17 Marzo 2023, 16:01 #10
Originariamente inviato da: demon77
MI STATE DICENDO KE NN POSSO + FARE LE STORY KON LA MUSICA DI GIGGI DALESSIO!?!?!?


Credo si stia dicendo l'esatto contrario. Gigi non è sotto SIAE e quindi dovrebbe essere ancora disponibile.

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