HUAWEI FreeBuds Studio: più che buona la prima per le cuffie over ear. La recensione

HUAWEI FreeBuds Studio: più che buona la prima per le cuffie over ear. La recensione

HUAWEI ha un piano: con il mondo degli smartphone in continuo mutamento, deve obbligatoriamente guardare a nuove aree del mondo tecnologico da conquistare. Ecco perché si è buttata a capofitto nel mondo dell’audio e le FreeBuds Studio sono le prima over ear dell’azienda. Una prima davvero interessante. Ecco perché.

di pubblicata il , alle 15:51 nel canale Audio Video
Huawei
 

Il mercato delle cuffie rimane oggi un segmento della tecnologia in cui molti brand si sono inseriti ma dove però gli storici continuano a fare breccia tra gli utenti. Un mondo un po’ particolare dove forse la fidelizzazione dell’utente va oltre il vero valore tecnico del prodotto. E visto che il mercato degli smartphone per HUAWEI sembra risultare duro in questo momento, ecco che l’azienda cinese ha deciso di ampliare il proprio raggio d’azione sperimentando su altri campi tra cui appunto quello dell’audio e delle cuffie. 

Le cuffie over ear sono tornate di moda nell’ultimo periodo e dopo le true wireless, sono ormai un accessorio importante della vita quotidiana. Come detto molti sono i produttori di smartphone che hanno deciso di inserirsi in questo difficile mondo e tra questi HUAWEI ha deciso di fare l’importante passo con le FreeBuds Studio: le prime vere cuffie over ear della storia del brand cinese. Il nome riprende effettivamente quanto di buono ha fatto HUAWEI fino ad oggi nel mondo delle cuffie. Tante le versioni di FreeBuds, gli auricolari con o senza cancellazione del rumore, che ad oggi risultano tra le più vendute sul mercato grazie alla loro qualità ma anche al loro interessante prezzo di listino. 

HUAWEI ha dunque deciso che fosse arrivato il momento di proporre agli utenti anche una versione over ear che ha chiaramente un design completamente diverso dalle true wireless ma che da loro prende quello che riguarda il comparto tecnico come cancellazione del rumore dinamica, tipica delle FreeBuds Pro. Effettivamente prendono di buono quanto fatto con gli auricolari e lo rimarcano in un paio di cuffie con padiglione. Chiaramente tutto questo non è semplice e nemmeno immediato. 

Palese pensare che sugli auricolari la difficoltà di raggiungere un certo livello di qualità sia meno difficile rispetto ad un paio di cuffie over ear. Qui l’utente non si accontenta e soprattutto aziende come Sony, Bose o anche Bang & Olufsen hanno lavorato per anni riuscendo a realizzare prodotti meritevoli delle vendite che fanno odiernamente. HUAWEI FreeBuds Studio costano 299€ di listino e questo le colloca sicuramente su di un livello importante dove devono necessariamente convincere chi sa ascoltare musica. 

UNBOXING e SPECIFICHE

Partiamo dalla custodia perché sappiamo che chi utilizza delle cuffie over ear non sempre trasporta le stesse appese al collo ma le ripone con solerzia all’interno appunto di una custodia. Qui HUAWEI ne crea una rigida che permette di posizionare le cuffie in modo comodo e veloce con la possibilità anche di avere uno spazio per il cavo USB Type-C per la ricarica, in un cassetto apposito ad apertura magnetica. Attenzione però perché il cavo farà solo questo: niente possibilità di ascoltare la musica se non con un collegamento via bluetooth e collegandole per via cablata ad un dispositivo non verranno riconosciute per la riproduzione. Una mancanza che per molti non farà la differenza mentre per altri magari potrebbe essere indispensabile. 

Per quanto riguarda invece le specifiche di queste nuove HUAWEI FreeBuds Studio sappiate che sono alimentate dal chipset Kirin A1 di HiSilicon, lo stesso chipset che abbiamo trovato negli smartwatch di punta dell’azienda e chiaramente nelle ultime FreeBuds Pro. Le cuffie supportano l’ultimissima versione Bluetooth ossia la 5.2 e a livello di driver sappiamo che HUAWEI, tecnologicamente parlando, ha inserito driver dinamici da 40 mm, un sistema omnidirezionale a 8 microfoni, supporto di un intervallo della risposta in frequenza ampio, da 4Hz a 48 kHz ed infine un design per poterle utilizzare per ore e ore senza avere problemi di stanchezza del padiglione auricolare. Da non dimenticare poi la doppia antenna intelligente per una copertura del segnale a 360 gradi. 

