Huawei FreeBuds 3: le cuffie che non hanno nulla da invidiare alle AirPods. La recensione
Se fino ad oggi gli utenti Android guardavano con un po’ di invidia gli utenti Apple utilizzare i loro amati AirPods, ecco che Huawei ha finalmente realizzato le vere antagoniste delle cuffie true wireless dell’azienda di Cupertino. Tre anni dopo le rivali arrivano le nuove FreeBuds 3 di Huawei che non hanno nulla da invidiare alle rivali. Le abbiamo provate e vi diciamo perché.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 12 Novembre 2019, alle 14:41 nel canale Audio VideoHuawei
Le cuffie true wireless sono diventate ormai di moda nella vita di tutti i giorni. Praticamente quasi tutti i produttori di smartphone e non solo hanno progettato e rilasciato un proprio modello di auricolari capaci di interfacciarsi con lo smartphone o altri device tramite il bluetooth senza dover per forza di cose unire un cavo con esso. L’eliminazione del jack classico da 3,5mm sugli smartphone li rende necessariamente utili nelle occasioni di mobilità e questo non può che trainare il mercato delle cuffie verso prodotti che si interfaccino con il dispositivo tramite il Bluetooth.
Apple da ormai tre anni la fa da padrona in questo mercato grazie ai suoi AirPods, auricolari che hanno trovato grande facilità di utilizzo oltre ad una qualità musicale importante. Huawei non è rimasta con le mani in mano e ha deciso di creare un proprio prodotto che fosse di qualità sia per quanto concerne il design e i materiali che da un punto di vista tecnico. Ecco dunque le nuove FreeBuds 3 che in quanto ad AirPods non invidiano nulla anzi posseggono in più anche la cancellazione attiva del rumore.
Huawei FreeBuds 3 sono il risultato di una minuziosa progettazione partita dal design e capace di migliorare l’esperienza di ascolto con un livello di ascolto superiore. Esteticamente le cuffie senza fili di Huawei somigliano alle rivali ma indossandole e utilizzandole è possibile trovare delle differenze. Vi è comunque un comune denominatore ossia ascoltare musica ovunque, in qualsiasi momento e di qualità. Non solo perché l'utilità di queste cuffie passa anche per la possibilità, una volta utilizzate, di riporle nell’apposito astuccio ricaricabile.
UNBOXING: custodia per la ricarica e cavo USB-C
Come si presenta la confezione di vendita delle Huawei FreeBuds 3? Aprendo la scatola di vendita, le cuffie true wireless si trovano già all’interno dell’astuccio in policarbonato che permetterà di ricaricarle in maniera del tutto automatica una volta riposte al loro interno. Questo chiaramente le renderà sempre cariche e pronte per essere utilizzate. L’azienda cinese pone all’interno della confezione di vendita anche un cavo USB Type-C per la ricarica della custodia ma ricordiamo che la stessa possiede connessione wireless. Niente altro visto che le cuffie non posseggono gommini in silicone per adattarle alle diverse conformazioni delle orecchie umane.
Possiamo anticiparvi che questa assenza non pregiudica in negativo l’usabilità totale delle cuffie che sono state progettate da Huawei per essere indossate da chiunque, o quasi, in totale sicurezza anche con movimenti più o meno bruschi del capo durante sessioni sportive.
DESIGN: belle da vedere sia bianche che nere
Partiamo dal design perché è senza dubbio uno dei più importanti valori di queste FreeBuds 3 di Huawei. L’azienda ha lavorato per renderle prima di tutto comode durante l’utilizzo anche continuativo per qualche ora. Il lavoro svolto dagli ingegneri di Shenzhen è eccellente, dalla custodia all’auricolare. Il salto generazionale rispetto alle FreeBuds precedenti è incredibile e questa terza versione garantisce di poter rivaleggiare contro gli AirPods di Apple.
Partendo dalla custodia che viene utilizzata come accessorio principale per ricaricare le cuffie troviamo subito un primo importante pregio: la dimensione decisamente esigua che occupa il minimo spazio durante il suo trasporto soprattutto all’interno delle tasche. Questa possiede un’originale forma circolare con bordi arrotondati e capace di non creare goffi rigonfiamenti in tasca.
