HUAWEI FreeBuds Pro contro Apple AirPods Pro: cancellazione dinamica e prezzo fanno vincere i cinesi
Da una parte FreeBuds Pro di HUAWEI, auricolari appena arrivati sul mercato dall’altra parte Apple AirPods Pro che invece sono ormai presenti da qualche anno. Due cuffie true wireless che cercano di elevare l’ascolto della musica ad un livello superiore. In cosa si differiscono? Ecco il nostro confronto.
di Redazione pubblicata il 10 Novembre 2020, alle 09:01 nel canale Audio VideoAppleHuawei
Apple contro HUAWEI. Android contro iOS. Un confronto ancora aperto soprattutto nel campo degli smartphone ma ora anche in quello delle cuffie true wireless ossia gli auricolari che in questi ultimi anni hanno letteralmente invaso il mercato tra i giovani ma anche tra i professionisti. Comodità, niente fili, tutto connesso via Bluetooth in un attimo e soprattutto un’autonomia che può aumentare grazie alla custodia.
I nuovi HUAWEI FreeBuds Pro alzano ancora di più l’asticella proponendosi come i primi auricolari al mondo con cancellazione del rumore non solo attiva ma anche dinamica. Un suffisso quello ''Pro'' che ha decisamente un aspetto prepotente nel mondo delle cuffie in ear. Questo non è presente invece nelle cuffie della casa di Cupertino che dalla loro però introducono grazie ad un intervento software l’elemento di ''spazialità'' durante l’ascolto. Esteticamente si somigliano e vedremo in questa nostra recensione se HUAWEI ha superato con la sua cancellazione dinamica la potenza software di Apple e delle sue AirPods Pro.
AirPods Pro costano di listino 279€ mentre le FreeBuds Pro di HUAWEI vengono vendute ad un prezzo di 179€. Una differenza di 100€ che valuteremo considerando il design ma anche l’usabilità, l’autonomia e chiaramente il suono.
DESIGN: simili e con il bulbo in silicone
Il cambiamento più evidente degli AirPods Pro rispetto ad AirPods di seconda generazione ha riguardato il design più votato all’essere in-ear. Dopo anni in controtendenza rispetto alla concorrenza che da tempo aveva adottato auricolari con gommini in silicone ecco che Apple ha deciso di utilizzarli nella sua nuova versione Pro riuscendo così a migliorare la cancellazione del rumore, caratteristica fondamentale di questa nuova generazione di auricolari.
Stessa cosa ha fatto HUAWEI che da sempre ha adottato una progettazione ''aperta'' che Apple ha posto con le sue prime e seconde generazioni di AirPods. L’azienda cinese ha lavorato per renderle comode durante l’utilizzo anche nell’ascolto di musica per ore ed ore. Il lavoro svolto dagli ingegneri di Shenzhen ottiene un salto generazionale importante rispetto alle FreeBuds precedenti con la capacità di proporsi sul mercato come valida alternativa proprio alle cuffie di Apple, da sempre in vetta alla classifica di gradimento degli utenti.
Entrambi gli auricolari sono realizzati in policarbonato di alta qualità con un corpo principale dalle linee fortemente anatomiche capaci di permettere la migliore ergonomia all’interno del padiglione auricolare soprattutto per molteplici tipi di orecchi.
C’è chiaramente il bulbo in silicone capace di sigillare completamente il padiglione auricolare mentre il rivestimento delle cuffie è completamente lucido permettendo un bell’effetto a vista e al tatto. In questo caso HUAWEI decide non solo di puntare sul bianco ma propone le proprie cuffie con una tripla colorazione. Gli utenti dunque potranno scegliere l’acquisto delle FreeBuds Pro sia in colorazione classica bianca quindi quella nera sempre totalmente lucido oppure anche in Silver Frost che risulta opaca a differenza delle altre. Apple con le AirPods Pro invece mantiene la sua filosofia proponendo agli utenti una sola colorazione che è poi quella classica bianca che caratterizza da sempre ogni singolo accessorio della Mela morsicata.
In entrambi gli auricolari troviamo uno stelo più o meno lungo alla cui base risultano presenti dei fori per il posizionamento di un microfono. Quello dei FreeBuds Pro di HUAWEI è completamente diverso da quanto visto finora. Abbiamo qui una stanghetta che è più corta rispetto alle versioni precedenti e anche leggermente ingrossata divenendo rettangolare e non più cilindrica. Il motivo è presto detto visto che al suo interno è presente praticamente il cuore dell’auricolare con tutto il concentrato di tecnologia che riguarda appunto la riduzione del rumore dinamica.
