Cambridge Audio Melomania 1: le cuffie true wireless con il miglior rapporto qualità/prezzo?

Cambridge Audio Melomania 1: le cuffie true wireless con il miglior rapporto qualità/prezzo?

L'interpretazione TWS di Cambridge Audio effettuata con queste Melomania 1 è certemente molto interessante e in considerazione del prezzo di listino di 99€ le rende forse le migliori cuffie senza fili sotto il profilo del rapporto qualità/prezzo. La nostra recensione

di pubblicata il , alle 17:41 nel canale Audio Video
Cambridge Audio
 

Il British Sound di Cambridge Audio

Cambridge Audio è un marchio che è certamente noto agli audiofili, ma che sta cercando sempre più di fare breccia anche nel pubblico più generalista. Il marchio è nato nel 1968 da alcuni laureati dell'università di Cambridge con il primo prodotto, Cambridge Audio P40, il primo amplificatore integrato con trasformatore a nucleo toroidale, divenuto poi un elemento molto utilizzato in questo tipo di apparecchi. Negli anni i tecnici hanno introdotto altre interessanti novità nel mondo dell'audio, come il CD1, il primo lettore CD a due corpi, con DAC separato dal corpo di alimentazione. Negli anni più recenti troviamo poi diversi lettori connessi nella gamma del produttore, ma anche casse wireless e sistemi audio dedicati agli home theater, oltre - naturalmente - a un buon numero di prodotti dedicati all'amplificazione. Tutti i prodotti hanno un fil rouge che li unisce, la ricerca del 'British Sound', interpretazione della masterizzazione tipica dei più famosi studi di registrazione britannici, dai tempi dei Beatles a oggi. Una masterizzazione dei brani che punta a evitare ogni eccessiva coloritura, cercando di preservare i suoni 'così come sono stati registrati', evitando - ad esempio - l'enfasi sui bassi più tipica della scuola statunitense.

Con le cuffie True Wireless Stereo Melomania 1 Cambridge Audio vuole allargare il suo bacino di pubblico, ma lo vuole fare preservando la filosofia del suono britannico e cercando di mettere la qualità audio in prodotto pensato per la mobilità. La base da cui sono partiti i tecnici è un driver dinamico con diaframma da 5,8 millimetri con strati in grafene. Per quanto riguarda l'elettronica la base è il collaudato chip Qualcomm QCC3026, che porta con sé la tecnologia Bluetooth 5.0 (a basso consumo) e la compatibilità con diversi codec audio: il classico SBC, ma anche quelli ad elevata qualità AAC e aptX, quest'ultimo in particolare pensato per ottenere anche la minima latenza. Al chip Qualcomm è demandata anche la cancellazione del rumore del microfono MEMS.

Gli auricolari hanno una forma a proiettile e sono molto piccoli e leggeri, fermando la bilancia a 4,6 grammi l'uno, con una custodia di ricarica anch'essa molto compatta e leggera (59x50x22 millimetri e 37 grammi). Entrambi sono certificati IPX5 in merito alla resistenza ali agenti atmosferici e non temono sudore e schizzi d'acqua. Gli auricolari offrono 9 ore di autonomia dichiarata e la custodia offre energia per 4 ricariche, con un'autonomia totale dichiarata in 45 ore (9+36). La confezione è molto semplice e include gli auricolari, la custodia, gommini di ricambio e cavo per la ricarica. Tra le olive auricolari fornite in dotazione troviamo tre misure di quelle in silicone e una coppia di dimensione media in memory foam, aggiunta molto gradita. Nota stonata il connettore di ricarica della custodia, che utilizza lo standard MicroUSB e non il più moderno Type-C.

Cambridge Audio Melomania 1: ergonomia

Come ripeto spesso, le cuffie TWS rappresentano sempre una sfida per i produttori: da un lato bisogna inserire tanti componenti per assicurarne il funzionamento, dall'altro si devono contenere al massimo il peso e le dimensioni. Cambridge Audio per le sue Melomania 1 ha puntato su dimensioni ridotte all'osso. La leggerezza è certamente una delle caratteristiche subito apprezzabili e una volta ben inseriti gli auricolari non danno fastidio nell'orecchio e rimangono anche agganciati in modo saldo, soprattutto con le olive in memory foam.

Viste le dimensioni compatte e la forma a proiettile, l'inserimento è una fase un po' critica, non offrendo gli auricolari un solido appiglio. Le prime volte bisogna trovare la tecnica giusta e in ogni caso, anche con i gommini in silicone, è necessario lavorare un po' per trovare il giusto posizionamento. Non sono certamente auricolari dal 'metti e togli' facile come le AirPods di Apple e simili. Inoltre, quando si cerca di sistemarle capita molto spesso di premere inavvertitamente il pulsante posto su ogni auricolare, fermando o avviando la canzone. Il bottone è molto sensibile al tocco, e ciò è una buona cosa in quando non bisogna schiacciare troppo per impartire i comandi, evitando così una pressione eccessiva nel canale auricolare, ma è fin troppo facile schiacciarlo mentre si cerca la posizione corretta all'interno dell'orecchio. Con i singoli pulsanti si può fare tutto. Avviare e fermare la riproduzione musicale, andare avanti e indietro di traccia con un doppio click a destra e sinistra, alzare e abbassare il volume con una pressione prolungata, attivare l'assistente vocale con una doppia pressione a musica in pausa.

