Logigram, un giradischi completamente analogico nato in Italia

Logigram, un giradischi completamente analogico nato in Italia

Logigram è il nome scelto dalla startup italiana DEFOSS per il suo primo prodotto, un giradischi completamente analogico. Avviata una campagna Kickstarter per raccogliere i fondi per avviare la produzione, c'è tempo fino al 11 gennaio

di pubblicata il , alle 17:21 nel canale Audio Video
 

Logigram è un giradischi completamente analogico nato, sviluppato e prodotto interamente in Italia. Il progetto, creato dalla startup DEFOSS, è attualmente in cerca di fondi su Kickstarter.

Logigram nasce dalla passione per il vinile di Luca Chieregato, architetto e designer, che decide di sviluppare questo progetto non vedendo sul mercato alternative valide. Vista la passione di Chieregato per l'analogico puro e per il rituale legato all'ascolto della musica con il vinile, il giradischi è quindi sprovvisto di qualsivoglia aggiunta - a partire da un preamplificatore.

Il Logigram integra infatti solamente la base, il motore, il piatto e il braccio con la testina. Quest'ultimo è stampato in 3Din un pezzo unico, mentre la base è composta da più pezzi realizzati in appositi materiali che riducono al minimo le vibrazioni e, quindi, le interferenze nella lettura del disco.

Logigram

L'approccio seguito da DEFOSS è quindi diametralmente opposto a quello del Sony PS-HX500, che unisce a un giradischi tradizionale anche la possibilità di collegare lo stesso a un PC per registrare in formato digitale le tracce.

Logigram è disponibile in due versioni: una con plinto in MDF da 30 mm bianco o nero e puntina Audio-Technica AT95E MM, e una seconda in legno multistrato da 30 mm con puntina Ortofon 2M RED MM.

DEFOSS chiede 42.000€ per avviare la produzione e punta a spedire i primi esemplari ad agosto. Il prezzo per le varianti in MDF è di 459€ (con un prezzo di listino di 549€), mentre la versione in legno multistrato è proposta a 589€ (con un prezzo di listino di 699€). È possibile visualizzare la campagna Kickstarter a questo indirizzo.

48 Commenti
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galerio03 Gennaio 2018, 17:45 #1
Un grammofono insomma
pipperon03 Gennaio 2018, 17:57 #2
Il prezzo per le varianti in MDF è di 459€
Cioe', la versione in cartone di un techincs sl22, che costava un'inezia, me lo fai pagare come un giradischi serio?

Dai, 50E e pedala!

Per gli altri marantz, audiotecnica, teac, thorens, onkio e REGA.
Con questi marci vuoi davvero propormi un cadavere in cartone pressato con un banale braccio dritto di materiale sconosciuto, scocca sbilenca e, su un telaio non flottante, col feltro?

Oltretutto un telaio non flottante, rigido, mostrato su mobili dalla risonanza importante!
Traduzione: e' trendy ma suona di maeda
jepessen03 Gennaio 2018, 18:15 #3
Vabbe', solita roba da hipster... tutti a dire che il vinile suona meglio di tutti mandando a quel paese anni ed anni di avanzamenti tecnologici, come se le aziende dicessero "ehi, questo suona peggio, sara' un successo!!!"... contenti voi...
DarthWiz03 Gennaio 2018, 18:45 #4
Devo essermi perso il periodo storico in cui i giradischi hanno avuto componenti digitali, a parte i modelli con uscita USB.
MichyPrima03 Gennaio 2018, 19:17 #5
Solo io vedo il paragone col PS-HX500 una sonora bestemmia?
Che dite, la finiamo di demonizzare il digitale come degli hipster del ca**o?
Bello&Monello03 Gennaio 2018, 19:23 #6
Originariamente inviato da: jepessen
Vabbe', solita roba da hipster... tutti a dire che il vinile suona meglio di tutti mandando a quel paese anni ed anni di avanzamenti tecnologici, come se le aziende dicessero "ehi, questo suona peggio, sara' un successo!!!"... contenti voi...


Il vinile ed in generale l'analogico suona MEGLIO del digitale. La traccia analogica ha TUTTE le informazioni del segnale audio al contrario di quella digitale.

Poi, se per "meglio" intendi che il digitale non ha rumori di fondo o fruscii (ma anche qui ci sarebbe da parlarne) allora è un altro discorso.
oatmeal03 Gennaio 2018, 20:05 #7
Come filosofia fa l'occhio a Rega ma proprio per questo non vedo il motivo per cui debba interessare visto il prezzo già superiore ad un RP1
Ginopilot03 Gennaio 2018, 22:49 #8
È sempre digitale, quindi campionata. Solo che è un discorso sbagliato, la risoluzione reale è superiore alla sensibilità dell’udito umano e non solo. Ma mentre con la pellicola il paragone è immediato, per il vinile no ed intervengono fattori soggettivi.
robbybby03 Gennaio 2018, 23:13 #9
Originariamente inviato da: Bello&
La traccia analogica ha TUTTE le informazioni del segnale audio al contrario di quella digitale.

Shannon, questo sconosciuto
stoka03 Gennaio 2018, 23:17 #10
questi startuppari della DEFOSS sono come la HMD...fanno leva sul vintage per svuotare le taschine dei malcapitati.
I vinili sono supporti che più si ascoltano e più si consumano...passando da una qualità audio de-enfatizzata (equalizzazione RIAA) ad una pessima nel lungo periodo.

Furbi.

cit..." architetto e designer, che decide di sviluppare questo progetto non vedendo sul mercato alternative valide "...

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