Il giradischi diventa Bluetooth: ecco TEAC TN-400BT

Il giradischi diventa Bluetooth: ecco TEAC TN-400BT

Ecco il primo giradischi dotato di modulo Bluetooth aptX, il TN-400BT di Teac. Il nuovo giradischi Bluetooth Teac TN-400BTu è caratterizzato dalla trazione a cinghia, come il modello precedente TN-300, ma a differenza di quest'ultimo adotta un braccio a 'S' anziché dritto. Il TN-400BT è inoltre dotato di un’uscita digitale USB a 16-bit/48kHz che con il collegamento al PC o al Mac permette salvare in formato digitale la musica dei nostri vinili preferiti, siano essi 33/45/78 giri

di pubblicata il , alle 16:31 nel canale Audio Video
Teac
 
61 Commenti
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fano13 Novembre 2016, 15:28 #21
Originariamente inviato da: the_joe
Però prima di arrivare all'uscita digitale il segnale lo devi comunque far passare dallo stadio PHONO altrimenti cosa fai uscire, il segnale che esce dalla puntina è analogico ed ha una curva di risposta che deve essere processata tramite il filtro RIAA, quindi direi che uscire in digitale faciliterebbe l'interfaccia con gli amplificatori moderni che non hanno lo stadio phono, ma qualitativamente dipende sempre dalla puntina e dallo stadio phono che può essere interno o esterno, ma c'è.


Io pensavo ad un convertitore A/D di alta qualità, ma il segnale che esce da un giradischi è "particolare" vero? Non è lo stesso segnale stereo che esce da un lettore di cassette... deve essere processato.

Però magari è possibile che il connettore phono che ha quanto? 100 anni? Abbia dei compromessi che magari l'audio digitale non compresso non ha?
Certi i puristi storcerebbero il naso per il campionamento che anche a 192 KHz loro "sentirebbero" / crederebbero di sentire.

Originariamente inviato da: the_joe
Beh, un ampli valvolare ha sempre un suono particolare quale che sia la sorgente.


Secondo è un po' come i cavi in oro (soprattutto quando sono digitali non ha senso) uno si "convince" di sentire meglio, ma è sempre un MP3 iper-compresso letto da un I-Phone
Bestio13 Novembre 2016, 19:37 #22
A me l'idea di poter passare in digitale tutta la mia collezione di vinili (e sopratutto quella vastissima di mio zio), di cui molti appartengono alla scena rock progressivo Italiana, (molti dei quali praticamente introvabili altrove) non dispiace affatto.
E poterlo fare con un giradischi di qualità come sicurametne sarà questo Teac (a differenza delle varie cinesate che già ci sono in giro) è una buona cosa.

Certo per l'ascolto diretto dal vinile continuerei ad usare un impianto full analog!
omihalcon13 Novembre 2016, 20:32 #23
Anche a me non dispiace e basta usare le altre connessioni presenti vedi ottica, sono curioso di sapere cosa ci si fa con quella USB tipo B, mica è una stampante o uno scanner
bonzuccio13 Novembre 2016, 20:49 #24
Ci sono album riversati in digitale che hanno una qualità infila, con questo teac si potrebbe sicuramente fare di meglio
s-y13 Novembre 2016, 21:50 #25
se si tratta solo di riversare usando un usato di qualita' (e teac non ha 'nome' quanto a produttore di giradischi) con un pre phono buono (se ne trovano a costi piu' che umani) si spende meno e si ottiene qualita' migliore. questo e' tutt'uno, ma non e' che sia tutto sto sbattimento attrezzarsi diversamente. piu' che altro qui l'accento e' posto sulle funzionalita' bt...
Tozzo7214 Novembre 2016, 02:14 #26
Originariamente inviato da: omihalcon
Anche a me non dispiace e basta usare le altre connessioni presenti vedi ottica, sono curioso di sapere cosa ci si fa con quella USB tipo B, mica è una stampante o uno scanner


"Il TN-400BT è inoltre dotato di un’uscita digitale USB a 16-bit/48kHz che con il collegamento al PC o al Mac permette salvare in formato digitale la musica dei nostri vinili preferiti, siano essi 33/45/78 giri" come scritto nell'articolo!
the_joe14 Novembre 2016, 08:58 #27
Originariamente inviato da: fano
Io pensavo ad un convertitore A/D di alta qualità, ma il segnale che esce da un giradischi è "particolare" vero? Non è lo stesso segnale stereo che esce da un lettore di cassette... deve essere processato.


