Cuffie da 5.000 euro e altoparlanti da orecchie: la nostra visita al CanJam London 2023

Cuffie da 5.000 euro e altoparlanti da orecchie: la nostra visita al CanJam London 2023

Abbiamo partecipato al CanJam London 2023, uno dei principali eventi a livello mondiale dedicati all'audio in cuffia. Molte le esagerazioni, ma almeno altrettanti gli spunti interessanti e le tecnologie innovative

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Audio Video
Fiio
 

Il CanJam è una delle principali manifestazioni al mondo dedicate all'audio in cuffia. All'edizione londinese del 2023 abbiamo visto (e soprattutto sentito) diversi prodotti interessanti e certamente fuori dalla norma, in tutti i sensi. I modelli Bluetooth, magari con cancellazione del rumore, erano forse un paio: la maggior parte delle cuffie in esposizione era infatti dotata del buon, vecchio cavo e c'erano addirittura alcuni espositori che vendevano solo cavi, a volte per cifre da capogiro (diverse migliaia di euro!).

Tra le centinaia di modelli di cuffie esposti, ce ne sono alcuni che ci hanno colpito particolarmente. Visto l'ambiente rumoroso, giudicare il suono nei dettagli non è sempre stato possibile, ma siamo riusciti comunque a farci un'idea chiara delle capacità dei vari modelli.

Yamaha aveva un suo spazio, con una micro-stanzetta dedicata all'ascolto per isolarsi dal resto della fiera; all'interno era presente la sua cuffia top di gamma, la YH-5000SE, in cui "5000" rappresenta anche il prezzo.

Si tratta di un "ritorno alle origini" per Yamaha, dato che è la prima cuffia planare (od ortodinamica che dir si voglia) per l'azienda da molti anni a questa parte; l'azienda giapponese è stata l'inventrice delle cuffie planari nel lontano 1976. Il suono offerto da questa cuffia non è perfettamente neutro, ma forse è proprio questo che le dona una scena sonora ampia e simile a quella che è possibile trovare in altoparlanti stereo.

Questyle, azienda cinese famosa per amplificatori e DAC, ha lanciato le nuove NHB12, cuffie in-ear pensate per essere accoppiate ai prodotti Apple. La particolarità sta nel cavo, che è dotato di un connettore Lightning perché è presente un DAC con amplificatore che consente di avere un'alta qualità di riproduzione in un ambiente controllato dall'inizio alla fine per assicurare la massima qualità del suono. C'è da dire che le NHB12 suonano, effettivamente, molto bene anche usando un normale cavo con jack da 3,5 mm (è possibile sostituirlo perché usano un connettore MMCX standard), con bassi corposi e profondi e medi convincenti.

Non è mancata l'italiana Spirit Torino, che si è distinta negli ultimi anni per innovazioni tecniche interessanti. L'azienda ha un approccio acustico originale che privilegia nettamente i bassi, fatto che rende le sue cuffie molto particolari. Gli ultimi lanci sono la Centauri, modello di cuffia planare, e la Twin Pulse Beryllium, auricolare la cui peculiarità sta nell'uso di due trasduttori dinamici in serie. La Centauri è molto leggera grazie all'uso del legno, ma la qualità costruttiva dell'unità in mostra era inferiore rispetto a quanto ci si attende lecitamente da un prodotto che costa 3.000€; il suono era quello caratteristico di Spirit, con basso fortemente accentuato, ma con un livello di dettaglio molto elevato.

Le Twin Pulse Beryllium riprendevano lo stesso basso, ma vi aggiungevano alcuni picchi significativi nella parte alta che finivano per essere piuttosto fastidiosi; il livello di dettaglio, nuovamente, era però davvero notevole.

Due delle maggiori sorprese all'evento sono stati degli auricolari di Letshuoer, azienda cinese che si è negli ultimi anni guadagnata una folta schiera di fan. Le Cadenza 12 sono le cuffie in-eartop di gamma della casa (con un prezzo che supera i 2.000€) dotate ciascuna di sei trasduttori, di cui uno dinamico e cinque armature bilanciate; la loro risposta in frequenza è tra le più lineari e piacevoli dell'intera fiera, per quanto siano comunque presenti alcuni picchi minori nella parte alta che aggiungono una certa brillantezza al suono. L'azienda ha mostrato anche un nuovo modello con quattro trasduttori dinamici, con un suono piuttosto interessante perché ben bilanciato pur mantenendo un basso corposo e medi fluidi; non veniva comunicato il prezzo e non è stato senza una certa sorpresa che abbiamo appreso che fosse di appena 89 dollari.