Gli AirPods Pro di Apple invece vedono uno stelo completamente cilindrico con una parte terminale che non possiede più quella zona cromata spessa e forata presente con gli AirPods classici ma un sottile cerchio lucido suddiviso in due sezioni, molto meno vistoso soprattutto per l’assenza del foro con la griglia per il microfono. Lo stelo come detto risulta più corto rispetto a prima ma soprattutto vede la presenza di una piccola tacca in possesso di un sensore di forza capace di garantire comandi personalizzati da iOS.
In questo caso l’ergonomia è comunque eccellente per entrambe. Le cuffie sono molto ben equilibrate una volta indossate e difficilmente, anche dopo ore di utilizzo continuativo, sarà necessario toglierle per dare un po’ di respiro al padiglione auricolare. Alla base della gambe degli auricolari sono presenti due magneti per il collegamento con le custodie. Differente invece la conformazione dello stelo visto che per le FreeBuds Pro vedono la presenza di quattro feritoie di piccolissime dimensioni le quali permettono di inserire un doppio microfono oltre ad un condotto in grado di eliminare completamente il rumore del vento. Design fortemente aerodinamico del condotto che non fa altro che sopprimere il vento passante riducendo in maniera efficace il rumore e soprattutto garantendo ottime conversazioni dall’audio il più possibile cristallino anche durante sessioni di corsa o anche passeggiate in bici.
E proprio parlando dell’interazione delle due cuffie sullo stelo non possiamo che constatare il fatto che risultano simili. HUAWEI decide di mantenere un design liscio per tutta la lunghezza dello stesso proponendo una zona sensibile al tocco per andare ad interagire con l’algoritmo e dunque garantire funzionalità davvero molteplici per l’utente. Sono davvero tante le interazioni che si possono impostare con le dita tramite lo stelo delle cuffie:
Unire le dita una sola volta permette di
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Rispondere o Terminare la chiamata
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Riprodurre o mettere in Pausa la musica
Unire le dita due volte permette di
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Rifiutare la chiamata
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Riprodurre il brano successivo
Unire le dita tre volte permette di
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Riprodurre il brano successivo
Unire le dita e tenere premuto permette di
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A Sinistra: Controllo del rumore oppure Attivare l'Assistente Vocale
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A Destra: Controllo del rumore oppure Attivare l'Assistente Vocale
Infine lo scorrimento delle dita lungo la parte interna dello stelo permette di aumentare o diminuire il volume.
Apple invece cambia il design rispetto al passato e propone una piccola tacca con un sensore di forza capace di garantire comandi personalizzati da iOS. Si può attivare, tenendo premuto, la cancellazione del rumore oppure Siri. Stringendolo velocemente invece è possibile attivare la riproduzione della musica, da dove si era arrivati l’ultima volta che la si è ascoltata, oppure rispondere o terminare una chiamata.
Per quanto riguarda invece la custodia. Entrambe vengono utilizzate come accessorio principale per ricaricare le cuffie una volta poste all’interno. Diversa ma simile risulta la forma delle stesse. Apple cerca di mantenere per quanto possibile una conformazione rettangolare con angoli fortemente arrotondati e dalle dimensioni piuttosto esigue (60.6 x 45.2 x 21.7 mm). HUAWEI invece decide per una custodia un pochino più arrotondata e dalle dimensioni leggermente più importanti (70 x 51.3 x 24.6 mm) anche se è comunque capace di non creare goffi rigonfiamenti in tasca.
Entrambe le custodie di trasporto e ricarica sono realizzate in policarbonato rigido in modo da non rovinare in nessun caso le cuffie una volta inserite al suo interno. Piacevoli al tatto con una plastica completamente liscia per quella di Apple e opaca, ma solo nella versione Silver Frost, per HUAWEI. Qualità costruttiva importante per entrambe. Presente un coperchio fissato saldamente alla parte superiore delle custodie tramite una cerniera capace di aprirsi velocemente anche con una sola mano. Calamitate le chiusure che tendono a sigillare il tutto rendendo difficile l’apertura accidentale delle custodie preservando dunque gli auricolari.
Comodo poi il LED di stato presente in entrambe che permette di capire in base alla colorazione se la batteria della custodia risulta carica, scarica o se il dispositivo è collegato allo smartphone. Infine presente la ricarica wireless che permette dunque di poggiare semplicemente su di una basetta Qi la custodia per avviare la ricarica. Chairamente presente anche quella classica cablata con cavi Lighting per AirPods Pro e USB-C per FreeBuds Pro.
FUNZIONALITA’ ed USO: semplici, comode e valide
HUAWEI FreeBuds Pro e AirPods Pro sono semplici da utilizzare, comode da tenere sulle orecchie e valide tecnicamente. Sull’ergonomia le troviamo molto simili vista la presenza per entrambe del gommino in silicone. L’utente lo troverà per entrambe in tre diverse misure e con la possibilità anche di misurare tramite algoritmo la giusta taglia del gommino una volta inserito.
