Google Chromecast è morto: 11 anni di carriera in 7 tappe importanti

Google Chromecast è morto: 11 anni di carriera in 7 tappe importanti

Google annuncia la fine della produzione di Chromecast dopo 11 anni e oltre 100 milioni di unità vendute. Ripercorriamo l'evoluzione di questo dispositivo rivoluzionario per lo streaming, dalle sue origini nel 2013 fino all'ultima versione del 2022, analizzando come ha trasformato il modo in cui fruiamo i contenuti sui nostri televisori.

di pubblicata il , alle 11:11 nel canale Audio Video
Google
 

Google ha ufficialmente annunciato la cessazione della produzione di Chromecast, il popolare dispositivo per lo streaming che ha rivoluzionato il modo di guardare contenuti multimediali sul televisore. Lanciato nel 2013, Chromecast ha venduto oltre 100 milioni di unità in 11 anni, diventando uno dei prodotti di maggior successo dell'azienda di Mountain View.

L'avventura di Chromecast iniziava in un momento in cui la maggior parte dei televisori non disponeva di app integrate e lo streaming era ancora complicato e poco affidabile. Il piccolo dongle si presentava come una soluzione semplice ed economica per trasmettere contenuti online direttamente sullo schermo della TV, collegandosi alla porta HDMI e controllabile tramite smartphone o tablet.

Google Chromecast è morto: la sua "storia" in 7 tappe e prodotti

La prima tappa del piccolo dongle risale, come già detto, al debutto avvenuto nel 2013, un anno dopo per noi in Italia. Nel corso degli anni, Chromecast si è evoluto attraverso diverse generazioni, ognuna delle quali ha introdotto miglioramenti significativi. La seconda generazione, lanciata nel 2015, presentava un nuovo design a forma di disco con un cavo flessibile, rendendo più facile l'inserimento dietro al televisore.

Nello stesso anno, Google introduceva anche Chromecast Audio, pensato specificamente per lo streaming musicale su altoparlanti tradizionali. Il 2016 vedeva invece l'arrivo di Chromecast Ultra, il primo modello capace di supportare lo streaming in 4K e Dolby Vision, con l'aggiunta di una porta Ethernet per una connessione più stabile.


Chromecast Ultra e Audio

Due anni dopo, nel 2018, la terza generazione di Chromecast portò miglioramenti nelle prestazioni e l'integrazione con gli altoparlanti intelligenti Nest.

Una svolta importante avvenne nel 2020 con il lancio di Chromecast con Google TV (4K), nella foto qui di seguito, che per la prima volta includeva un telecomando dedicato e un'interfaccia utente completa basata su Android TV. Questa versione rappresentava un cambiamento di strategia, passando da un semplice ricevitore di contenuti a un vero e proprio hub per l'intrattenimento domestico.

L'ultima iterazione, Chromecast con Google TV (HD), è arrivata nel 2022, offrendo un'opzione più economica ma mantenendo le funzionalità chiave del suo predecessore 4K. Con questo prodotto, che rappresenta la settima tappa per la famiglia con altrettanti modelli annunciati in 11 anni, si chiude un'era. Del resto i tempi sono cambiati, e non solo oggi lo streaming è molto più semplice, ma i televisori sono capaci di eseguire le più disparate attività smart, anche legate alla domotica, senza l'ausilio di accessori esterni.

La decisione di interrompere la produzione di Chromecast non rappresenta, però, un abbandono del mercato dello streaming da parte di Google. L'azienda ha infatti annunciato il lancio di Google TV Streamer, un dispositivo più avanzato che si propone di essere non solo un centro di intrattenimento, ma anche un hub per la casa intelligente. Nonostante la cessazione della produzione, Google ha assicurato che continuerà a fornire aggiornamenti software e di sicurezza per i dispositivi Chromecast più recenti, mantenendo fede agli impegni presi con i clienti.

L'impatto di Chromecast sul mercato dello streaming è stato notevole. Il suo prezzo accessibile e la facilità d'uso hanno costretto i concorrenti a rivedere le proprie strategie. Google sembra adesso intenzionata a concentrarsi su soluzioni più integrate e versatili per l'intrattenimento domestico, con il nuovo Google TV Streamer che promette di offrire funzionalità avanzate per la gestione dei contenuti e il controllo della casa intelligente, segnando l'inizio di una nuova fase nell'evoluzione dei dispositivi di streaming.

4 Commenti
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BulletHe@d07 Agosto 2024, 11:55 #1
io presi il chromecast di 3a gen bello ma risultava un pochino scattoso e poi era vincolato allo smartphone per qualunque contenuto cosa che dopo un anno mi ha costretto a passare alla firestick 4k di amazon nettamente un'altra cosa
redeagle07 Agosto 2024, 12:29 #2
Io lo compra in California nel 2015 giusto per sfizio di "comprare le cose in America" ma di fatto non l'ho mai utilizzato perchè ho preso subito dopo Nvidia Shield...
demon7707 Agosto 2024, 15:13 #3
Approfitto della news per fare un piccolo sondaggio..

Mi sarebbe comodo un TVbox per svecchiare una TV e renderla smart.
Mi piacerebbe una TV box general purpose android based che abbia quella indipendenza ed elasticità per fare quello che voglio.

In rete è stracolmo di baracchini cinesi.. non tanto male perchè molto versatili ma in genere non aggiornabili e dalla vita breve.
Cromecast o questo nuovo è troppo binariato su roba di cui non mi frega nulla.
Firestick già un filo meglio ma anche lui binariato di brutto e limitatissimo.
Ci srebbe la shield ma è costosetta e vedo che il prezzo non cala anche se è fuori da secoli.

Che scelte ho?
C'è qualcosa che tralascio? (a parte il fai da me ignorante col raspberry?)
Nui_Mg07 Agosto 2024, 15:42 #4
Originariamente inviato da: demon77
Che scelte ho?
C'è qualcosa che tralascio? (a parte il fai da me ignorante col raspberry?)

Un raspberry pi 4b da 4GB (per stare un po' larghi, attorno ai 63 euro ivati) con rom android (pare più compatibile con i servizi streaming a pagamento come amazon premium, ecc.): il rasp è la scelta migliore e che eventualmente potrai riutilizzare anche per altri compiti.
Le tipiche cinesate non le puoi sfruttare al meglio, per no parlare del supporto. L'unico ad andarci vicino (al rpi4), e più potente, è odroid, ma costa di più e ha meno supporto.

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