La custodia di ricarica e trasporto è realizzata completamente in policarbonato rigido in modo da non rovinare in nessun caso le cuffie una volta inserite al suo interno. Piacevole al tatto con un policarbonato completamente liscio e disponibile in duplice colorazione: Ceramic White e Carbon Black, colore che rivestirà chiaramente anche le cuffie true wireless. Osservando in ogni minimo dettaglio si può facilmente elogiare la qualità costruttiva con cui Huawei ha realizzato la confezione. Ottimo il coperchio fissato saldamente alla parte superiore della custodia tramite una cerniera in alluminio capace di aprirsi facilmente, anche con una sola mano. Calamitata poi la stessa chiusura che tende a sigillare il tutto rendendo difficile l’apertura accidentale e dunque preservando gli auricolari.
Comodo nella parte inferiore il LED di stato che permette di capire in base alla colorazione (verde, rosso o blu) se la batteria della custodia risulta carica, scarica o se il dispositivo è collegato allo smartphone.
Aperto il case di ricarica troviamo immediatamente le due cuffie true wireless pronte per essere prese ed utilizzate. Si trovano all’interno di due piccoli incavi adatti per l’inserimento degli steli delle cuffie in posizione verticale. Le scalanature all'interno del coperchio inferiore della custodia sono in possesso di un contatto con il caricabatterie che si attiva nel momento in cui i poli delle cuffie si uniscono a quelli del case. Una soluzione chiaramente ispirata agli AirPods di Apple ma che Huawei aveva comunque adottato in modo diverso già con le precedenti versioni delle proprie FreeBuds.
Gli auricolari sono realizzati in plastica di alta qualità con un corpo principale dalle linee fortemente anatomiche capaci di permettere la migliore ergonomia possibile all’interno del padiglione auricolare soprattutto per svariati tipi di orecchie, vista anche l’assenza di un gommino in silicone. Il rivestimento delle cuffie è completamente lucido proprio come la finitura della custodia di alloggiamento e ricarica.
Continuando sul design non possiamo che elogiare la loro ergonomia anche nell’equilibrio della cuffia una volta indossata. Alla base della gamba dell’auricolare sono presenti due fori dove è stato posizionato al suo interno un microfono mentre un secondo è stato posto nella parte del corpo centrale dell’auricolare. Oltretutto il design aerodinamico del condotto del microfono non fa altro che sopprimere il vento passante riducendo in maniera efficace il rumore e soprattutto garantendo ottime conversazioni anche durante passeggiate in bici.
FUNZIONALITA’ ed USO: comode da usare sempre
Le nuove Huawei FreeBuds 3 sono semplici da usare, comode da tenere nelle orecchie e soprattutto tecnicamente valide. Questi sono i tre principali fattori su cui ruota l’esperienza di questi nuovi auricolari pronti a competere con i rivali presenti sul mercato. Come detto la loro ergonomia permette di adattarle senza troppe problematiche a qualsiasi, o quasi, tipo di padiglione auricolare che sia esso piccolo, grande, stretto o largo. La cuffia seppur rigida si adatterà nella sua conformazione anche senza un gommino e difficilmente cadrà dall’orecchio anche in situazioni di forte movimento.
In tal caso è palese come la libertà di utilizzare le cuffie senza doverle unire al proprio smartphone con un cavo sia irrinunciabile per la maggior parte degli utenti. Un vantaggio notevole soprattutto in mobilità dove spesso può capitare di ritrovarsi impigliati in qualche gancio proprio con il cavo della cuffie e involontariamente venire strattonati. Le FreeBuds 3 di Huawei, come altre true wireless, permettono di risolvere questa problematica garantendo però prestazioni di un certo livello anche per degli audiofili non troppo esigenti.
Preso in mano l’astuccio delle FreeBuds 3 non si dovrà fare altro che aprirlo con un semplice scatto e a quel punto estrarre gli auricolari indossandoli in men che non si dica. L’accoppiamento con lo smartphone potrà avvenire in due diversi modi in base alla presenza o meno di uno smartphone Huawei con EMUI 10. In questo caso basterà aprire il coperchio delle cuffie e queste saranno viste immediatamente dallo smartphone Huawei che le segnalerà tramite un popup su schermo. A questo punto basterà connetterle e il gioco sarà fatto.
Con gli altri device invece sarà necessario tenere premuto per qualche secondo il pulsante laterale e una volta divenuto lampeggiante di bianco il LED all’interno dell’astuccio di ricarica sarà possibile trovare le cuffie sullo smartphone pronte per il collegamento via Bluetooth. Un accoppiamento rapido ed indolore con le cuffie che si connetteranno automaticamente non appena estratte dalla custodia e inserite nelle orecchie. Il sensore a infrarossi cattura proprio questo momento e gli auricolari emettono un segnale acustico di conferma. Al contrario, le cuffie non smettono di suonare o si spengono non appena si estraggono dal padiglione auricolare come avveniva con le precedenti se non si utilizza uno smartphone Huawei con EMUI 10. Una funzionalità questa che con ogni probabilità sarà implementata con il prossimo aggiornamento anche su altri device.