Esatto, comunque si tratta sempre di un segnale analogico che deve essere digitalizzato, la particolarità è che dalla puntina arrivano pochi millivolts di tensione e un segnale che ha una curva (RIAA appunto) che deve essere invertita per diventare "piatto" niente di trascendentale e che non potrebbe essere fatto da un convertitore A/D e un filtro digitale.

Però magari è possibile che il connettore phono che ha quanto? 100 anni? Abbia dei compromessi che magari l'audio digitale non compresso non ha?
Certi i puristi storcerebbero il naso per il campionamento che anche a 192 KHz loro "sentirebbero" / crederebbero di sentire.


Dipenderebbe come al solito dalla qualità del convertitore, i numeri da soli dicono poco, comunque il sentire/non sentire è molto frutto delle convinzioni, anche se alla base ci sono delle verità tipo che i primi CD erano incisi in maniera pessima per cui si portano dietro la nomea di suono freddo rispetto ai vinili, poi se si ascoltano assieme CD e vinili dei primi anni '80 registrati da master digitali ci si accorge che suonano male entrambi, perché in quel caso è la sorgente ad essere compromessa....... e così via ogni caso fa storia a parte.


Secondo è un po' come i cavi in oro (soprattutto quando sono digitali non ha senso) uno si "convince" di sentire meglio, ma è sempre un MP3 iper-compresso letto da un I-Phone


Per i cavi sono d'accordo, invece un amplificatore valvolare specie se di valore basso ha un suono più "distorto" rispetto ad uno a transistor/mosfet per cui il suono essendo più "ricco" di seconde armoniche risulta più caldo e piacevole qualsiasi sia la sorgente.
the_joe14 Novembre 2016, 09:02 #28
Originariamente inviato da: Bestio
A me l'idea di poter passare in digitale tutta la mia collezione di vinili (e sopratutto quella vastissima di mio zio), di cui molti appartengono alla scena rock progressivo Italiana, (molti dei quali praticamente introvabili altrove) non dispiace affatto.
E poterlo fare con un giradischi di qualità come sicurametne sarà questo Teac (a differenza delle varie cinesate che già ci sono in giro) è una buona cosa.

Certo per l'ascolto diretto dal vinile continuerei ad usare un impianto full analog!


Se hai già un impianto full analog perché non lo colleghi al pc e digitalizzi con quello? In pratica hai già quello che serve, se proprio non ti fidi dei convertitori A/D della scheda che hai, basta che te ne procuri un'altra di qualità migliore a poche decine di euro.
LorenzAgassi14 Novembre 2016, 09:32 #29
Originariamente inviato da: s-y
se proprio proprio si deve, credo molto preferibile aggiungere un prephono (non sono troppo informato ma suppongo non sia difficile trovarne uno con bt e compagnia, e con elettronica e sezione di uscita decenti) ad un giradischi migliore, magari usato, e mi sa che non ci vuole tantissimo perche' sia migliore. senno' non vale la pena, senza contare il costo non minimo di questa soluzione

btw, tra le opzioni, lo streaming via bt e' una specie di contraddizione in termini,
come concetto equivalente ad usare un vecchio telefono a 'girella' per comporre il numero da chiamare con uno smartphone (e magari esiste gia' qualcosa di simile eh...)




Primo bisogna vedere che convertitori DAC AD (Analog to Digital) monta questo Teac.
Secondo: lo Stream via Bluetooth è di audio convertito dal DAC in PCM 16bit 44.1Khz etc oppure ANCHE compresso tipo Mp3 o AAC ..e se compresso a quale Bitrate in Kbit/sec?
In quest'ultimo caso via protocollo Bluetooth, in banda dati, viaggierebbe uno stream audio compresso e sulle cuffie o auricolari BT o le casse home BT dovrebbe esserci sia il chippettino che effettua il decoding da Mp3 o AAC @ PCM + un altro DAC stavolta DA ( Digital to Analog ) x mandare poi le fequenze ai trasduttori.
fano14 Novembre 2016, 10:01 #30
Comunque sta idea del giradischi con uscita HDMI mi stuzzica... secondo voi ci sarebbe mercato per una cosa del genere? La brevetto ?

Il modello ancora più di "lusso" potrebbe uscire non in PCM, ma direttamente in DSD così anche il campionamento sparirebbe come per magia

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