FiiO R7

Tra le stranezze presenti, merita certamente una menzione un lettore proposto da FiiO: si chiama R7 ed è una sorta di lettore MP3... da scrivania. Ha uno schermo touch ed è dotato di Android (grazie al processore Snapdragon 660), si connette alla rete tramite WiFi ed Ethernet, e integra un amplificatore per cuffie bilanciato assieme a ingressi e uscite di vario genere sul retro. È un prodotto certamente particolare, pensato per chi vuole gestire la propria musica (e i servizi di streaming) con un dispositivo apposito da tenere sulla scrivania senza passare dal PC.

FiiO, che è nota per i suoi prodotti in campo audio, ha presentato inoltre la sua prima tastiera meccanica, per ora solo in forma prototipale. La sua particolarità sta non solo nella presenza di due porte USB per usarla come hub, ma anche (e soprattutto) nella presenza di un'uscita per cuffie: la tastiera integra infatti un DAC e un amplificatore per cuffie, perfino con uscita bilanciata con jack da 4.4 mm.

L'americana RAAL-requisite non produce vere e proprie cuffie, ma earspeakers, ovvero "altoparlanti da orecchie". In particolare nel caso delle SR-1b, si tratta di veri e propri altoparlanti, senza il classico padiglione delle cuffie, che si indossano con un archetto e possono essere regolati per ottenere il suono desiderato: allontanandoli dalle orecchie si ottiene un suono più ampio e spazioso, ma con meno basso, mentre avvicinandoli si ottiene l'effetto opposto.

Il modello CA-1a è invece più simile a una cuffia tradizionale, perché non consente questa regolazione, ma sfrutta lo stesso trasduttore delle SR-1b: l'effetto è comunque degno di nota, in particolare perché il livello di dettaglio è incredibilmente elevato.

Final Audio è un nome molto caro agli appassionati e ha presentato il nuovo concept X8000: si tratta di cuffie pensate per ridurre al minimo il peso (appena 220 g!) e per questo realizzate in titanio, con le imbottiture laterali in plastica stampata in 3D. Non sono esattamente comode da indossare, ma servono a mostrare cosa è possibile fare sperimentando con forme e materiali, testando i limiti dell'attuale definizione di "cuffie", e per questo sono degne di nota. L'unità mostrata alla fiera non era funzionante in quanto solo un prototipo, pertanto non sappiamo quale sia la resa acustica di queste cuffie: sarà certamente interessante sentirle quando saranno lanciate ufficialmente.

Sebbene il mondo "mainstream" delle cuffie si sia da tempo spostato verso il Bluetooth, c'è ancora uno zoccolo duro di prodotti dedicati a chi preferisce la qualità del suono rispetto alla comodità. Le sperimentazioni tecnologiche in questo campo sono davvero moltissime e coinvolgono ogni singolo punto della catena, nonché delle stesse cuffie. Negli ultimi anni c'è stata un'evoluzione notevole ed è ora possibile ottenere cuffie dalle prestazioni notevoli a prezzi accessibili; dall'altro lato, c'è stata un'enorme espansione verso l'alto, con modelli che arrivano a costare diverse migliaia di euro. Ma è proprio questa possibilità di sperimentare da parte dei produttori che sta portando a un innalzamento generale della qualità, almeno per chi è disposto a uscire (almeno un po') dal seminato dei marchi e dei modelli che è possibile trovare nei centri commerciali.

4 Commenti
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GianMi14 Settembre 2023, 18:27 #1

Che fine hanno fatto...

...i prodotti con tecnologia MEMS che promettevano basso costo ed altissima fedeltà?
supertigrotto14 Settembre 2023, 22:24 #2
Mi accodo ,dove è xmems?
Schaduw15 Settembre 2023, 10:40 #3
certo che chiamare un FIIO (o unqualsiasi altro dap) lettore mp3... ce ne vuole
Slater9115 Settembre 2023, 11:32 #4
Originariamente inviato da: GianMi
...i prodotti con tecnologia MEMS che promettevano basso costo ed altissima fedeltà?


Originariamente inviato da: supertigrotto
Mi accodo ,dove è xmems?


È in arrivo un pezzo dedicato la prossima settimana. Credo che già solo questo fatto vi dica più di qualcosa sull'impressione che ne ho avuto.

Originariamente inviato da: Schaduw
certo che chiamare un FIIO (o unqualsiasi altro dap) lettore mp3... ce ne vuole


Il problema è semplicemente di comprensibilità: non siamo una testata dedicata specificamente all'audio e molti non conoscono il termine DAP, né sarebbe facile spiegare in breve cosa sia. Ho dunque usato un'analogia ("una sorta di lettore MP3" per far capire il concetto in maniera veloce e comprensibile a tutti. "Dispositivo atto a riprodurre file audio in vari formati, inclusi quelli ad alta risoluzione, con circuiteria audio di alta qualità e in grado di collegarsi a Internet" sarebbe stato certamente più completo, ma anche meno facilmente comprensibile (e significativo, soprattutto) ai più.

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