Huawei oltretutto ha rilasciato un’applicazione ufficiale, solo per Android, denominata Huawei AI Life e capace di permettere sempre e comunque il controllo delle cuffie anche tramite lo smartphone. Qui una volta connesse, l’utente, sarà in grado di accedere a diverse impostazioni ma anche allo stato della carica sia degli auricolari individualmente sia della custodia. Sempre dall’app sarà possibile impostare le azioni rapide tramite le gesture delle dita o anche andare a regolare la cancellazione attiva del rumore una volta attivata.
Proprio la cancellazione attiva del rumore è uno degli aspetti più importanti di questa nuova generazione di auricolari di Huawei. Basta un tap sull’applicazione o anche un doppio tap sulla cuffia di sinistra per attivarla o disattivarla previo messaggio dell’assistente. L’applicazione permette di gestirla attraverso un cursore virtuale che garantisce la selezione delle frequenze da filtrare per migliorare la soppressione dei rumori attivamente. Le gesture potranno essere utilizzate anche per selezionare la traccia musicale successiva o ancora per mettere in play o in stop la canzone.
È tempo di parlare della qualità sonora delle FreeBuds 3 di Huawei. Il suono riprodotto nelle cuffie è di ottima qualità e le cuffie tendono ad isolare in modo più importante l’utente quando la soppressione del rumore risulta attiva. A farla da padrone in questo caso è il nuovo processore studiato proprio da Huawei per “ridefinire” anche l’ascolto della musica. Parliamo esattamente del Kirin A1, un SoC Bluetooth 5.1 Dual Mode certificato BT / BLE con tecnologia di trasmissione Huawei Isochronous Dual Channel e processore audio di prima categoria da 356 MHz. Questa nuova tecnologia permette agli auricolari Huawei FreeBuds 3 di avere una connessione Bluetooth veloce e stabile, oltre ad una sincronizzazione audio e video accurata.
Il nuovo chip Kirin A1 permette di avere antenne ad alte prestazioni con encoder ottimizzato per la connessione stabile senza interferenze anche in ambienti affollati. Ed effettivamente questo è vero perché abbiamo provati gli auricolari in aeroporto o anche in treno e metro e le cuffie non hanno avuto alcun tipo di problematica sia nella connessione allo smartphone sia nella trasmissione del contenuto multimediale con un range di distanza importante e superiore ai 6 metri. Oltretutto abbiamo percepito una bassissima latenza, caratteristica che ha permesso di visionare film o anche di giocare in modo preciso senza ritardi o lag di sistema.
Quello che ci interessa riguarda anche e soprattutto la cancellazione attiva del rumore (ANC) che dovrebbe permettere di isolare l’utente dall’ambiente circostante andando a concentrarsi solo ed esclusivamente sulla musica o sulla conversazione. Qui ad occuparsi di questo aspetto vi è il processore audio che offre effettivamente una cancellazione del rumore ottimizzata in tempo reale in base proprio a quello che circonda l’utente.
Il sistema cattura il rumore di fondo a seconda delle variazioni e lo cancella attivamente. Questo permette di avere un ottimo risultato in diverse situazioni anche se è palese come l’assenza di un gommino in silicone che possa isolare fisicamente il padiglione auricolare dall’esterno non permetta di avere la totale soppressione del rumore di fondo. Ecco dunque che seppure il volume in ascolto sia davvero elevato e maggiore rispetto a quanto avevamo con la precedente generazione di FreeBuds, non avremo mai un isolamento totale al 100% dal rumore a causa del tipo di auricolare non completamente in-ear. Nulla di male perché comunque le cuffie "isolano" e i rumori esterni saranno solo un mero ricordo.