Specifiche tecniche a parte, HUAWEI FreeBuds Studio offrono tante funzionalità. La loro caratteristica distintiva è la cancellazione attiva dinamica del rumore, che è piuttosto standard per le cuffie di fascia alta. In termini di funzionalità aggiuntive di certo è importante sottolineare la possibilità che FreeBuds Studio possano connettersi a due dispositivi contemporaneamente. Mentre dimensionalmente le cuffie sono leggere visto che pesano solo 260 grammi. 

DESIGN

HUAWEI FreeBuds Studio esteticamente risultano molto essenziali. Posseggono un design minimale, semplice ma gradevole soprattutto in questa versione Gold che risalta con i riflessi della luce. Qualitativamente non si discute sul fatto che le cuffie siano realizzate al top con una qualità costruttiva elevata al pari di molti concorrenti di rilievo. 

I padiglioni auricolari sono in policarbonato anche se la sensazione non è di una plastica povera ma di un materiale fortemente resistente anche in situazioni di utilizzo più aggressivo. Ed effettivamente nelle settimane in cui le abbiamo avute in prova le abbiamo maltrattate avendo il riscontro di cuffie forti e resistenti. Oltretutto l’effetto satinato della plastica di rivestimento è piacevole al tatto così come il materiale simil pelle che ricopre il vero e proprio padiglione auricolare nonché l’arco superiore che risulta in metallo e permette di essere allungato per la migliore indossabilità. 

Le cuffie misurano internamente 65 x 42 millimetri e riescono a coprire integralmente le orecchie grazie alla forma elissoidale del padiglione. La loro leggerezza ma anche la loro morbidezza non fa che rendere piacevole l’ascolto anche dopo diverse ore di utilizzo: un pregio non indifferente che non tutte le cuffie anche più blasonate posseggono. Attenzione però perché le HUAWEI FreeBuds Studio non sono cuffie pieghevoli e chi le indosserà potrà al massimo ruotarle per riporle nella custodia o per lasciarle appese al collo senza avere restrizioni. 

FUNZIONALITA’ ed USO

A livello funzionale, HUAWEI ha cercato di continuare a proporre quello che l’azienda aveva messo in pratica con le FreeBuds Pro ossia la possibilità di avere una soppressione del rumore dinamica in base a quello che i microfoni captavano nell’ambiente. Qui sulle FreeBuds Studio l’utente avrà la possibilità di sfruttare le tre modalità che si azioneranno in modo automatico: quella Ultra per immergersi nell’ascolto della musica in situazioni estreme di viaggio o di elevato rumore, quindi la Comfort che permette di aumentare la concentrazione dell’utente riducendo i rumori magari dell’ufficio o della biblioteca ed infine la modalità Standard che garantisce l’immersione in caso di ascolto in un bar o una strada trafficata. 

Non solo perché è presente anche la modalità Aware che permette di ascoltare alla perfezione tutto quello che ci circonda senza la necessità di togliere le cuffie dalle orecchie. E c’è anche la modalità Vocale per far risaltare le voci umane riducendo sensibilmente i suoni ambientali. Nel pratico quello che ci viene fornito dalle cuffie di HUAWEI è una cancellazione del rumore di alto livello. Una soppressione attiva e dinamica che sul serio cambia in base al rumore presente nell’ambiente e soprattutto raggiunge risultati di qualità che potevano magari mancare per ovvi motivi di ergonomia con gli auricolari FreeBuds Pro. 

E non dimentichiamo le possibili interazione che l’utente può adottare con i comandi touch. Sì, perché le cuffie posseggono delle superfici completamente touch che garantiscono l’interazione con le dita per rendere ancora più funzionale l’uso delle FreeBuds Studio. Ecco che sul padiglione destro sarà possibile muoversi facilmente con le dita su di un’area relativamente ampia dove il tocco viene percepito sempre anche se non effettuato con precisione. 

Cosa è possibile fare con i comandi touch? Sono davvero tante le interazioni con le dita tramite la superficie della cuffia che possiamo impostare: 

Tappare con le dita due volte permette di

  • Rispondere o Terminare la chiamata 
  • Riprodurre o mettere in Pausa la musica 

Tenere premuto con le dita per due secondi permette di

  • Attivare l’assistente vocale 
  • Rifiutare una chiamata

Scorrere con le dita permette di

  • A Sinistra: brano precedente
  • A Destra: brano successivo
  • Scorrere in su: Volume +
  • Scorrere in giù: Volume -

Sono presenti anche alcuni pulsanti fisici nei due padiglioni: su quello di destra riguardano il pairing con i dispositivi tramite connessione Bluetooth e quello per l’accensione e spegnimento delle cuffie mentre su quello di sinistra il pulsante per attivare la modalità di cancellazione del rumore. 