Per Apple si chiama ''Verifica dell’aderenza dei copriauricolari'' e la si potrà valutare tramite il menu presente su iOS. In tal caso l’utente, per capire effettivamente quale delle tre diverse misure dei gommini è quella più affidabile e perfetta per il condotto auricolare, non dovrà fare altro che indossare gli AirPods Pro quindi avviare la procedura e attendere l’esito dell’algoritmo di Apple che verificherà se quel tipo di gommino permette la migliore aderenza nel padiglione.
Per HUAWEI invece si chiama ''Test di adattamento'' ma in verità il tutto risulta praticamente identico a quello di Apple. In questo caso il test si svolge ascoltando semplicemente della musica riprodotta dall’applicazione che nello stesso tempo, in modo del tutto autonomo capisce se la taglia dei gommini in silicone è quella giusta.
Il primo avvio sarà immediato per entrambe. Basterà aprire la custodia e in presenza di un iPhone per gli AirPods Pro e di uno smartphone HUAWEI per le FreeBuds Pro, si avrà il riconoscimento automatico delle cuffie con connessione non appena dopo la segnalazione con popup a schermo. In caso di collegamento ad altri device si dovrà agire sul pulsante presente in entrambi per porre il tutto in modalità di accoppiamento via Bluetooth.
HAUWEI arricchisce il sistema di funzionamento delle FreeBuds Pro proponendo sullo store una specifica applicazione dove sarà possibile agire sulle impostazioni delle cuffie e dove si avrà sempre il comando delle stesse con relative informazioni. Questo permette di poter usufruire delle informazioni e dei comandi anche su altri smartphone non HUAWEI. Apple invece permette di modificare i settaggi degli AirPods Pro solo nel menu delle Impostazioni cosa che purtroppo li rende inaccessibili su altri smartphone non Apple. Una mancanza che ha fatto nascere app di terze parti per Android ma che di fatto permettono sì, di avere qualche informazione o settaggio utile, ma che non risultano native e complete.
Sempre tramite l’applicazione di HUAWEI, che ricordiamo è scaricabile sul Play Store, è poi possibile anche decidere se far rilevare ai sensori se stiamo o meno indossando le cuffie, possiamo ritrovare gli auricolari in caso li avessimo persi al di fuori del case ed infine possiamo anche decidere se registrare l’audio in alta qualità ossia a 20kHz.
Sulla comodità non possiamo che dichiarare di essere in presenza di auricolari sicuramente top di gamma. Entrambi garantiscono l’utilizzo in situazioni estreme come allenamenti o anche passeggiate in bicicletta. Una volta indossati, sia AirPods Pro che FreeBuds Pro, non fuoriescono dal padiglione auricolare involontariamente. Chiaramente il gommino di silicone tenderà a sigillare maggiormente tappando in alcune situazioni un po’ di più di altri tipi di auricolari non in ear.
In questo caso, per entrambi, è presente la modalità ''Trasparenza'' (che HUAWEI chiama Aware) e che permette di ascoltare alla perfezione tutto quello che ci circonda senza la necessità di togliere le cuffie dalle orecchie. Per HUAWEI interessante anche la modalità Vocale che permette di far risaltare le voci umane riducendo sensibilmente i suoni ambientali.
QUALITA’ SONORA: HUAWEI ha la cancellazione dinamica
Parliamo ora della qualità audio degli auricolari. In entrambi i dispositivi la presenza tecnologica è massiccia soprattutto perché accompagnata anche dall’Intelligenza Artificiale capace di garantire il massimo comfort con la soppressione del rumore.
HUAWEI FreeBuds Pro vedono la presenza del Kirin A1 ossia un chip studiato appositamente per ottenere alte prestazioni con encoder ottimizzato per la connessione stabile senza interferenze anche in ambienti affollati. Assente la latenza che garantisce la visione film o di realizzare sessioni di gioco in modo preciso senza ritardi o lag di sistema. Sulla soppressione attiva del rumore abbiamo raggiunto un importante risultato soprattutto per la sua dinamicità che non è invece presente in AirPods Pro. Si perché il processore capisce, grazie al microfono, il livello sonoro presente all’esterno e permette dunque di calibrare la soppressione in modo intelligente ed autonomo.
Tre modalità: quella Ultra per immergersi nell’ascolto della musica in situazioni estreme di viaggio o di elevato rumore, quindi la Comfort che permette di aumentare la concentrazione dell’utente riducendo i rumori magari dell’ufficio o della biblioteca ed infine la modalità Standard che garantisce l’immersione in caso di ascolto in un bar o una strada trafficata. Il suono è sempre con un volume elevato e soprattutto limpido e dettagliato nella sua definizione anche con elevati bassi.