AUTONOMIA: più del previsto
Per quanto riguarda l’autonomia le FreeBuds 3 di Huawei non possono che essere in linea con quanto l’azienda cinese riesca a fare solitamente con gli smartphone. Questo infatti equivale, su carta, ad avere almeno 4 ore di riproduzione continua con una singola ricarica. Autonomia che sale addirittura a 20 ore di riproduzione con l’intera carica della custodia. Un tempo effettivamente importante che permette di non avere problematiche di sorta e che nella prova pratica è risultato addirittura maggiore rispetto ai dati forniti dalla casa cinese. Siamo infatti riusciti a realizzare fino a 6 ore e mezza senza cancellazione del rumore e addirittura 4 ore e mezza con ANC attivo. Un risultato ottimo che pone le FreeBuds 3 in linea con gli avversari più temuti soprattutto con l’aggiunta del Noise Cancelling che poteva in qualche modo togliere batteria alle cuffie.
CONCLUSIONI
Huawei FreeBuds 3 sono i veri antagonisti degli AirPods di Apple. Vengono venduti ad un prezzo di 179€ che effettivamente è in linea con le cuffie dell’azienda di Cupertino le quali nella prima versione vengono proposte al pubblico ad un prezzo di 179€ ma con custodia senza ricarica wireless presente invece nelle cuffie di Huawei. Non solo perché qui abbiamo anche la cancellazione del rumore attiva non presente nelle cuffie di Apple se non nella versione Pro che costano ben 279€.
Huawei FreeBuds 3 migliorano notevolmente in ogni loro aspetto. Il design è ergonomicamente studiato e ben fatto con un policarbonato di qualità e soprattutto con una linea capace di risultare comoda nella maggior parte dei padiglioni auricolari senza dare fastidio anche dopo ore di utilizzo e soprattutto senza cadere anche durante sessioni di corsa o altre attività.
Tanta tecnologia a bordo sulle FreeBuds con driver dinamico ad alta precisione capace di rendere brillanti i contenuti musicali ma anche con bassi profondi, potenti e incisivi. Gli auricolari di Huawei sono adatti a chi è in cerca di cuffie true wireless con un budget inferiore alle 200 euro ma con la possibilità di avere la cancellazione del rumore attiva con un ottimo risultato. Bene il rapporto qualità/prezzo che le farà apprezzare dagli utenti non solo per la loro qualità generale ma anche e soprattutto per quel prezzo inferiore ai concorrenti che siano essi del mondo Android o del mondo Apple.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAltre review dicono si sentano parecchio meglio delle Airpods ma con questi prodotti c'è sempre da considerare quanto sia vero e quanto marchetta.
In chiamata dicono che mi sentono molto bene (come del resto con le airpods). Stra-consigliate a tutti quelli che hanno un Android
In chiamata dicono che mi sentono molto bene (come del resto con le airpods). Stra-consigliate a tutti quelli che hanno un Android
Due cose, un consiglio e una domanda:
Il consiglio: su Android avresti potuto usare Air Battery, lo uso da mesi su S10e con le Airpods di prima generazione ed è praticamente come usarle su iOs. Cambia solo che non puoi modificare il comportamento dei tap. Non so se con pseudo intendessi questo ma tolti i tap il funzionamento è lo stesso: apri, si connettono, i tap funzionano (in base a come erano impostate prima), se ne togli una la musica va in pausa, se la rimetti riparte e quando le rimetti a posto si scollegano. Ma vabè, tardi.
Domanda: dici che le Huawei hanno la "qualità sonora è ugualmente ottima"
ugualmente nel senso che si sentono alla stessa maniera? Perché tante cose si possono dire delle Airpods ma sicuramente NON hanno chissà quale qualità audio, specie in relazione al prezzo... si sentono bene ma auricolari che costano molto meno si sento meglio. Speravo che le Huawei fossero un po' migliori, se si sentono allo stesso modo le lascio perdere a meno di trovarle a 50/70 euro.
a me interessano 2 cose
Mi interessano 2 cose principalmente,la vera qualità audio e l'audio in chiamata.Io uso praticamente sempre l'auricolare bluetooth,attualmente ho un plantronics voyager edge e avevo anche un jabra,quindi sono abituato ad avere qualità in chiamata,ormai per qualsiasi chiamata uso sempre l'auricolare per tenere le mani libere in qualsiasi momento della giornata.
Molti auricolari wireless hanno un buon o discreto audio ma quando li si usa per chiamare,hanno una qualità bassa o penosa.
Se devo usare degli auricolari solo per ascoltare musica,posso benissimo usare quelli a filo che ho che sono sennheiser,se invece mi fanno degli auricolari true wireless di qualità,specialmente in chiamata,allora se ne può parlare altrimenti vado avanti con gli auricolari mono plantronics,per lo meno vado sul sicuro.
Forse perché è proprio la qualità delle chiamate a fare pietà...
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