Logigram, un giradischi completamente analogico nato in Italia
Logigram è il nome scelto dalla startup italiana DEFOSS per il suo primo prodotto, un giradischi completamente analogico. Avviata una campagna Kickstarter per raccogliere i fondi per avviare la produzione, c'è tempo fino al 11 gennaio
di Riccardo Robecchi pubblicata il 03 Gennaio 2018, alle 17:21 nel canale Audio VideoLogigram è un giradischi completamente analogico nato, sviluppato e prodotto interamente in Italia. Il progetto, creato dalla startup DEFOSS, è attualmente in cerca di fondi su Kickstarter.
Logigram nasce dalla passione per il vinile di Luca Chieregato, architetto e designer, che decide di sviluppare questo progetto non vedendo sul mercato alternative valide. Vista la passione di Chieregato per l'analogico puro e per il rituale legato all'ascolto della musica con il vinile, il giradischi è quindi sprovvisto di qualsivoglia aggiunta - a partire da un preamplificatore.
Il Logigram integra infatti solamente la base, il motore, il piatto e il braccio con la testina. Quest'ultimo è stampato in 3Din un pezzo unico, mentre la base è composta da più pezzi realizzati in appositi materiali che riducono al minimo le vibrazioni e, quindi, le interferenze nella lettura del disco.
L'approccio seguito da DEFOSS è quindi diametralmente opposto a quello del Sony PS-HX500, che unisce a un giradischi tradizionale anche la possibilità di collegare lo stesso a un PC per registrare in formato digitale le tracce.
Logigram è disponibile in due versioni: una con plinto in MDF da 30 mm bianco o nero e puntina Audio-Technica AT95E MM, e una seconda in legno multistrato da 30 mm con puntina Ortofon 2M RED MM.
DEFOSS chiede 42.000€ per avviare la produzione e punta a spedire i primi esemplari ad agosto. Il prezzo per le varianti in MDF è di 459€ (con un prezzo di listino di 549€), mentre la versione in legno multistrato è proposta a 589€ (con un prezzo di listino di 699€). È possibile visualizzare la campagna Kickstarter a questo indirizzo.
48 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCioe', la versione in cartone di un techincs sl22, che costava un'inezia, me lo fai pagare come un giradischi serio?
Dai, 50E e pedala!
Per gli altri marantz, audiotecnica, teac, thorens, onkio e REGA.
Con questi marci vuoi davvero propormi un cadavere in cartone pressato con un banale braccio dritto di materiale sconosciuto, scocca sbilenca e, su un telaio non flottante, col feltro?
Oltretutto un telaio non flottante, rigido, mostrato su mobili dalla risonanza importante!
Traduzione: e' trendy ma suona di maeda
Che dite, la finiamo di demonizzare il digitale come degli hipster del ca**o?
Il vinile ed in generale l'analogico suona MEGLIO del digitale. La traccia analogica ha TUTTE le informazioni del segnale audio al contrario di quella digitale.
Poi, se per "meglio" intendi che il digitale non ha rumori di fondo o fruscii (ma anche qui ci sarebbe da parlarne) allora è un altro discorso.
Shannon, questo sconosciuto
I vinili sono supporti che più si ascoltano e più si consumano...passando da una qualità audio de-enfatizzata (equalizzazione RIAA) ad una pessima nel lungo periodo.
Furbi.
cit..." architetto e designer, che decide di sviluppare questo progetto non vedendo sul mercato alternative valide "...
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