Apple si affida invece al suo chip Apple H1 integrato anche sugli AirPods classici di seconda generazione. Un processore dalle ottime prestazioni sia per i collegamenti wireless che difficilmente decadono o non vengono effettuati. I nostri test hanno rivelato un chip H1 sempre pronto all’occorrenza e soprattutto capace di regolarizzare al meglio la cancellazione attiva del rumore. Il suono è grosso e profondo anche se, come sempre per gli auricolari Apple, i bassi non sono esagerati anzi risultano mancanti in alcune situazioni. Vantaggio per chi preferisce la loro assenza, svantaggio invece per chi non ne può fare a meno.
Ottima la predisposizione degli auricolari di HUAWEI alle chiamate. La conversazione in cuffie è praticamente perfetta con voce cristallina ed efficace sia per chi ascolta sia per chi parla. Le prove condotte hanno premiato questo aspetto conseguenza di un lavoro egregio da parte dell’azienda di Shenzhen da sempre pioniera in questo campo.
AUTONOMIA: ottima per entrambe
Apple dichiara l’autonomia dei nuovi AirPods Pro in 4 ore e mezza con la cancellazione del rumore attiva con almeno un 24 ore con l’utilizzo della custodia di ricarica. Proprio la custodia permette la ricarica sia tramite cavo Lightning che in modalità Wireless, un vantaggio notevole in quest’ultimo caso se si possiede una basetta qualsiasi supportante Qi.
Effettivamente l’autonomia conferma le aspettative visto che con AirPods Pro riusciamo a fare oltre quattro ore e mezza con ANC attivo durante la visione di un film in streaming o anche durante l’ascolto di musica da Apple Music o altri servizi. Abbiamo provato anche ad intervallare la musica o i film con delle chiamate vocali in HD e il risultato ha permesso di arrivare senza problemi anche alle 5 ore.
Per HUAWEI FreeBuds Pro l’azienda dichiara le 4 ore con ANC attivato in riproduzione continua. Le prove però hanno permesso di ottenere più di 4 ore e mezza di utilizzo con la cancellazione attivata segno che il potenziale c’è tutto. Non solo perché l’autonomia sale a 7 ore e mezza se non attiviamo l’ANC. Questo sempre in riproduzione di un qualsiasi audio.
La batteria del case ci garantisce di avere poi fino a 20 ore di riproduzione con l’intera carica. Un tempo effettivamente importante che nella prova pratica ci ha permesso di non rimanere mai a secco. Sulla ricarica la custodia si ricarica a 6W con la porta USB-C mentre tramite quella wireless è possibile arrivare al massimo fino a 2W. Il tempo impiegato è comunque breve perché gli auricolari impiegano meno di tre quarti d’ora per raggiungere il 100% dallo 0 mentre la custodia con la ricarica via cavo si ''piena'' in meno di un’ora.
Dunque sull’autonomia siamo praticamente sulla stessa linea. Apple viaggia con i suoi AirPods Pro sulle 4 ore e mezza con cancellazione del rumore attiva mentre le FreeBuds Pro di HUAWEI raggiungono e superano le 4 ore e mezza. La custodia di ricarica poi permette per entrambe di ottenere praticamente le 24 ore di utilizzo prima di dover effettuare le ricarica dell’accessorio.
CONCLUSIONI: il prezzo e l'ANC dimanica fa vincere HUAWEI
HUAWEI FreeBuds Pro ed Apple AirPods Pro sono senza dubbio due delle migliori cuffie con soppressione del rumore attiva presenti ad oggi sul mercato in questa fascia di prezzo. Sono antagoniste le une rispetto alle altre e di fatto posseggono dalla loro aspetti migliorati rispetto alle passate generazioni con l’introduzione soprattutto della riduzione attiva del rumore. La qualità è elevata per entrambe con un prodotto, quello di HUAWEI, votato maggiormente alla regolazione automatica della cancellazione del rumore che diviene dinamica e dunque si adatta alle situazioni esterne. Un plus non indifferente che mette in risalto il lavoro dell’azienda di Shenzhen.
C’è anche da sottolineare il prezzo. Gli AirPods Pro costano 279€ contro i 179€ che si dovrà invece sborsare per le FreeBuds Pro di HUAWEI, in questi giorni e fino all’11 novembre addirittura scontate di ulteriori 20€, a 159€. Una differenza importante che potrebbe far virare la bilancia a favore di una piuttosto che dell’altra oltre a considerare l’ecosistema su cui lavorare.
1 Commenti
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