Il design rotondo rende semplice l'inserimento all'interno della custodia di ricarica e non serve allineare i contatti: questi ultimi sono infatti costituiti dalla corona metallica che separa visivamente il corpo dall'oliva auricolare e dalla griglia protettiva del diaframma. All'inserimento la corona si posiziona correttamente grazie all'aggancio magnetico e un piccolo pin si occupa di chiudere il circuito toccando la griglia metallica. L'inserimento avviene in modo molto semplice con le olive in silicone, mentre quelle in memory foam , più grosse, creano una leggera resistenza. Non mi è mai comunque capitato che gli auricolari inseriti nella custodia non si caricassero.

Cambridge Audio Melomania 1: come suonano

Le Cambridge Audio Melomania 1 sono davvero ambasciatrici del British Sound? Ero un po' scettico in merito viste le dimensioni compatte e il singolo driver dinamico da 5,8 millimetri di diametro. Mi hanno però fatto ricredere in fretta. La fase di rodaggio è stata limitatissima e già dopo qualche ora di ascolto le cuffie sono arrivate a fornire un suono davvero ottimo, soprattutto molto equilibrato. Tutte le frequenze sono riprodotte in modo fedele, con molto meno enfasi sui alcuni toni rispetto ad altri modelli. La risposta è sufficientemente piatta da essere considerata in linea con l'aspettativa di fedeltà al suono made in Britain. I bassi, meno enfatizzati rispetto a quelli delle RHA TrueConnect, sono ben presenti, i medi chiari e gli alti sorprendentemente cristallini. Non siamo di fronte forse a un suono perfettamente 'flat', ma l'enfasi data ai toni alti e bassi c'è, è piacevole nell'ascolto in mobilità e non risulta mai eccessiva, risultando in una fedeltà molto buona. Buoni anche la scena sonora e il posizionamento degli strumenti, preciso, anche se leggermente meno ampio di quello delle RHA. Considerando che siamo di fronte a piccoli auricolari TWS il risultato della scena sonora e del posizionamento è veramente di rilievo. In media siamo di fronte ad auricolari true wireless stereo in grado di soddisfare i palati più fino, che balzano in testa alla mia classifica a pari merito con la proposta scozzese citata nelle righe qui sopra.

Cambridge Audio Melomania 1 non offrono sistemi di cancellazione attiva dei rumori esterni (ANC - Active Noise Cancelling) un trend molto in voga oggi. Utilizzando i gommini in memory foam l'isolamento passivo dai suoni esterni è comunque buono, sufficiente per l'utilizzo sui mezzi pubblici. I tecnici stanno comunque studiando questo tipo di tecnologie per i prodotti futuri: già nel 2020 la gamma true wireless dovrebbe allargarsi e forse puntando proprio su questa caratteristica.

Cambridge Audio Melomania 1: le chiamate telefoniche

Quando viene effettuato il pairing, è possibile accoppiare come apparecchi Bluetooth entrambi gli auricolari: in questo modo il primo che viene estratto agisce da master. La caratteristica è comoda per il fatto di poter utilizzare per le chiamate telefoniche tre modalità: il solo auricolare destro, solo il sinistro o entrambi in stereo. Come molti utenti, ho sperimentato qualche mancanza di stabilità nella connessione, forse dovuta al doppio accoppiamento: Cambridge Audio consiglia in quel caso di connettere un solo auricolare nella fase di accoppiamento, utilizzando sempre quello come master. In generale la connessione è buona, con un raggio d'azione sufficientemente ampio. Nella mia classica prova in redazione la connessione si mantiene fin quasi alla fine del corridoio. Altri auricolari arrivano a girare la curva e fino alla cucina, ma per un dispositivo pensato per la mobilità il raggio è più che sufficiente.

Le chiamate telefoniche hanno una qualità buona in contesti silenziosi, ma diventano più difficoltose in ambienti rumorosi. Certamente il posizionamento del microfono è uno dei punti critici di questi auricolari: nella forma a proiettile, il microfono ha a disposizione semplicemente un piccolo foro per captare il suono della nostra voce. Inoltre il design a proiettile del tutto simmetrico rende difficile il giusto posizionamento del foro del microfono, indirizzandolo verso la bocca. Nella fase di inserimento è infatti molto facile ruotare leggermente l'auricolare e far finire il microfono fuori asse: solo un piccolo incavo sul bottone dell'auricolare aiuta a orientarsi e a capire se l'orientazione è corretta.

Cambridge Audio Melomania 1: conclusioni

Non sono perfette nel complesso, considerando l'ergonomia e la qualità delle chiamate telefoniche, ma una volta inserite correttamente offrono una qualità audio invidiabile: ottimo bilanciamento dei toni, buona scena sonora e posizionamento degli strumenti. Il protocollo aptX a bassa latenza le rende adatte anche all'utilizzo per la fruizione di contenuti video, mantenendo bassissima la latenza. Qualche utente lamenta scarsa stabilità della connessione Bluetooth: io ho sperimentato qualche problema durante una sessione di ascolto, ma dopo la riconnessione da zero degli auricolari non si sono più presentati. Sono disponibili due livree nera e 'stone': in entrambi i casi la sensazione toccando auricolari e custodia potrebbe essere resa più qualitativa: nella versione color pietra la custodia di ricarica assomiglia più a quella dei dispositivi di aiuto all'udito che a quella di auricolari per audiofili. Peccato per l'utilizzo della porta MicroUSB per la ricarica della custodia e non della più moderna USB-C.

L'interpretazione TWS di Cambridge Audio effettuata con queste Melomania 1 è certemente molto interessante e in considerazione del prezzo di listino di 99€ le rende forse le migliori cuffie senza fili sotto il profilo del rapporto qualità/prezzo sotto il profilo dell'ascolto musicale.

[HWUVIDEO="2891"]Cambridge Audio Melomania 1: le TWS con il miglior rapporto qualità/prezzo?[/HWUVIDEO]

0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^