Per tutti gli smartphone Android, HUAWEI, ha rilasciato un’applicazione ufficiale denominata AI Life e capace di permettere sempre e comunque il controllo delle cuffie anche tramite lo smartphone. Qui una volta connesse, l’utente, sarà in grado di accedere a diverse impostazioni ma anche allo stato della carica sia degli auricolari individualmente sia della custodia. Sempre dall’app sarà possibile impostare le azioni rapide tramite le gesture delle dita o anche andare a regolare la cancellazione attiva del rumore una volta attivata. 

A livello qualitativo le cuffie ambiscono, visto il prezzo, ad un risultato importante. Sulla pratica quello che abbiamo potuto appurare dalle prove è di avere sulle orecchie delle cuffie con cancellazione del rumore attiva e dinamica davvero ottime. La resa della cuffie a livello sonoro è dettagliata con precisione anche alle basse frequenze sintomo che HUAWEI ha lavorato molto sulla qualità dell’ascolto per l’utente. Il tutto suona in modo corposo senza esagerare con i bassi e forse in questo caso sarebbe stato meglio lavorare un pochino di più su questo aspetto forse sottotono. Buona la sensazione che si ottiene con la cancellazione del rumore che non rende l’ambiente di ascolto troppo ovattato e dunque fastidioso a lungo andare. 

Il risultato è quello di essere di fronte a cuffie di elevata qualità. Siamo quasi allo stesso livello della concorrenza che dalla loro forse posseggono la riproduzione anche cablata cosa non presente qui per HUAWEI. Ottime invece durante le conversazioni in chiamata: qui HUAWEI come sempre si supera e l’azienda permette di avere un ascolto ottimale sia per chi chiama che per chi riceve. Il segnale oltretutto è ben distribuito e mai cade durante conversazioni anche lunghe. 

A livello tecnico ricordiamo che HUAWEI con le FreeBuds Studio introduce per la prima volta il nuovo codec L2HC che è però disponibile solo sugli smartphone dell’azienda e con EMUI 11. Questo pregiudica forse l’ascolto ad alta risoluzione anche se chiaramente l’azienda ha posto in essere anche i codec classici SBC e AAC. Quello però ad alta risoluzione che poteva far emergere maggiormente le cuffie rispetto alla concorrenza è limitato a pochissimi smartphone dell’azienda e dunque pochi saranno coloro che potranno permettersi l’ascolto ad alta risoluzione. 

AUTONOMIA

L’autonomia delle FreeBuds Studio di HUAWEI è forse un pochino sottotono rispetto ai dati dichiarati da HAUWEI. Senza la cancellazione del rumore attiva si possono superare le 22 ore avvicinando quel dato di 24 ore menzionato dall’azienda in fase di presentazione delle cuffie. Se attiviamo invece la modalità di cancellazione del rumore dinamica il risultato che abbiamo praticamente quasi sempre ottenuto è quello di stare sulle 15 ore di ascolto.

Sono comunque buoni risultati che mantengono su di un livello importante le cuffie dell’azienda cinese che oltretutto posseggono la ricarica veloce che permette addirittura di ottenere praticamente quasi 8 ore di ascolto senza ANC con soli 10 minuti di ricarica. La batteria da 410mAh solitamente impiega qualcosa in poco più di un’oretta per fare il range da o al 100%. 

CONCLUSIONI

HAUWEI FreeBuds Studio sono dunque le prime cuffie over ear di livello dell’azienda cinese. Un prodotto del tutto nuovo che si affaccia in un segmento dove difficile risulta trovare uno spiraglio per essere accettati dagli utenti. Eppure HUAWEI sembra aver già tracciato la strada con un prodotto di qualità, ben fatto a livello costruttivo, semplice ma efficace nel design, e soprattutto che sa suonare bene con cancellazione del rumore attiva in modo dinamico.

Il prezzo delle FreeBuds Studio è di 299€ e se si contano le mancanze che posseggono forse si poteva limare un pochino sul lancio. Si poteva fare di meglio con i bassi che potevano essere enfatizzati leggermente di più, cercare di non restringere troppo il campo sul codec per l’alta risoluzione e soprattutto permettere l'utilizzo anche con il classico cavo da 3,5mm e non solo con il bluetooth. Sono mancanze che possono essere affinate, in fine dei conti qui parliamo di una prima generazione a differenza di brand blasonati che da tempo ormai realizzano cuffie sul mercato.

 

2 Commenti
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WarSide03 Dicembre 2020, 16:14 #1
300€ ?

A quel punto compro le ATH-M50xBT che costano 100€ in meno e suonano da dio
lidel03 Dicembre 2020, 20:25 #2
scaffale per quella cifra

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